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Autore: frency70    10/03/2010    11 recensioni
Qui non troverete mangiamorte, non c’è nessun Voldemort da sconfiggere, nessun horcrux da distruggere e Silente non è mai stato meglio di così! Per cui se cercate sangue e distruzione è la fiction sbagliata…decisamente! Se invece volete equivoci, tradimenti, confessioni, colpi di scena e fiori d’arancio…bhè, in questo caso, proseguite! Spero di non deludervi! Frency70 ps. "quattro matrimoni e un funerale" è il titolo di un film con Andie MacDowell e Hugh Grant. il motivo x cui l'ho usato si capisce solo leggendo! per cui: buona lettura! ciao!
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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quattro matrimoni e un funerale

Qui non troverete mangiamorte, non c’è nessun Voldemort da sconfiggere, nessun horcrux da distruggere e Silente non è mai stato meglio di così!

Per cui se cercate sangue e distruzione è la fiction sbagliata…decisamente!

Se invece volete equivoci, tradimenti, confessioni, colpi di scena e fiori d’arancio…bhè, in questo caso, proseguite!

Spero di non deludervi!  

Frency70

 

 

QUATTRO MATRIMONI E UN FUNERALE

 

 

Prologo

 

-         Malfoy! Voglio il divorzio!

-         Finalmente siamo d’accordo su qualcosa, Weasley.

-         Quindi?

-         Chiamerò i miei avvocati. Quando torneremo a casa troveremo le pratiche già pronte. Dovrai solo firmarle e non sarai più mia moglie.

-         Non possiamo fare prima? Non voglio essere tua moglie nemmeno per le prossime due ore, figurati per due giorni!

-         Dovevi pensarci prima di dire “lo voglio”. In ogni caso non credere che a me piaccia averti per consorte. Ma da qui non si può fare niente.

-         …e adesso che cosa dico ad Harry?

-         Non sono affari miei.

 

 

 

Un momento!!!!

Come mai Draco e Ginny sono sposati? E perchè ora vogliono divorziare? E che cosa c’entra Harry?

Forse è meglio fare un passo indietro e vedere come sono finiti in questa situazione!

 

 

Cap.1

 

A distanza di dieci anni dal diploma, gli ex studenti nati nel 1980 avevano ricevuto un invito a partecipare ad un raduno di cinque giorni, per ritrovare amici ormai lontani, per fare un’ultima goliardata insieme, per ricordare gli anni di scuola, per scoprire che fine aveva fatto quell’amico o quell’altro. Una rimpatriata per i nostalgici dei bei vecchi tempi andati.

 

Il ritrovo fu organizzato per il mese di marzo nella meta del divertimento per eccellenza: Las Vegas!

 

***

 

Il giorno della partenza, all’aeroporto, si ritrovarono sullo stesso volo i seguenti baldi giovani:

Draco Malfoy, Blaise Zabini, Pansy Parkinson e Tehodore Nott di serpeverde.

Harry Potter, la sua ragazza, Ginevra Weasley, Hermione Grenger e Ronald Weasly di grifondoro.

Per dovere di cronaca c’era anche qualche gruppetto di corvonero e tasso rosso, ma per la nostra storia non è rilevante.

 

Il gruppo di ex studenti fu accolto dalle sfavillanti luci della città e dalla cortesia del direttore d’albergo che, dietro un lauto compenso, aveva ricevuto l’incarico di condurli alle loro stanze, comprensive di ogni comfort.

La parola d’ordine, in quel posto, era “LUSSO”!

Ma se per la maggior parte dei partecipanti tutto questo era strabiliante, tra loro c’era anche chi, da sempre, era circondato da soldi e leccapiedi. Per cui, mentre i compagni andarono in giro per la città dalle mille luci, Draco rimase in camera per quasi tutto il tempo e ne uscì solo all’ora di cena.

 

Il principe delle serpi aveva mal di testa. Non aveva mai retto bene il jet-leg e si sentiva sempre peggio, con le tempie che pulsavano incessantemente.

Andò in uno dei balconi del salone, per prendere una boccata d’aria, e vi trovò Ginny, con gli occhi lucidi, che cercava di trattenere le lacrime.

 

-         Ehi, si può sapere che ti piglia? Non dovresti essere in giro a fare follie col tuo Potterino?

-         Sì…se lui non fosse incollato alle labbra di quella serpe della tua ragazza!

-         Di chi parli?

-         Di quella laggiù che sta attaccata al collo di Harry!

-         Pansy? Ma non è la mia…ehi! Un momento! Pansy e Potter? Che storia! Ahahahaha!

-         Tu forse la trovi divertente, io nemmeno un po’!

-         Dai è solo un bacio! Domani si ignoreranno come sempre.

-         Per cui, secondo te, baciare qualcuno quando si è impegnati con qualcun altro è normale?

-         Dico solo che non ci vedo la fine del mondo!

-         Per cui io posso fare lo stesso?

-         Certamente.

-         Allora baciami!

-         Perché io?

-         Perché Harry ti odia, proprio come io odio la Parkinson!

-         Senti…io volevo solo prendere una boccata d’aria. Non mi interessa essere messo in mezzo!

-         Codardo!

-         Che cosa? Codardo io?

-         Sì! Sei il solito pallone gonfiato! Prima fai il fenomeno poi, quando serve, ti tiri indietro!

-         Io non sono un codardo!

-         Ah, si? Dimostralo!

 

Draco guardò la rossa e pochi istanti dopo le sue labbra erano incollate a quelle imbronciate della ragazza.

Non fu propriamente un bacio appassionato, ma nemmeno del tutto casto.

 

-         Ora sei contenta?

