C’erano una volta tanto tempo fa in un vecchio convento di
Loitsche, quattro monaci. Non erano monaci come tutti gli altri, erano
un po’ speciali e lo si capiva non appena li si vedeva per
strada. Si chiamavano Fra Guglielmo, Fra Gustavo, Fra Tommaso e Fra
Giorgio. Un tempo, quando erano dei giovincelli belli e famosi(e
ricchi) facevano parte di un gruppo dalla fama internazionale chiamato
Tokio Hotel. Avevano ammiratrici dovunque, persino in cielo e nessuno
aveva mai osato sovrastare la loro fama! Un giorno però
caddero in rovina non si sa come né perché
… fatto sta che in poco tempo si trovarono costretti a
chiuder bottega e come ultima chance scelsero di farsi monaci, ma non
perché lo volessero loro, ma lo fecero soprattutto per avere
ancora quel briciolo di fama ormai dissolta durante le messe
domenicali, quando giravano la chiesa per l’offertorio. Gli
altri frati non erano propriamente contenti di trovarseli in mezzo ai
piedi, soprattutto perché quei quattro non erano cambiati di
una virgola da quando avevano indossato il saio, e continuavano a
comportarsi come un tempo. Non pregavano mai, si svegliavano quando gli
pareva, mangiavano a sbafo ogni cosa, prendevano in giro il Frate
Superiore per via della sua balbuzie e non si attingevano alle norme
del convento che prevedevano una capigliatura di un certo tipo e anche
un abbigliamento consono alla religione. Fra Guglielmo (un tempo Bill
Kaulitz), di starsene in cella tutti i dì a pregare per un
qualcosa di non antropomorfo non ne aveva la minima
intenzione e spesso fuggiva dal convento a notte fonda per recarsi nel
centro del paese per scolarsi un indecifrabile numero di birre, poi
tornava al convento come niente fosse e buscandosi una serie di
sgridate dal Frate Portinaio. Il suo gemello (che era stato costretto a
presentarsi come il cugino suo) ovvero Fra Tommaso (un tempo Tom
Kaulitz) non si era tolto quel suo odioso vizio di fare la corte alle
belle pastorelle che venivano in chiesa alla Domenica ed anzi
… spesso s’azzardava persino a fare il Don
Giovanni con la Suora Superiora del convento a pochi chilometri dal
suo. Riguardo a questo gli altri frati avevano deciso di non discutere
perché sapevano che non c’era verso di fargli
cambiare idea. Fra Gustavo (un tempo Gustav Schafer) era quello che
riusciva ad andare abbastanza d’accordo con gli altri frati
per via della sua calma(si fa per dire) permanente, non aveva vizi ma
era un tantino violento e quando qualcuno lo infastidiva, Gustavo
l’afferrava per la nuca e cominciava a dargli tante testate
contro il muro, vista questa sua mania poco trascurabile, il Frate
Superiore aveva scelto di farlo lavorare in cucina ad occuparsi delle
stoviglie e delle pentole, perché in passato Gustavo era un
batterista e così avrebbe potuto sfogarsi senza recar danni
ad alcuno. Invece Fra Giorgio ( un tempo Georg Listing, e
soprannominato Fra Diavolo da tutti i monaci) era il più
tranquillo in assoluto, un po’ insignificante ma terribile
quando si trattava di farlo parlare, perché
benché lo facesse in maniera innocua, riusciva sempre a far
perdere le staffe anche un santo( ecco perché Fra
Diavolo). Era l’unico dei quattro che
s’attingeva un po’ alle regole, pregava sforzandosi
anche quando non gli andava a granché, si recava a cogliere
le erbe per il Frate Medico, preparava cibi gustosi assieme al Frate
Cuoco ecc … Tranne quando andava a dormire, non russava ma
non appena chiudeva gli occhi dalla sua bocca uscivano tutti
salmi che durante la mattinata si rifiutava di cantare e
così nessuno riusciva più a dormire in santa pace
.
Un giorno i quattro monaci decisero di fare un viaggio coi fondi del
convento ricavati dall’offertorio, visto che non erano ne
più ricchi e né più famosi come un
tempo scelsero un paesino minuscolo della Brianza: Monza. Il paesaggio
non era delle loro preferenze ma comunque meglio che niente,
soprattutto perché si fermarono in un convento di suore e
qui la fantasia di Fra Tommaso schizzò alle stelle; ma
anziché finire in una stanza tutta per loro finirono per
condividere uno sgabuzzino per la clausura assieme ad una monaca
odiosissima e incredibilmente ostile. La monaca si chiamava Gertrude,
era molto giovane d’aspetto ma non di carattere
perché parlava come una vecchia del 1600’ e subito
i fraticelli decisero che era una tipa da evitare al più
presto. Ma non era semplice soprattutto perché la monaca
sembrava parecchio attratta da Fra Giorgio e tentava di corteggiarlo in
ogni maniera. Un giorno la monaca chiese ai quattro come mai fossero
lì e non appena seppe il perché decise di punto
in bianco di farli ritornare a quel tempo … aveva capito che
non erano affatto stupidi e che le loro capacità andavano
oltre ogni limite. Purtroppo però il problema sorgeva dalla
loro vocazione: nessuno sapeva della loro scelta religiosa e sarebbe
stato difficile presentarsi come quattro imbecilli dalla voce
arrugginita che cantano e ballano dicendo di essere i famosi Tokio
Hotel. Come prima idea si sarebbe potuto tenere un concerto nel
convento di Loitsche ma benché la loro musica
fosse alquanto interessante, i ragazzi non avevano più la
concezione musicale, ovvero quali tipi di musica passassero per le
radio o alla TV,e avrebbero rischiato una evidente
figuraccia. Così cominciarono a comporre pezzi
durante la notte, e con sorpresa s’accorsero di ricordare
anche tutti quelli precedenti, la Monaca di Monza li avrebbe aiutati a
scegliere temi delle canzoni, perché a furia di stare in
mezzo ai frati l’unica cosa a cui potevano collegarsi era la
Provvidenza!