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Autore: dublino    22/03/2010    16 recensioni
 Una One - shot scritta oggi, pensando ad una bella tazza di cioccolata calda.
Dalla storia:
"Una voce vellutata la distolse dai suoi pensieri razionali e la indusse ad alzare il capo.
'Salve, Granger... Qual buon vento ti porta a Diagon Alley, oggi?' chiese un giovane uomo biondo.
Merlino, Morgana!
Era proprio Draco Malfoy?
'Sei rimasta ammutolita causa visione meravigliosa?' chiese la voce vellutata colorandosi di un tono deliziosamente impertinente.
Hermione alzò gli occhi al cielo, sbruffò piano, annuì.
Si quello era proprio Draco Malfoy."
Buona lettura
dublino
 
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'Draco, Hermione e...'
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Cioccolata calda

 

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L'inverno era alle porte ormai, lo sentiva scendere con il suo manto di bianco freddo sui tetti delle case, a Diagon Alley. Hermione Granger amava passeggiare e l'incedere dell'inverno non l'avrebbe certo fermata. Camminava lentamente per le strette stradine della Londra magica osservando tutte quello che offrivano: i piccoli e folkloristici negozietti;i venditori ambulanti di castagne arrostite con i loro piccoli draghi scalda fornetto. La prima volta che li aveva visti, ricordava bene, era rimasta con la bocca spalancata per diversi minuti.
Non che non ne conoscesse l'esistenza... si era ben documentata prima di partire per il fatidico primo giorno di scuola, ma era senz'altro completamente diverso osservare con i propri occhi meraviglie del genere. Hermione sorrise guardando un bimbetto pregare sua madre con il ditino grassottello puntato su un piccolo gufo nero.
Era talmente familiare tutto questo, eppure nuovo.
Non passava giorno infatti che Hermione non scoprisse una cosa nuova. Probabilmente, direte voi, era molto curiosa. Anche questo è vero, ma c'era qualcosa che la spingeva non a cercare, bensì a vedere meglio di molti altri tutto ciò che il mondo offriva.
Hermione sapeva guardare con gli occhi colmi di meraviglia ogni singola cosa esistente.
Esagerava?
Non direi. Semplicemente era una persona dall'animo critico e sempre pronto all'analisi di se e di tutto ciò che la circondava.
Una voce vellutata la distolse dai suoi pensieri razionali e la indusse ad alzare il capo.
'Salve, Granger... qual buon vento ti porta a Diagon Alley, oggi?' chiese un giovane uomo biondo.
Merlino, Morgana!
Era proprio Draco Malfoy?
'Sei rimasta ammutolita causa visione meravigliosa?' chiese la voce vellutata colorandosi di un tono deliziosamente impertinente.
Hermione alzò gli occhi al cielo, sbruffò piano, annuì.
Si, quello era proprio Draco Malfoy.
'Buonasera a te, Malfoy' rispose, ricordando di essere una giovane donna educata oltre che dotata della capacità di parlare.
Draco ghignò riconoscendo nel tono della voce di Hermione l'ombra dell'antico risentimento.
'Mi dispiace deluderti ma non sono rimasta affatto ammutolita. Stavo semplicemente valutando se era il caso di risponderti o no.' disse con una voce studiatamente piatta e vaga.
Draco annuì sinceramente divertito da quello scambio di battute tanto familiare quanto divertente. Si passò una mano sull'elegante cappotto nero, un abito fatto sicuramente su misura, alzò gli occhi sulla ragazza e sorrise.
Quel gesto: il semplice sorriso di cui Malfoy l'aveva resa gradita spettatrice l'aveva lasciata completamente senza parole. Da quello che ricordava dei recenti anni scolastici alla scuola di magia e stregoneria di Hoghwarts, Draco Malfoy era sempre pronto al sarcasmo, all'ironia pesante nei suoi confronti, quindi di certo non si aspettava che le sorridesse così... senza motivo.
Draco osservava lo sguardo confuso della ragazza bruna farsi sempre più sorpreso fino a diventare quasi stranito. Era incredibile la sua capacità di stupire le persone.
Era inutile ripeterlo, lui era un genio nei rapporti interpersonali, un uomo che avrebbe fatto invidia a qualunque addetto alle pubbliche relazioni, con il suo magnetismo.
Ridacchiò a quel vanitoso pensiero su se stesso e riportò l'attenzione sulla ragazza.
