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Autore: white_kahlan    20/03/2010    2 recensioni
“si dice che gli spiriti degli amanti cerchino di salire a bordo delle navi che passano di qui per trovarsi con più facilità, impossessandosi dei corpi degli sventurati che vi sono a bordo, e quando uno spirito sale su una nave essa non può più abbandonare questo tratto di mare finché i due non si ricongiungano o, in alternativa muoia tutto l’equipaggio” concluse allegro lo scheletro.
“COSAAA??!” urlarono all’unisono il cecchino la renna e la navigatrice, che ripetè sconvolta “impossessarsi dei loro corpi?!”“tranquilla Nami-Swan, ti proteggerò io!” disse il cuoco volteggiandole intorno con gli occhi a cuoricino.
“fantasmi eh..” disse Rufy in posa pensierosa prima di esplodere di gioia “siiiiiiiii! Fantastico!! Li troveremo entrambi e li inviterò a far parte della mia ciurma!” urlò allegro.
“MA SEI IMPAZZITO?!” fu l’urlo generico che si levò dal ponte nei confronti del capitano.
Genere: Commedia, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A love story about ghosts

Rufy correva su  giù per il ponte della nave, come era solito fare tutte le volte che Nami pronunciava la parola “terra”.

“che bello, che bello, che bello!” urlava quello senza ascoltare minimamente il resto della frase della navigatrice, coinvolgendo nelle sue danze di felicità anche Chopper e Usopp.

Inutile dire che dopo pochi secondi sulle teste dei tre brillavano enormi bernoccoli.

“testa di rapa fammi finire di parlare!” sbraitò una Nami furiosa “e voi due possibile che dobbiate sempre assecondarlo?!” disse altrettanto irata rivolta ai due incriminati.

“cos’hai da urlare tanto mocciosa?” domandò all’improvviso una voce profonda alle sue spalle.

Zoro e il suo bernoccolo si ritrovarono ben presto a fare compagnia ai tre malmenati.

“e non ti ci mettere anche tu idiota!” fu l’ultimo insulto che rivolse loro, riprendendo il suo discorso.

“tutti gli agenti atmosferici indicano che siamo V-I-C-I-N-I a terra, Rufy, VICINI” si preoccupò di scandire bene “anche se non sono sicura che i segni abbiano ragione questa volta, il mare è strano, nonostante vento e pressione atmosferica … potrebbe essere un tratto di mare pericoloso con delle secche o un fitto arcipelago… forse sarebbe meglio buttare l’ancora per un paio d’ore e andare a controllare…” concluse pensierosa la navigatrice appoggiando un dito al mento.

Rufy si alzò sistemandosi il cappello di paglia sul viso, serio “bene Nami, sei tu la navigatrice, cosa facciamo?” domandò cercando di scaricarle la responsabilità.

“si, ma sei tu il capitano fannullone!” sbraitò lei coi denti aguzzi e gli occhi fuori dalle orbite.

“Nami-swaaaan!! Qualcuno ti sta dando fastidio?!” urlò Sanji cambiando espressione dall’inizio alla fine della frase, da una dolcissima a una assassina.

“vedi strega, le tue urla sono arrivate fino in cucina, non ti sembra di esagerare?” le domandò Zoro, con l’intento di farla arrabbiare. E ci riuscì. Presto la lite degenerò nel solito botta e risposta di insulti e nell’uscita di scena teatrale di Nami, che sbatteva la porta della propria stanza facendo vibrare ogni asse della nave.

“ma deve sempre finire così?” domandò Usopp a Chopper, che gli rispose con un’alzata di spalle, prima di rimanere fulminati entrambi da uno sguardo omicida dello spadaccino.

 “ehi testa di muschio, vai subito a chiedere scusa  a Nami capito?! O ti prendo a calci!” fu la minaccia del cuoco allo spadaccino, che non mosse un muscolo accendendo la rissa.

L’atmosfera venne smorzata dalla risata allegra di Brook “YO-YO-YOYOHHH! Io so dove siamo!” asserì mentre tutti si voltarono ad ascoltarlo “ho sentito parlare di questo tratto di mare, lo riconosco dalle aguzze rocce che fuoriescono dall’acqua, laggiù, vedete? Si dice che questa zona sia lo sfondo di un orribile fatalità!” esclamò.

“c-cosa intendi d-dire B-brook?!” domandarono in coro la renna e il cecchino abbracciati l’uno all’altro e tremanti.

“già ora che mi ci fai pensare, anch’io credo di aver letto di questo posto. Mi pare di ricordare un’illustrazione che raffigurava proprio questo scenario” disse Robin, congedandosi dagli altri per andare a cercare fra i suoi libri qualcosa di utile.

“Forse sarebbe bene andare a chiamare Nami per darle gli ultimi aggiornamenti” propose un Franky arrivato da poco e ignaro della nuova lite fra lei e lo spadaccino.

Tutti si voltarono verso Zoro. Nessuno aveva intenzione di farsi malmenare, Nami era nervosa solo per colpa sua, come al solito.

“ehi ma.. e va bene, ci vado io” sentenziò infine seccatissimo incamminandosi  sotto coperta.

