LA RISATA.

Ginny e Harry stavano ridendo.
Ginny con la sua risata argentina ed Harry la seguiva di qualche tono più basso e caldo.
La risata si sparse per tutta la casa.
La tana venne avvolta da quelle risate che si rincorrevano in tutti gli angoli della casa.
 Era come se dicessero
"siamo vivi...! la guerra è finita e noi siamo qui per ricominciare...
per vivere felici. Per vivere in pace..."
La risata si insinuò nel cuore degli abitanti.
Arthur e Molly stesi sul loro talamo sorrisero.
Per la prima volta dopo tanto tempo.
George si risvegliò dal suo sofferente torpore.
Percy cadde dal letto pensando di aver fatto uno strano sogno.
Ron sobbalzò dalla poltrona ed Hermione si mosse appena dalla sua.
Ma la risata non smise.
Gli abitanti della tana raggiunsero la cucina.
La risata proveniva da lì.
La scena che gli si presentò davanti era alquanto buffa.
I due ragazzi erano coperti di farina e cacao dalla testa ai piedi.
Le uova erano state incantate e correvano con dei piccoli piedini lungo tutta la lunghezza del tavolo inseguiti dal burro che cercava, scivolando, di raggiungerle.
A quella scena, Harry e Ginny ridevano l'uno fra le braccia dell'altra.
Si erano abbracciati dopo tanto tempo.
Si erano ritrovati in quella cucina dopo tutto quello che era successo.
Lui le era andato dietro allungando il collo per vedere cosa combinava.
Una torta... una torta di melassa e cacao.
Una sua ricetta. Voleva provarla.
Una ricetta per unire in un dolce tutto il suo amore per Harry... chissà...!
Lui  le aveva infilato il naso fra i capelli e aveva aspirato il suo profumo di fiori.
< cosa fai?> le aveva domandato curioso
< una torta...> era stata la risposta poi il silenzio...
l'aveva vista prendere tutti gli ingredienti e metterli in fila.
Allora gli era venuta l'idea.
Aveva preso la bacchetta e gli aveva incantati.
Ginny aveva riso.
 Era la prima volta che la vedeva ridere.
La prima volta dopo tanto tempo.
Era ancora più bella di come la ricordava.
I denti perfetti come perle di una collana.
Allegra come un tempo.
Tanto tempo.
Lui l'aveva seguita.
Quella risata era stata contagiosa.
Stretti l'una nelle braccia dell'altro.
Come un richiamo d'amore avevano destato il cuore dei Weasley.
Il cuore di Hermione.
< allora cosa volevi preparare?> Harry chiese nuovamente al suo orecchio
< una torta alla melassa ma con il cioccolato!> rispose dolcemente Ginny
< ottima idea! Ti aiuto e quando sarà pronta George l'assaggerà!> rispose deciso
< ehi, perchè io?> sbuffò
< perchè sei abituato a testare i tuoi prodotti, e se poi fa schifo puoi inserirla tra i prodotti vomitosi!>
Ron rise di rimando
< no, potresti fare una nuova linea e chiamarla "gli intrugli dei coniugi Potter!" - a quel punto tutti ammutolirono. Molly e Arthur sgranarono gli occhi, Percy barcollò, George, Ron ed Hermione sorrisero soddisfatti. – che ho detto!?> chiese Harry candido
< che mi vuoi sposare!-  ridacchiò Ginny per niente imbarazzata. – non fateci caso oggi Harry è in vena di scherzi! Devono essere i nargilli!> e riprese a ridere felice
< io non scherzo! Tu diventerai mia moglie... beh se tu lo vuoi... cioè... quando arriverà il momento...> si mosse a disagio.
 La cosa stava diventando estremamente imbarazzante e un pò folle.
Ma Harry non era mai stato più serio di così.
Certo aveva pensato ad un corteggiamento e un riavvicinamento graduale, non sapeva come dirle che per lui nulla era cambiato e che, anzi il suo amore per lei era, se possibile, ancora più profondo.
Ma in quel momento le parole gli erano uscite spontanee e meravigliose.
< certo che ti sposo!> aveva risposto come se fosse la cosa più naturale del mondo.
< a proposito... ho lasciato in sospeso diverse cose...- si intromise George – compresa una proposta di matrimonio!> disse smaterializzandosi seduta stante. Improvvisamente tutti tornarono a vivere.
Il dolore della guerra non era passato, ci avrebbero convissuto per tutta la vita ma loro dovevano riprendere  a vivere.
Per i morti e i vivi.