'Vedo, Granger, che non hai perso la tua sardonica e alquanto divertente capacità di risposta.' le disse incrociando le braccia al petto e alzando un sopracciglio in una evidente posizione di studio.
Le labbra di Hermione si piegarono in una appena accentuata smorfia di dispetto e la sua pronta risposta risuonò fuori dalle labbra ben prima di quanto si sarebbe aspettata.
'Perchè avrei dovuto perderla Malfoy? Forse credi che non vederti per qualche anno mi abbia fatto dimenticare il modo di rispondere in modo adeguato?' chiese mettendosi entrambe le mani sui fianchi snelli. Draco annuì e un familiare ghigno si dipinse sulle sue labbra sottili.
'Non si sa mai Granger... dopotutto entrare in contatto con individui migliori di noi ci rende pronti all'apprendimento.'disse alludendo con arroganza a se stesso, osservandola in attesa di una risposta.
'Sono daccordo Malfoy, quando si tratta di me e non di te.' disse senza pensarci due volte
'Touche Granger...'rispose Draco sciogliendo la stretta delle braccia e facendo un involontario movimento verso di lei.
Hermione lo osservava mentre si avvicinava sempre di più a lei, violando quasi il limite di spazio che viene dai più considerato troppo intimo per essere invaso da un semplice conoscente, o meglio visto che parliamo di Draco Malfoy, di un nemico.
'Che dici Granger se prendiamo un caffè insieme, magari uno di noi due riesce a spuntarla.' disse con tono evidentemente equivoco. Hermione fu tentata di arrossire ma riuscì a dominarsi, per fargli dispetto doveva ostentare la sua identica faccia di bronzo.
'Perchè no, Malfoy!' disse con tono sciolto.
Draco sorrise lievemente, osservandola scuotere i capelli ondulati a causa di qualche goccia di pioggia che vi aveva trovato riposo.
'Allora... dove andiamo?' chiese la ragazza guardandosi intorno e facendo ritornare velocemente lo sguardo sul biondino.
'Che ne dici della 'Tazza di Morgana'?' chiese indicando con una mano guantata un locale al di là della stradina colma di persone.
Hermione fece spallucce, gli occhi si fissarono in quelli grigi di Malfoy. Aveva come il sospetto che non ci fosse niente di normale in quell'incontro, non capiva perchè.
Non che Hermione fosse una ragazza sospettosa, ma di certo Draco Malfoy non le ispirava fiducia.
E allora perchè stava andando con lui in uno dei locali più romantici di Diagon Alley?
Hermione zittì velocemente la voce petulante della sua coscenza e si preparò a seguire Malfoy verso il locale.
Diagon Alley era particolarmente vivace quella sera, Hermione se ne accorgeva sempre di più mentre percorreva la strada che conduceva a 'La tazza di Morgana'. Le era sempre piaciuta quell'atmosfera colorata e colma di profumi, il cicaleccio delle persone che le camminavano accanto, l'arietta fresca che le scompigliava i capelli rendendoli più ribelli di quanto già non fossero.
Una leggera pioggerellina cominciò a scendere mentre lei e Malfoy si incamminavano fianco a fianco verso il locale. Osservava di tanto in tanto il profilo statuario del ragazzo ignorando di dovere rompere il silenzio imbarazzato che era calato fra di loro.
Perchè doveva parlare lei poi? Che parlasse lui,
si diceva, mordicchiandosi le labbra dal nervosismo. Non ammetteva di comportarsi come una ragazzina al primo appuntamento, non era plausibile, non era possibile.
Quello era un appuntamento? si chiese preoccupata, stranita, imbarazzata, mentre camminava silenziosa.
Ma quale appuntamento! Erano solo due semplici persone che si odiavano e che andavano a prendere un caffè insieme.
Semplice, normale, un avvenimento da routine quotidiana insomma.
Draco Malfoy camminava quieto, godendosi l'imbarazzato silenzio della Granger.
Perchè avrebbe dovuto parlare lui? Che parlasse lei.
Non erano i grifondoro i coraggiosi, leali e decisi eroi del quotidiano?
Ghignò soddisfatto di quell'avvenimento inaspettato e gustoso, osservando il volto della Granger passare da un rosa particolarmente acceso ad una tonalità talmente pallida da fare concorrenza alla sua carnagione aristocratica.
