Serie TV > Robin Hood (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: terry93    13/03/2010    2 recensioni
Ciao a tutti!!! Eccomi finalmente con una fanfic che ha per protagonista la mia più grande fissazione di sempre(chi mi conosce infatti lo sa): Robin Hood, del la BBC. E si da quando ho visto la prima serie me ne sono totalmente innamorata e ho continuato vedere anche la seconda e terza serie.. Questa fanfic è un mio modo di vedere la morte di Marian da parte di Robin e la sua elaborazione del lutto grazie all’aiuto del fedele Much e del resto della gang.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

MARIAN  



Finalmente ero torno in Inghilterra, vivo e illeso, insieme alla maggior parte dei miei fuorilegge. ma Djaq e Will no,non loro. Avevano deciso di restare in Terra Santa. La terra nella quale riposa la mia Marian. Anche lei non tornerà più. Non tornerà mai più. Non ci potevo credere. Non potevo ammetterlo,neanche con me stesso,che non l’avrei più rivista. Che non avrei più potuto accarezzare i suoi morbidi capelli,non avrei più potuto vedere la lucentezza e la giovinezza che traboccava dal suo sguardo,non avrei mai più potuto baciare le sue labbra così morbide e irresistibili per me. Marian se ne era andata per sempre ormai. Uccisa proprio dall’uomo che diceva di amarla perché pazzo di gelosia. L’uomo che tante volte mi ha perseguitato nella foresta. Quell’uomo che odio più di tutti nella mia vita. Perfino più dello Sceriffo perché mi ha portato via tutto. Casa,terreni,tutto ciò che era della mia famiglia e di mio padre. e ora lei…l’amore della mia vita. Provavo odio. Puro e incessante odio brillavano maligni nei miei occhi. Volevo ucciderlo. Dovevo ucciderlo. Non c'era alcun dubbio nella mia mente, Guy di Gisbourn sarebbe morto. Marian non avrebbe approvato. Lei credeva nella giustizia e nell’incessante bontà dell’uomo,ma anche se non non era la cosa giusta da fare,solo la vendetta avrebbe placato il mio dolore. Ormai mi restava solo quella.

Io e i miei uomini ci sedemmo intorno ad un fuoco acceso. Nessuno di noi parlava. Tutti fissavamo lo scoppiettare del fuoco. Nessuno si muoveva. Troppo stanchi per lottare,troppo stremati per il viaggio,troppo deboli per parlare di ciò che era successo. Much mi guardò preoccupato. Il mio fedele servitore sapevo ciò che io avevo in mente. Ne sono sicuro. Mi conosce fin troppo bene e mentre eravamo in guerra ha visto centinaia di volte lo stesso sguardo che avevo ora. Ecco che il silenzio fu turbato dalle sue parole. "Padrone, non potete farlo!"

"cosa non posso farlo Much?" Chiesi ingenuamente.

"Sapete cosa! Non importa quanto il vostro dolore sia grande. Marian non avrebbe mai acconsentito. Non potete togliere la vita ad un uomo!”

quell’uomo è un assassino” urlai

e allaora? volete trasformarvi anche voi in un assassino come lui? Pensate a ciò che avete promesso a Marian in punto di morte. Avete giurato di portare avanti la nostra causa. Di lottare per l’Inghilterra,di lottare per dare alla gente un po’ di speranza. È quello che avrebbe voluto anche lei. Ciò che ha fatto Gisbourn è terribile,ma sarà ancora più terribile se voi vendicherete Marian in questo modo. ci penserà la giustizia!

la giustia qui è lui e lo sceriffo. Marian non avrà mai giustizia in questo modo!” I miei occhi erano carichi rabbia,inveii in modo terribile contro Much, lo sapevo. Much non si aspettava il mio sfogo improvviso.

ma non avrà giustizia neanche nel modo che volete voi” mi disse poi lui calmo. Ci fu qualche attimo di silenzio. Poi fui io per prima a parlare

"Mi dispiace". Dissi semplicemente. "Non volevo inveire in questo modo contro di te. mi dispiace molto Much".

