Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |      
Autore: Duir    29/07/2005    5 recensioni
Heilaaaa! Vi ricordate di me? Beh anche se non vi ricordate volevo omaggiarvi con questa storia che ho scritto in un momento di caldo. Volevo proporvi delle storie autoconclusive dato che per le grandi avventure non ho molto tempo! Spero appreziate e fate tutti i commenti che volete! Buona lettura
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Storie Persa nella nebbia densa e grigia la Going Merry veleggiava silente come un’ombra segue il lento incedere di un uomo assonnato e tediato dal malumore. Sottocoperta tuttavia c’era il caos più totale. Infatti tutti i maschi dell’equipaggio erano assaliti da tremendi conati di vomito convulso e davano un bel da fare a Nami e Nicorobin, che correvano già dalle sei del mattino da un letto all’altro con un secchio in mano, per sventare l’irreparabile. Ogni tanto qualcuno (chissà chi….) approfittava della situazione per piazzare una manata al culo di una delle due, ricevendo un ceffone che aggravava la sua condizione delirante. Chopper stremato preparava ramble balls a manetta, ma nulla sembrava far cessare qual casino di vomito strizzabudella. -…qualcuno mi aiut……- supplicò Zoro, ma non fece in tempo che già aveva la bocca piena dei residui del suo stomaco. Nicorobin corse verso di lui col secchio giusto in tempo per raccogliere i succhi gastrici dello spadaccino e per ricevere l’ennesima manata di Sanji che stava lì accanto. La ragazza, finito con Zoro, si volse verso Sanji e sorrise…..poi se ne andò lasciando Sanji con una curiosa voglia a forma di mano su metà viso. -……io non ne posso più! Chopper! Maledizione! Fai qualcosa!- strillò Nami esasperata, mentre Usopp vomitava grandiosamente il budino della sera prima. La renna levò uno sguardo tra lo scazzato forte e l’assonnato: –faccio del mio meglio, ma qui sta roba non funziona!!- -Allora falla funz…..glog….- tentò di urlare Sanji….ma invano…….inoltre i riflessi delle nostre provvisorie infermiere erano duramente provati e non fecero in tempo a prepararsi al temporale. Un fiotto verdastro stile esorcista la genesi saettò dalle fauci di Sanji, riversandosi direttamente addosso a Chopper che stava trafficando con delle polveri mooooolto rare. La renna ci mise un attimo per raccapezzarsi di quello che era successo, poi vistosi inzuppato fino al midollo in quello che poteva essere pesce spada alla piastra con contorno di verdure saltate in padella semplicemente disse: -MEEEEEEEEERDAAAAAAAAA!!!!!!-. Nami e Robin già sentivano che anche il loro stomaco stava per aggiungersi al gaio balletto e la loro carnagione iniziò a mutare dal bianchiccio al verde chiaro. Chopper scossosi (nel vero senso della parola) dalla sua situazione corse verso le due –NO! Vi prego! Non anche voi due!!- e infilò loro in gola una ramble ball con l’intento di bloccare la strage. La cosa funzionò come miracolosamente e il vomito fu controllato. Chopper si sentiva come Tom Cruise in Mission Impossible………sospeso nel vuoto. Si rimise al lavoro, tentando nel casino di raccapezzarsi. Nel frattempo Nami e Robin erano riuscite come per magia ad acquietare i malati, rendendosi conto che con la dolcezza si ottiene tutto. Svolazzavano da un letto all’altro, dispensando buone parole di incoraggiamento, bacetti al volo, ignorando l’odore di vomito che esalava il fiato di chi allungava le labbra……(chissà chi)…..e pulendo ove fosse possibile la zacchera densa e verdastra. Finalmente i nostri dormivano pacificamente e Chopper poteva lavorare in santa pace. Nami e Robin salirono alla superficie e mai come allora l’aria di mare non fu loro gioviale. –Ariaaaaa!!! Ho bisogno di respirare!!!- rantolò Robin, respirando a fondo. Nami la imitò ma senza proferire verbo. Semplicemente si afflosciò su una sdraio e cadde in un sonno da drogata. Robin sorrise, forse un po’ beffarda alla volta di quanto era successo e andò a farsi una doccia, in quanto puzzava di crauti andati a male. Mentre Nami sognava……e basta, Chopper aveva finito di preparare alcune sfere curative, con fegato di merluzzo essiccato, polvere di melissa, bicarbonato e un ingrediente segretissimo, così segreto che nemmeno lui ne ricordava l’esistenza…..Questo lo fece pensare un attimo…..a dire il vero quella polvere grigiastra non l’aveva mai vista prima. –ODDIOOO!!!!