“non sarebbe meglio seguirlo?”domandò Usopp a Rufy, trovando consenso nella piccola renna “già considerato il suo senso dell’orientamento forse sarebbe meglio”

“ma no! Siamo sulla Sunny, non può perdersi” asserì sicuro Franky.

Nel frattempo Nami aveva sbollito la rabbia e si apprestava a tornare sul ponte per finire di informare il capitano sulla sua sensazione da navigatrice esperta qual’era. Chiuse la porta della sua stanza e dal fondo del corridoio le sembrò di scorgere un’ombra tremolante che lo attraversava svelta.

Per un attimo rabbrividì, poi decise di ignorare l’evento e dirigersi sul ponte a passo svelto.

Finché non si sentì sfiorare una spalla.

“AHHHHHHHHHHHHHH!!” urlò la rossa terrorizzata.

“Nami ma che ti prende, sono io, Robin!” cercò di tranquillizzarla lei.

La navigatrice aprì lentamente gli occhi che si era coperta con le braccia e tirò un respiro di sollievo. Nel giro di pochi istanti Sanji era accanto a lei.

“Nami-san, Robin-san, state bene?!” disse affrettandosi ad aiutare Nami ad alzarsi.

“si.. si tutto bene Sanji grazie” rispose atona lei, ancora leggermente scossa.

“ci sono delle novità” disse Robin, attirando l’attenzione della navigatrice.

 

Intanto Zoro vagava per i corridoi della Sunny.

“ma Franky doveva necessariamente mettere tutte queste stanze su questa maledetta nave?Ma che diamine…”  eh si, si era perso. Nella loro nave. Era il colmo.  Ed era tutta colpa di quella ragazzina.

D’improvviso un fruscio sospetto attirò la sua attenzione. Qualcosa si mosse e Zoro impugnò la spada pronto a qualsiasi evenienza.

“Fatti vedere!” urlò avanzando lesto.

 

“si dice che in questo posto si sia consumata una triste storia d’amore. Due giovani, molto innamorati, furono costretti a lasciarsi dal patrigno di lei, il re di Isperia, il quale non voleva che il suo trono finisse nelle mani della famiglia del ragazzo. I due furono costretti a fuggire dal regno ma il loro amore non fu permesso neanche dagli eventi. Presero il mare e un terribile naufragio li condannò alla solitudine eterna. Da quel giorno i due spiriti si cercano invano nel tratto di mare dove giacciono i loro corpi, nella speranza di incontrarsi e di potersi amare ancora.” Finì di leggere l’archeologa, mostrando l’immagine che raffigurava la zona agli altri.

“questo è esatto, tuttavia io conosco una parte di storia che in quel libro non è narrata” aggiunse Brook con aria inquietante.

“ma perché tutte a noi?!” urlò già terrorizzato Usopp, che piangeva dalla paura insieme alla renna.

“si dice che gli spiriti degli amanti cerchino di salire a bordo delle navi che passano di qui per trovarsi con più facilità, impossessandosi dei corpi degli sventurati che vi sono a bordo, e quando uno spirito sale su una nave essa non può più abbandonare questo tratto di mare finché i due non si ricongiungano o, in alternativa muoia tutto l’equipaggio” concluse allegro lo scheletro.

“COSAAA??!” urlarono all’unisono il cecchino la renna e la navigatrice, che ripetè sconvolta “impossessarsi dei loro corpi?!”

“tranquilla Nami-Swan, ti proteggerò io!” disse il cuoco volteggiandole intorno con gli occhi a cuoricino.

“fantasmi eh..” disse Rufy in posa pensierosa prima di esplodere di gioia “siiiiiiiii! Fantastico!! Li troveremo entrambi e li inviterò a far parte della mia ciurma!” urlò allegro.

“MA SEI IMPAZZITO?!” fu l’urlo generico che si levò dal ponte nei confronti del capitano.

Nami osservò il tratto di mare che li circondava. Rocce aguzze spuntavano a diverse altezze dall’acqua, era poco sicuro muoversi, per di più di sera com’era, avrebbero aspettato il giorno, anche se la nebbia sembrava avvicinarsi. Poi si chiese se fosse possibile che l’ombra di prima potesse essere uno dei due fantasmi. Al sol pensiero rabbrividì.

In seguito si accorse che mancava qualcuno mentre gli altri cercavano di fare ragionare, invano, Rufy.

“ehi Chopper, ma dov’è Zoro?” chiese lei.

“doveva venire a scusarsi con te, si dev’essere perso, credo” rispose la renna avvicinandosi alla ragazza.

A Nami si gelò il sangue nelle vene.

Un orribile sensazione le riempì le membra.

Zoro era in pericolo.

E lei riusciva a sentirlo anche se non si spiegava il perché.

 

 

 

Note:

ciao a tutti! Mi son lanciata in qualcosa di un po’ più lungo e complesso… spero di non deludervi!

Se volete delucidazioni chiedete pure! Ma tutto sarà più chiaro nei prossimi capitoli. spero di riuscire ad aggiornare presto, grazie in anticipo a chi vorrà lasciare un parere! ^^

Baci marti

  
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