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Autore: Neremir    15/03/2010    8 recensioni
Film Appuntamento con l'amore Una storia in aggiunta alle tante raccontate nel film, di una bibliotecaria che ha una cotta per un distratto lettore
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Belle Bennett, capelli biondi e lunghi, occhi verdi nascosti dagli occhiali e abbigliamento perennemente composto da vestitini a fiori, lavorava in biblioteca da ormai due anni. Prima di questo aveva lavorato in una libreria, ma quando le avevano offerto il posto non aveva saputo dire di no, amava i libri più di ogni altra cosa e quelli polverosi della biblioteca avevano per lei un fascino nettamente superiore a quelli nuovi e patinati della libreria.

Non aveva un fidanzato dalla fine del college, non perché non ne avesse avuto l'occasione, ma le era capitata una lunga serie di disastrosi appuntamenti e da un po' di tempo aveva deciso di dedicarsi solo al lavoro. Ed era quello che stava facendo due mesi prima, quando le era apparsa una visione.

Era immersa in un libro, mentre lavorava, quando Luke Quinlan era entrato. Si era trasferito da poco, era un appassionato di lettura e tutti i giorni uscito dal cinema dove lavorava, come tecnico del suono, andava in biblioteca e incominciava a leggere fino all'ora di chiusura. Era bello talmente bello che si erano girate tutte quando era entrato, alto, capelli castano chiaro corti e occhi verdi, perennemente in jeans e maglietta. C'era solo un problema, non parlava mai con nessuno, nemmeno con lei, entrava salutava educato poi si sedeva e apriva il libro, poi usciva salutava di nuovo senza guardare nessuno. Tutto quello che Belle aveva scoperto, lo aveva saputo grazie alla sua amica di sempre Rose Dashwood di quattro anni più giovane, che momentaneamente lavorava con lei per pagarsi il college. Rose  aveva avuto informazioni da un suo compagno di università che abitava vicino a Luke. Belle era cotta a puntino di Luke, ogni volta che lo vedeva immancabilmente le cadeva quello che aveva in mano.

 

" Belle quand'è che ti decidi a parlargli?" le chiese Rose una mattina di Febbraio "Vuoi passare il San Valentino da sola?"

 

"Non sarebbe un problema, e poi a quanto pare lui non ha niente da dirmi, evidentemente non gli interesso" rispose lei evasiva ricominciando a inserire dati nel computer

 

"Non puoi dirlo, se guardasse altro a parte gli scaffali forse lo sapremmo. Comunque quest'anno non puoi passarlo da sola"

 

"E chi lo dice? E poi scusa, tu con chi lo passerai?Non mi sembra di vedere nessun fidanzato all'orizzonte"

 

"Sbagli, stavo giusto per andare a parlare con quel ragazzo laggiù. L'avevo detto io che lavorando qui avrei conosciuto tanti ragazzi" disse Rose sorridente

 

"Guarda che potresti conoscerli, anche se lavorassi in un altro posto, tipo la caffetteria"

 

"No perché lì non ci vanno tutti, mentre sai, studiare siamo obbligati a farlo e questa è la biblioteca più vicina al college"

 

"Ah ok, allora va da lui, qua ci penso io. Oh no, sta arrivando Luke aspetta due minuti, io mi nascondo"

 

"Questa sì che è la tattica migliore per farsi notare" disse Rose alzando gli occhi al cielo

 

Rose si piazzò davanti a Belle che si nascose sotto la scrivania, rossa in volto.

 

"Ciao Luke, come posso aiutarti?"

 

"Ho riportato questo libro, ora ne vado a prendere un altro"

 

"Vuoi una mano a trovarlo?" gli chiese lei amichevolmente

 

"No grazie faccio da solo" le disse lui senza neanche guardarla

 

"Puoi venire fuori se n'è andato" disse a Belle che si rialzò "Non so poi cosa ci trovi in Mr. Gentilezza"

 

"Non sono affari tuoi, ora puoi andare. E come hai potuto notare non mi ha neanche vista" disse lei tristemente

 

"E come avrebbe potuto?Ti sei nascosta, su non farti paranoie. Troveremo una soluzione. Potresti chiedere aiuto a tuo fratello"

 

"Sì? In che modo? Gli faccio mandare un mazzo di fiori?"

 

"No, ma è un uomo potrebbe darti consiglio"

 

"Glielo chiederò, ma dopo San Valentino, in questo periodo è un po' impegnato. Ma poi tu che parli tanto, che tipo di ragazzo vuoi?"

