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Autore: Krisalia Kinomiya    10/03/2010    8 recensioni
[Alice nel paese di Heartland/Kuni no Alice] Sette frammenti di vita. Sette passi per capire, tra sbagli e piccole lamentele di coniglio, che Alice non odia Peter. Non lo odia affatto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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The clumsy rabbit's tale of love ♥

 

 

First: Meeting

Oh no, lei non era affatto una sognatrice, e tantopiù sognava il vero amore [se doveva finire come col suo ex, tanto valeva rinchiudersi in un monastero di benedettine e darsi alla clausura vita natural durante]. Alice non era per niente come le ragazze della sua età, tutte prese a giocherellare su strambe fantasie romantiche con il cantantucolo di grido o col bellone della scuola. Si autocompiaceva della visione cinica e tagliente che aveva del mondo, quel mondo assurdo riempito di regole per metà inutili e l'altra metà pure. Ma che si friggessero tutte. Single è meglio.
Quindi, quando quel buffo coniglio le si parò davanti al naso quel pomeriggio, chiedendole tutto arrabbiato “ E allora? Perché non mi insegui? Stai aspettando un invito scritto? ”, la cosa più logica a cui pensò fu
stupido senso di sonnolenza. Ogni volta che c'è di mezzo finisco per fare sogni idioti.
Nell'immediato futuro, con una riluttanza che decresceva di volta in volta, si trovò spesso a pensare che non avrebbe mai ringraziato abbastanza la presa forte di Peter mentre la trascinava giù nella vasta tana di coniglio a confrontarsi con ciò che il destino aveva preparato per lei.

 

 

Second: Stalker

Alice, ti amo da impazzire! ”

Lasciami in pace, stalker. ”

Ma io voglio solo assicurarmi che tu sia felice! Lo faccio per il tuo bene! ♥ ”

Sarò felice solo quando Vivaldi si deciderà una volta per tutte a mozzarti la testa! Ogni volta che cinguetti in quel modo mi fai sanguinare i timpani!! ” gridò Alice una volta di più all'indirizzo di Peter, portandosi i palmi sulle orecchie in un gesto di farsesca, quanto portata ai limiti, intolleranza. Il Primo Ministro, dall'alto dei suoi sottili occhiali tondi che incorniciavano con perversa perfezione i grandi occhi color rubino, non si scompose e tornò all'attacco. Non che fosse così importante che tutto il palazzo, Regina compresa, stessero ad ascoltarli da tutti i lati della sala d'udienza né più né meno come spettatori alla prima di Romeo e Giulietta.

Ma io posso farti molto più felice da vivo. ”

Ah! Se intendi come quando mi hai strappato quello che tu chiami un bacio... ”

Con orrore, Alice si ritrovò stretta tra le sue braccia, ancora. Lo odiava ancora di più quando piegava le orecchie in avanti [Dio, voleva strappargliele come facevano i toreri in Spagna!] e gli occhi gli luccicavano come la più posticcia Mary Sue da shojo di serie Z.

Se avevi così tanta voglia di un altro bacio potevi dirmelo subito, piccola... ”

Era diventata una scena classica al palazzo di Cuori : lei strillava, lui veniva spalmato sulla parete più vicina da un ceffone di taglia extralarge, lui si prendeva in mano la parte offesa e pregava di essere picchiato ancora perché essere punito da lei era la più dolce delle prove d'amore, conseguente urletto schifato di lei che gli dava del masochista senza speranza. E mai una volta che lui negasse l'evidenza dei fatti.