-         A dire il vero, no. Lui non mi ha vista…

-         Senti io sono a pezzi e, ribadisco, voglio restarne fuori!

-         Siamo di pessimo umore, eh?

-         Ho mal di testa e tu non mi stai aiutando!

-         Ti propongo un patto: io ti do qualcosa per la tua emicrania e tu mi baci davanti ad Harry!

-         Qualunque cosa pur di liberarmi di questo mal di testa …e anche di te!!

 

Ginny prese dalla borsetta una pastiglia verde e la diede al biondino.

 

-         Ecco! Con questa passa in pochi istanti!

-         Speriamo, sennò mica ti bacio un’altra volta! Che roba è?

-         È una medicina a base di erbe, inventata da Neville.

-         Paciock? Che Salazar me la mandi buona!

-         Mamma mia, quante storie! Non è mica veleno per serpe-ratti!!

-         In questo momento sto così male che berrei anche del veleno pur di far sparire questo dolore martellante!

 

Draco mise in bocca la pastiglia ed effettivamente, dopo pochi minuti, i suoi occhi ripresero vitalità.

 

-         Ehi! Questa roba è fantastica!

-         Lo so! Da quando l’ho scoperta tengo sempre un paio di compresse con me!

-         Ora, come promesso, andiamo a far ingelosire quell’idiota del tuo ragazzo.

-         Ok…senti…io stavo pensando che forse non è il caso….forse lei lo ha affatturato.

-         E adesso chi è il codardo tra di noi?

-         Dico solo che è meglio lasciare le cose così e domani si chiarirà tutto.

-         Sì certo! E stanotte la fatina dei denti viene a portarti un soldino! Ma dove vivi Ginny? Guardali! Sembrano incollati con del magiscotch!

 

In effetti Harry e Pansy sembravano una cosa sola…

Ginny fece una smorfia di disapprovazione.

 

In quel momento un cameriere passò accanto a loro con un vassoio di Margarita e Draco ne prese al volo due.

 

-         Ecco! Coraggio! Brindiamo alla nostra missione!

-         Alla missione!

 

Entrambi buttarono giù in un colpo solo il contenuto dei due calici.

Ginny cominciò a tossire, mentre Draco rimase per un momento senza fiato.

 

-         Draco, che roba era?

-         Margarita. Almeno credo.

-         Alcolico?

-         Se la Tequila è ancora un alcolico, sì!

-         Oh mio Dio!

-         Che c’è Weasley?

-         Io non reggo l’alcool. Nemmeno un goccio!

-         Vorrà dire che domattina il mal di testa ce l’avrai tu.

-         Per Merlino! La pastiglia che hai preso! Non va abbinata assolutamente agli alcolici!

-         Perché?

-         Amplifica l’effetto dell’alcool e ti stende effetto “sbronza”!

-         Questo significa che fra poco io e te non saremo in grado di camminare dritti?

-        

-        

-        

-         Ginny?

-         Ehm…sci…ecco…più o meno…

-         Ginny scei ubriaca? Ma che? …Ho detto “scei”?

-         Sci…e ora anche tu scei messscio come me…

-         No…noi Maff, noi Molfay, noi ...insciomma…

-         Ahahahah! Come scei buffo Darco!

-         Io  mi chiamo Draico, no Dro…Dra…Dra e qualcosa!

-         Che fascciamo ora? Non possciamo fare le sschale…finiremmo per cadere di scihotto…

-         Asciensore! Chiamiamo l’assscensore!

-         ASSSCENSORE? ASSSCENSORE??

-         Ma cosha urli?

-         Chiamo l’ascensciore, no?

-         Lasscia fare a me. Andiamo da quel scignore e sci fascciamo portare da Harry.

-         Ooooookei!

 

I due, barcollando paurosamente ed appoggiandosi l’un l’altro, raggiunsero le porte dell’ascensore, dove il lift attese che entrassero.

Ancora biascicando le parole dissero in coro.

 

-         Sci porti dal fre-di-far-rgo…dal fedi-fa-…dal…Harry!

-         Benissimo signori! Vi porterò subito da Larry!

-         Le schpiace se intanto io fassccio le prove?

-         Prego?

-         Devo basciarla davanti al tipo…sì…al…Harry!

-         Bhè…lo immagino! Tutte le coppie si baciano davanti a Larry! Fate pure! Io sono pagato per essere discreto!

 

Draco si impossessò delle labbra di Ginevra, poi diede vita ad un bacio mozzafiato e senza fine!

Quando arrivarono al piano giusto, il lift li guidò verso il corridoio, poi disse:

 

-         Sempre dritto e poi a sinistra. Lì troverete Larry!

-         Grasssccie!

 

Dissero in coro i due ubriachi.

 

Ancora con passo malfermo, la coppietta si diresse verso la porta indicata e senza nemmeno bussare entrarono ridendo come due pazzi.

 

-         Benvenuti! Siete voi che avete chiesto di unirvi?

-         Mi scembra che lo shtiamo già fascendo, no?

-         Pare anche a me! Che ne dite, allora? Cominciamo?

 

La situazione era imbarazzante, considerando che Draco e Ginny continuavano a sbaciucchiarsi senza sosta. Ma evidentemente Larry era abituato a ben di peggio e proseguì senza troppi problemi.

 

-         Ehm…signor?

-         Maffoy! Drraco Maffoy!

-         E lei è la signorina?

-         Ginny…Ginny…qualcosa…

-         Qualcosa?

-         Wizzil! No...Weseli…Weasly! ecco Weasley!

-         Ottimo! Ora possiamo proseguire. Draco vuoi prendere Ginny come tua sposa?

-         Scci…

-         E tu, Ginny, vuoi sposare il qui presente Draco?