 

"Vorrei qualcuno che mi dia protezione e sicurezza, ma oggi sono tutti così fragilini. Ah e scusa se te lo dico, ma se magari ti mettessi un abito diverso dai soliti con fiorellini, magari Luke lo nota"

 

Belle rise, ma sinceramente non pensava che un semplice cambio d'abito sarebbe bastato. Al momento non sapeva cosa fare, perché lui almeno la notasse, sembrava sempre guardare attraverso le persone con quell'espressione continuamente corrucciata e lei aveva sinceramente iniziato a pensare di non piacergli affatto.

I giorni passavano e San Valentino, si avvicinava. Aveva parlato a suo fratello Reed della sua cotta, ma non gli aveva ancora detto dei problemi che aveva a gestirla, anche perché si era accorta che lui aveva più problemi di lei e non solo con il lavoro. Sapeva che stava per chiedere alla sua ragazza, Morley, di sposarlo, ma aveva capito prima di lui, che era chiaramente innamorato della sua migliore amica Julia e quindi aveva lasciato perdere. In fondo Luke aveva aspettato due mesi e forse poteva aspettare ancora.

Nel frattempo Rose, aveva provato a farle cambiare abbigliamento, ma senza nessun risultato sul bel tenebroso, l'unico cambiamento che Belle aveva mantenuto era la matita nera sugli occhi, che guardandosi allo specchio, le era piaciuta parecchio, vedeva il verde risaltare nonostante gli occhiali.

 

Due giorni prima di San Valentino era rimasta sola e stava per chiudere, quando si accorse che una luce della sala lettura era accesa. Andò a controllare, convinta che qualcuno l'avesse dimenticata e invece vide che c'era una persona che stava leggendo ed era Luke, fortunatamente lei non aveva niente in mano. Si avvicinò e vide che stava leggendo "Il mercante di Venezia" di Shakespeare. Belle aveva letto tutto quello che Shakespeare aveva scritto, così si fece coraggio e gli rivolse la parola.

 

"Ti piace Shakespeare?" gli chiese arrossendo, ma fortunatamente c'era solo la luce della lampada e lui sembrò non notarlo

 

"Sì, preferisco le commedie, ma trovo sia geniale" rispose lui alzando gli occhi dal libro

 

"Se "Il Mercante di Venezia" ti piace, ti consiglio anche "La Tempesta""

 

"Non l'ho ancora letto, ma accetterò il tuo consiglio. Te ne intendi" rispose lui abbozzando un sorriso

 

"Beh sai lavoro qui"

 

"Lo so che lavori qui, ma la signora che lavorava nella biblioteca dove abitavo prima non leggeva molto"

 

"A me piace leggere, è per questo che lavoro in mezzo ai libri. Li compro anche, ma quelli che ci sono qui mi piacciono di più"

 

"Anche io faccio così" disse lui visibilmente sorpreso "Prima li leggo in biblioteca, poi se mi piacciono li compro e li rileggo"

 

Belle rise. "Scusami sono stato maleducato, io sono Luke" le disse porgendole la mano

 

"Lo so vedo la tua tessera. Io sono Belle" gli rispose lei stringendogli la mano

 

"Lo so leggo la tua targhetta" rispose lui "Scusami, per colpa mia arriverai tardi a casa"

 

"Non è un problema, anzi continuo a mettere via i libri di quel tavolo così non devo farlo domani" disse lei allontanandosi "Ti lascio leggere"

 

Luke non ebbe modo di replicare, Belle non gli dava nessun fastidio e non aveva mai notato che fosse così carina, sua madre glielo diceva sempre di non tenere il naso infilato continuamente nelle polverose pagine di un libro, andava bene leggere, ma lui andava oltre i limiti. Poco dopo Belle tornò, lui sollevò il viso e vide che aveva in mano un vassoio.

 

"Ho fatto del caffè" disse lei appoggiando le due tazze e la caraffa sul tavolo

 

"Ti ringrazio non dovevi, anzi sicuramente dovrai andare a casa è tardi" disse lui preoccupato

 

"Non finché rimani qui, devo chiudere io" gli rispose aprendo "Orgoglio e Pregiudizio"

 

"Non l'hai mai letto?"

 

"Sì solo mille volte, ma è sempre bello rileggerlo"

 

"Mi fai compagnia leggendo?" le chiese scaldandola con un sorriso

 

"Sì, se non ti disturbo" rispose Belle abbassando gli occhi

 

"Non disturbi, anzi mi fa piacere" quando lei rialzò lo sguardo lui la fissò intensamente sentendosi un idiota "Permettimi di accompagnarti a casa dopo"

 

"Non è un problema, abito dietro l'angolo"

 

"Non mi piace lasciarti andare da sola di sera, sono a piedi, ma è sempre meglio che lasciarti camminare senza nessuno"

 

"Ok" rispose lei "Ora leggiamo" e gli sorrise e lui annuii 

 

Quando Luke accompagnò Belle a casa era tardi, si salutarono, non si sarebbero visti il giorno dopo perché lui doveva portare i suoi genitori in macchina dai suoi zii e avrebbe saltato la biblioteca. In realtà anche lei aveva chiesto la giornata libera per aiutare suo fratello al negozio, il giorno prima di San Valentino era completa confusione, tutti facevano le ordinazioni. Belle rincasò e notò che tutti dormivano.