 

 

 

Third: Split in two, and it's all my fault

Dopo che aveva visto Peter uccidere senza batter ciglio quella guardia senza nome, Alice si era resa gradualmente conto che quell'uomo dalle orecchie da coniglio che odiava profondamente per amarla senza permesso scritto era due persone.
C'era un Bianco, quello ossessionato da lei fino alla devozione più totale [come quei poeti che avevano sprecato fiato ed inchiostro per quelle che, con linguaggio moderno, erano da apostrofarsi con
stronze]. Per quanto respinto, per quanto con le lacrime agli occhi per le ferite inferte e gli ingranaggi del suo orologio/cuore sparsi a terra, non avrebbe smesso di amarla, mosso dalla potenza della purezza di quel primo amore.

 

L'Angelo infante, protetto da una benedizione fulgente dai colori pastello.

 

E c'era il Nero, quello che voleva un mondo di sole lapidi e croci crepate e lui, unica creatura vivente, in compagnia di qualche teschio come Amleto. Fobico delle malattie. Insofferente di tutto. Senza nessun legame che valesse la pena proteggere [d'altronde, se la gente gli faceva così schifo, a che scopo?]

 

Lo Shinigami, che versa parole di vuoto e sangue sui cadaveri dei vinti.

 

E in mezzo a questo contrasto inconciliabile, lei. Oggetto del desiderio e carnefice imputata.
E se era vero che il Wonderland era di sua invenzione così come le persone che ci abitavano dentro, era colpa sua se Peter era così.

Sua e del suo cinismo.

Sua e del suo rifiuto dell'amore.

Sua e della mancanza soffocante di Lorina, a cui non aveva nemmeno chiesto scusa prima che morisse.
Sua, sua, solamente sua la colpa.
Perché in lui vivevano il suo crimine e il senso di colpa.

Maledetta, il tuo cuore è di pietra.

Maledetta, non hai versato una lacrima per la salma di tua sorella.

Maledetta, sei stata abbandonata per una morta.

Maledetta, maledetta, maledetta, tu non meriti l'amore.

Eppure, quando scoppiò in lacrime ed urla come la bambina spaventata e confusa che non aveva mai smesso di essere, si stupì di trovare il suo abbraccio confortante ad attenderla.

Alice, ti fa male qualcosa? ”

Non meritava la sua compassione. Ma da qualche parte, dentro quel cuore che credeva arido e marcio, si sentì stupidamente felice.

 

 

 

Fourth: Illness

Starnutì ancora più forte, tanto da farle temere che avrebbe visto rotolare sul piumone una tonsilla o qualche altro organo del suo corpicino di coniglio. Era lì lì per piangere di rabbia: Peter White, il Primo Ministro del Wonderland, sempre così attento alla pulizia, aveva preso quella cosa così scandalosa che era l'influenza! Miliardi di microbi e germi, provenienti da lui, stavano insozzando camera sua irrimediabilmente!

Dovrò far bruciare la *coff* camera! Non dovrà sopravvivere neanche un *cough* germe!! ”

Puoi incolpare solo te stesso per trovarti in questo stato. Se non avessi l'abitudine di inseguirmi ovunque non saresti incappato in Elliot, non vi sareste insultati a vicenda e non vi sareste inseguiti per tutta la notte sotto l'acqua per strapparvi le orecchie. ” chiosò lei, dando una distratta occhiata alla finestra: una rara giornata di pioggia, adattissima all'umore nero del malatino [che fatica mordersi la lingua ogni cinque minuti per non strillare quanto fosse carino in versione coniglietto bisognoso di cure!]

Ma io voglio quella lepre morta! Voglio che muoia tra atroci sofferenze! Voglio strappargli quelle orecchie odiose e portarle in giro come un trofeo!!! ” strillò Peter, prima d'esser colto da una trafila di starnuti e borbottii che Alice sedò cacciandogli a forza un cucchiaio pieno di medicinale nella piccola bocca.

