Eccoti.
Disteso. Immobile. Addormentato su quel letto di ospedale.
L’infermiera mi dice che ho pochi minuti,l’orario delle visite sta per finire.
Eccoti.
La mascherina verde ti copre gran parte del tuo viso.
Ti ho visto ridere…piangere…arrabbiarti...Ora invece hai
un’espressione che non riesco a decifrare.
Eccomi.
Sei un mio caro amico e il dolore che provo è sovrumano.
Eccomi.
Piango come un bambino
Cosa ti è passato per la mente? Usare il motorino quando aveva da poco finito di piovere? Sei pazzo?
Sei stato uno sprovveduto.
Rabbia…odio…tristezza…solitudine…mi abbracciano e mi avvolgono in una morsa mortale.
Ho voglia di tirarti un pugno.
Ho voglia di abbracciarti e dirti che io ci sarò sempre…gli amici servono a questo
Mi siedo accanto a te.
-Sei sempre stato un pazzo- dissi,sorridendo
Lo guardo, in attesa che mi risponda
-A Teresa manchi tanto sai? E’ distrutta senza te…-
-…Tua madre ha finito le lacrime…-
-…Tuo fratello le da forza,ma io lo vedo che piange dentro…-
-Sono quindici giorni che non ci mi assilli con Valerio Scanu…-
-L’orario delle visite è finito,giovanotto-
Mi asciugo le lacrime
-Vengo…-
Ti guardo un’ultima volta
Eccoti.
Disteso. Immobile. Addormentato su quel letto di ospedale.
Sei uguale a prima…come se la mia visita non avesse fatto effetto.
Ma so che dentro di me mi senti…e che quando ti risveglierai continuerai a tartassarmi con Scanu per vendicarti di ciò che ho detto…non vedo l’ora.
Guarisci presto Giuseppe.
Note Autore
Scusatemi se non vi è piaciuta e\o vi ho deluso.
Dovevo e volevo dedicare questa One-Shot al mio amico Giuseppe che,per un incidente, è in coma da quindici giorni.
Perdonatemi…ma queste sono parole uscite dal cuore e dalle lacrime.