Probabilmente si stava facendo una di quelle seghe mentali per cui i grifondoro erano famosi e che probabilmente le avrebbero fatto vincere il premio strega imbranata e problematica. Rise di quei pensieri e continuò a camminare accanto a lei sfiorando di tanto in tanto 'involontariamente' il suo gomito con quello della ragazza.
Una delicata pioggerellina continuava a scendere su di loro, sulla strada piena di persone.
Draco osservò i capelli della Granger risplendere a causa delle piccole gocce d'acqua che si annidavano su di loro. Sembravano piccole perle trasparenti disposte in modo regale sul capo boccoloso di lei. Come una coroncina, un aureola.
Oddio, la Granger sembrava un angioletto con le gocce di pioggia sulla testa e quell'espressione malinconica e tratti preoccupata sul viso.
Le fece cenno di fermarsi ed elegantemente estrasse dalla tasca interna del cappotto nero la sua bacchetta. Hermione aggrottò le sopracciglia in una muta domanda, vedendolo muoverla circolarmente e velocemente.
Dalla punta della bacchetta spuntò un piccolo ombrello nero, alto ed elegante. Draco lo spiegò, aprendolo e le fece cenno di avvicinarsi.
Alla espressione scettica rispose con una semplice domanda:
'Non vorrai bagnarti, vero Granger?' chiese piegando il capo verso di lei. Hermione scosse la testa e si avvicinò a lui entrando in contatto con le sue braccia.
'Certo che no, Malfoy' rispose scuotendo i capelli leggermente bagnati sulla fronte.
Draco annuì e le fece spazio sotto l'ombrello nero.
'Posso, Granger?' chiese mettendole un braccio dietro la schiena senza appoggiarlo. Hermione annuì senza parole e si lasciò condurre verso il locale.
Sotto l'ombrello la temperatura era stranamente superiore a quella che sentiva poco prima, standone fuori.
Si chiese brevemente se l'aumento dipendesse da una strana magia che le garantiva calore stando sotto quel piccolo ombrello oppure fosse la mano di Malfoy a darle quella sensazione, delicatamente poggiata sulla sua schiena.
Hermione scacciò violentemente quella sensazione e si preparò ad entrare osseravando Draco che faceva sparire l'ombrellino.
Malfoy aprì la porta in elegante ferro battuto, e le fece cenno di entrare con il capo, l'onnipresente ghigno divertito dipinto sulle labbra.
'Prego Mademoiselle' sussurrò tenendole l'uscio senza distogliere lo sguardo da lei. Hermione sospirò impercettibilmente entrando e ringraziando educatamente per la cortesia.
Il locale 'La tazza di Morgana' era non solo uno dei più romantici locali di Diagon Alley, ma anche quello più raffinato e alla moda. Probabilmente Malfoy era abituato ad andare lì, a fare colazione leggendo il giornale e schernendo tutti gli altri clienti del locale.
Appena entrati si scorgeva il pavimento di lussuoso marmo nero, le belle sale da pranzo e la rinomata sala da colazione, dove erano diretti loro alle cinque del pomeriggio di quella fredda e strana giornata. Subito dopo la porta in ferro battuto nero c'era un piccolo arco di rose particolarmente delicato e ben fatto. Hermione avrebbe sorriso se Malfoy non l'avesse osservata con tanta compiacenza.
'I signori hanno bisogno di un tavolo?' chiese una voce profonda, baritonale.
Hermione si voltò fissando lo sguardo sul cameriere in tight, con un farfallino legato al collo che sembrava stringere troppo.
Draco annuì, desideroso di accomodarsi. Senza degnare il cameriere di più di un freddo e commerciale sguardo gli rivolse la parola.
'Si.. vogliamo accomodarci nella sala da colazione' disse formale. Il cameriere fece un lieve inchino verso di lui mettendo in mostra il capo lucido e privo di capelli.
'Abbiano la pazienza di seguirmi, signori.' disse con tono servile camminando lentamente.
Draco annuì e fissò di nuovo lo sguardo su Hermione, di nuovo si permise di passare il braccio dietro la sua schiena e poggiare con delicatezza la mano sulla ragazza, in un gesto familiare di vicinanza.
La sala da colazione apparve ai loro occhi riempiendoli di meraviglia per quanto riguardava Hermione, di consuetudine per quanto riguardava Draco.
Il cameriere si voltò verso il ragazzo e gli mostrò con la mano un delizioso tavolino in ferro battuto, adornato con splendide rose rampicanti false ma perfettamente colorate e incredibilmente dotate di una profumazione naturale.