Stai calmo o lo rovesci. E devo farti ancora mangiare la zuppa - quella ai funghi, ti piace, no? - ”

Ma non ho fame ancora... e poi, perché di funghi? ”

S... se la mangi, lo fai con più piacere... E quando la servono, ho notato che ne mangi sempre più di un piatto... ”

Si illuminò in volto. Si era preoccupata di trovargli una cosa che gli piacesse? Allora lo amava davvero! Oh, se solo fosse stato bene a sufficienza da poter riprendere la forma umana l'avrebbe mangiata di baci!
Ma mangiare una zuppa [appoggiato al suo seno quel tanto da non farsi beccare] con lei che si preoccupava per la sua salute era già abbastanza per la giornata. E anche per le seguenti, quando lei s'impuntò a far venire quegli scemi degli altri Role-Holder a fargli compagnia. Trovò perfino
piacevole la partita a carte col signor Gray [che spasso vederlo arrossire per la sua adorabile forma animale!] e Nightmare, almeno finquando non sputacchiò sangue qua e là come al suo solito. Malato ed esibizionista, che pessima accoppiata.
Molto meglio quando Alice, venuta l'ora di dormire, apriva un libro [regalo di Pierce, la cui educata compagnia era stata gradita al punto da convincere Vivaldi ad invitarlo per il prossimo tè] e si metteva a leggere storie per farlo addormentare sereno. All'inizio, quando gli aveva detto che era una cosa che solitamente faceva Lorina quando era piccola, si era sentito un po' sciocco: da piccolo nessuno gli aveva letto delle storie [o perché erano tanti in famiglia o perché fra i conigli non si usa]. Ma Alice era così brava a narrare che il senso di inadeguatezza si era presto trasformato in gioia. Era diventata così gentile con lui... Poteva andare in cerca della sua mano senza essere scacciato. Anche quando tornò in forze. E per la camera, beh, sarebbe stato sufficiente arearla per bene. Bruciare il luogo dove Alice era finalmente diventata sua amica sarebbe stato imperdonabile.

 

 

 

Fifth: Sweet strawberry taste

Eppure doveva averlo imparato: mai fidarsi di Ace per trovare il posto buono per fare un picnic. Perché si era lasciata prendere dalla generosità di ammetterlo nella sua uscita con Peter? Ora erano persi nel mezzo di un bosco mai visto, e in linea d'aria non c'era nemmeno una guglia del palazzo a fargli riprendere la strada. E Peter abbaiava a tutta randa dell'inettitudine del cavaliere di Cuori.

Io l'ho sempre detto, sei nato imbecille e tale sarai per il resto della tua vita! ”

Primo Ministro, non c'è ragione di arrabbiarsi così. Ho solo scordato da dove siamo venuti. ”

Appunto! Se viene il buio saremo costretti ad accamparci! Vuoi far dormire Alice fra piante marce e vermi viscidi?! ”

Sospirò. Era riuscita a farlo uscire dal suo guscio apatico e a sviluppargli un seppur minuto senso di socievolezza [quel tanto per cui aveva smesso di sparare a vista su chiunque non fosse lei], ma con Ace nei paraggi c'era sempre da stare preoccupati. E se avrebbero dovuto davvero dormire insieme, temeva di svegliarsi la mattina seguente con addosso due cadaveri. Con non poco sconforto guardò le miriadi di porticine presenti nei tronchi, come a sperare di trovarne una che li ritrasportasse magicamente a casa: gli sarebbe bastato anche vedere Boris e Pierce nel mezzo di uno dei loro soliti inseguimenti!
Invece, fu qualcosa di rosso ad attirare la sua attenzione e quella dei litiganti. Fortunatamente non si trattò di sangue: ma di un piccolo, ben ordinato e rigoglioso campicello di fragole in frutto. Alice, che per le fragole ci andava matta, lo proclamò seduta stante sede del loro spuntino all'aperto.

Non ho mai mangiato fragole così dolci! Potrei vivere qui solo per quelle! ” dichiarò lei col grembiule pieno dei piccoli frutti tra un boccone e l'altro. Il Primo Ministro rise nel vederla così gioiosa [se lei era felice anche lui lo era, perfino con di mezzo quell'impiastro rubatramezzini].

