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Autore: sushiprecotto_chan    07/03/2010    3 recensioni
Tre momenti dedicati a Smellerbee, Longshot, Jet e la banda dei Freedom Fighters.
#1 – Bugie: Il pugnale colpì il centro del bersaglio, una prima, una seconda ed infine una terza volta.
#2 – Errore: «Mi riprenderò.» aveva detto il capo, quello stesso capo che ora aveva il corpo abbandonato sul terreno, l’animo ansimante.
#3 – Rimpianto: Sembrava incredibile, ora come ora, ritrovarsi in terra straniera davanti alla tomba del loro capo banda.
[Questa fanfiction partecipa al One Hundred Prompt Project indetto da BlackIceCristal.]
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jet
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Memories and Regrets – of a Fighter.
Fandom: Avatar, the Last Airbender.
Personaggi/Pair: Smellerbee, Longshot, Jet, accenni LongBee.
Rating: Verde.
Disclaimer: Né Avatar né la banda di Jet è di mia proprietà, la storia non è stata scritta a scopo di lucro. Il tutto è © Nickelodeon.
Introduzione/Riassunto: Tre momenti dedicati a Smellerbee, Longshot, Jet e la banda dei Freedom Fighters.
Note: Scritta per il One Hundred Prompt Project, con i prompt “Bugie”, “Errore” e “Rimpianto”.
Lo ammetto: non mi è mai piaciuto Jet. Tuttavia la sua banda ha avuto su di me un tutt’altro impatto, li ho amati fin da subito **, specie durante la seconda serie. Dove mi sono appassionata alla LongBee – e che c’è di male?
Spero che la storia possa essere di vostro gradimento! (:
Accorgimenti, pareri e critiche sono sempre ben accetti.
The One Hundred Prompt Project



Bugie.
Il pugnale colpì il centro del bersaglio, una prima, una seconda ed infine una terza volta. Un ghigno si fece largo nel suo volto, nel constatare che la sua mira stava migliorando sempre di più.
Poco distante, Longshot continuava ad esercitarsi con le sue frecce, il corpo fermo e il volto impassibile. Accanto a lui passava Il Duca, con Jet appresso, intenti a scherzare su qualcosa mentre portavano un carico di provviste.
«Ehi, ragazzi! Guardate che so fare!»
E subito Smellerbee ricominciò con il suo esercizio, aspettando l’elogio dei compagni.
Erano un branco di sbandati, senza ad un reale futuro e una vera speranza davanti a sé, fin troppo fedeli e affezionati al loro leader, una banda composta da poco più di ragazzi che si era attaccata a quel concetto di vita e di famiglia. Nient’altro che questo, persone che si aggrappavano ad un’essenziale bugia.
Ed, eppure, andava bene così. Per tutti loro.



Errore.
Smellerbee rimase ad osservare la Squadra dell’Avatar finché questa non sparì dietro la porta. Dietro di sé sentì la freccia di Longshot scoccare e conficcarsi infine nella parete affianco.
«Mi riprenderò.» aveva detto il capo, quello stesso capo che ora aveva il corpo abbandonato sul terreno, l’animo ansimante.
Si sedette a terra accanto a Jet, cercando di controllarne il respiro e trovare qualche minuscola speranza a cui aggrapparsi. Sentì lo sguardo di Longshot su di sé, poi la mano di questo che si poggiava sulla sua spalla; avvertì la testa del ragazzo abbassarsi, il suo corpo sedersi a terra accanto a lei.
«Mi dispiace, capo. Mi dispiace aver commesso l’errore d’essere arrivati così in ritardo…»
La mano di Longshot si strinse alla sua.



Rimpianto.
Sembrava incredibile, ora come ora, ritrovarsi in terra straniera davanti alla tomba del loro capo banda.
Dopo tutto quello che avevano passato – dopo essersi ritrovati senza un posto dove andare dopo l’attacco della nazione del Fuoco, dopo aver trovato e perduto i loro compagni, il resto dei Freedom Fighters, dopo aver deciso di condurre una nuova vita nella Nazione della Terra – era a dir poco assurdo il fatto d’aver perso a quel modo – alla fine – la persona a cui avevano creduto ciecamente e che avevano sempre seguito in tutti quegli anni.
Jet era stato per tutti i membri del loro gruppo la speranza di andare avanti, il loro punto di forza e di coraggio. Anche dopo aver perso Il Duca e gli altri, era stato il motivo per cui sembrava ci fosse sempre qualcosa per cui continuare a vivere.
Smellerbee accese il rametto d’incenso, riponendolo poi sulla tomba di fronte a lei. Longshot l’aspettava silenzioso, in piedi.
Vedere il leader diventare sempre più ansioso, in quegli ultimi tempi, assisterlo mentre come un pazzo si lanciava ancora una volta nei guai, era stata un’esperienza che Smellerbee non avrebbe mai più voluto ripetere, se non per poter rivedere almeno la figura di Jet. Qualcosa che né lei né Longshot gli avrebbero mai perdonato nella loro memoria.
«Sei stato uno stupido, capo… A noi bastava così poco.»
Smellerbee si rialzò, mettendosi a fianco dell’arciere.
Nel cuore, solo il rimpianto di non poter più rivivere i momenti passati con Jet e gli altri.
   
 
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