- strillò tra sé, ricordandosi dell’arma segreta di Usopp……-….questa è la mia arma vincente! E’ un estratto di funghi molto rari che danno un vomito tremendo! Mescolati con sapienza all’acqua fetida del nostro gabinetto danno una pozione capace di mettere ko un drago!!!!HAHAHAHA!!! Nessuno può competere con l’astuzia di Capitan Usopp!!!-. Chopper era livido e rigidamente si voltò ad osservare i poveracci che dormivano, leggermente stremati. Che casino aveva combinato….e adesso chi lo diceva a Nami, Robin e……ai ragazzi? E se quella schifezza era finita tra le sue medicine…..dov’era finito invece il farmaco per il mal di mare? Comprese che quello che avevano usato contro Smoker doveva essere un ottimo calmante per la nausea e le vertigini da barca. Infatti sulla nave della Marina Militare il capitano Smoker era di umore splendido, in quanto per la prima volta non aveva vomitato la colazione, sotto gli occhi esterrefatti di Tashigi. Chopper sospirò. Prese le ramble ball che aveva fatto e uscì in punta di zampe dalla stanza. Una volta sul ponte le gettò in mare, ripetendo tra sé….-Sono un idiota! Sono un idiota!-. Per sua stragrande sfortuna, un tonnofante che passava di lì le scambiò per uova di gabbiano e le mangiò……di lì a poco la Going Merry iniziò a rollare su e giù, in una specie di uragano senza pioggia ne vento, mentre il mare si colorava di uno strano verde acido e strani vapori sulfurei salivano da sotto la superficie. Robin tossendo se ne accorse e lesta svegliò Nami. Insieme riuscirono a salpare l’ancora e a guidare la Going fuori dalla portata dei succhi gastrici del pesce, prima di venire digeriti sul posto. Sottocoperta, Chopper tremava chiuso nell’armadio, tra le mutande sporche di Rufy e i calzini sulfurei di Zoro. –Ho bisogno di aria….- ansimò, aprendo di poco la porta…….non l’avesse mai fatto. Cinque paia di braccia lo carpirono e lo scossero sino a che non fu del colore del suo cappello. -Cosa hai combinato renna deficiente!- ruggì Nami leggermente incazzata. Chopper non riuscì a rispondere. –Allora renna ignorante! Che hai dato ai ragazzi per il mal di mare?! Rispondi!!!- ruggì Robin. –Ecco io…..ho commesso un piccolo errore..hehe….- quello che accadde di lì poco è da immaginare. Dopo aver legato Chopper a mò di trofeo, le ragazze andarono a recuperare le forze sottocoperta. I maschi russavano sonoramente e questo le rassicurò. Di lì a poco russavano anche loro due. Chopper si divincolò dalla corda e balzò a terra…….con gli occhi luccicosi disse addio alla ciurma migliore dei Sette Mari e corse via in lacrime……mentre si inoltrava nella foresta gli ritornavano alla mente ricordi che credeva ormai morti con il passato……Coreha, il castello, le sue prime ramble balls….-addio ragazzi…..- e si perse nella nebbia densa e fitta. Verso mezzogiorno le nostre si svegliarono piuttosto ristorate. Si stiracchiarono e si accinsero ad andare a fare la pace con Chopper, sperando che a quell’ora non fosse già cadavere. Quando videro che la corda era stata strappata e che la renna era sparita furono prese dalla colpa. -maledizione….non dovevamo farlo……- esclamò Robin –Bisogna andare a cercarlo…..- concluse Nami, apprestandosi a scendere a terra. Robin rimase un attimo attonita, i capelli svolazzanti nella brezza calda…..poi seguì l’amica. Una volta a terra fu come entrare col capo in una matassa di zucchero filato……non si vedeva ‘na mazza……-Chopper!!! Chopper!!!- urlarono entrambe, nella speranza di trovare l’amico. Continuarono così per parecchio tempo…finché tra le spire livide scorsero qualcosa che lottava con un grosso tentacolo verde…..-Chopper!