-         Eh? Che ha detto?

-         Ehm…a questo punto lei dovrebbe dire di sì!

-         Ah! Ok! Allora sci!

-         Ora gli anelli! Se non li avete ve li possiamo fornire noi! È tutto compreso nel prezzo.

-         Beeeeellllooooo!

 

I due si scambiarono gli anelli dati dal pastore, poi ricominciarono a baciarsi senza sosta.

 

-         Benissimo! Io vi dichiaro marito e moglie! Vorrei poter dire che ora può baciare la sposa, ma visto che lo sta già facendo da dieci minuti, vi auguro solo tanta felicità!

 

E tutto contento Larry trascrisse i documenti del matrimonio e consegnò loro la licenza.

 

 

Cap.2

 

Draco dormiva profondamente quando, voltandosi sul fianco, finì contro…

 

-         Weasley! Che diavolo ci fai nel mio letto?

-         Mmm….ma che vai dicendo…lasciami dormire, Malfoy!

-        

-         MALFOY???

-         Esatto…e di nuovo chiedo: perché sei nel  mio letto?

-         ODDIO!

-         Già che ci sei, mi sai dire anche perché siamo nudi? Io almeno lo sono e, da quel che intravedo, anche tu non sei messa meglio…

-         NO! NON E’ POSSIBILE! NON CI CREDO! NON POSSO AVER FATTO…NO! NON CON TE!

 

Draco portò la mano sinistra sugli occhi per impedire alla luce d’accecarlo, ma il problema maggiore erano le urla di Ginevra.

 

-         Weasley! La smetti di gridare? Mi farai tornare il mal di testa!

-         Ok…ehm…Draco?…se io smetto di agitarmi, tu risponderesti gentilmente ad una mia domanda?

-         Spara!

-         La fede che hai al dito è un cimelio di famiglia, vero?

-         Ginny, ma che stai dicendo? Io non ho nessuna fede!

 

Poi, come a voler dimostrare la cosa, Draco allontanò la mano dal suo volto e, una volta messo a fuoco il palmo, si ritrovò a fissare un cerchietto d’oro giallo sul suo anulare.

Girò la mano, come se, guardandola dal dorso, potesse scomparire, ed invece eccola lì! Una bella vera d’oro!

Spostò lo sguardo verso la ragazza dai capelli rossi che guardava la sua mano sinistra, dove un anello identico faceva bella mostra di sé…

 

-         Non può essere! Non possiamo esserci sposati! Me ne ricorderei se avessi preso moglie, …vero?

-         E come lo spieghi questo?

 

Disse Ginny indicando l’anello.

 

-         Bhè…sicuramente c’è una spiegazione logica. Andiamo a parlare con il direttore dell’Hotel, sono sicuro che è solo un equivoco! Un tremendo equivoco!

-         Spero che tu abbia ragione!

 

 

Pochi minuti dopo…

 

 

-         Nessun equivoco, signori Malfoy, voi siete felicemente sposati!

-         Noi non siamo sposati! E soprattutto non siamo felici!!!

-         Eppure ieri sera eravate così innamorati!

-         Non eravamo noi!

-         Certo che eravate voi! Andate alla cappella e chiedete di Larry! È lui che ha officiato il rito!

 

 

Mentre percorrevano il dedalo di corridoi dell’ Hotel i neo sposini fecero il punto della situazione.

 

 

-         Ok. Niente panico! se siamo fortunati questo Larry è un ciarlatano. In realtà siamo stati sposati da Elvis Preasly oppure da Homer Simpson, il matrimonio è fasullo ed io te non ne faremo parola con nessuno! Sarà un segreto che ci porteremo nella tomba!

-         Merlino! Per la prima volta in ventisette anni spero che tu abbia ragione, Malfoy!

 

 

Non dovettero cercare a lungo perché Larry stava già andando loro incontro, con un bel sorriso stampato in faccia e le mai aperte in un abbraccio.

 

 

-         Ecco i miei sposini infuocati! Vedo che stamattina siete meno esplosivi! Stanotte vi siete divertiti, eh?

-         Lasciamo perdere i commenti, è lei che ci ha sposati, ieri sera?

-         Sì! Vi stavo giusto cercando per consegnarvi il certificato di deposito dell’atto! Siete marito e moglie non solo per Las Vegas, ma per tutto il mondo!

-         Co…cosa?

-         Suvvia! Non diventerete timidi proprio ora, eh? Non dopo quello che ho visto ieri sera!

-         Che cos’abbiamo fatto, ieri sera?

-         Non posso certo ripetere a parole quello che voi stavate facendo! A proposito di ieri sera, ci sarebbe la questione dei soldi…

-         Quali soldi? Per la cerimonia? Se non pago salta tutto?

-         Oh, no! Non mi fraintenda! È tutto a posto! Al contrario, volevo renderle la sua carta platinum! L’ho conservata con cura…e grazie ancora per la generosa mancia che mi ha lasciato….mi sono commosso!

 

Draco prese la carta di credito, che non ricordava d’avergli dato, e, portandosi dietro la sua dolce metà, tornò sui suoi passi.

 

-         Weasley?

-         Sì, Malfoy?

-         Siamo nella merda!

 

 

 

Cap.3

 

 

-         non facciamoci prendere dal panico! Non diciamo niente a nessuno e quando torniamo a casa sistemiamo tutto con la massima discrezione. Ok?

-         Non lo so…

-         Come sarebbe a dire che non lo sai?

-         Io…devo dirlo ad Harry!

-         Ti sei fumata il cervello? Non puoi andare dal tuo ragazzo e dirgli che in  un momento di defaillance ti sei sposata! Dubito che possa apprezzarlo!

