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Autore: cinderellatom    16/03/2010    1 recensioni
Introduzione rimossa poichè non valida.
Si prega di introdurne una che sia tale.
Ladynotorius assistente amministratrice.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1
ARRIVI




Era ricominciato un altro anno ad Hogwarts, e i soliti noiosissimi studenti avevano preso a crogiolarsi al sole in attesa che un Dio li raccogliesse e li portasse senza tante cerimonie dentro alla scuola. Sotto il solito salice stavano seduti quattro tipi. Erano alquanto insignificanti se non per la popolarità che assumevano le innumerevoli cavolate che amavano combinare durante il loro infinito tempo libero. Si chiamavano rispettivamente: Sirius Black, James Potter, Peter Minus e Remus J.Lupin.
Erano i Malandrini.
Si chiamavano così perché avevano dato il nome all’omonima mappa magica che illustrava tutti i luoghi e quello che facevano o no e dove e con chi, tutte le persone all’interno di Hogwarts senza che queste lo venissero a sapere. Erano inoltre Animagi, ovvero potevano trasformarsi in animali a loro piacimento, Remus invece era un lupo mannaro e non poteva trasformarsi in nessun altro animale escluso il lupo.
“Salve a tutti!” salutò James gettando il suo cappotto sull’erba fresca, Sisius il suo migliore amico s’alzò e lo andò ad abbracciare, avevano passato quasi tutta l’estate a scriversi via gufo e finalmente si erano rivisti,  Peter Minus invece rimase zitto con quei suoi occhietti acquosi che si spostavano da un angolo all’altro dell’immenso parco, come se temesse che qualcuno da un momento all’altro saltasse fuori da un cespuglio.
“Oe Lunastorta … passato bene le vacanze?” chiese James sorridendo a 32 denti, Remus annuì e Peter prese a rosicchiarsi le unghie, gesto che faceva spesso quando si trasformava in un topo, “Credo che dobbiamo entrare” disse a malincuore Sirius alzandosi “AAAh … Felpato ma è possibile che sei sempre così ordinario?” esclamò James “Eeeeh, caro Ramoso, crescendo si impara!” disse Sirius gonfiando il petto, sollevò il suo baule e si mise in fila dietro alle persone davanti al portone d’ingresso. Dopo circa un’ora poterono rientrare nelle loro amate e calorose stanze, abbracciare quei comodi cuscini e scuotere quelle famose tende dietro alle quali si  nascondevano dopo un violento litigio o quando avevano sgraffignato qualcosa da mangiare. James si lanciò sul suo comodissimo letto dove, affianco al muro aveva attaccato tutte le foto delle partite di Quiddich … e di Lily, “Casa dolce casa!” sospirò tirando la testa indietro, Remus si posizionò affianco alla finestra, Sirius si accoccolò sulla sua poltrona imbottita preferita e Peter si sedette per terra sul tappeto a fissare gli amici. Tutti e quattro avevano assunto le postazioni che prendevano quando arrivavano ad Hogwarts. “Forza, tra un quarto d’ora tutti di sotto … il Preside ci deve dare l’augurio di buon  inizio anno” sbuffò Sirius scostandosi con noncuranza i lunghi capelli neri dal viso. “Toh guarda!” esclamò James, aveva aperto la mappa e il suo sguardo era fisso su una macchiolina nera con su scritto Severus Piton, “Molto interessante …” commentò Remus con disinteresse “Beh … che facciamo oggi?” chiese Sirius alzando lo sguardo su James che scattò in piedi “Andiamo a rompere un po’ le scatole a Mocciosus” ed uscì seguito a ruota dal passo sicuro di Sirius e dallo zampettio sottile di Peter, Remus invece rimase a guardare fuori dalla finestra “Lunastorta tu non vieni?” chiese Sirius divertito, sapeva benissimo che l’amico non tollerava quando si andava a disturbare Piton, “No grazie” disse infatti “Resto qui a godermi il panorama ..” disse l’amico con una nota di malizia nella voce “Eddai, lo so che ti diverti poi!” incalzò Sirius “No Felpato, perché non vai a rincorrere qualche le lepre nel giardino eh? Così ti sfoghi un pò” continuò Lupin senza distogliere lo sguardo dalla finestra “Aaaah Lunastorta dai! Ti divertirai!” “Ho detto no!” Sirius a quel punto smise, ma non perché temeva del sorgere improvviso dell’animale feroce che risiedeva nel suo amico, ma perché sapeva benissimo che Piton, conoscendo il segreto di Lupin, sarebbe potuto andare a spifferare tutto al professor Dipett e allora sarebbero stati guai.
