Questa è una ff, dove il suddetto autore, Figghio, ha deciso di trattenere ogni frase dettatagli dall'istinto, e quindi scrivere meno volgarità.

Vi piacciono le storie di amore? Ebbene...questa lo è.

Ma sarete capaci sopportare tutti i capitoli di questa fic, altamente demenziale e caotica, fino alla fine?

A Urinato-Kawasaki (una famosissima città di provincia Japanese) una ragazza con i capelli neri come il carbone e lisci come un filo d'olio extravergine, camminava spensierata senza badare a niente e nessuno.

A questo punto voi vi domanderete...perchè?

Beh...dovete sapere che quella ragazza non era una semplice ragazza Comune! Ma bensì dietro la sua timida aria felice, si celava una doppia personalità! Lei difatto, durante la vita privata, non raccoglieva il riso dagli alberi dei campi del Padre, come invece diceva in giro (riso che per altro è conosciuto in tutto il mondo...chi non ha mai sentito il detto "Se un riso vuoi acchiappar, a Urinato devi andar!"). Ma viveva una seconda vita, sconosciuta a amici del luogo e parenti, se non qualcuno strettamente conosciuto.

Ebbene, so che adesso voi vi starete domandando...cosa mai farà nella vita questa ragazza dalle sfumature misteriose e ambigue?

Se vi comporterete bene ve lo dirò più avanti! Comunque, quello che più a noi preme sapere, era che lei, era innamorata. Proprio così. Una ragazza misteriosa, emblematica e diuretica in tal maniera, aveva perfino...un amor che le lietasse il cuor. Così, nonostante la notte il suo nervosismo e le sue apprensioni della sua vita "nascosta" le occultassero il sonno costringedola di forza a dormire nel water, riusciva a sorridere e gioire durante il giorno al sol pensiero...che anche lei, seppur orripilante e schifoso possedeva un amante.

Proprio così.

Naturalmente, non possiamo pretendere che questa ragazza potesse possedere il sosia malforme di Brad Pitt, che per quanto malforme è sempre il suo sosia...ma piuttosto, possiamo ben volere che lei abbia in cuore un piccolo sbarbatello inglese, conosciuto in un luogo assai strano e magico. Perchè di fatto, è proprio di uno sbarbatello e insignificante ragazzo inglese che sto alludendo.

Ebbene! Tutta questa introduzione, è servita a me, Narratore errante che Riempie di Armonia una stanza Al Sol Aprir di Bocca, per spiegare quanto segue.

Il primo incontro tra i due, ossia la ragazza timida e lo sbarbatello, fu davvero segnato dalla magia e dall'amore.

Lei. Solare e bellissima, con il nuovo apparecchio di metallo e ruggine, abbagliante sotto i raggi del sole.

Lui. Felice dentro il lago, a sguazzare felicemente e a saltellare.

Era quasi mezzogiorno. Una radura illuminata dal sole risplende come per magia nella periferia di Urinato...tanti alberi frondosi e salici piangenti per coronare il tutto. Un lieve venticello dal nord, felice e armonioso, sospinge il fumo delle ciminiere di Karzumato (la città dove i manga japanesi crescono sugli alberi). Uno stagno piccolo e felice in mezzo alla radura.

Due ragazzi giovani e timidi. L'incontro viene suggellato dal romanticismo.

E così lei, quel magnifico giorno di caldo e armoniosità, avanzò lentamente, attratta dallo scintillare del lago, quasi d'argento. E sorride alzando la testa al cielo, socchiudendo gli occhi, lasciando che il sole risplenda sulla sua pelle abbronzandola.

E così lui nel frattempo aveva riposto sotto un cespuglio d'erba, la sua rivista preferita, Sposotte in calore, e aveva alzato gli occhi.

Il fatal destino volle che proprio in quel momento, un raggio audace si sole, si spingesse fino all'apparecchio dei denti di lei, mandandone bagliori sinistri...fino a raggiungere gli occhi di lui.

Lui ne fu abbagliato e non vide più nulla.

Lei aprì titubante gli occhi.

Lui non vide una tega, abbagliato dal riflesso.

Lei lo vedeva, in tutte le sue rugosità e le sue verdosità.

Si avvivicinò a lui.

Lo prese in braccio.

- Chi, in questo fatal giorno, decide di entrare nel mio territorio, e prendermi nelle sue spoglie braccia? - disse lui.

Lei lo annusò, e lo osservò strabica.

- Oh mio rospo del lago...ora io ti bacio, perchè credo nelle leggende e spero che un giorno tu possa diventare un ragazzo vivo e vegeto...magari un principe! Che possa stare con me fino alla fine - e lo baciò.

Subito ebbe inizio la trasformazione. Il rospo, divenne da verde a marrone e poi fucsia, e poi divenne alto. Era diventato un ragazzo.

Rimasero un ora fissi a guardarsi.

Lei stupita di aver creato un uomo da un rospo.

Lui stupito dalla sua eleganza.

Una voce esterna a questo circolo armonioso si levò alta.

- Oh cooccooooo bellloooooooo! Oh...mio zignore...vuole una roza per la zua doona? Dai...ogi è giorno di saldo.... -.

Questo è un prologo.