-         Un rapporto a due presuppone fiducia. Devo dirglielo e sperare che mi perdoni!

-         E tu lo perdonerai? In fondo se siamo finiti a letto insieme è stato perché lui s’è fatto la Parkinson!

-         Lui la stava solo baciando…noi abbiamo fatto ben oltre…Oddio!

-         Bhè…io non devo rendere conto a nessuno. Se vuoi il silenzio da parte mia non c’è alcun problema. Se invece vuoi buttare la tua storia alle ortiche, sono affari tuoi!

-         Non posso fare diversamente. Gli parlerò, spiegherò perché l’ho fatto e come mai abbiamo perso il controllo…poi accetterò quello che vorrà fare.

 

***

 

Il giorno stesso Ginny parlò con Harry il quale, dopo un primo momento di sorpresa, prese per buona la giustificazione della ragazza, riconoscendole il fattore scatenante, per il quale si scusò a sua volta.

Pansy aveva scommesso contro Nott che l’avrebbe circuito e, senza esitare, gli aveva fatto bere un filtro d’amore, a causa del quale lui era finito per infatuarsi della mora serpeverde.

La cosa ovviamente non era stata né voluta né desiderata e, finito l’effetto della pozione, lui era letteralmente fuggito dalla camera della ragazza per andare nella sua.

Averla trovata vuota non l’aveva sorpreso, convinto che Ginny lo avesse piantato dopo il suo tradimento.

Per cui, alla fine di tutte le spiegazioni, i due grifoni decisero di dimenticare quella brutta prima notte e tornarono insieme, senza ulteriori indugi.

 

 

Cap. 4

 

Maggio, il mese dei matrimoni per antonomasia, e forse, proprio per questo, scelto da Hermione per convolare a giuste nozze col suo innamorato di sempre.

 

La ragazza era splendida nel suo abito bianco, che faceva risaltare la sua pelle chiara ed il viso imporporato dall’emozione.

I riccioli castani erano stati raccolti in un’acconciatura morbida che le incorniciava il viso perfetto.

 

Quando disse il suo sì, la voce le tremò impercettibilmente, mentre quando fu il turno di Ron, il giovane uomo urlò il suo assenso, quasi a voler rimarcare che da quel momento Hermione era solo e soltanto sua!

 

L’applauso che accompagnò il bacio fu spontaneo ed esuberante.

Alla cerimonia seguì un banchetto semplice e allegro, durante il quale, come da usanza, il testimone dello sposo prese la parola per fare un brindisi.

 

-         ognuno di noi ha un sogno nel suo cuore. Conosco Ron ed Hermione da quando avevamo 11 anni e da allora ne abbiamo passate davvero tante insieme! Sono i  miei migliori amici e vederli coronare il loro sogno d’amore è per me la gioia più grande. Auguro loro ogni felicità!

 

poi, dopo una breve pausa per lasciare loro quel momento, riprese la parola:

 

-         Vorrei dire un’ultima cosa, se me lo permettete: sono orfano da sempre ed i Weasley sono per me quello che più si avvicina ad una famiglia. Ron è come un fratello e potrebbe diventarlo davvero se sua sorella decidesse d’accettare questo anello: Ginevra Molly Wesley, vuoi sposarmi?

 

 

Ginny, che in quel momento stava bevendo un sorso di Champagne, sentì le bollicine prendere strade alternative, come il naso e la trachea, e cominciò a tossire, suscitando risatine più o meno trattenute.

Quindi, sentendosi addosso gli occhi di tutti, guardò Harry, che intanto le si era avvicinato e le stava porgendo un anello meraviglioso, guardò il viso radioso dei suoi genitori, quello allegro degli sposi che, a quanto pareva, erano stati già informati delle intenzioni dell’amico e, rispondendo d’impulso, disse il suo sì.

 

Presto ci sarebbe stato un altro matrimonio in famiglia.

 

 

Cap.5

 

-         Senza appuntamento il signor Malfoy non accetta visite, mi dispiace.

-         la supplico! devo assolutamente parlare con lui! È una questione di vita o di morte!

-         Senta, le ho già spiegato che serve un appuntamento. Ho qui la agenda, le può andare bene mercoledì prossimo?

-         Ho capito benissimo, ma evidentemente è lei che non vuole ascoltare me! Devo vederlo subito! Gli dica almeno che sono qui, poi deciderà lui se incontrarmi o no! La prego!

 

Ginny era sull’orlo delle lacrime.

La severa segretaria non si lasciò certo commuovere, ma solo per togliersi dai piedi quell’impiastro di ragazza, decise di provare a disturbare il signor Malfoy. Era certa che le avrebbe detto di fissare un incontro come per tutti.

Invece, a sorpresa, Draco uscì dal suo ufficio ed andò di persona ad accogliere l’inaspettata visita.

 

-         ciao Ginny! Che posso fare per te?

-         Draco, devo assolutamente parlarti!

-         Prego, da questa parte.

 

Ginny guardò la segretaria che, con molta abilità, riusciva a battere a macchina e ad ascoltare ogni singola parola detta.

 

-         Ehm…preferirei un luogo più…discreto. Possiamo andare fuori?

-         Come vuoi.

 

 

Il biondo prese la giacca, quindi uscì all’aria aperta con la rossa, visibilmente agitata.

Seduti ad un tavolino di un bar, ripresero a parlare.

 

-         cosa volevi dirmi di così urgente?

-         io ed Harry ci sposiamo…

-         Mi era giunta notizia…

-         Bhè, non so davvero come possa essere successo, ma, per fartela breve, quando ho chiesto i documenti necessari per le pubblicazioni è saltato fuori che sono ancora sposata con te!

