Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: Raven_95    08/03/2010    6 recensioni
Ta-Daaaaaaaaaaaaaaaaan!!!!
Ecco un'altra FF di Alice nel paese delle meraviglie!!!
E' un'altro finale alternativo per il film appena uscito di Burton...
Comunque...
Spero possa piacervi. Alice sta per sposarsi, ma pensa comtinuamente al suo viaggo nel paese delle meraviglie, e a una persona in particolare...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza, seduta davanti alla specchiera, rimirava la sua immagine riflessa.

Non era mai stata una ragazza particolarmente vanitosa, ma certo adorava i complimenti, tranne, forse, in quel particolare frangente.

- Oh, signorina Kingsleigh, è veramente bellissima!

- Già, i suoi capelli non sono mai stati più splendenti!

- E la vostra pelle sembra seta!

- Inoltre, l'abito bianco le dona!

E lì iniziarono tutte a ridere come delle oche.

D'altronde, non le considerava forse così, lei?

"Oche!"

Per l'appunto.

Effettivamente, era bella, veramente bella, col vestito bianco, tutto pizzi e merletti, e il corsetto (che lei considerava indispensabile quanto un merluzzo sulla testa) le donava, risaltava le sue forme.

In più i suoi boccoli d'oro, tirati indietro da una serie di forcine e fermacapelli bianchi, erano veramente più lucenti del solito...

Ma lei non poteva fare a meno di pensare che non voleva essere così bella per il suo futuro sposo, ma per lui...

 

Quante volte aveva sognato il suo ritorno in quel luogo fantastico, in mezzo alle persone (e animali) più strane che aveva mai incontrato?

Quante volte aveva rivisitato con la mente il ruscello, il prato dei fiori parlanti, la selva oscura, il mulino a vento...

Già, il mulino a vento....

Ogni volta che le veniva in mente quel posto, le veniva in mente lui, e, nonostante il desiderio di tornare indietro, non poteva non avere paura che in realtà fosse stata tutta una sua fantasia: come poteva esistere un luogo nel quale gli animali parlavano, i conigli avevano il panciotto e le regine tagliavano così tante teste?

E, ogni volta che faceva di questi pensieri, non poteva che piangere e credere che niente di tutto quello che lei aveva visto fosse reale...

"Mi sa che sto impazzendo..."

Quante volte l'aveva pensato?

E, cosa te tornava in mente, ogni singola volta?

Lei che, tenendo il volto di lui tra le mani, sussurrava: "Ma ti rivelo un segreto... tutti i migliori sono matti..."

E ora, davanti alla specchiera, continuava a pensare a tutto quello, e desiderava ancora di più poter essere così bella solo per lui, per quel pazzo dagli occhi particolarmente verdi che le aveva rubato il cuore, dandole in cambio una tazzina sbeccata.

- Alice, dovete andare.

Quelle parole la fecero tornare in sè.

- Sì.

Charles la stava aspettando.

Si alzò, prese il bouquet, e si diresse alla navata.

Quando fu davanti al portone, venne presa da mille pensieri: sarebbe stata felice con Charles? e, soprattutto, l'avrebbe reso felice?

Certo, Charles la amava, e lei gli voleva bene, ma non era certa si potesse chiamare amore...

Lui era gentile con lei, le parlava cortesemente, e non aveva mai cercato di fare qualcosa che potesse in alcun modo turbarla, ma a lei non bastava, e poi il suo cuere era già prenotato...

Da una persona dai ricci rossi e una mania per i cappelli e il tè.

Arrivò accanto al futuro sposo senza neanche accorgersene, e, non appena gli fu accanto, iniziò a scrutarlo, a cercare in lui un qualche cosa di riconducibile a quell'altro...

Era in trance, e non ascoltò il prete fino a quando non pronunciò le parole famose:

- Se c'è qualcuno che si oppone a questa unione parli ora o taccia per sempre.

Cosa doveva fare?

Spostò lo sguardo dal prete al futuro sposo, e, finalmente decise.

Aprì la bocca per parlare.

- Mi oppongo!

...

...

...

Chi aveva parlato?

Alice si voltò tra lo stupore generale, e lo vide.

Tuba di un improbabile color verde, tutta decorata da trine e fasce, palandrana blu, occhi quasi fuori dalle orbite e capelli rossi.

Non credette ai propri occhi.

Lui le sorrideva allegro.

- Non può sposarlo.

- E perché non potrebbe? - s'intromise il cappelano

- Perché io amo lui... - disse la ragazza indicando il cappellaio.

Guardò colui che avrebbe dovuto sposare.

- Perdonami

Lui le sorrise, prese il bouquet, le dette una leggera spinta e le disse:

- Vai.

Allora lei sorrise felice, gli scoccò un bacio sulla guancia e corse fra le braccia del cappellaio.

Lui la strinse forte e le disse:

- Se ti avessi aspettata, a quest'ora saresti di qualcun altro...

- Sono felice che tu non l'abbia fatto.

  
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