"Sai che se continui a guardarlo così lo consumerai?"
Max si riprese sussultando dai suoi pensieri,  scoccando un'occhiata omicida al biondino che gli si era seduto accanto.
"Sarà meglio che inizi a pregare Monte, perchè se mi alzo ti ammazzo"
Bryan sembrò non far caso alle parole dell'amico che, fumando, era ritornato a fissare Ronnie Radke in silenzio. "Dovresti parlarci Max. E' pur sempre il tuo migliore amico..."
"Era il mio migliore amico"
Bryan sbuffò, fottendo la sigaretta - che ormai aveva iniziato a fumarsi offesa da sola, vista la totale indifferenza di Max nei suoi confronti - all'amico. "Ancora con quella storia del bacio, eh? Che vuoi che sia un bacio Max? E poi eravate anche ubriachi!"
Il più piccolo scattò in piedi. "Cazzo, ma io ero consapevole di quello che stavo facendo, Bry! Io...io lo so che mi sono innamorato di lui..."

Era in bagno da almeno trenta minuti buoni.
Sbuffò: sicuramente sarebbe arrivato tardi a spagnolo.
Appoggiò i gomiti sul lavandino: era una delle tante lezioni che aveva in comune con Ronnie.
E proprio non ce la faceva più ad ignorarlo mentre tentava di scambiare qualche parola con lui.
Ma, infondo, se l'era imposto lui di escludere Ronnie, no? Perchè, con una birra di troppo, era riuscito a trovare il coraggio di fare quello che sognava da tempo.
E a rovinare tutto.
Nello specchio, si accorse di Ronnie che si avvicinava, i jeans stracciati e i capelli lunghi addomesticati in una coda fatta alla meglio.
Si chiuse a chiave in un gabinetto.
Appoggiò la fronte al muro: era proprio un vigliacco.
"Lo so che sei qui, Max"
Il ragazzo dall'altra parte della porta sospirò, stringendo i pugni. "Vai via"
"No, non vado via: Cristo, io ti voglio bene, Max!"
"Ronnie..."
"Se è per quel bacio, sta tranquillo: se vuoi che lo dimentichi, lo farò. Ma tu non ignorarmi così, Max...mi manca il mio migliore amico..."
Dimenticare.
Max quasi sfondò la porta del bagno per aprirla e gettarsi contro il petto di Ronnie, tra le sue braccia.
"Ti voglio bene Maxie" "Ti voglio bene anch'io"