-        

-         Hai sentito? Sono ancora tua moglie! Io non capisco! Ho firmato i fogli del divorzio subito dopo essere tornati da Las Vegas e tu li hai depositati il giorno stesso…forse sono finiti sotto a qualche scartoffia…oppure…

-        

-         Draco? Perché non dici niente?

-        

-         Draco…perché non sei sorpreso o arrabbiato o altro?

-        

-        

-        

-         Oh mio Dio! Tu lo sapevi già!

-         Sì.

-         E perchè non hai fatto niente?

-         I documenti non sono mai stati consegnati. Li ho ancora io.

-         Ma cosa diavolo t’è saltato in mente?

-         Ho le mie ragioni.

-         E non credi di doverle condividere con me? In fondo, a quanto pare, sono tua moglie, no?

-         Ginny, le cose sono molto più complicate del previsto…

-         Ti do cinque minuti per darmi una buona ragione per non ucciderti!

-         A pensarci bene ti converrebbe farlo. Non ti ho fatto firmare alcun contratto prematrimoniale…se diventi la mia vedova erediterai un bel patrimonio!

-         Non ti ho sposato per i tuoi soldi! Ehi! Ma cosa sto dicendo? Io non volevo affatto sposarti! Uffa! Mi stai confondendo!

-        

-         Sto aspettando. E vedi d’essere convincente!

 

 

Draco si passò una mano nei capelli sempre perfetti, quindi decise di spiegarle il motivo del suo gesto.

 

-         non so in che rapporti sei con Potter, ma io sono il migliore amico di Pansy…

-         che cosa centra adesso quella vipera?

-         Lei ed Harry si vedono ancora.

-         Non è vero! Stai mentendo!

-         Perché dovrei?

-         Perché sei cattivo ed invidioso di Harry! Lo sei sempre stato!

-         Pensala come vuoi, ma io posso assicurarti che la loro storia non è finita.

-         Non ci credo. E comunque non sono affari tuoi! Voglio il divorzio!

-         Come vuoi, ma era mio preciso dovere dirtelo. Andiamo alla Gringott.

-         Perché in banca?

-         I documenti sono conservati nella mia camera blindata.

 

 

Senza aggiungere altro, Draco lasciò i soldi per il caffè sul tavolino del bar, si alzò con la sua ineguagliabile classe, quindi si diresse verso il centro della città, per raggiungere l’accesso a Diagon Alley.

 

Una volta in banca, espletate le formalità, il biondo ne uscì con un plico di documenti in mano, che consegnò alla ragazza, dicendo poche laconiche parole:

 

-         fanne quello che vuoi.

 

Quindi se ne andò.

 

 

Cap. 6

 

< è con grande rammarico che la nostra testata annuncia la dipartita del nostro amato ministro. I funerali si terranno sabato prossimo, in forma solenne. Le attività commerciali resteranno chiuse per tutta la durata della cerimonia, per permettere a chiunque di rendere omaggio al rappresentante della nostra comunità…. >

 

Ginny lesse l’articolo un paio di volte, prima di decidere che, per quanto la cosa fosse triste, non era la fine del mondo. Il ministro, pace all’anima sua, era già avanti con gli anni e non lasciava situazioni incompiute. Era un brav’uomo che aveva vissuto la sua vita, con dignità e rispetto, lavorando con impegno per il bene di tutti.

 

Avrebbe sicuramente fatto un salto per rendere omaggio alla sua memoria.

 

* * *

 

Il sabato successivo, come aveva deciso, Ginny si recò alle esequie dell’illustre concittadino.

C’erano molte persone, tra autorità, rappresentanti dell’alta società magica, gente comune e qualche curioso.

In prima fila, accanto alla vedova, c’erano i consiglieri, tra cui la famiglia Malfoy al completo.

 

Ginny non ne fu particolarmente sorpresa, visto la notorietà di cui godevano, nel bene e nel male,  i Malfoy.

Non aveva voglia d’affrontare Draco, era ancora molto arrabbiata con lui, per cui cercò di restare in ultima fila, pronta ad andarsene, se fosse stato necessario. 

 

Ma, nonostante tutto, alla fine della cerimonia, il biondo serpeverde la vide in mezzo alla folla, la raggiunse in pochi istanti e la prese delicatamente per un braccio, facendola fermare.

 

-         Ginny!

-         Oh..ciao Draco

-         Ciao a te…

-        

-         Bhè? Come stai?

-         Bene. E tu?

-         Bene.

-         Bene. Ora scusami ma devo andare…

-         Ginny, ti prego, aspetta! Devo parlarti!

-         Quello che dovevi dirmi, l’hai già fatto.

-         Non avrei dovuto…In fondo non erano affari miei…

-         Infatti non lo erano…ma ti devo ringraziare…perché avevi ragione.

-         Non ti ho mai mentito.

-         Harry mi ha delusa, lo ammetto. Nemmeno lui ha saputo spiegarmi come sia successo…

-         Vi siete lasciati?

-         Ci siamo presi una “ pausa di riflessione”…non voglio prendere decisioni avventate di cui potrei pentirmi. L’ho già fatto una volta e mi sono ritrovata sposata con te!

-         Corretto.

-         Mi togli una curiosità?

-         Se posso…

-         Non sono mai riuscita a capire perché, quando hai scoperto di lui e Pansy, non ti sia limitato a sputtanarlo come sempre ed invece hai tenuto in piedi un matrimonio che non avrebbe mai dovuto essere celebrato…

-         È complicato da spiegare…

-         Provaci!

-         Ecco…tu cosa ricordi di quella sera?

-         Niente!

