-Insomma, non è tanto grave che tu mi abbia abbracciata.
La piccola shinigami alzò le spalle con noncuranza.
-Rukia, io non ti ho abbracciata. Ti ho semplicemente sostenuta, cazzo!
Se non guardava neppure dove camminava non era certo colpa sua. Lui le aveva soltanto risparmiato di cadere con la faccia per terra e doversi poi subire i sui lamenti sul perchè non l'aveva aiutata.
La ragazza era stanca di quella discussioe, dopo tutto sapeva che parlare con Ichigo era più inutile del dibattere sulla pace mondiale con una scatola di tonno pregiato. Eppure non riusciva a smettere di ribattere, ormai era solo una lotta per chi aveva ragione: sarebbe stata lei ad avere l'ultima parola.
-Oh certo, mi hai sostenuta per diversi secondi però.
-Cosa?? Oltre che disegnare non sei neppure capace a contare?
Ormai andavano avanti da un quarto d'ora, da quando avevano messo piede in casa di ritorno dalla scuola, già impegnati a litigare come al solito. Questa volta il tema era un' abbraccio e ciò comportava le lacrime di Isshin, fiero del suo figlio primogenito, ma anche geloso e protettivo nei confronti della piccola Rukia-chan. Al piano di sotto, sulle scale, la famiglia Kurosaki ascoltava con bramosia la conversazione. Non ostante i rimpoveri di Karin, anche lei tendeva un orecchio curiosa... Non che ci fosse bisogno di sforzarsi per ascoltare ogni parola...
Nella stanza del sostituto shinigami si vedeva (e sopratutto si sentiva) un ragazzo dai bizzarri capelli arancioni con le sopracciglia corruciate che si sporgeva in avanti per raggiungere l'altezza della ragazza contro cui stava sbraitando come un ossesso. In risposta, Rukia aveva una faccia scocciata ma mostrava evidenti segni di frustrazione sul volto.
-Sei incredibile Rukia! Ti è tanto difficile ringraziarmi semplicemente per averti presa?!
La ragazza urlò con tutto il fiato che aveva alzandosi sulle punte per evidenziare la sua figura:
-Bene! Grazie per avermi abbracciata, stolto!
-E' stato un piacere, nana!
E così Ichigo lasciò la stanza.
Stoop. Un momento cosa aveva detto Rukia? Grazie per avermi abbracciata?? Si era tradita. Le parole erano uscite da sole. Come anche quelle di Ichigo: E' stato un piacere.
Isshin stava già organizzando le nozze.
Era un battibecco come tanti, di quelli che i due fanno ogni giorno giusto per tenersi in allenamento. Il loro rapporto si era sempre basato su piccoli gesti come quelli. Nonostante tutto sapevano di volersi bene e entrambi avrebbero dato la vita per l'altro. Ma c'era anche qualcosa di più... qualcosa che c'era sempre stato, ma che loro erano i primi a non voler ammettere.
Nel corridoio, le spalle contro la porta, Ichigo non riuscì a trattenere un pensiero.
Grazie per avermene dato l'occasione, Rukia.
Nella stessa posizione in cui l'aveva lasciata, la ragazza nella stanza si sentiva una totale deficente.
Vedrò di inciampare più spesso, Ichigo.
In quel momento entrambi sapevano che a separarli, come ogni giorno, non c'era una porta o una parete, c'era solo uno stupido orgoglio.
Eppure quel giorno, per un istante, si erano abbracciati, insieme. E lo sapevano benissimo dato che continuavano a sorridere come due ebeti.




Massì, giusto per postare!
Oookey gente. Non scandalizzatevi. Stamattina ero a casa ad annoiarmi quindi giusto per fare qualcosa ho deciso di postare. Questa era la più corta che avevo sottomano e mi scocciavo di scrivere le atre xD
Non ricordavo neppure di averla scritta, lho trovata giusto questa mattina in un quaderno di matematica ù.ù