23/03/2010
4 recensioniWhen I fall
Quando caddi Era una bella giornata di sole. Nemmeno una nuvola. Ma tanto, tanto vento... I miei bei capelli non ne volevano sapere di stare fermi al loro posto. Così, sistemandomi gli occhiali da sole sulla testa per bloccarer almeno la frangia, camminavo per le incasinate vie di Los Angeles, tra la gente che ogni tanto mi lanciava occhaite di cui non mi curavo. Pensavo a Light. Light Yagami, Kira, il mio fidanzato. Che amavo alla follia. Ma che non conoscevo fino in fondo. Perché, in fondo, non mi ha mai amata. Chiedendomi perchè ancora non avesse chiamato, imboccai una strada in discesa, che, presa dalla foga, iniziai a solcare troppo velocemente.<7br> Infatti misi male il tacco, e caddi. Rotolai giù, lungo la discesa, imprecando ad ogni botta. E, non so come fosse stato possibile, tu eri lì. Con i tuoi capelli ramati, di innaturali sfumature, e i tuoi occhi così verdi, un verde mai visto prima, che sembravano brillare di luce soffusa sotto le lenti arancioni dei tuoi goggles. << Tutto bene, signorina? >> << NO! >> << ... >> << ... >> Degli occhi bellissimi. Profondi e malinconici. << Emh, scusami tanto... >> << Niente. So come ci si può sentire dopo aver fatto la discesa di fondoschiena. >> << Mai capitato? >> << Non qui, sulle scale a chiocciola. >> Sorridesti. Il sorriso più bello che avessi mai visto, fino a quel momento. Allo stesso tempo infantile e troppo maturo, così fragile eppure così estremamente sicuro. Sorridesti, poi continuasti a guardare il vuoto. << Vieni, tirati su. >> << G-grazie. >> << ... >> Continuasti a restare in silenzio. << Io sono Misa, piacere di conoscerti! >> << Matt. >> Matt. Che bel nome. Bello, non quanto il tuo viso da adolescente cresciuto troppo in fretta. E il tuo sorriso. << Lo sai che sei proprio carina? >> Quando cademmo << Ah >> Il tuo respiro caldo sulla mia pelle, la luce dorata del tramonto che filtrava dal vetro opaco dell'hotel, la coperta di raso viola che scivolava via dai nostri corpi nudi e sudati. Tutto questo. Tutto questo e io cercavo ancora i tuoi occhi. Mi baciasti di nuovo, una, due, tre volte. Sulle labbra, sul collo, sul seno. Intrecciammo le dita, le gambe. Ti amai. Mi amasti. E cademmo, rovinosamente, giù dal letto. << ... >> << ... >> << Ahaha! >> com'eri bello, quando ridevi... Risi anch'io, poi mi alzai e mi infilai la tua maglia a righe. Mi arrivava alle ginocchia... e profumava di te. Decisi di tenerla. << Vuoi la mia maglia? >> << Si! >> << Non t'importa il fatto che il tuo ragazzo potrebbe insospettirsi? >> << ... >> Light non avrebbe mai potuto notare qualcosa, era sempre così preso dal suo doppio gioco e dalla sua ambizione di conquista del mondo che a casa ci entrava solo per attaccarsi ad un altro computer. Probabilmente non ha mai saputo nemmeno di che colore porto gli slip. << No. >> <<...bene. >> ti accendesti una sigaretta. L'odore pungente del tabacco iniziò a diffondersi piano all'interno della piccola stanza. In quel momento, di Light non me ne fegò nulla. Tu afferrasti la tua psp e l'accendesti, mettendoti a giocare, non curandoti del mio sguardo fisso su di te. Era incredibile come vivessi in un mondo tutto tuo. Rassegnata, mi girai e mi guardai allo specchio. ...Ma cosa sto facendo? << Misa. >> Mi voltai. << Cosa c'è? >> << Tu non mi ami. Ricordalo. >> Quando cadesti Già, io non ti amo. Non fino in fondo, forse. Quel giorno mi dicesti tutto. Che eri un collaboratore di Mello, che lavoravi contro il caso Kira, che mi pedinavi. Eri il migliore amico di Mello. ... E questo ti è costato la vita. Quel giorno, tempo dopo dal nostro primo incontro, la tua auto, dopo aver gettato il caos come diversivo per il piano del tuo amico, sfrecciava sull'asfalto di Tokio. Correvi. Correvi. Sicuro di potercela fare. In fondo, te l'aveva detto lui. In fondo. Correvi, correvi. Ma ti dovesti fermare, bloccato dalle auto nere. Azzardasti uno dei tuoi sorrisi, con la sigaretta tra le labbra. << ...Viste tutte le cose che vorrete sapere da m- >> Uno, due, tre, quattro. Bang. Trapassato da parte a parte, più e più volte, da chili di piombo. Cadesti, sbattendo sullo sportello della tua macchina. E cadde la tua sigaretta, e si spense nel tuo sangue. Cadesti in fondo al tunnel, senza vedere la luce. Due giorni dopo, morì anche Light. Quando cado Non ho più ragione di vivere. Il ragazzo che ho sempre amato è morto. Ma, come ho detto, in fondo non mi ha mai amata. Il ragazzo che avrei potuto amare è morto. Ma non sono riuscita ad amarlo fino in fondo. Mi mancano il tuo sorriso, i tuoi splendidi occhi, le tue mani sicure, da abile giocatore. Ho ancora la tua maglietta, sai? Non l'ho lavata. La sto indossando. ... Non ti amo, Matt. Avrei potuto amarti. ... E cado. Nemmeno io vedrò la luce, stavolta. [ç_____ç ho superato me stessa! Non credevo di riuscire a sfornare una cosa del genere... Sono soddisfatta. Più che altro sono stupita del fatto che mi dedico sempre più spesso a storie tristi... Nuoh, non posso diventare una sentimentalona! ...ok, non lo diventerò mai ^^ Comuqnue, mi piace 'sta cosa che "gli'è" venuta così... Non sono una fan MattxMisa, ma è comuqnue una coppia che non mi dispiace... in fondo, quando l'ispirazione chiama... Si risponde e si paga! (le conseguenze...) XD Spero vi sia piaciuta... ringrazio voi che siete arrivati fin qua... un commentino me lo lasciate °w° accetto anche critiche..anzi, se non vi torna qualcosa ditemelo, così potrò migliorare grazie a voi^^ Un bacione, LoLe_Sora_Chan =)]
Mi manca il tuo sorriso, i tuoi splendidi occhi, le tue mani sicure, da abile giocatore.
Ho ancora la tua maglietta,sai?
...Una MattxMisa senza pretese, in fondo, quando l'ispirazione colpisce... Spero vi piaccia.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matt, Misa Amane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matt, Misa Amane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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