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Autore: Good Girl    10/03/2010    10 recensioni
[SPOILER - Future Fic - Titolo: Oh! Forever - Brakesbrakesbrakes] Come scrisse Thomas Jefferson nella Dichiarazione d'Indipendenza il 4 Luglio del 1776, ogni uomo ha il diritto inalienabile di ricercare la Felicità. Chuck e Blair, a 23 anni, possono dire di averla trovata: quella vera, quella che tutti ricercano. E questa è arrivata all'improvviso, senza che se l'aspettassero. Anton Pavlovič Čechov diceva, infatti, che la felicità è una ricompensa che giunge a chi non l’ha cercata. Ma può durare per sempre?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Empire State Of Waldass'
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AN: Ciao a tutti! Dopo la mia One-shot sono tornata a darvi fastidio! Lo so, potevo anche evitare, ma poi mi sono detta: "perchè no?" :D

Questa fic contiene SPOILER sulla terza stagione, che sto guardando in contemporanea con gli USA.

Note: In questa fic, Evelyn Bass, la madre di Chuck, è VIVA. Lei e Chuck si sono ritrovati circa quattro anni prima. Spesso metto fra parentesi aggettivi o verbi in inglese per evidenziare la sfumatura che voglio dare alla parola. Ad esempio: Chuck sorrise (inglese: smirked). Trovo che l'inglese dia più soddisfazioni, linguisticamente ed artisticamente parlando! :D; Blair ha finito l'università e lavora all'atelier della madre, Chuck è sempre il CEO delle Bass Industries. Ci saranno scene Serenate, perchè io li amo *-*! Non ci saranno, tuttavia, scene con Dan, Vanessa o Jenny: loro non li sopporto U.U. Eleanor Waldorf vive a Parigi.

Occhei, mi pare di aver detto tutto. Qualora mancasse qualcosa, provvederò ad aggiungerlo tra le note del prossimo capitolo (;

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Josh Schwartz, Cecily Von Ziegesar, The Cw; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.



 

Capitolo 1

Good Old Fashioned Lover Boy

Queen

 

Chuck and Blair's POV

Nell'Upper East Side di Manhattan, NYC, era una normale giornata di inizio maggio. C'era il sole, che cominciava ad essere caldo a causa dell'arrivo dell'estate e, sugli alberi, miliardi di fiori variopinti coloravano il paesaggio cittadino. Era un bel cambiamento, se si considerano gli inverni e le fresche primavere newyorkesi.

Ma la grande novità, per Blair Waldorf, era l'inizio delle nuove collezioni nei suoi negozi preferiti. Eh sì, quello era l'importante per la Queen Bee dell'UES. Soprattutto ora che, dopo essersi laureata con lode alla NYU, aveva deciso di intraprendere la stessa carriera di sua madre: la stilista.

Eleanor Waldorf si era trasferita 4 anni prima in Francia, a Parigi, per occuparsi dei negozi lì, lasciando appunto quelli statunitensi in mano a collaboratori. Sotto consiglio del suo ragazzo, Chuck Bass, Blair decise di provare a lavorare nell'atelier. E si accorse subito di adorare quel lavoro. Eleanor, ovviamente, era felicissima che sua figlia avesse dimostrato interesse per tale professione e che avesse deciso di intraprenderla. Fin da quando era piccola, infatti, Blair era stata l'ispirazione di sua madre e aveva quasi sempre indossato modelli creati su misura per lei.

La moda era la sua strada, ce l'aveva nel sangue.

Quel mattino, Blair e Chuck stavano camminando per Central Park, mano nella mano. Non erano nemmeno le 8 e mezzo del mattino, ma sarebbero dovuti andare a fare colazione con la madre di Chuck, Evelyn Bass.

“Quest'acquisizione è molto importante. Spero che vada tutto bene.” disse Chuck, accennando un sorriso.

“Ovvio che andrà bene. Tu sei Chuck Bass. Non c'è niente che tu non possa fare, ricordatelo.”

Chuck sorrise alla sua ragazza, che gli aveva stretto la mano.

“A volte è bello che tu me lo ripeta.”

“Mhm, come se tu potessi davvero mai dim-”

Blair si fermò di scatto, chiuse gli occhi e respirò profondamente.

“Blair? Hey, Blair, stai bene?” disse stringendole le spalle dolcemente, preoccupato, osservando l'espressione leggermente concentrata che faceva quando cercava di calmarsi o quando, più semplicemente, doveva evitare di fare qualcosa.

Blair alzò una mano, come per dire di aspettare un attimo. Ispirò profondamente ancora una volta e aprì gli occhi.

“Blair, cosa succede?”

Ripresero a camminare.

“Oh, no, niente, non... non mi sono sentita tanto bene. Ho un po' di nausea.”

“Vuoi che ti riaccompagni a casa? A mia madre non dispiacerà se...”

“No, no, sto benissimo.”

“Blair, non è necessario che tu-”

“Chuck, sto bene, davvero. E poi non voglio perdere la colazione con Evelyn. E' da moltissimo tempo che non la vedo.”

“Siamo andati a cena da lei una settimana e mezzo fa.”

“Appunto: troppo. Sai quanto mi piaccia tua madre. Abbiamo un sacco di cose in comune.”

“Sì, ho notato. Stessa passione per le limo.”

Blair aprì la bocca stupita e diede un colpetto al braccio di Chuck.

“Chuck Bass, evita i tuoi commenti perversi. Soprattutto davanti a lei.”

Chuck scoppiò a ridere e aggiunse: “Ok, ok, va bene. Devo comunque ammettere che la tua relazione con mia madre è... strana.”

“Strana? Perchè, preferiresti che mi odiasse? Aspetta,” – disse fermandosi - “mi odia?”

“Blair, sai più di tutti quanto mia madre straveda per te. Dico solo che andate così d'accordo da spaventarmi. Anche se ho sempre saputo che ti avrebbe semplicemente adorata. E' nel mio DNA, evidentemente.”

Si sorrisero e ricominciarono a camminare, con il braccio di Chuck che stringeva la vita della ragazza.

“Sei sicura di stare bene? Non preferiresti tornare a casa?”

“No, davvero, sto bene. Sarà probabilmente per il fatto che ieri sera non mi hai fatto finire di mangiare e ora ho lo stomaco vuoto.” disse accennando un sorriso.

“Non dovrei distrarti così. Stasera finiremo di cenare, prima.”

Blair fece una faccia contrariata (inglese: Disappointed).

“Blair, non fare quella faccia.”

“Che bisogno c'è di mangiare? Possiamo benissimo farlo dopo.”

“Avremo tutto il tempo che vuoi dopo aver cenato. L'intera notte.”

Chuck fece il suo sorriso (inglese: Smirked), e Blair rispose al suo sorriso. Lo scambio di sguardi venne interrotto dal cellulare di Chuck, che cominciò a squillare.

“Chuck Bass.” “Hey, Mamma.” “Sì, stiamo arrivando. Siamo a due minuti da lì.” “Sì, sai com'è Blair, stava cercando in ogni modo di coordinare le mi-”

Blair aprì la bocca sorpresa e strappò di mano il cellulare a Chuck.

“Evelyn?” “Sì, sono io.” “Comunque, è tutta colpa di Chuck. Ne parliamo tra un minuto e mezzo.”

Blair chiuse il cellulare e affrettò il passo, tirando per la mano il suo ragazzo.

“Sbrigati, Bass!”



   
 
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