"non c’è niente di cui dispiacervi"

"Come sai farlo?” chiesi semplicemente

cosa?”

perdonare. Come si può fare?" Sospirai. Volevo solo poter dimenticare tutto. Chiudere gli occhi e poter andare avanti. Ma non potevo. Non volevo farlo. La donna che amavo se ne era andata. Era morta per sempre. E con lei ero morto anch’io. Era morto Robin Hood.

Much si strinse nelle spalle "non penso sia possibile. Non sempre."

Il mio sguardo andò al terreno sotto i miei piedi esitai,poi aprii la bocca. le parole uscirono fuori come se fossero state già lì da un pezzo,ma io non avevo il coraggio di rivelarle. "Anche quando ti ho insultato. Il giorno del matrimonio di Marian e Gisbourn, tu sei tornato. Non eri arrabbiato con me?"

In quel momento puntai il mio sguardo su Much,rendendomi conto che lui mi fissava "non potevo essere arrabbiato con voi padrone. voi siete importante per me ".

"Sei libero Much,ma continui comunque a chiamarmi padrone ". gli borbottai.

Much rise: "anche se sono libero non riesco ad allontanarmi da voi. Sono necessario qui. Se non ci fossi io nessuno cucinerebbe e tutti morirebbero di fame". Poi aggiunse “e non ho mai cucinato uno scoiattolo in vita mia. Dovete smetterla di prendermi in giro semplicemente perché la mia cacciagione è più piccola della vostra!

Sorrisi. Ancora una volta Much riusciva a risollevarti dalle situazioni più tragiche.

Allan e Little John erano riusciti a rimanere calmi fino a quel momento. Poi scoppiarono a ridere anche loro

Alzai gli occhi,e per la prima volta guardai il cielo stellato. Deglutì. Le lacrime erano lì,riuscivo a sentirle, ma non volevo buttarle fuori. Non ancora.

"Lei ti amava. Ti amava troppo. È morta per questo". Disse Allan come se riusciva a intuire in quel momento i miei pensieri

E io l’amerò per sempre !"

È morta Robin! Se ne è andata.” Esclamò Little Jhon. “ Marian era una persona coraggiosa. Ti ha aiutato per tutto il tempo in cui era nel castello!ma ormai non c’è più”

era una donna leale” esclamò infine Allan. “È stata lei a convincermi a tornare per salvarti. Lo sceriffo era con noi in Terra Santa,però lei mi ha convinto che stavo commettendo un errore. Un terribile errore! A differenze di me non ha mai tradito gli ideali in cui credeva. Non l’ha mai fatto fino alla morte"

era una delle persone più buone che avessi mai conosciuto.” Disse infine Much “caparbia e testarda. Un po’ come voi padrone,ma molto generosa. Aiutava il prossimo più che poteva,anche se questo consisteva nel travestirsi e nel combattere contro gli uomini dello Sceriffo. Ricordo ancora il giorno in cui scoprimmo che era lei il Guardiano Notturno”

Risi,ripensando a lei. Una lacrima mi scivolò lenta sul viso. Poi fu il mio turno a commemorare la mia defunta sposa.

lei era tutto per me. La mia confidente,la mia spia al castello,la mia complice. Ma soprattutto lei era la donna che amavo. Se restavo a Sherwood non era solo per aiutare o dare un po’ di speranza alle persone. Era anche per lei. Ho lottato tanto per il nostro amore,per riconquistarla,per impedire che lei si legasse a Gisbourn e adesso l’ho perso per sempre.”

ma non l’hai persa.” Esclamò Little Jhon. “lei è sempre qui. Con te. Con noi. Resterà sempre nei nostri cuori,qualunque cosa accada. E se qualche volta ti sembrerà distante,guardati intorno. Dappertutto in questi luoghi affiora il suo ricordo. Ricorda Robin,il suo ricordo è l’unica cosa di lei che non possono portarti via. Ma ora è il momento di andare. C’è gente che ha bisogno di noi,c’è gente che ha bisogno che Robin Hood ritorni”.  


Image and video hosting by TinyPic
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Robin Hood (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: terry93