Una piccolo
One shot
senza troppe pretese..
Nata per caso, mentre ascoltavo la prof di Storia....visto che vorrei
scrivere
una storia d'amore su Draco ed Hermione..la mia coppia preferita..stavo
iniziando
a delineare con varie One shot i loro caratteri..potreste
suggerirmi..cosa
dovrei cambiare.
Oh
cosa vi piacerebbe vedere su Draco ed Herm..i vostri consigli sono ben
accetti
ed anche le critiche per questa piccola follia!
Un kiss e godetevi la storia..
(Correta)
Non avevo mai
desiderato che la morte giungesse tanto presto.
Avevo sempre
ritenuto
la vita bella e la sua imprevedibilità era uno dei tanti
motivi per cui valeva
la pena vivere.
Eppure ora
non ne
avevo più la forza.
Ora che tutto
era
finito.
Tutto quello
in cui
credevo, le persone a me care..ogni cosa si era spezzata, ed io ero
vittima e
sopravvissuto nello stesso tempo.
Il mio corpo
fremette, mentre chiudevo gli occhi e lasciavo che dannasse il mio
corpo con le
sue labbra.
La mia mente
vagò nel
ricordo più vicino e sentii lacrime di dolore scendere
pesanti dal mio viso.
Lui mi
guardò e come
se avesse capito i miei turbolenti pensieri,
s’impossessò famelico della mia
bocca.
Sentii la
rabbia
invadermi e mi ritrovai a ricambiare quella sorta di bacio..
più simile ad un
duello tra le nostre lingue, che non voleva finire.
Il viso
sorridente di
Ron mi tornò alla mente e interruppi bruscamente il contatto
con quel diavolo
tentatore.
Lo vidi
ghignare e
sentii i battiti del mio cuore aumentare velocemente.
-Perché
insisti nel
resistermi Granger ?-mi chiese la sua voce, simile a quella di un
serpente che
ha in pugno la sua preda.
-Non
potrò mai
arrendermi a te Malfoy!-esclamai, col poco orgoglio Grifondoro che mi
era
rimasto, ma lui rise sussurrando subito dopo:
-Ti sei
già arresa
..mezzosangue..-
I brividi
percorsero
il mio corpo e ancora una volta mi sentì impotente.
Così
come lo ero
stata poche ore prima.
Quando avevo
lasciato
che Voldemort, torturasse l’uomo che amavo, per poi finirlo
con cruda pietà.
Così
com’ero stata
impotente di salvare il mio migliore amico, colui che avrebbe dovuto
rendere
pace e giustizia a questo mondo, era caduto sotto i colpi del suo
nemico.
Esalando col
sorriso
sulle labbra il suo ultimo respiro a pochi centimetri da me.
Ed ora mi
chiedevo
perché la morte non giungeva a prendermi.
Che diritto
avevo di
vivere, dopotutto?
La sua fredda
mano
s’intrufolò dentro la mia gonna e senza nemmeno
accorgermene, mugugnai di
piacere.
Un piacere
carnale a
cui non potevo e non volevo in alcun modo sottrarmi.
Perché
ero stata
soggiogata dal suo viso d’angelo, dai suoi occhi di ghiaccio
e dal suo corpo da
Dio.
Sembrava
incarnasse
la bellezza e la perfezione in assoluto.
Le sue dita
giocarono
con la mia femminilità, e a me sembrò di
esplodere, senza veramente poterlo
fare.
-Ah..-
Il respiro mi
si fece
affannoso e la gola divenne arida.
Non era
giusto.
Ogni cosa che
stava
avvenendo, era sbagliata.
Eppure, non
potevo
controllare il mio corpo, che rispondeva ad ogni suo tocco.
-Vuoi ancora
cercare
di negarlo?- chiese, scendendo (senza attendere una risposta) nel mio
seno, che
prese a torturare lentamente.
La testa
iniziò a
girarmi, mentre il piacere non lasciava posto a nient’altro
che a lui.
-Malfoy..-mormorai,
in preda ad una brama incontrollabile.
Lo sentii
ansimare,
mentre scendeva sempre di più verso la mia
femminilità.
-Sei mia
Granger..-sussurrò, subito dopo assaggiò il
nettare della mia femminilità..solo
all’ora urlai:
di dolore,
per ciò
che stava accadendo, per ciò che era accaduto; di rabbia,
per l’impotenza che
non mi aveva abbandonata; di frustrazione, per tutte le volte che mi
ero
trattenuta; di passione, per il piacere che il mio peggior nemico stava
irradiando dentro di me.
L’orgasmo
mi scosse,
troppo potente per poterlo controllare, nemmeno lontanamente possibile
per
fermarlo.
Le sue labbra
cercarono le mie, ed io lasciai che esplorassero la mia bocca.
Sta volta
lentamente,
quasi con dolcezza.
Sentii le sue
mani
vagare nella mia pelle e il contrasto caldo del mio corpo e freddo del
suo,
provocare una scossa violenta tra noi.
Quando
entrò dentro
di me, mi aggrappai su di lui, senza poterne fare a meno..e alle spinte
lente
susseguirono quelle veloci, fin quando l’incontrollabile
divenne eterno e lui
si riversò potente e vittorioso in me.
Lasciò
ricadere il
suo viso nel mio seno, ed io chiudendo gli occhi voltai lo sguardo.
Aveva vinto.
Mi aveva
distrutto,
ma aveva vinto.
Io ero sua.
Sua e di
nessun altro.
Io, ora gli
appartenevo.
Il suo colpo
sussultò, colto da una risata irrefrenabile e quando
alzò il viso i suoi occhi
luccicarono di una malvagità stupenda.
Perché
era
sbagliato..e lo sapevo.
Sorrisi
guardandolo e
lui sembrò sorpreso.
Forse nessuno
avrebbe
mai potuto capirlo, ma la morte per me era già arrivata..
Avevo accolto
la mia
tentazione più grande e non mi ero ribellata in alcun modo
vivendo veramente
solo in quell’attimo…e così facendo ero
morta davvero.
La cruda
realtà mi
colpì troppo forte e mentre lui si sollevava per non
gravarmi addosso..io
catturai il suo viso e lo portai verso il mio.
Il sapore
delle sue
labbra mi restò impresso, mentre la dannazione eterna si
faceva varco dentro di
me.
Avevo capito
finalmente di essere sempre vissuta dentro un mare di bugie, di amori
comodi e
che tutti si aspettavano, rifugiandomi nell’assurda speranza,
che avrei potuto
soffocare ogni cosa che sentivo.
Nonostante
ciò..ero
felice.
Le
lacrime mi
annebbiarono la vista e il suo sussurrò, decretò
la fine dei battiti del mio
cuore.
-Avada
Kedavra! –
Felice,
perché …avevo
vissuto l’unica realtà che non mi era mai stata
concessa..il giorno stesso
della mia fine.
Recensite e ricordatevi di darmi qualche consiglio..un kiss..