-         Cerca di fare uno sforzo! Devi ricordarti qualcosa!

-         Bhè….solo che volevo far ingelosire Harry!

-         Nient’altro? Niente di niente?

-         No! Ma perché continui a chiedermelo?

-        

-         Draco, perché?

-         Perché io mi ricordo di Harry e Pansy…della pastiglia di Neville e dei due margarita…

-         Bhè, sì…quella parte la ricordo anch’io.

-         Poi ho un vuoto. Voci e visi confusi. Poi emozioni sempre più forti…

-         Che cosa stai cercando di dirmi?

-         Che non ricordo nulla del matrimonio…ma ricordo quello che è successo dopo… 

-        

-         In camera mia…

-         Oh mio Dio!

-         Ginny! Eravamo decisamente su di giri e l’alcool ha eliminato tutti i nostri freni inibitori…ma non eravamo così sbronzi da non sapere che cosa stavamo facendo! 

-         Questo non è vero!

-         Ginny! Io ricordo d’aver fatto l’amore con te! E ti assicuro che anche tu eri partecipe!

-         Questo è impossibile! Forse tu eri lucido, ma io non lo ero di certo!

-         Non ti ho presa contro la tua volontà! Non mi sono approfittato di te! E ti assicuro che anche tu hai partecipato attivamente alla cosa!!!

-         Sei un falso ed un bugiardo!

-         Perché dovrei mentire su una cosa del genere?

-         Non lo so, ma so che è così!  

-         Ginny, pensaci bene! Cerca di ricordare!

-         NO! Adesso basta! Non voglio più parlarne! Per fortuna siamo divorziati e possiamo dimenticare questa squallida storia! Ora me ne vado a casa. Stammi bene, Malfoy.

 

Draco avrebbe voluto trattenerla, ma sapeva che sarebbe stato inutile insistere, per cui, a malincuore, lasciò andare il suo braccio, e si limitò a guardare la figura snella che sia allontanava da lui…un’altra volta.

 

 

Cap.7

 

-         Draco, sei pronto?

-         Sì, mamma, io sono pronto da almeno venti minuti, mentre papà è già al terzo bicchiere di Wiskhey. Se non ti decidi ad uscire dalla tua stanza sarà ubriaco prima ancora che cominci il rinfresco!

-         Non essere così sarcastico con me! Si tratta di uno dei matrimoni più importanti del mondo magico, voglio essere perfetta!

-         Ma tu non ne hai bisogno! Sei sempre perfetta!

-         Lo dici solo perché hai fretta d’andare, vero? …ma lo apprezzo lo stesso! E va bene! Andiamo!

 

La bionda donna, che pareva troppo giovane per avere un figlio di 30 anni, uscì dalla sua stanza e studiò lo sguardo benevolo del figlio e quello ammirato del marito.

Soddisfatta della loro tacita approvazione, prese a braccetto entrambi ed insieme uscirono da Malfoy Manor, per recarsi nella cattedrale dove sarebbe stato celebrato il matrimonio dell’anno.

 

***

 

-         Vuoi tu Harry prendere questa donna come tua legittima sposa?

-         Lo voglio.

-         E tu, Pansy, vuoi prendere quest’uomo come tuo legittimo sposo?

-         Lo voglio.

-         Con i poteri a me conferiti io vi dichiaro marito e moglie! 

 

 

Subito dopo lo scambio degli anelli, gli sposi si scambiarono un lunghissimo bacio, accompagnato dall’applauso dei presenti.

Dopodiché gli invitati si recarono nel giardino di villa Parkinson, per continuare i festeggiamenti.

Gli adulti erano stati sistemati nel grande salone, dove potevano mangiare stando comodamente seduti a tavola, mentre i giovani si recarono nell’enorme terrazza, dove un complesso suonava musica dal vivo ed i camerieri passavano agilmente tra gli ospiti che danzavono.

 

Draco si avvicinò a Pansy.

 

-         Sei splendida, tesoro! Complimenti!

-         Grazie, mio caro!

-         È la verità!

-         Quando frequentavamo Hogwarts ho sempre pensato che avrei finito per sposare te…ed invece…

-         Ed invece hai sposato quell’imbecille di Potter! Ancora non capisco il perché!

-         Perché l’ho sposato? Draco ma sei cieco? La vedi questa pancia?

-         Non intendevo questo! Lo vedo benissimo che sei incinta! Mi chiedevo solo che cosa ha lui di così interessante! Io lo trovo banale ed insipido…

-         Bhè…non è che debba piacere a te!

-         Questo è certo!

-         Ma per rispondere alla tua domanda, posso dirti che, sotto quell’aria da bravo ragazzo un po’ impacciato, si nasconde un vero ed autentico ribelle! Giuro che sarebbe stato un perfetto serpeverde!

-         Ma per carità! Serpeverde lui!

-         Dimmi di te piuttosto…

-         Che cosa vuoi sapere…

-         Che ne è stato della tua storia con la rossa che sta ballando con mio marito?

-         Non c’è nessuna storia. Lasciamo perdere…

-         Sei proprio cotto, eh?

-         Possiamo cambiare argomento?

-         Harry mi ha detto che, secondo lui, anche lei è innamorata di te, ma non riesce ad ammetterlo!

-         Se lo dice Harry dev’essere vero…Chissà perché non ho pensato prima a chiedere consiglio a lui!?!

-         Guarda che è vero! Quando le ha detto di me, lui temeva di spezzarle il cuore, invece lei è stata molto tranquilla…Ha reagito benissimo, come se avesse sempre saputo che la loro storia era destinata a finire.