E' perché sono della qualità Sugarbell, la più dolce e succosa! A palazzo usiamo solo quelle per tutti i dolci che le prevedono... ”

Sugarbell? E come mai questo nome? ”

Peter l'invitò a tendere l'orecchio. Si avvicinò a una pianta, scelse il frutto dalla carne più soda e lo toccò, producendo un lieve dondolio: venne un suono basso, ma chiaramente riconoscibile, di campanelli. La bocca di Alice si aprì in una O di perfetto stupore.

Sembrano voci di fate ” commentò. “ Non esiste nulla del genere nel mio mondo... ”

E mentre la notte scendeva e le liti di Peter ed Ace continuavano al lume del fuoco da campo e dei funghi luminosi sparsi nel sottobosco, si ripromise di preparare una torta per un certo coniglietto speciale non appena sarebbero ritornati a quel palazzo che stava cominciando a considerare casa sua. E sperò che il sonno le suggerisse una decorazione carina come quelle delle vetrine infiocchettate delle pasticcerie.
Ma non sognò. Anzi, dormì poco o niente.
E a un certo punto, dopo il terzo-quinto bacio e lui che passava dalla sua bocca fatta di fragole galeotte al seno nudo, i ricordi si facevano confusi, insieme alla sua certezza di essere ancora vergine.
Quando la mattina seguente Ace gettò un urlo nello scoprirli nudi nel campo a dormire beati ed abbracciati, non fece nulla per giustificarsi.

 

 

 

Sixth: the lies of Joker

Sin dal primo incontro, aveva trovato Joker una persona inquietante. E ogni volta che si sedeva a guardare il suo circo, ad ogni numero, gettava occhiate disperate al signor Gowland e suo malefico violino. Si sarebbe perfino sorbita tutto un concerto suonato da lui piuttosto che stare lì in mezzo.
Per carità, non che le attrazioni fossero brutte. Anzi, Joker aveva un qual certo gusto artistico che gli sarebbe valso un posto d'onore al Cirque du Soleil. Ma Alice, nonostante non lo vedesse per l'intero spettacolo, aveva l'orribile sensazione di avere i suoi occhi addosso. E quando si perdeva nell'immensa fiera e lo incontrava, strattonandola dalla manica e sussurrandole con la dolcezza di un amante frasi di una crudeltà inaudita, il terrore la paralizzava.

 

Sei un'assassina. Hai preferito cercare una facile gioia qui pur di dimenticarti delle tue colpe. Ma nessun posto ti può appartenere davvero. Sei parte del Nulla. Sarò sempre qui a ricordartelo.

 

E quando Peter riusciva a trovarla, ignaro degli avvenimenti avvenuti, si stupiva di vedere la sua preziosa Alice in lacrime. Ma notò che la cosa si ripeteva dopo ogni spettacolo, e se prima era lui a nascondersi sotto le sue coperte con il suo aspetto d'innocuo coniglietto, adesso capitava esattamente il rovescio. Beh, non che Alice avesse imparato a trasformarsi. E non era comprensibile che ogni notte lo pregasse [pregasse! Lei, tsundere brevettata!] di dormire con lei che si era ridotta ad aver paura perfino della sua ombra. E poiché la felicità della sua amata era la priorità assoluta, Peter cercò in lungo e in largo informazioni utili su Joker. Stare ad ascoltare la preziosa testimonianza di Elliot senza lasciarsi andare agli istinti omicidi gli costò un feroce mal di stomaco che gli durò tre giorni, ma ne valse la pena: così il bastardo era nient'altro che paura personificata? Perfetto. Adorava risolvere i problemi alla radice. Specie rovesciandoci addosso del piombo rovente.

