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Autore: whitevelyn    20/03/2010    7 recensioni
Sibilla e Robert. Una transenna a dividerli. Due minuti di purissimo ed illogico amore. Una vita per annegarci dentro e struggersi. Fino all'ultima molecola.
Genere: Erotico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Da un'ora son seduta qui,
pensando che ti voglio parlare,
e questa via della città certo non è il luogo ideale.
Passa tanta gente e se in mezzo ci fossi tu,
se mi passassi accanto,
io ti sentirei.
Amore mio, dove sei?
Non pensi che io sono qua..?

Amore, lontanissimo. Antonella Ruggiero.



SIBILLA POV

Stanotte, dove sei stanotte? Sono già trascorsi quarantadue giorni.
E quando chiudo gli occhi, sulla lavagna delle mie palpebre, tu sei un marchio a fuoco.
Sento ancora le grida pulsarmi nelle orecchie, le grida di tutte le tue fan impazzite. Sento ancora il silenzio nella mia gola.
Io tutto il loro fiato non ce l'avevo, non avrei mai potuto avercelo. Perchè tu, e forse lo sai, mi spezzi. Forse me lo hai letto negli occhi, che mi spezzi.
E sento ancora il metallo freddo di quella ringhiera sotto le dita. Il mio respiro spezzato nell'aria.
E tutte quelle mani, troppe mani, che si allungavano, verso di te, mio dolce amore lontanissimo. Quelle mani, riesco ancora a detestarle.
Quando riuscivano ad afferrarti, ti strattonavano quasi, con foga. Avevo paura ti spezzassi anche tu. Avevo paura ti venisse voglia di scappare.
Me ne stavo lì in mezzo, inerme. Avevo paura mi potessi scambiare per una di loro. E avevo paura che tutte quelle grida sovrastassero il suono della tua voce.
Eri ad un passo da me e quasi ho provato vergogna. Che avresti pensato di me, come una scema, dietro ad una ringhiera?
Io forse mi stavo solo illudendo di non essere come tutte le altre ragazzine. Forse ognuna di loro si stava sentendo speciale.
Ma adesso sto ad occhi chiusi e rivedo i tuoi. I tuoi occhi sono ancora nei miei, lo sai amore? Del colore del cielo, quando fa bel tempo a dicembre.
Ascolto Never Think e sto con gli occhi chiusi a sentire che ci sei, nascosto da qualche parte nel mondo. Anche questa notte. Anche se non posso vederti.
Ti respiro, sempre. E vorrei riuscire a smettere di piangere, mentre distesa sul letto della mia stanza, mi manchi.

Ti passi una mano tra i capelli e schiudi le labbra.
"Ciao.."
"Hei, non mi parli?"
Sorridi.
"Come ti chiami?"
Hai una voce dolce, leggermente più rauca di come la ricordassi.
"Sibilla."
Sorridi ancora, le tue sopracciglia s'inarcuano.
"Ha un bel suono, Sibilla."
"Anche Robert ha un bel suono."
Resti a guardarmi mentre ti guardo senza crederci.
"Sei senza un foglio.."
"Lo so.."
Sorridi, i tuoi zigomi arrossiscono.
"Vuoi che ti scriva su un braccio?"
Tremo, sento le ginocchia farsi più fragili.
"No vorrei.. scrivertela io una cosa sul braccio."
L'espressione sul tuo volto si fa interdetta, stupita. Mi porgi la penna ed inizi a slacciarti il polsino della camicia.
Guardo le tue dita e sono un sogno candido.
Ti arrotoli la manica della tua camicia azzurra fino al gomito, lo fai lentamente e con estrema delicatezza.
Vorrei che mi spogliassi. Arrossisco.
Tendi il tuo avanbraccio verso la mia mano destra. Scorgo le vene sotto l'epidermide chiara. Penso che di te, non potrò più fare a meno.
Vorrei sfiorarti ma poi morirei. Lascio che sia la punta a sfera della biro a farlo per me. Osservo l'inchiostro blu cobalto sbavare sulla tua pelle. E non smetto di tremare.
Alzo lo sguardo sul tuo viso e trovo i tuoi occhi posati su una ciocca dei miei capelli. Quella che la sento, mi sta facendo solletico alla spalla.
Poi le tue pupille si spostano, tracciano una scia, su per il fianco del mio collo, sfiorano la linea della mascella, risalgono per la guancia destra, e si fissano nelle mie.
Mi sorridi e mi sembri scosso. Mi mordo un labbro, mentre alla fine, ti decidi ad osservare quel che ti ho scritto sul braccio.
Mi fischiano le orecchie. Ti sento nella pancia.
Non sgrani gli occhi, piuttosto li vedo farsi lucidi. Sospiri. E mi guardi, non più come un attimo fa. Ti sei emozionato, forse?
"Mi ami.. davvero?"
"E' impossibile, ma sì, davvero."
Posi entrambi i palmi delle mani sulla sponda della ringhiera. Sei bellissimo.
"Me lo diresti Sibilla?"
Mi hai creduta. Sei incredibile.
".. ti amo, Robert."
Il tuo respiro si spezza insieme al mio. Il tuo dito indice si avvicina alle mie labbra, ne traccia il contorno.
Vorrei non ci fosse nessuno, vorrei non sentire questo chiasso.
"Mia dolce Sibilla. Questa notte.. ti penserò."
Voglio crederti e mi sembra assurdo.
Vorrei inseguirti mentre il tuo agente ti trascina via e mi sembri triste. Mio dolce Romeo, addio.


