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Autore: Betty    31/10/2003    0 recensioni
Per Tom, Faith è una ragazza tutta da scoprire, dura e scostante con il mondo intero. Riuscirà Tom a far emergere la vera Faith da dietro la maschera che si è costruita?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 16

CAPITOLO 16

"Non spingere! Mi raccomando fai tutto quello che vuoi ma non spingere!!!"

"La fai facile tuuuuuuuuu!!!!" urlò Anna mentre sentiva un'altra contrazione.

"Adesso respiriamo come hai fatto al corso" disse Faith cercando di stare calma.

"Ok! Ma che corso?" chiese la donna.

"Il corso di preparazione al parto!" esclamò Faith.

"Ahhhhhh! Io non l'ho fatto!"

"Perché?" chiese Faith ormai in preda alla disperazione.

"Ho già avuto te! Sono sicura che è tutto come allora. Di certo il dolore è uguale!"

"Mamma.. mamma non stritolarmi la mano!!"

"Allora questa cavolo di ambulanza dov'è????" urlò Anna.

"Saranno imbottigliati nel traffico." Disse il tassista preoccupato che il bambino nascesse sul suo taxi.

"Faith, ho bisogno un medico!" disse Anna.

"E dove lo trovo?"

"Va bene anche un'infermiera, insomma qualcuno che sappia far nascere un bambino!"

"Ascolti lei! Sì lei tassista, scenda e vada a vedere se c'è un medico o qualcosa del genere bloccato in mezzo al traffico." Disse Faith.

"Ma.."

"Se non vuole che questo bambino nasca qui, la invito a muovere il culo!!!"

L'uomo scese velocemente dal taxi e iniziò a bussare a tutti i finestrini delle auto cercando aiuto.

"Vedrai che si risolverà tutto!" disse Faith alla madre.

Il cellulare della donna si mise a suonare: "E' Antony! Cosa gli dico?" disse Faith prendendo il cellulare dalla borsa della madre.

"Ci parlo io! Amore, sì siamo imbottigliate nel traffico. C'è però un problema… sto per partorire! Non urlare per quello basto io, siamo in pieno centro. Come arrivi subito, Antony? Antony?"

La donna ebbe un'altra contrazione e per poco non rompeva veramente la mano di Faith.

"Cos'ha detto?" chiese la ragazza.

"Sta arrivando! Mi chiedo come cavolo farà ad arrivare!"

"L'ho trovato! L'ho trovato!" urlò il tassista mettendo la testa nell'abitacolo dell'auto.

"Cosa ha trovato?" chiese Faith.

"Un dottore!"

"E' meraviglioso!" esclamò Anna.

"Salve sono il dottor LaRue, posso vedere a che punto siamo?" chiese un uomo sulla quarantina.

"Aspetti, come faccio a sapere che lei è un medico?" chiese Anna.

L'uomo sorrise ed estrasse il cartellino di identificazione dell'ospedale centrale di Parigi.

"La amo!" esclamò la donna mentre si rilassava.

Il dottore osservò a che punto era il travaglio e disse: "Signora, tra poco dovrà prepararsi a partorire. La sua dilatazione è al massimo, quindi mettiamoci comodi perché questo bambino non ne vuole sapere di nascere in ospedale."

"Cosa???? Partorirà sul mio taxi?" disse il tassista preoccupato.

"Stia zitto!!" esclamarono all'unisono Faith e sua madre.

"Signora stia calma e vedrà che andrà tutto bene. Adesso quando sentirà le contrazioni spinga, va bene?"

"Lo so come si fa!" esclamò Anna.

Intorno a loro si era formata una folla di curiosi e tra di loro c'era anche una giornalista di un noto giornale del paese. "Sì ti dico che stanno facendo nascere un bambino in un taxi, mandami una troupe che oltre alle foto vendiamo lo scoop ai telegiornali! Cerca qualcuno nella zona ma sbrigati!" disse Claire Grenoble.

Antony correva tra le auto ferme e cercava di arrivare al taxi. Ma quale taxi era? La sua attenzione fu attirata da una piccola folla e capì che sua moglie era lì.

"Anna! Posso chiamarla Anna?" chiese LaRue.

"Mi chiami come le pare!"

"Anna, spinga ancora, tra un po’ dovrei vedere la testa."

Faith teneva la madre appoggiata a sé, dal niente era spuntate delle coperte pulite per accogliere il bambino e pulirlo.

Era preoccupata, temeva per la vita del bambino e di sua madre. Chiuse gli occhi e pregò, pregò che andasse tutto bene.

Vi prego aiutateli voi, siete i suoi angeli custodi. Papà, Alex la loro vita è nelle vostre mani.