Draco annuì facendo segno al cameriere di lasciarli soli. I menù apparirono ricadendo morbidamente sul tavolino. I cappotti dei due ragazzi si sfilarono dai loro propietari e andarono a poggiarsi agli appendiabiti in gesso color crema.
Hermione si sedette composta poggiando la sua borsa al lato della sediolina.
'Allora Granger... non mi hai ancora detto cosa ci facevi tutta sola a Diagon Alley' disse Draco dopo un lungo minuto di silenzio passato a fissare la ragazza che osservava il tavolino.
Hermione alzò lo sguardo color miele. Delicatamente posò le gambe per terra, lasciando che scivolassero dalla comoda posizione accavallata che avevano assunto poco prima;le unì in una posizione elegante e molto adatta ad una signorina da bene.
Una mano si posò sul bordo del tavolino ricoperto di elegante lino di fiandra, l'altra raggiunse una ciocca di capelli portandola a posto.
'Be passeggiavo... semplicemente mi piace molto guardare le vetrine e camminare quando non ho niente da fare, Malfoy... e tu?' disse Hermione soffocando un piccolo starnuto con la mano. Draco fece scorrere le dita, libere dai guanti neri sul menù rivestito in seta. Osservava constantemente gli occhi profondi di Hermione, scrutandone la mielata consistenza.
'Un semplice giro, Granger. Mi annoiavo a casa, da solo. Perciò ho deciso di vedere se trovavo qualcosa di divertente da fare.'disse alzando un sopracciglio in un espressione eloquente.
Hermione annuì sorridendo ironica. La mano che stringeva lo spigolo del tavolino era rilassata.
'E sarei io il passatempo divertente, oggi pomeriggio?' chiese dando volutamente un inflessione giocosa al tono, per rendere meno formale la frase.
Draco annuì cogliendo quella piccola sfumatura nella voce di Hermione.
'Non usi mezzi termini, eh Granger?' chiese divertito fissandola con i suoi occhi grigi.
'Preferisco di no, Malfoy. Ho scoperto che mi annoiano...' disse sorridendo sempre allo stesso modo, socchiudendo gli occhi mentre lo faceva.
Draco annuì pensando che il viso di Hermione, mentre sorrideva si illuminava in un modo delicato e divertente. Non come molte donne che aveva frequentato, che ridevano sguaiatamente per attirare la sua attenzione, no...
lei rideva sommessamente dando al suo viso un espressione di tenerezza e malizia allo stesso tempo.
'Si anche io, Granger. Anche se ora penso di essere un po' più equilibrato rispetto a qualche anno fà... intendo quando tutto era bianco oppure nero' disse giocherellando con il segnalibro del menù in seta.
Hermione fu costretta parecchie volte a riformulare la frase che voleva porgli, attenta a non combinare danni con la sua capacità quasi imbarazzante di essere schietta a volte.
Si morse il labbro in un gesto spontaneo e si rivolse a lui.
'Certo, capisco... quando si è ragazzini è normale lasciarsi andare a modi di pensare o a comportamenti istintivi...' disse dosando opportunamente le parole.
'Ti riferisci al pugno che mi hai dato al terzo anno, Granger?' chiese Draco con un ombra di divertimento nella voce.
Hermione scosse il capo e si lasciò andare ad una risatina spontanea.
'Si ma non solo...'
'Sei stata poco gentile in quell'occasione Granger.'disse Draco riassumendo quel ghigno così confacente al suo viso.
Hermione assunse la sua tipica aria saccente, la mano sulle gambe si alzò scostando ancora quel boccolo ribelle.
'Te lo sei meritato, Malfoy...'disse ridacchiando infine.
Draco annuì.
'Hai una mano pesante, Granger 'disse tastandosi scherzosamente il naso, osservandola attento. Hermione assunse un aria sorpresa e alzò la mano dalle gambe in un gesto divertito, aprendola al cielo come per chiedere una spiegazione.
'Come! te ne ricordi ancora, Malfoy?' chiese ironica, aspettando una sua risposta.
'Come potrei dimenticarmene, Granger?' rispose con uno strano tono. Hermione non seppe spiegare perchè, ma il tono usato da Malfoy le fece provare uno strano imbarazzo interrotto fortunatamente dal cameriere.
Il profumo di limone e di capi inamidati avvolse brevemente Hermione che abbandonò momentaneamente lo sguardo grigio di Draco.
'I signori sono pronti per ordinare?' chiese mantenendo una rispettosa distanza dal tavolino.