-         Forse sì, forse no. Ma ora non ha più importanza. Non ho intenzione di correre dietro a nessuna ragazza. Lei è l’unica per cui l’abbia fatto. Mi sono umiliato, mi sono reso ridicolo confessandole tutto ed ho ottenuto parole vomitate con odio! Non capiterà più. Nemmeno per lei. Argomento chiuso!

-         Ok, ho capito l’antifona! Che ne dici di farmi fare qualche giro di danza? O temi che possa sfornarti il bambino sulla pista?

 

L’espressione corrucciata del biondo si trasformò in un sorriso, guardando la gioia degli occhi della sua migliore amica.

La prese per la vita, per quanto l’ingombro della gravidanza glielo permettesse, quindi cominciò a volteggiare con la neo signora Potter sulla pista da ballo.

 

Ad un segnale convenuto Pansy finse un capogiro e si fece portare da Draco accanto al marito.

In pochi istanti gli sposi ballavano abbracciati e Draco e Ginny erano fermi nel bel mezzo della pista da ballo.

Solo per educazione il biondo si trattenne dall’andarsene all’istante. Si volse verso la ragazza dai capelli rosso fiamma e cominciò a volteggiare con lei, senza dire alcuna parola.

Ginny era in imbarazzo, ma sapeva che stava a lei fare la prima mossa.

 

-         Senti Draco, mi spiace molto per le cose che ti ho detto l’ultima volta che ci siamo visti.

-         Hai avuto un qualche ripensamento?

-         Certo che no! Confermo quello che ti ho detto allora! È solo che non avrei dovuto dirtelo così bruscamente!

-         Quindi non ricordi nulla…

-         Esatto!

 

Ballarono ancora un po’, in assoluto silenzio, poi Draco, dopo aver osservato per diversi istanti la pancia di Pansy, fece una domanda inaspettata.

 

-         Puoi togliermi una curiosità?

-         Se posso…

-         La mattina dopo, quando comunque hai capito che eravamo stati a letto insieme, non hai avuto paura d’essere rimasta incinta?

-         No, perché?

-         Bhè, è strano…Io, al tuo posto, sarei corso da un medico per fare una visita di controllo!

-         Ma non ce n’era bisogno! Avevi usato il preservativo!

 

 

Draco si arrestò sul posto, fissando la ragazza di cui era innamorato ormai da tempo, aspettando che lei si rendesse conto d’essersi tradita.

 

 

-         Allora non è vero che non ricordi nulla…

-         Cosa? No…

-         Neghi ancora? Sei più falsa di una serpe!

-         Ok…diciamo che forse qualcosa mi è tornato in mente…

-         Dimmi solo perché non vuoi ammetterlo.

-         Perché non è possibile! Io non posso aver voluto fare l’amore con te!

-         Giusto. Sono io il cattivo, in questa storia!

-         Non intendevo dire questo!

-         Comunque ormai non ha più importanza.

-         Perché dici così?

-         Addio Ginny.

 

 

E calpestando il bon ton piantò la ragazza in mezzo alla pista da ballo per andarsene a grandi falcate.

 

 

-         Draco, aspetta! Ti prego! Fermati!

 

 

Cominciando a capire d’aver sbagliato tutto, Ginny si affrettò a seguire le orme del biondo, ma lui era veloce e, soprattutto, era parecchio infuriato e ferito, non le avrebbe permesso di raggiungerlo.

Quando la ragazza arrivò alla scalinata principale si tolse le scarpe coi tacchi per poter correre, ma lui stava già montando sulla sua auto.

 

 

-         Draco! Aspetta! Non andare via! Ti supplico!

 

 

Draco guardò nello specchietto retrovisore e vide la rossa correre scalza, ebbe un attimo d’incertezza, poi affondò il piede sul pedale dell’acceleratore.

La voce della ragazza venne soffocata dal rombo del motore e da una nuvola di polvere sollevata dalle ruote del bolide nero.

 

Ginny guardò l’auto sportiva schizzare via ed in quel momento seppe d’averlo perso per sempre.

Perché era stata così stupida? Perché s’era rifiutata d’ammettere quella che, in fondo era solo la pura e semplice verità? Era innamorata di Draco.

 

Cominciò a piangere sommessamente, quando le braccia confortevoli di Harry le cinsero le spalle.

 

 

-         Dai, non fare così!

-         L’ho perso, Harry! Questa volta non tornerà!

-         E allora comincia a rincorrerlo tu, no?

-         Ma non so nemmeno dove abita!

-         E tu usa un altro modo!  

-         Tu dici?

-         Sei una grifondoro! Non ti puoi arrendere così! Vieni dentro, dai!

 

 

Harry guidò la ragazza verso uno dei tavolini, quindi la lasciò sola, per darle modo di capire che cosa poteva fare.

 

La rossa afferrò la sua borsetta per prendere un fazzoletto ed in quel momento vide il suo cellulare.

Era vero che non sapeva dove abitava Draco, ma aveva il numero del suo portatile!

 

Digitò i tasti con dita tremanti, sbagliando un paio di volte, prima di riuscire a fare il numero correttamente, quindi attese con ansia che la voce di lui interrompesse quello snervante suono d’attesa.

Ma, dopo pochi istanti, al posto della voce calda e suadente che sperava di sentire, le rispose solo il gracchiante segnale d’occupato.

Draco aveva visto la chiamata e l’aveva interrotta.

Ci riprovò diverse volte, ottenendo lo stesso inutile e spiacevole risultato, ma non si arrese.

Doveva parlare con lui, chiarire le cose.

Così cominciò a scrivergli dei messaggi.