 

La mattina di San Valentino si alzò più stanca di prima, la giornata con Reed era stata distruttiva, ma si recò al lavoro presto, voleva raccontare a Rose quello che era successo, non si aspettava niente di più da Luke, ma almeno adesso potevano parlarsi.

Luke aveva contato i minuti al momento in cui sarebbe potuto tornare in biblioteca, ma prima doveva fare una cosa molto importante.

 

"Buongiorno, devo comprare i fiori migliori che avete"

 

"Una qualità in particolare?" gli chiese un ragazzo moro dai profondi occhi scuri

 

"Sono per una ragazza bellissima, di cui mi sono accorto troppo tardi. Ero troppo immerso nella lettura"

 

"Non ti sei immerso troppo ed è per caso un personaggio?" chiese lui ridendo

 

"No no esiste lavora alla biblioteca vicino al college. Devo farle capire che mi piace e che sono un idiota a non averla notata prima"

 

"Così sei tu quello di cui parla mia sorella"

 

"Belle è tua sorella?"

 

"Sì, e credo di poterti consigliare le margherite, a lei piacciono molto. Io sono Reed"

 

"Piacere Luke, ti prego fammi il mazzo più bello che riesci"

 

"Certo è il minimo per la mia sorellina"

 

Luke pagò e ringraziò Reed

 

"In bocca al lupo" gli urlò dal bancone mentre usciva

 

Lui gli fece solo un cenno con la mano e si diresse verso la sua meta.

 

***

 

"Così avete letto insieme?" chiese Rose su di giri

 

"Sì, ma non è niente di che, era dovuto alla situazione" rispose Belle

 

"Io non credo, ma tu sei così testarda che non riuscirò a farti cambiare idea"

 

"Ciao tesoro" una voce maschile li interruppe

 

"Lui chi è?" chiese Belle socchiudendo gli occhi

 

"Il mio appuntamento per stasera" rispose Rose raggiante

 

"E quello che guardavi l'altro giorno?" domandò Belle sottovoce

 

"Ah quello. Era l'ennesimo sportivo senza cervello. Eric invece si sta laureando in filosofia ed è un appassionato d'arte"

 

"Sembra che ti piaccia sul serio"

 

"E' così" poi Rose si rivolse a Eric "Eric, io fra poco inizio a lavorare, ti va se ci prendiamo un caffè in quel tavolo laggiù?"

 

"Ok Rose"

 

"Belle vado a prendermi un caffè, poi arrivo, ma cosa stai facendo?" le chiese vedendo l'amica chinata sotto al bancone

 

"Sto sistemando qui sotto, prima o poi bisognava farlo ed è meglio farlo prima che incominci ad arrivare gente" rispose lei rimanendo chinata

 

"Ehm…Belle?"

 

"Sì, Rose?"

 

"Forse è meglio se vieni fuori"

 

"Perché cosa c'è?Sta arrivando il responsabile?Non viene mai" disse lei alzandosi

 

La prima cosa che vide fu la faccia di Rose che aveva un sorriso ebete stampato, poi si trovò davanti un enorme mazzo di margherite dietro il quale si nascondeva Luke, si portò una mano alla bocca stupefatta, uscì dal bancone per andare a ringraziarlo, ma lui la bloccò

 

"Questi sono per rimediare al fatto di non essermi accorto prima di te. Sei bellissima, straordinaria, intelligente, ami i libri più di me e io sono un perfetto sciocco. Se puoi perdonami" disse Luke tutto d'un fiato

 

"Certo che ti perdono, so quanto i libri siano in grado di rapire. E poi con dei fiori così"

 

"Ringrazia tuo fratello, me li ha consigliati lui"

 

"Ma li hai portati tu" disse lei prendendo i fiori

 

"Non è abbastanza. Mi faresti l'onore di uscire con me stasera?"le chiese temendo una risposta negativa

 

Rose gongolava e Belle le fece segno di calmarsi, poi sorrise

 

"Sì…" disse soltanto

 

"Questo è la parola più bella che potessi sentire, non l'avrei mai trovata in nessun libro. Buon San Valentino Belle"

 

Si avvicinò le cinse i fianchi e la baciò. Belle inizialmente rimase sorpresa, ma poi si abbandonò al bacio, forse Rose aveva ragione, quello sì che era un bel San Valentino.


   
 
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