Tuttavia, quando irruppe nella prigione, trovare Alice in procinto di essere frustata a morte da Joker e compagni gli fece provare una paura folle. Cosa che durò un solo secondo: l'ira nerissima che lo assalì causò una pioggia infinita di proiettili su tutto ciò che non era Alice, compresa la Lorina carceriera piegata su di lei che sussurrava un mantra di odio e manipolazione mentale. Non si era mai coperto così tanto di sangue prima d'ora. E quando Joker, in un ultimo guizzo di forza, cercò di riappropiarsi della frusta, Peter non esitò a calciarlo con una forza tale da rompergli le costole. Provò un senso di eccitante trionfo quando gli puntò la canna in fronte.

Puoi uccidermi, certo, ma io tornerò! Alice non si sbarazzerà mai di me, e sai perché? Perché è l'unica che può farmi sparire per sempre, ma è troppo buona per ammazzarmi! Finché il suo tormento esisterà, io esisterò! ”

Come vuoi. E allora io continuerò ad ammazzarti, ogni volta con più crudeltà. E un giorno Alice non ti farà più rinascere, sai perché? Perché le insegnerò a non addossarsi una colpa così inesistente come aver ucciso la sorella. Salutami Lorina, e dille che stiamo venendo sulla sua tomba con delle camelie. ”

E alcuni giorni più tardi, nella sua ultima visita al mondo umano, Alice, con Peter e un mazzo di camelie bianche per il ricordo della cara sorella maggiore, si liberò per sempre di quella pesante colpa che mai non era stata.

 

 

 

 

Seventh: Minute Hand

Sai, Alice? Anche noi abbiamo le nostre tradizioni sull'amore.
Quando due persone si amano profondamente, si prendono le proprie lancette dei minuti e le si scambiano con la persona amata.
Perché quella dei minuti? Ma perché è quella che corre di più. E la Nostra corre nel cuore del Re...

 

Mentre si dirigeva alla torre di Clover, Alice continuò a pensare alla faccia di Vivaldi mentre le raccontava di questo segreto in uno dei loro soliti pomeriggi nella sala segreta dei giochi della Regina. Non le era mai parsa così raggiante e convinta di quel che diceva, nemmeno quando giocavano a fare le cameriere pettegole. Sorrise. Immaginarla così innamorata di una persona le dava un senso di tranquillità. E l'immagine degli innamorati che si scambiano le lancette era qualcosa di terribilmente romantico [la sé stessa del pre-Wonderland si sarebbe tirata le accette in testa al solo pensiero]: e visto che ancora si vergognava come una ladra di confessare i suoi sentimenti verso quell'uomo che le aveva salvato la vita, il pegno d'amore avrebbe parlato per lei.

Unico problema: il suo cuore era organico, non meccanico.
Ma l'Orologiaio avrebbe saputo aiutarla.

Julius... ho un piccolo problema sugli orologi che dovresti risolvere per me. ”

 

Correte! Se non facciamo in fretta perderemo i posti migliori per lo show dei fuochi d'artificio sul lago!! ” gridò Pierce saltellando nel suo yukata dal tenero color verde foglia, la coda che si attorcigliava dall'emozione. Boris gli raccattò il cappello, caduto a terra per la quinta volta, e urlò esasperato che lo avrebbe mangiato con tutte le ossa all'ennesimo urletto.

Boris, lascialo stare! Andate voi avanti a prendere i posti! ” chiosò Peter mangiucchiando uno yakitori ai funghi. Poi si rivolse ad Alice, gongolando di quanto avesse azzeccato i suoi gusti: il blu, il celeste e il bianco le stavano d'incanto [e la rondinella stampata sulle maniche era la ciliegina sulla torta!] “ Con loro in giro non c'è mai pace. Mi sento come un professore di una classe delle elementari... ”

Esagerato! Abbiamo passato una giornata divertente con loro, no? ”

Beh, sì, il parco acquatico non è stato malaccio. Ma la prossima volta ci andiamo solo io e te, d'accordo? ♥ ”