Fu riscossa dai suoi pensieri da una nuova contrazione della madre e da una voce familiare.

"Anna, sono qui!"

"Antony! Oh mio dio! Come hai fatto a trovarmi?" chiese la donna stupita ma felice di avere accanto il marito.

"Non potevo perdermi la nascita di nostro figlio" disse l'uomo con un sorriso.

"Amore, lui è il dottor LaRue. E' stata una fortuna che fosse in mezzo al traffico."

"Anna! Adesso si concentri e spinga forte alla prossima contrazione"

"Va bene!" la donna spinse più forte che poté, mentre stingeva la mano di Faith.

"Ecco la testa!" disse il dottore.

"Amore! E' pieno di capelli, neri come me!" esclamò Antony.

"Sono stanca! Non ce la faccio più!" disse Anna.

"Non vorrà fermarsi proprio adesso che ce l'abbiamo quasi fatta."

"Forza mamma solo un'altra spinta e stringerai il piccolo tra le braccia" disse Faith.

"Adesso Anna!" disse LaRue.

La donna spinse fino a quando sentì il bambino uscire dal suo corpo e il suo pianto invase il taxi.

"E' un maschio! E anche bello grosso!" disse il dottore, mentre lo puliva un po’ e lo avvolgeva in una coperta.

"Visto mamma cosa ti avevo detto? Un maschio!" disse Faith tra le lacrime.

Quando Anna strinse a sé il suo bambino scoppiò a piangere felice.

"E' bellissimo amore!" disse Antony mentre lo osservava, in lontananza sentirono le sirene dell'ambulanza che finalmente arrivava.

"Signori e signore benvenuti sul volo 545 diretto a Parigi, speriamo che il viaggio sia di vostro gradimento. Per qualsiasi cosa potrete rivolgervi alle nostre assistenti di volo."

"Era ora che partissimo!" esclamò Tom.

"Che impazienza! Non eri mai stato così!" esclamò Holly divertito.

"Non sono impaziente!" ribatté il ragazzo.

I ragazzi della nazionale erano tutti in prima classe, una hostess passò ad offrire degli stuzzichini, poi accese il televisore per informare i viaggiatori di quello che succedeva a Parigi.

I ragazzi non ascoltavano il video perché in lingua francese, solo Tom che aveva giocato per qualche anno in Francia cercava di seguire qualcosa nel trambusto che c'era.

"Ed ora un lieto evento per tutta Parigi, questa mattina una donna imbottigliata nel traffico ha dato alla luce la sua creatura. Il resoconto nel servizio di Claire Grenoble che è riuscita a filmare l'episodio"

"Eccomi qui imbottigliata nel traffico, sul quel taxi, una donna, Anna Robins sta per dare alla luce suo figlio. La donna è assistita da un medico, il dottor LaRue anche lui imbottigliato nel traffico. Come vedete dalle immagini Anna è aiutata dalla figlia Faith e dal marito appena giunto sul posto…"

Tom non poteva credere ai proprio occhi "State zitti!" urlò mentre si avvicinava al video e osservava la figura di Faith e di sua madre.

"…stiamo tutti aspettando l'ambulanza ma a quanto pare il piccolo ha voglia di nascere. Ecco il dottore dice che vede la testa" alcuni secondi di silenzio mentre la telecamera riprende il dottore che prende tra le mani un bambino "..E' nato, è un maschio è piange a pieni polmoni. Sento in lontananza le sirene di una ambulanza, fortunatamente è andato tutto bene. Sembra che sia la madre che il bambino stiano bene." Il servizio finiva con un'inquadratura di tutta la famiglia.

Tom osservò la sua Faith che piangeva di gioia e anche lui si commosse.

"Tom, ma quella è Faith." Disse Patty.

"Cosa hanno detto?" chiese Bruce.

"E' nato mio cognato!" esclamò il ragazzo felice, si catapultò al suo posto e prese il telefono, doveva sentire Faith. Dietro di lui Patty stava traducendo tutto quello che era stato detto nel servizio agli altri.

"Faith!"

"Tom! Ma da dove chiami?"

"Sono in aereo! Ho visto tutto in tv! Come stanno tua madre e il piccolo?"

"Bene, mia madre è stanca ma felice. E il piccolo Nicholas pesa 3 chili e mezzo e strilla come un matto."

"Tu come stai?" chiese il ragazzo preoccupato.

"Bene, adesso sto bene!"

"Sicura?"

"Certo! Appena arrivi mi troverai in aeroporto ad aspettarti!" disse Faith.

"Non vedo l'ora!"

"Tom?"

"Sì"

"Je T'aime!"

"Moi aussi"

 

 

 

 

 

 

  
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