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Autore: zero2757    09/03/2010    3 recensioni
Ed è solo il vento che sfruscia tra le foglie, ed è solo lo scricchiolio delle scale a causarmi tale angoscia ... per avvertirmi che la morte è qui ...
Questa Fan Fiction ha partecipato al Contest Death's Waiting you, indetto da Globulo rosso sul forum di EFP
Genere: Triste, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il Nastro B





Era piccolo e avvolto dalla testa ai piedi in stracci sporchi,
infagottato come un bimbo appena nato. Appeso al palo del telegrafo,
ondeggiò nella brezza prima di scivolare giù delicatamente.


Deborah Curtis - Così vicino, così lontano




Una scossa di adrenalina lo sconquassava dalla cima dei capelli neri alla punta dei piedi scalzi, mentre guardava le immagini sui vari schermi posti di fronte a lui.

Ancora un'occhiata, ancora una mossa e ...

Tu-tum. Tu-tum. Tu-tum.

Il rumore martellante del suo cuore gli arrivò alle orecchie, l'adrenalina aumentò. L'equilibrio l'abbandonò e cadde.

Una discesa lunga, lenta.

Lo sguardo si spostò involontariamente alla finestra: buio.

Un milione d'immagini gli si accavallarono nella mente, durante quella lunga, agoniata, discesa verso terra.

Stum.

Il fragore prodotto dallo scontro tra il suo corpo ed il pavimento e l'odore di cera lo colpirono in pieno, la nostalgia tornò a fargli visita, mentre le palpebre si facevano pesanti.

Silenzio.

Non un'anima, non un rumore. Solo, era solo in quella stanza d'albergo.

Tu-tum. Tu-tum. Tu-tum.

Il cuore non gli si fermava, impazzito e prigioniero di una forza invisibile. Immagini su immagini e ancora immagini su immagini, orribili ricordi gli perforavano il cervello e la paura sopragginuse.

Una paura ceca di quello che gli sarebbe capitato. Che cosa avrebbero deciso gli dèi del cielo ora? L'avrebbero spedito in paradiso o all'inferno? Avrebbero mostrato clemenza?

Le palpebre si chiusero ed il buio attorno a lui con esse.


Oscurità.

Solo e soltanto oscurità, uno sfondo monocromatico gli si ergeva davanti e solo una luce gli permetteva di vedere all'interno della bolla in cui era rinchiuso.

Il liquido viscoso lo avvolgeva, come fosse stato ancora nella sacca materna; non respirava.

Tu-tum. Tu-tum. Tu-tum.

Incominciò a scalciare, a gridare, ma più tentava e più soccombeva.

Tu-tumtu-tumtu-tumtu-tum.

Sempre più veloce era il protestare del suo cuore terrorizzato, sempre più urgente era il reclamo di ossigeno urlato dai suoi polmoni.

Stava forse per morire?

Una risata perversa lo fece girare a fatica, bloccato dal liquido che lo sosteneva al centro della sfera. I suoi occhi incontrarono due cavità vuote, denti marci e un'insetto che fuoriusciva dalle piccole aperture dove un tempo vi era il naso. Una figura lugubre avvolta in un mantello nero; il suo cuore impazzì di paura.

<< Sta tranquillo, sono solo sensazioni >> disse la figura scheletrica aprendo leggermente le mascelle, facendole scricchiolare, in un sorriso.

Chi sei? Gli chiese il giovane.

La figura rise ancora, provocandogli brividi gelati per tutto il corpo, << Come chi sono? >> chiese a sua volta sghignazzando.

Gli occhi sbarrati, fermi su quell'orribile essere che stava incominciando a girargli intorno.

Chi sei? Ripeté. << Io sono la Morte, mio caro essere umano. >> rispose quest'ultima fermandosi su un lato della sfera, squadrandolo.

Cosa vuoi da me? una domanda disperata che fece esplodere di nuovo la Morte in una risata spettrale che si diffuse tutt'intorno a loro, carezzando anche l'oscurità persistente.

<< Come cosa voglio? Ma mio caro, io sono qui per portarti via. Sei morto ed è giusto che tu venga ... come si dice? Smistato o all'inferno o al paradiso >> e in quel momento il mantello setoso si mosse, lsciando intravedere la lama ricurva della falce fienaia; tenuta ferma da una mano altrettanto ossuta.

Perché proprio io? Cosa ho fatto? urlò mentre i più ambigui sentimenti si facevano strada in lui, perforandogli l'anima. La Morte lo guardò di sbieco, inclinando la testa coperta dal cappuccio.

<< Hai paura umano? >> chiese cogliendolo di sorpresa; e, come un qualsiasi individuo, rispose: No.

La Morte esplose in una risata ancora più marcata, più fredda, dandogli la sensazione di trovarsi in uno stanzino freddo e angusto. Il cuore sembrava che volesse uscirgli dal petto, la risata si alzò di tonalità.

<< Sul serio, non c'è bisogno di fingere. La paura non è da perdenti, è solo da mortali. >> disse, non appena ebbe finito di ridere, quella figura orrenda.

La falce si sollevò, le lunghe maniche si accorciarono fino agli avambracci, facendogli intravedere tutte le ossa bianche presenti nella stuttura di uomo. Un secondo e si ritrovò ansante sul suolo nero, nudo davanti a quella creatura tanto potente.

<< Vieni con me ... Lawliet. Vieni e scopriamo insieme cosa ti attenderà! >> esclamò eccitata la Morte e così lui fece. La seguì e man mano che avanzava lasciava il suo corpo d'un tempo, come se i legamenti muscolari via via si sciogliessero e si disperdessero.

