Ritorno da te, ritorno tra mille parole.
Ci rivediamo qui,
in questa casa affollata di oggetti e ricordi e di foto ingiallite.
Come sei cambiato, mio dio.
Come siamo diversi.
Due corpi che si osservano
Due mani che si aspettano
Ancora una volta,
ancora,
di nuovo,
ora come allora.
Due tazzine di caffé abbandonate
ci dividono.
Fuori c'è la città.
La città imbiancata e infreddolita dalla neve.
(Sono arrivata fin qui correndo
senza ombrello.)
E' inutile che io ti chieda come stai.
Lo so già.
So leggere nei tuoi occhi,
ho imparato in tutti questi anni.
Ti ho visto crescere,
allontanarti da me come fa un figlio dalla madre.
Non l'avevo mai capito,
non l'avevo mai capito che ero un peso,
a volte,
per te.
Ma ora siamo qui,
divisi da due tazzine di caffé.
Senza zucchero, grazie.
Da quando?
Sono a dieta.
Come sempre.
Ora siamo qui,
davanti alla città.
Due corpi che si osservano
Due mani che si aspettano
Siamo adulti ormai, non è vero?
Allora aspettami.
Saprai aspettarmi?
Sono corsa fin qui sotto la neve,
per te.
Non so neanch'io cos'è.
Alcuni direbbero amicizia.
Ma cos'è l'amicizia tra uomo e donna?
Cos'è l'amicizia tra due corpi
che per natura si amano, per natura si cercano?
Uomo, donna.
Donna, uomo.
Due corpi che si cercano
Due mani che si aspettano
Amicizia amore chissàcos'altro.
Io so solo che sono venuta qui correndo
sotto la neve
e il cuore mi batteva a mille
il fiato mi mordeva la gola
e le mie mani non vedevano l'ora di essere da te.

In realtà, non so quanto sia un Nonsense. Certo, la storia non è ben delineata, ognuno insomma può capire quel che vuol capire. Ma di poesia certamente non si tratta, non è né romantico, né introspettivo... quindi, bè, mi rimaneva quest'ultima scelta.