“Va beh … vorrà dire che andremo senza di lui” disse James saltellando giù per la scala a chiocciola “Lo vedo più determinato quest’anno” disse Sirius trotterellandogli affianco. Attraversarono si gran carriera l’atrio e si fiondarono nella Sala Grande ignorando i commenti ironici dei Serpeverde, James si piazzò proprio dietro a Piton che non s’era accorto di niente (o faceva finta?) e leggeva un libro di Trasfigurazione con evidente interesse “Ehm beh Mocciosus? Che è, vuoi imparare a trasformarti in un gorilla per attirare l’attenzione? O meglio, un pipistrello, così riesci a copiare i compiti di Arti Oscure senza che nessuno ti veda …” disse James furbo, Piton alzò lo sguardo sorpreso, poi quando s’accorse di James (probabilmente non aveva sentito nulla) si fece cupo e ritornò sul suo libro, al che, James glielo strappò di mano e lo sollevò in modo che anche quelli dietro lo vedessero, impallidì leggermente quando vide la scritta “ANIMAGUS” “Beh Ramoso? Cos’è, ti interessa anche a te trasformarti in un gorilla?” lo prese in giro Sirius ed impallidì anche lui guardando il libro “O meglio, un coyote … così potrai andare a canticchiare sotto la finestra della Evans?” azzardò, una ragazzina del terzo anno commentò “No coyote no! C’è già una bestia nel parco, che gira, gira e caccia dei versi terribili” James si voltò un poco a guardarla “Oh, Mocciosus, mi dispiace ma … questa roba per te … nono, te ne serve di più forte” e rimise giù libro “Si, perché a te non importa salvare la scuola da quella lurida cosa che vive nella tua camera!” sbottò Piton alzandosi di botto e facendo trasalire James che si ricompose subito assumendo un’aria di noncuranza, Piton s’alzò ed uscì a grandi passi dalla Sala lasciando tutti con l’amaro in bocca.
In quel momento arrivò Silente, immacolato ed alto come sempre, sorrise a tutti e si sedette al suo solito posto, tutti s’accomodarono, James si sedette accanto a Sirius “Credo che Mocciosus voglia …” ma s’interruppe perché Silente aveva iniziato il suo solito sermone d’inizio anno “Voglia diventare un Animagus per …”
“Signor Potter, presti attenzione!” esclamò la Mc Granitt da venti metri in fondo, mezza scuola si voltò e James arrossì violentemente “Voglia trasformarsi in un Animagus per poterci seguire” disse James a bassa voce in modo che solo Sirius lo potesse sentire “Oh mamma mia… che ficcanaso!” borbottò Sirius, ci fu un applauso generale, Silente aveva finito? Si? Aaaaah… era ora! Finalmente ognuno poté uscire a godersi il sole estivo, ma James e Sirius corsero di sopra per mettere al corrente Remus riguardo alla scelta di Piton. “Non farà mica sul serio!” disse stupefatto Remus quando lo venne a sapere “Credo di si, ma non preoccuparti Lunastorta, sia io che Felpato ci siamo messi nell’idea che, se quello si trasformerà in un gorilla avrà ben poco da seguirci … con tutto quell’unto che si lascia dietro … lo troveranno in un battibaleno!” disse James ghignando. Remus parve turbato “Lo vedremo, manca una settimana alla luna piena, se quello riesce a trasformarsi in una settimana …”
“Ma non sa vero, che noi siamo Animagus?” chiese Peter tremando come sempre “No, non credo, penso che voglia solo seguire Remus, meglio ancora … gli faremo una bella sorpresina hihi” disse Sirius sfregando le mani, scesero nel parco sotto il famoso salice, “Voglio proprio vedere la faccia di Piton quando si troverà di fronte un cervo e un grosso cane a fargli compagnia!” disse Sirius allegramente  “Ed ancor di più quando si troverà di fronte un lupo mannaro a fauci spalancate!” “Prima di tutto taci! E secondo non credo che te lo permetterei” disse Remus con tono cupo, si piazzò davanti a Sirius e lo fissò storto “Abbiamo promesso che vi sareste trasformati per aiutarmi durante il plenilunio. Non mi sembra di avervi autorizzato a spaventare gli studenti” disse “Oh … e da quando lo pensi?” disse Sirius con aria innocente “Da quando lui sa cosa sono!”
