Where
You Will Be
Prefazione -Parte
1-
Ricordo, ricordo perfettamente
quel giorno, tutto normale come al solito ma con una differenza
sostanziale: mia madre. La madre che mi ha messa al mondo, che mi ha
cresciuta e che mi ha insegnato i valori della vita. Lei era tutto per
me.Io allora ero solo una ragazzina che non sapeva come affrontare la
cosa. Quel giorno, mia madre, avrebbe preso un aereo per ragioni di
lavoro. Io ero triste pensando al fatto che non avrei più
visto mia madre per un lungo periodo...solo che non pensavo sarebbe
stato così lungo.Mia madre amava mio padre: non li ho mai
sentiti discutere fino ad ora. Si conobbero nell'ufficio dove tutti e
due lavoravano. Si sposarono, e dopo due anni nacqui io. E dall'ora che
sono inseparabili.
N: "Mamma, quando tornerai?"
Chiesi a mia madre, Elizabeth.
E: "Presto tesoro, molto presto"
Mio padre, Alexander, mi diceva sempre di non
chiedere quando tornasse.
E: "Il mio volo è tra mezz'ora...comincio
ad andare"
A: "Ok tesoro. Vuoi che ti accompagni?"
E: "Non è necessario, grazie"
Io stavo in silenzio, aspettando che mi salutasse.
I miei si salutarono dandosi un bacio.
Poi, venne verso di me e mi strinse in un abbraccio
come solo una mamma sa fare. Io trattenevo a stento le lacrime, non
volevo che andasse via.
E: "Tranquilla, tornerò presto, tu bada a
tuo padre"
Fece l'occhiolino ad Alexander, e io sorrisi.
N: "Ok..."
Detto questo, mi staccai dal corpo di lei e aspettai
che andasse via.
E: "Vi chiamerò al più presto"
N: "Subito, appena arrivi!"
Poi, aprì la porta e percorse il vialetto.
A: "Non hai dimenticato niente,vero?"
E: "No, tranquillo."
Io diedi un ultimo saluto a mia madre agitando la
mano. Poi, chiusi la porta.
Elizabeth si avvicinò al taxi che
l'avrebbe scortata in aereoporto.
E: "Spero di tornare presto..."
Fece qualche
passo avanti e pian piano entrò nel taxi. Mi diressi verso
il telefono per chiamare il mio migliore amico: Justin.
Ci conosciamo da quando
eravamo bambini: io, lui e Jess, la mia migliore amica, eravamo "il
dinamico trio" ed eravamo inseparabili proprio come adesso.
A: "Chiami Justin?"
N: "Si"
"Perchè non
risponde?"