Fossi matta! Mi obbligheresti a fare tutti gli scivoli più ripidi solo per vedermi senza il pezzo sopra del bikini! ”

E secondo te ho bisogno di quello per vederti nuda? Ma se non mi lasci più dormire la nott- ”

Sporcaccione. ” tagliò lei a parecchie ottave più basse e con una faccia rossa da peperone piastrato. Beh, non così rosso come lo yukata di lui, brillante come una fiamma ed ornato da preziosi disegni di bianchi sakura. Facendoci caso, lo ammantava di un'aura così nobile che non poté non aggrapparsi al suo braccio [cielo, questo erano le tre tazze di saké di cena]. Annusò il suo profumo a lungo, un incantesimo in mirra.

Sei meraviglioso. ”

Lui non rispose, ma era ovvio che avrebbe ballato di gioia con un po' più di spazio. Avevano finito per sedersi lontani dal gatto e dal topo, sul corrimano di uno dei ponti che collegavano il parco normale con il suo gemello estivo. Già, gemelli. Con tutta la gente che c'era, potevano benissimo essere presenti quelle pesti di Dum e Dee. Ammesso che Gowland li lasciasse entrare potevano viverci in pianta stabile. Ammesso poi che Blood, visto che li pagava per far la guardia alla sua villa, non li venisse a riprendere col mitra spianato...
Cacciando il ridicolo pensiero, Alice si sbrigò a cercare il sacchettino e a consegnarglielo, in tempo per i primi botti che li coloravano di verde e rosso.

C'è una cosa molto importante qui dentro. Tienila con la massima cura. ”

Quando lo aprì, il Primo Ministro vi trovò un ciondolo, alla cui fine tintinnava una graziosa lancetta d'argento: su un lato, vi era inciso il nome Alice. E trovò che fosse il più bel regalo del mondo.

L-l'ho scelta tra i pezzi puliti degli orologi che Julius non ha mai usato, quindi stai tranquillo che non è la lancetta di qualcun altro... ” balbettò lei in preda all'imbarazzo, ma presto venne ammutolita da un bacio così appassionato che pensò che il cervello le si stesse squagliando.

Lo amava, lo voleva, lo desiderava con un ardore che non le permetteva di parlare. Era stato così tenace nello smantellare la corazza che aveva posto al suo cuore e a trasformarlo da un deserto lugubre e nero a un giardino di ciliegi perennemente in fiore che mai lo avrebbe potuto lasciare per altri uomini. L'aveva guidata fuori dall'oscurità, e per questo gli sarebbe stata eternamente grata.

 

Un giorno Edith Liddell, una libraia di venticinque anni dai capelli corti e neri e gli occhi color erba, fece tardi nel riordinare i libri nuovi e perse l'ultimo autobus per tornare a casa. Mentre camminava mogia mogia su una strada panoramica infuocata dal tramonto, s'imbatté in un trio di persone molto curioso. Era una famiglia, di cui il padre e il figlio erano il ritratto preciso l'uno dell'altro: capelli argentati a caschetto, occhiali tondi e sottili e grandi, morbide orecchie da coniglio. Solo negli occhi differivano: il bambino li aveva color smeraldo, uguali a quelli della madre.
Edith ebbe un tuffo al cuore, perché quella donna sembrava, anzi, ne era certa, la sorella Alice, sparita all'improvviso e mai più vista: il padre l'aveva data per morta, ma lei si era sempre rifiutata di metterla accanto alla madre e a Lorina tra i lutti di famiglia. In preda alle lacrime, corse chiamandola con alti strilli. La donna bionda si voltò, con un sorriso sereno come quello degli angeli, ed allargò le braccia come ali infinite: anche Edith venne perdonata, e le venne insegnata la meravigliosa favola del Wonderland.