 

< mi dispiace! Davvero! Ti prego Draco! Chiamami o almeno rispondi al telefono! >

< sono una stupida! Ammettere d’aver fatto l’amore con te, significava ammettere che provavo qualcosa per te già da allora e non potevo farlo! >

< perché non mi chiami? >

< se mi dici che non mi vuoi più io lo capisco, ma, ti prego, almeno rispondi o mandami un messaggio >

< dimmi dove sei! Così ti posso raggiungere e ne parliamo >

< ti prego, chiamami >

< sono una stupida! >

< non so più cosa fare o dire… >

< chiamami! Anche solo per dirmi che sono un’idiota! >

< perdonami, ti prego! >

 

Ginny guardò sconsolata il display del suo cellulare, in attesa di ricevere un qualsiasi segno da parte di Draco. Poi scrisse un ultimo messaggio, prima di prendersi il viso fra le mani e piangere silenziosamente.

 

< Ti amo >

 

 

***

 

Nel frattempo Draco, dalla finestra di casa sua, guardava l’orizzonte, senza vederlo davvero.

Ogni volta che il suo cellulare vibrava silenzioso, leggeva ogni singola frase, parola, sillaba, cercando di capire quanto ci fosse di vero e quanto era solo frutto di un senso di colpa ormai inutile.

Poi, quando sembrava che i messaggi fossero terminati, ne arrivò un altro, di sole due parole.

Due parole che gli fermarono il cuore.

Due parole che per tanto tempo aveva sperato di sentir dire dalle sue labbra.

Si coprì il volto con le mani, in un gesto quasi di difesa e di preghiera.

Che cosa doveva fare, adesso? 

 

 

Cap. 8

 

Ginny era nella stessa posizione da tempo, sempre con il cellulare in mano. Lo teneva stretto come fosse stata un’ancora di salvataggio.

Ormai non ci credeva più nemmeno lei, eppure sperava ancora in un segnale di pace.

Poi, prima ancora di capire che c’era qualcuno alle sue spalle, percepì il suo profumo.

Un profumo unico, di sole, di neve, di fumo, …di lui.

Draco si sedette di fronte a lei, anche se c’erano alcune sedie accanto alla ragazza.

Evidentemente voleva mantenere una certa distanza.

Ginny fece per parlare, ma lui, con un gesto lento e misurato, si portò un dito alle labbra e le fece cenno di tacere.

La rossa, nonostante desiderasse spiegare tutto, seguì le indicazioni e si morse il labbro inferiore, in attesa che fosse lui a parlare per primo.

Lo sguardo di Draco era serio e duro.

Era evidente che presto le avrebbe sputato addosso tutto il livore accumulato, ne aveva tutti i diritti, eppure l’attesa la stava uccidendo.

 

Ma lui, anziché parlare, si limitò ad appoggiare lentamente la mano destra, chiusa a pugno, sul tavolo, di fronte a lei, lentamente dischiuse le dita, lasciando cadere sulla tovaglia bianca due cerchietti d’oro giallo.

 

Ginny rimase a fissarli senza fiato.

 

-         Sono gli stessi? Sono davvero le nostre fedi nuziali?

-         Sì.

-         Le hai tenute…

-         Sì.

-         Perché?

 

Ginny allungò una mano per poterle toccare, quando le dita svelte di Draco afferrarono la vera più piccola.

Se la rigirò per un po’ su un dito poi disse:

 

-         Vuoi sposarmi, di nuovo?

 

Ginny spalancò gli occhi per la sorpresa! Avrebbe voluto urlare il suo consenso con tutto il fiato che aveva, ma un nodo alla gola le impedì di dire anche un solo flebile sì.

Arrendendosi alla sua incapacità di parlare, cominciò a scuotere la testa in segno affermativo, mentre copiose lacrime le rigavano il volto.

 

Draco infilò l’anello all’anulare sinistro della ragazza, poi attese che anche lei compisse lo stesso simbolico gesto.

 

Quindi intrecciarono le dita per suggellare la loro tacita promessa.

Draco avvicinò alle labbra le mani tremanti di Ginny, depose un dolce bacio e disse, con tono canzonatorio:

 

-         Lo sai che non dureremo più di un paio di mesi, vero?

-         Probabile …ma saranno i due mesi più belli della mia vita!

-         Litigheremo almeno tre volte al giorno!

-         E sempre per cose stupide!

-         La vita con me sarà un inferno!

-         Non temere, anch’io ho un brutto carattere…

-         Finirai per odiarmi!

-         Questo è impossibile!

-         Perché?

-         Ti amo troppo per odiarti!

-         Dillo un’altra volta e ci crederò!

-         Ti amo!

 

 

Draco non aveva bisogno di altro. Si alzò con eleganza dalla sedia che aveva occupato, attirò a sé la fanciulla dai capelli vermigli, quindi, finalmente, sorrise, e suggellò la promessa appena fatta con un  lunghissimo bacio.

 

 

***

 

n.d.a.

 

Ecco qui una nuova D&G partorita dal mio cuoricino bisognoso d’affetto!

Era da un po’ che ci lavoravo, ma non riuscivo a mettere nero su bianco quello che nella mia mente era già tutto scritto!

Spero d’essere riuscita a regalarvi un momento di romanticismo, di ilarità, di “qualcosa” (che non sia ribrezzo, però! O___O  ) e d’avervi fatto amare ancora di più questa coppia, a mio parere, semplicemente perfetta!

 

Se vi va, spendete un minuto per lasciare un commento, anche di sole poche parole. Le recensioni servono per capire se si sta seguendo la strada giusta o se sia meglio “aggiustare il tiro”.

Non siate timidi e fatemi sapere che cosa ne pensate! Sinceramente! ^_______^

 

Un bacio grande come l’immensità del mare!

Vostra

 

Frency70

   
 
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