- fu l’unico pensiero. Corsero in quella direzione, ma vennero attaccate e imprigionate dalle stesse spire verdastre……la nebbia si diradò come d’improvviso….e allora la videro! Una enorme pianta carnivora dalle fauci gocciolanti si stagliava minacciosa e orribile nella radura dell’isolotto. I suoi tentacoli sferzavano l’aria come colpi i frusta e a nulla servirono le astuzie di Robin, che usò fino allo stremo la magia del fior fior. Il mostro si apprestò ad avvicinare i tentacoli alle fauci rosse e umide e le ragazze si prepararono a passare il resto della loro esistenza nel baccello giallo. I tentacoli si avvicinavano sempre più all’orrendo orifizio quando qualcosa fendette l’aria ed essere si ritrovarono a terra, accanto a Chopper, ammaccate, ma salve. Si guardarono ancora scosse, poi volsero gli occhi verso l’altro: sulla cima di una roccia lì accanto la figura di Zoro si confondeva con la nebbia, mentre il suo chimono svolazzava fiero come una bandiera nel vento. Con un grido lo spadaccino si slanciò nuovamente verso il mostro che lo afferrò con uno dei suoi orrendi e viscidi tentacoli squamosi. – Porc…- Zoro tentò di divincolarsi, ma la stretta diventava sempre più opprimente e inoltre….la creatura voleva divorare anche lui. -Maledetta! Non sono io il tuo pranzo!- ruggì rabbioso, storcendo la bocca. Con forza si divincolò, ma notò ora con disappunto che era bloccato. –Merda…..-. L’ascesa alle fauci della creatura era iniziata, ma Zoro ancora lottava tentando l’impossibile. Ormai era così vicino alle fauci della creatura da poterne sentire il fetore di carne putrefatta. Disgustato volse il capo, divincolandosi ancora……poi stranamente si arrese. Stette immobile, impassibile, aspettando il peggio… Le ragazze non capivano. Nami stava per intervenire, ma Robin la fermò……bastò un suo sguardo per far capire a Nami cosa Zoro avesse in mente di fare. La ragazza si pietrificò e non riuscì a guardare il momento in cui, con un “glab” di sollazzo la creatura faceva scivolare lo spadaccino nell’esofago viscido. -……Zoro……sta attento testone….- sussurrò Robin. Intanto Zoro stava inesorabilmente scivolando nello stomaco umido dell’ orrido essere. Quando si assicurò di poggiare i piedi su qualcosa di relativamente solido, si preparò alla sua vittoria. Portò le mani alle katane, serrandone una tra i denti. –Quefto è er mochrarchi he on ono uono da angiae….-. Per un attimo ci fu silenzio. Il mostro pareva soddisfatto e si apprestava già a iniziare la digestione. La mano di Nami scivolò sulla spalla di Robin. –AAAAAAAERRRRRGGGGGHHHHHH!!!!!!- l’urlo di battaglia di Zoro si udì dall’interno dell’orrido baccello giallo e come colpita da una folgore la pianta esplose in mille viscidi pezzi. Al suo posto, coperto di limaccia, Zoro stava ancora chino in avanti, con le spade in posizione di guerra…….finchè non crollò al suolo. Allora le ragazze ripresero coraggio e corsero in suo soccorso, seguite da Chopper. Nami gli prese il capo e lo sollevò per farlo respirare. Zoro aprì gli occhi, tossendo. Sorrise all’amica e a Chopper che imbarazzato non sapeva come comportarsi. Aiutato dalle ragazze montò sul dorso di Chopper e si diresse verso la Going Merry. … Dopo essersi assicurato che Zoro stesse bene, tornato sopracoperta, Chopper si diresse in cucina. Aveva una fame da non vederci più. Con grande sorpresa un coro di –YUUUUUU!!!! BRAVO CHOPPER!!!- lo investì. Chopper non riusciva a capacitarsi dell’accoglienza: non se lo meritava! Nami gli si avvicinò e lo abbracciò felice che stesse bene; poi lo condusse al tavolo dove Sanji aveva cucinato ogni prelibatezza del suo repertorio culinario. –Ma….io non capisco…..perché ragazzi? Vi ho fatto star male con la mia negligenza…- una mano gli tappò la bocca (ù___ù). – Vedi Chopper, noi ti vogliamo bene, anche se ogni tanto sbagli! Non ti giudichiamo per questo!- disse Sanji, sorridente. Chopper era prossimo alle lacrime e già dal naso gli scendeva un moccolone. –Grazie! Grazie!- -…e poi….- intervenne Usopp - ….c’è un’altra cosa……- disse alla volta di Sanji che era leggermente imbarazzato. –Eh?- -……beh ecco…..il fatto è che il pescatore che mi ha venduto il tonnofante…..lo ha scambiato con …..- tutti lo guardarono sul punto di sbranarlo – con che?!?!- strillò Usopp -……beh…con della murena…hehe….^____^’- - COSAAAAA?????!!! TU CI HAI FATTO MANGIARE DELLA MURENA????!!!! SEI PAZZO! VOLEVI UCCIDERCI TUTTI???!!- Sanji fu investito dalle voci alterate e leggermente incazzate dei compagni. Solo Robin, Nami e Chopper rimasero in silenzio, sorseggiando un bicchiere di sangria. –Meno male che a noi il tonnofante non piace……-.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Duir