Draco annuì distogliendo lo sguardo da Hermione solo in quel momento;si volse al cameriere riassumendo la maschera di freddo distacco che indossava di solito.
'Si... io prendo un te alla vaniglia, con qualche biscotto al miele... di quelli della volta precedente.'disse sicuro, come se fosse una routine. Hermione si accorse che non aveva minimamente pensato a scegliere qualcosa da ordinare e disse la prima cosa che le venne in mente.
'Cioccolata calda.'disse guardando il cameriere. L'uomo annuì osservando muovere accanto alla propria spalla la piccola penna prendi ordini di cristallo.
'La signorina gradisce anche un accompagnamento?' chiese cortese fissando brevemente Hermione.
Hermione scosse graziosamente il capo 'No, grazie' rispose cordialmente.
Il cameriere annuì e li lasciò di nuovo soli.
La cioccolata calda e il te di Malfoy arrivarono in un tempo relativamente molto veloce per entrambi, impegnati a scrutarsi attentamente, con circospezione.
'Di cosa ti occupi ora ,Malfoy?'chiese Hermione alzando il capo dalla sua tazza di fumante cioccolata calda con la cannella.
Draco versò il secondo cucchiaino di zucchero nel suo te alla vaniglia e fissò ancora il grigio nel miele.
'I Malfoy non hanno bisogno di lavorare...' disse con tono compiaciuto alzando la tazza di te per berne un sorso. Hermione annuì come se si aspettasse di ricevere questa risposta.
Draco continuò, assumendo un espressione soddisfatta come Hermione non ne aveva mai viste, tranne su di lui è ovvio.
'Però lavoro come medimago ricercatore nel reparto ricerche magiche del San Mungo' spiegò evidentemente orgoglioso di raccontarlo.
Hermione sorrise alla notizia. Sapeva che entrare nelle equipe di ricerca presupponeva una grande maestria nel proprio campo di specializzazione, ed era inoltre molto difficile come ambito lavorativo.
'Interessante, Malfoy. Mi auguro che possiate trovare presto la risoluzione di molti problemi...'disse girando il cucchiaino nella bella tazza color crema.
'Me lo auguro anche io, Granger. E tu, di cosa si occupa la più brillante allieva del nostro anno?' chiese ironico bevendo ancora del profumato te dalla sua tazza di porcellana.
Hermione sorrise cogliendo l'ironia nella voce del ragazzo e rispose sicura.
'Io sono un auror, Malfoy. Io, Harry e Ron ci occupiamo giornalmente di varie problematiche. Una più importante dell'altra' disse con tono serio, ricordando le notti passate in bianco per riuscire a pensare come un killer seriale di vecchiette.
'Non ne ho alcun dubbio.' disse Draco osservandola divertito.
Hermione gli fece un mezzo sorriso e prese in mano la tazza colma di profumata e invitante cioccolata, decisasi ormai ad assaggiarla.
Il caldo nettare entrò lievemente in contatto con le labbra morbide di Hermione deliziandole con il sapore prelibato e unico che aveva. Hermione chiuse istintivamente un attimo gli occhi, godendo appieno del caldo abbraccio della cioccolata che carezzava la lingua, inondava il palato, stuzzicava magistralmente le papille gustative. Il sapore rilassante, delicato, morbido della cioccolata si sposava perfettamente con quello esotico della cannella che le faceva sognare momenti di estasi imperituri.
Aprì finalmente gli occhi color miele e posò la tazza sul tavolino ,soddisfatta del sapore meraviglioso della cioccolata calda.
Draco Malfoy la guardava attento, un sorriso colmo di stupore sul viso diafano. La Granger l'aveva affascinato mentre beveva quella semplice cioccolata calda. Sembrava quasi che fosse stato un momento colmo di meraviglia.
Gli era piaciuta l'espressione estatica della ragazza mentre sorseggiava lentamente quella calda bibita, il suo modo genuino e delicato di godersela appieno chiudendo gli occhi, sospirando leggermente alla fine, quando aveva posto la tazza sul tavolino e aveva fatto rincontrare i loro occhi.
Un leggero e divertito ghigno nacque di nuovo sulle sue labbra notando qualcosa sul viso della ragazza: proprio sulle labbra carnose di Hermione, si erano disegnati due sbaffi di cioccolata, traccia invitante della bibita che aveva appena deliziato quelle labbra,oppure pensava Draco, che era stata deliziata da esse.