Ti amo, mio dolce Romeo. E' stata l'eternità, in due minuti.
Mi hai pensata sul serio quella notte? Sai continuo a chiedermelo. Non potrò mai chiedertelo. Mai più, è tutto finito.
Siamo vissuti un'eternità, ma durati soltanto un paio di minuti. Era già tutto finito. Ho visto la nostra morte nei tuoi occhi, mentre il tuo agente ti strappava via da me.
Ti penso ed è come se fossi morta, qui su questo letto immacolato. Straziata dalla tua assenza.
Ti ascolto mentre canti nella mia stanza. Con l'ipod posato sullo stomaco, impostato su repeat.
Mi hai dimenticata amore? Che maglietta stai indossando stanotte?
E' ancora così dolce il tuo profumo, nei miei respiri. Sei fatto d'aria tra le mie dita.
Stendo le gambe sulle lenzuola, poi le ripiego, immediatamente, prima l'una, poi l'altra, le ristendo.
Mi viene in mente la tua bocca e mi s'inarcano le reni. E' un riflesso involontario, ogni volta.
Sento il mascara bruciarmi negli occhi e mi maledico. Sei troppo distante, non ho più il diritto di volerti in modo così atroce.
Sei in Giappone? In Australia? Dove sei stanotte, dolce amore mio? Ce l'hai un po' di tempo per affacciarti ad una finestra e guardare le stelle?
Ce l'hai un po' di tempo per pensare all'amore? Da quant'è che non lo fai? Forse stai amando anche ora.
E mi si attorciglia lo stomaco, mi si offusca la vista e la percezione della mia stanza svanisce. Che sapore hai, Robert?
Sei aria del deserto, torrida e rovente, tra le mie gambe.
Passo la punta della lingua sulle mie labbra salate, il sapore del tuo vuoto, della tua eterna lontananza. Tu sai di sale, per me.
Ma le donne che hai amato, le donne che hai toccato, quelle donne, sanno di cosa sai, di cosa sei fatto.
Maledizione, destino avverso, stelle avverse. Che ci siamo nati a fare nello stesso mondo e nella stessa epoca, se non possiamo esistere?
Non dirmi che è stato solo per quell'unico momento.
Ho bisogno di morire, adesso. Ho bisogno di morire, adesso che vorrei mi affondassi dentro.


ANGOLINO DELL'AUTRICE
Chiedo umilmente perdono a tutte! T_T
Sono ubriaca fradicia, appena tornata dalla discoteca, e avevo voglia di scrivere, ma in queste condizioni non potevo certo pensare di lavorare ad un capitolo delle mie storie serie (serissime proprio -.-), così mi è venuta fuori sta cosa, sta robaccia malata qui. Vabbè dai è davvero indegna. Cmq l'idea molto vaga, sarebbe quella di una raccolta a pov alternati ma anche no. Tipo pagine di diario di Robert e di questa ragazza di nome Sibilla. Lui ormai celebre in tutto il pianeta, lei una ragazza comune. Due mondi inconciliabili, un amore inconcepibile. Una storia fatta di sensazioni, senza una trama particolare. Una valvola di sfogo suvvia. Della serie come viene viene.
  
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