“Ohoh…allora lo fai perché hai fifa!” lo prese in giro James “NO, potreste finire nei guai, io neanche tanto perché Silente sa cosa sono, ma voi … chi lo spiega a Silente che era uno scherzo? Uno scherzo diventare Animagi per uccidere uno studente solo per capriccio” disse Remus fissandoli uno ad uno come un generale che parla al suo scomparto “Ma noi non vogliamo ucciderlo” disse Sirius con furbizia “Ti conosco Felpato, ti lasceresti prendere dal momento! Sono un licantropo e non uno di voi, la mia sopravvivenza conta più della vostra. Se uccidete qualcuno e tornate sotto forma umana, possono anche non scoprirvi … io … no” e s’allontanò. “Ma che gli prende?” chiese James deluso “Booooh” fece Sirius. All’improvviso un urlo uscì dall’ingresso “SIRIUS!!!” una ragazzina mora e snella corse verso di lui, i capelli corvini luccicavano, mollò i libri per terra e con una piroetta fu addosso a Sirius travolgendolo. Una folla di ragazzini scoppiò a ridere, James si sguaiò “Bleah! Corbeccia cosa ci fai qui?” rantolò Sirius cercando di togliersela da sopra. Corbeccia, ovvero Anastasia Solis era cotta fin dal primo giorno di scuola del bellissimo Sirius, e perciò bersaglio delle prese in giro tutta la scuola per via dei suoi spettacoli che esibiva davanti a Sirius. Più di una volta James era  stato tentato dal riferire del loro segreto a Corbeccia. “Ohe! Jamie, come va?” lo salutò la ragazza sollevandosi da terra e lasciando respirare il povero Sirius “Bene … tu?”
“Non c’è male …” disse la Corvonero, non perdeva l’occasione di pedinare i Marauders nemmeno per un secondo, li trovava affascinanti!
“Potter!” un urlo disumano si levò dall’interno, tuti si voltarono per far spazio ad un Piton furente ed ansante, puntò la bacchetta contro James ed esclamò “Legiliments!” Piton era famoso per le sue improvvise azioni di Occlumanzia, la capacità di leggere nel pensiero delle persone, se qualcuno gli stava particolarmente antipatico, ecco che gli leggeva nella mente come se nulla fosse. Era molto permaloso e non sopportava che qualcosa o qualcuno ostacolasse i suoi desideri di ruffiano nei confronti dell’insegnate di Arti Oscure che gli dava sempre ottimi voti. James si scansò in tempo prima che l’incantesimo lo colpisse. “Piton! Cosa combini!” esclamò la professoressa Mc Granitt entrando in giardino “Professoressa, Potter mi ha dato del fallito!” pianse Piton “Aaaah, arrangiatevi!” e la donna tornò dentro. “Coraggio Sirius, andiamo a goderci un po’ il sole!” disse Corbeccia cercando di afferrare Sirius per un polso, il ragazzo si ritrasse. “Ma perché fai cosi? Cosa ti ho fatto di male!!” pianse la ragazza “Uff … tutti gli anni la stessa storia”, sospirò Remus.    
  
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