Osservò malandrino quei piccoli segni di cioccolata desiderando di farli svanire in un modo molto piacevole e anche veloce.
'E' molto buona, questa cioccolata.'disse Hermione che non riusciva a comprendere lo sguardo assorto del ragazzo,fisso sulle sue labbra.
Draco annuì e un espressione dispiaciuta si dipinse sul suo viso. L'incapacità di Hermione di comprendere cosa gli passasse per la testa aumentò.
'Peccato...' disse Draco con la voce inaspettatamente bassa e roca'che io non possa assaggiarla' disse con tono lamentoso, fissandole le labbra con sempre maggiore insistenza.
'Se vuoi, puoi anche assaggiare...'disse Hermione cercando di fargli tornare almeno il ghigno sulle labbra. Non sapeva perché, ma non riusciva a sopportare l'espressione di delusione e tristezza sul viso di Draco.
Le dava fastidio, la indisponeva il suo modo di fare arrogante e presuntuoso a volte, ma la tristezza non riusiciva a sorbirsela proprio.
Ecco perchè lo invitò ad assaggiare la cioccolata calda, con una dolce, ingenua, espressione sul viso delicato.
Draco annuì rincuorato, il sorriso rinato sulle sue labbra fece di riflesso ritornare quello di Hermione che fece per porgerli la tazza.
Draco si sporse verso di lei, sul piccolo tavolino.
'Ricorda che me lo hai offerto tu, Granger.'disse abbassando il tono della voce ad un sottile sussurro roco. Hermione annuì spingendo la tazza verso di lui, sentendosi arrossire leggermente per quello sguardo intenso che Draco ora le stava riservando.
Il volto di Malfoy, intenso e concentrato era molto vicino a lei ora, i suoi occhi grigi scrutavano attenti la consisteznza morbida delle sue labbra sporche di cioccolata. Hermione cominciò a sentire un gran caldo guardandolo piegare leggermente il capo, avvicinare le labbra in direzione delle sue. Quando l'importanza del gesto che stava per essere compiuto le piombò addosso con tutta la sua mole di avvertimenti, Hermione lo scacciò via, concentrandosi semplicemente sul desiderio che aveva di baciare Malfoy.
Strano ma vero, non solo non aveva nessuna voglia di ribellarsi ma non trovava niente di strano nel fatto che desiderasse essere baciata da quel giovane uomo indisponente ma garbato e indiscutibilmente bello.
Le labbra di Draco si posarono dolcemente su quelle appena schiuse di Hermione, coprendole completamente con le proprie. Il tenero bacio appena cominciato si trasformò presto in un lieto e sensuale rincorrersi.
Il sapore di lei, dolce e delicato,come aveva immaginato che fosse, si amalgamava a quello della cioccolata calda che la ragazza aveva bevuto rendendo il mix afrodisiaco. Draco staccatosi brevemente da lei desiderò immediatamente ripetere l'esperienza più che soddisfacente e riavvicinò le loro labbra leccando sensualmente i resti di cioccolta sulle labbra di lei.
Quando si staccarono tornando ai loro posti Draco sorrise soddisfatto.
'E' meravigliosa questa cioccolata...'sussurrò guardando Hermione negli occhi.
Hermione annuì mordendosi il labbro inferiore, godendo intimamente nel sentire il sapore alla menta mischiato alla vaniglia delle labbra e della lingua di Malfoy.
'La prossima volta predila anche tu.' disse Hermionen stritolando lo spigolo del tavolino
'No' sussurrò Draco afferrandole gentilmente la mano e stringendola nella sua.
Hermione inarcò le sopracciglia stupita, preoccupata.
'Devi prenderla di nuovo tu, Granger.'
Hermione sorrise domandandogli silenziosamente il perchè.
'Il perchè lo capirai da sola, sei una o no una piccola so tutto io?' chiese ironico, sorridendole.
Hermione rise annuendo gioiosamente. Avebbe continuato a passeggiare anche con la neve se erano questi i risultati di una giornata solitaria, fredda e invernale.

 

The end

 

 

 

 

 

 

 

 

Piccolo spazio per me:

Ciao!

Allora avete capito perchè Draco vuole che sia Hermione a prendere la cioccolata calda? ^_^

Io credo di si.

Spero che la One - shot vi sia piaciuta!

Io riverso i miei desideri nelle storielle, visto che adoro la cioccolata ma il mio corpo non la sopporta la faccio bere a Hermione.

Fatemi sapere.

dublino

   
 
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