 

Owari ♥

 

 

 

Perché il fandom di Kuni no Alice necessita anche di fan italiani. Io mi sobbarco il peso della prima pietra con questa fiction, ma voi, cari i miei lettori, dovete andare a pagare il vostro tributo andando a conoscere vita, morte e miracoli della Quinrose, ovvero la signora software house che ha sfornato questa meravigliosa [impareggiabile, immaginifica e altri attributi che non includo qui perché sennò tiriamo fino alle cinque di mattina] serie Otome! Dannazione, ma perché mi devo sorbire sugli scaffali di Gamestop robacce come anonimi sparatutto/guerreschi/gorilleschi tutti i giorni dell'anno [rivoglio Klonoa su Ps3! Voglio un nuovo Patapon!!] e sapere che le giapponesche possono bearsi di Peter White sia su pc che Psp?! Almeno su Deviantart stanno per arrivare le scan di Joker... ho bisogno di più roba Picchanosa. Picchan = Peter, non vi spaventate. Ah, certo, il manga è disponibilissimo... almeno, fino al capitolo 24. Visto che la Tokyopop lo sta pubblicando in America hanno interrotto le scanlation. Lo voglio anche io, maledizione!!!

Riguardo alla fic, diciamo che è un'elaborazione di quel che so che accade nel caso vi vogliate ammogliare col signor Bianconiglio in Heart/Clover/Joker, una specie di Perfect Path. Anche se in realtà non c'è nessun racconto ufficiale di quel che accade tra loro [mi sono dovuta destreggiare coi mille frammenti trovati qua e là su Livejournal et simila... Gente, il signor Primo Ministro è molto più interessante di un qualunque cavalierotto psicopatico da quattro soldi! Er, scusate, ma Ace mi sta proprio indigesto] e una povera fan, da sempre con la fissa segreta di vedere un'Alice cresciutella amoreggiare con un seducente Bianconiglio umano, si arrangia come può! Per esempio, non credo proprio che Peter si ammali durante Clover [però la zuppa di funghi la mangia allegramente durante un appuntamento con Alice, perciò la prendo come una delle sue poche preferenze] e l'episodio del campo di fragole è roba di Ace in Joker... ma io che trovo Alice + Peter + fragole = amore alla quintessenza, non potevo non trafugarla abbiettamente con orgoglio! *bersaglia Ace impietosamente con le freccette* Wow, in un modo o nell'altro ho incluso tutti gli altri personaggi. Se ci sono fan di Blood all'ascolto, scusate il poco spazio offerto per il Cappellaio, ma mi si arricciola il cuore più per il fratellone Elliot. Elly-Elly, quanto sei carino alle prese con la torta di carote *--* e Piercy, gwaH >ò< posso adottarlo? Posso?? Adoro anche il signor Gowland. Ce la mette tutta in ogni cosa che fa, e poi quel suo codino selvaggio è così... così... *sospir*

L'inclusione di Edith alla fine è volutissima, perché è lei ad aver accusato Alice di non aver pianto per Lorina. E ci tenevo a fare qualcosa che includesse tutte e tre le Liddell Sisters. Voglio dare Pierce in sposo ad Edith, non chiedetemi perché. O magari è meglio Boris.

Il figlio di Alice e Peter... ho in testa il suo aspetto, ma non il suo nome. Qualcuno ha un'idea di come poterlo chiamare? Ci vuole qualcosa di carino ma irrimediabilmente inglese... Lewis? Come Lewis Carroll, a cui debbo tutto questo?

Aaaaah, ho scritto tantissimo per il mio solito. Per favore, ripagatemi con qualche recensione. Fatelo per me. Fatelo per Picchan ♥

[Nota finale di contorno: questa fic l'ho scritta più di un mese fa, e tra un altro mese troverete nelle vostre migliori fumetterie Alice nel paese di Heartland, cioè il manga del gioco. Lo prenderete tutte, vero? E amerete il Bianconiglio, nevverooooH? *w*]

  
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