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Autore: Noir    26/07/2005    1 recensioni
Vivere. Quel qualcosa che mi è stato sempre negato. Vivere. Quel qualcosa che ho sempre desiderato. Vivere. Quel qualcosa che tutti possono, tranne me.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La storia di Steven Noir non è di quelle più corte o semplici da spiegare, di quelle di cui uno non farebbe mai a meno. Come lui. Lui ne avrebbe fatto a meno. Perché Steven non aveva mai vissuto, mai, nemmeno un momento. Cosa si può dire di una “ vita ” come la sua? A sette anni Steven perse la madre in un incidente d’ auto. Perlomeno questo gli avevano detto. Tre anni dopo la sua infanzia fu rovinata per aver scoperto la verità: gli avevano detto che suo padre era stato trasferito per lavoro in un’ altra città, non potevano certo rivelargli che era in prigione per l’ omicidio della madre di Steven. Suo padre l’ aveva ucciso in seguito ad un litigio per una causa di divorzio. La madre si sarebbe voluta portare via con sé il piccolo Steven, suo padre lo voleva ancora più intensamente. Nessuno vinse quella battaglia e Steven rimase ad abitare dai nonni materni. Fu in seguito ad una loro conversazione che scoprì tutto. Suo cugino era sempre stato migliore di lui, questo Steven lo sapeva bene. Aveva successo con le ragazze, era la star della scuola e, soprattutto, non era mai triste ed imbronciato come Steven. Ma si volevano comunque bene, niente gli avrebbe mai divisi. Almeno questo pensavano. Poi Steven si innamorò di Liza, una ragazza americana. Non lo disse mai al cugino, anche perché non le era mai piaciuta così tanto una ragazza prima e non era riuscito ad interpretare i battiti più veloci del suo cuore, il sudore sulla fronte, il rossore sul suo viso. La guardava di nascosto, senza voler ammettere di essersi innamorato. Ma suo cugino lo precedete e Steven, un giorno, li vide baciarsi dentro l’ aula di fisica della loro scuola. Suo cugino non ebbe mai tempo di scusarsi con lui, non solo perché non aveva capito il motivo della gelosia di Steven, ma anche perché questi sparì dalla circolazione due giorni dopo. Trasferitosi a Londra, Steven finì lì gli studi e si trovò un lavoro come impiegato in una ditta di alimentari, senza sapere che questa era tutta una montatura che nascondeva dietro traffici di droga e prostitute. Quando la polizia arrestò i suoi colleghi, Steven finì dentro anche lui, scoprendo solo quel giorno il vero aspetto della ditta. Uscito di prigione quando fu accertata la sua innocenza, ovvero dopo dieci anni di carcere, Steven prese in affitto un appartamento nei sobborghi di Londra. Cominciò a bere, a fumare e quant’ altro, fino al giorno in cui ricevette l’ invito al matrimonio di suo cugino e la sua vecchia fiamma, Liza. Rovinato dall’ alcol e dalla droga, si presentò al matrimonio dei due amanti con l’ intenzione di rovinare tutto, ma, quando arrivò, fu pietrificato da come era diventata Liza: la sua bellezza era rovinata dai segni sul viso che nemmeno il trucco riusciva a coprire perfettamente e Steven immaginò che sotto il suo bianco vestito da sposa ce ne fossero altri. Furioso con se stesso per aver lasciato la donna amata nelle mani del suo assassino, si recò in casa del cugino e lì attese fino alla fine del suo viaggio di nozze. Appena fu tornato, Steven gli saltò al collo con l’ intenzione di fargliela pagare e tirò fuori dalla tasca un pugnale molto affilato, che puntò alla gola del cugino. Ma, all’ ultimo momento, si sentì troppo inutile per farlo. Cos’ era stato lui nella vita di Liza? E cosa aveva fatto lei per capire cosa provava il ragazzo? Niente. Lasciò andare il cugino e corse fino al centro della città, le lacrime che scorrevano veloci sul viso e bagnavano amare le sue labbra. Cadde a terra stringendo forte il capo con le mani, poi tirò fuori il pugnale e decise di farla finita. La sua era stata un’ esistenza vana, non era servita a nulla. I suoi genitori si erano uccisi, fuori e dentro, per portarlo con loro; non aveva detto niente a suo cugino dell’ amore che provava per Liza e lui, senza saperlo, gliela aveva portata via, uccidendolo ancora una volta; forse i suoi ex colleghi erano stati arrestati per un suo errore; molto probabilmente suo cugina avrebbe picchiato ancora la moglie pensando che lei avesse confessato a Steven cosa le faceva il marito… Poi la mano di una donna gli apparve do fronte al viso e, alzando gli occhi, Steven vide un sorriso di aiuto nel volto di questa. Forse, pensò, la vita non era stata tutta persa.
  
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