Ed era soltanto lo sfrusciare del vento alla mia finestra, ed era soltanto lo scricchiolio delle scale a causarmi il tremore che ho addosso.
In questa notte di luna piena la veste svolazza, la finestra si apre ed un nastro blù entra dentro alla stanza. Un altro tremore ed il sangue defluisce da me ... la morte è venuta, giunta per protendersi con quelle mani scheletriche e chiede a me, semplice essere inferiore, " Sei pronta al tuo destino Micheila?".

Ed è solo il vento che sfruscia tra le foglie, ed è solo lo scricchiolio delle scale a causarmi tale angoscia ... per avvertirmi che la morte è qui ...


Adesso non esisteva più il piccolo Lawliet, né Elle, e mentre la Morte cantilenava, il giovane riconobbe le parole della poetessa che gli aveva rubato il cuore. Così il nastro blù, uscito da una qualche parte nell'oscurità, lo avvolgeva e cancellava ogni sua impronta da quel luogo.



fine



Grammatica: 7.5/10.0
A parte la scelta del lessico, di cui mi complimento, ci sono parecchi errori di punteggiatura.
Faccio un esempio: “[…]chiese cogliendolo di sorpresa; e, come un qualsiasi individuo, rispose: No.” Qui il punto e virgola era da togliere, e lo stesso vale per i due punti. A parte l’inciso che non è pertinente, poiché non tutti gli individui agirebbero in questo modo (per esempio io. Tanto per capirci, se uno sta morendo non vedo dove stia il problema di dire la verità, giusto?), la scelta della punteggiatura in questa frase è completamente sbagliata. Inoltre, e non sei l’unica, cieco non si scrive ceco, ma ha la “i”. Il vocabolo senza la “i”significa la provenienza dell’individuo dalla Repubblica Ceca. E sono errori che si fanno sentire.
Altri errori di virgole, che potevano essere facilmente evitati con una rilettura e un errore di battitura che ovviamente, non ti ho contato. E blu ha l’accento? Se fossi stata più attenta, il giudizio sarebbe stato decisamente più alto.

Sviluppo Warning: 8.0/10.0
Bell’introspezione, a volte addirittura troppo marcata. Buio, angoscia, terrore…proprio quello che ti avevo chiesto. La frase che hai scelto è molto ben contestualizzata, non hai lesinato le descrizioni della morte sia nell’aspetto fisico, sia in quello psicologico. Dunque, visto che hai fatto quello che ti avevo chiesto, perché non ti ho dato punteggio pieno? Perché la Morte non ha punito, non ha giudicato.
Era lei che doveva smistarlo, non deve solo accompagnare. Solo questo.
Punire, terrorizzare ed eliminare le ultime speranze nell’anima in questione.
Comunque, ancora complimenti!

Originalità: 8.5/10.0
Non ho ben capito la cronologia dell’episodio da te descritto: L non è ancora divenuto capo della squadra speciale anti Kira, oppure, com’è giusto, non si è ancora mostrato alla polizia giapponese, ma è già entrato a far parte della sopracitata squadra?
Perché d’altronde, non si mostrerà MAI alla polizia giapponese, poiché quelli che andranno a far parte della squadra dovranno sollevarsi dalla carica. Se invece intendi la squadra come polizia giapponese, allora hai deciso di ambientare la vicenda prima della vera morte di L.
Prima della caduta dalla sedia, prima delle braccia intorno al suo capo di Light, prima di tutto il resto. Come vedi, sono abbastanza confusa. Comunque, a parte questa mia incomprensione personale, mi piace il luogo centrale della storia: quel buio palpabile, avvolgente, soffocante.
E quella sfera che soffoca, che tiene prigioniera persino la logica del nostro L. Certo, il nastro blu che esce dalla finestra così, senza nessun apparente motivo e senza capire come e perché quella finestra sia apparsa, mi sembra un po’ forzato.
Però è significativo, anche se non ben contestualizzata (la presenza della finestra, intendo).
Nonostante ciò, brava!

IC: 8.0/10.0
Ahia, davvero L grida quelle parole? Perché proprio io? Perché non qualcun altro? Poco plausibile. L è estremamente razionale, sa che la morte arriverà ed è preparato ad una simile eventualità. D’altronde, si parla di un nemico quale Kira. Un umano che ha il potere di uccidere semplicemente conoscendo il nome della vittima e scrivendolo sul quaderno. Ma questo L non lo sa ancora, a quanto pare.
Dunque, una reazione così spropositata, anche se la Morte l’ha colto di sorpresa, è impensabile. Non è da L. Per quanto riguarda la Morte, la sua caratterizzazione mi ha lasciata entusiasta: la tipica Morte falce e mantello nero, ossa consunte e vermi che divorano il teschio. Mi ha fatto venire i brividi.
Wow!

Giudizio personale: 3.5/10.0
Una fiction della quale mi è davvero piaciuto il setting e l’introspezione, ma molto meno la grammatica. Ovviamente, quello è un lato che si migliora senza problemi. Quel senso di spleen che pervade la storia, mi ha preso.
Ovvio, forse fin troppo Noir, ma dopotutto stiamo parlando della morte, e delle reazioni ad essa. Attenta all’IC, come ti ho detto, Elle è un personaggio complesso e ambiguo, meglio calcolare meglio i possibili margini di errore nella sua introspezione. Comunque, una fic che non risparmia angoscia, poco ma sicuro, e che mette in luce il lato negativo di essa. Brava!

Per un totale di 35.5 punti

   
 
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