Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: StockholmSyndrome     24/03/2010    18 recensioni
E se il Cappellaio, stanco di aspettare Alice, decidesse di andare a cercarla? Nulla di grave, se non fosse per lo Stregatto, che dando per scontato una data, manda il Cappellaio nella odierna Londra.
Ed è così che inizia un divertente circolo vizioso dove il Cappellaio cerca Alice ed Alice, tornata nel Regno e scoperto quello che lo Stregatto aveva combinato, insegue il Cappellaio.
Come si troverà il Cappellaio nella Londra del 2010? E come farà Alice, anche lei appartenente ad un passato più legato alle tradizioni, a ritrovarlo? Certo, non passa certo in osservato, ma in un'epoca come la nostra, dove ognuno è libero di esprimersi come vuole, forse anche lui toverà finalmente un luogo dove non sarà considerato solo un Cappellaio Matto...
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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AngoloAutrice:
Ok, ci risono, approdo nuovamente qui in Alice. Comincio con l’avvisare che sarà una storia OOC e ovviamente AU, quindi aspettatevi un po’ (tante) di differenze ^^
Questo è un esperimento,(un sequel di “Tornerò, promesso” brevissima one shot, che però non è essenziale aver letto) e se l’idea vi piace continuerò molto volentieri.
Fleid96 voleva una storia a più capitoli … ed è stata accontentata, spero che questa sia di tuo gusto ^^ fammi sapere, se per caso la vedi!
Che altro dire? Come primo capitolo è breve, lo ammetto, ma è solo quello di presentazione ^^ gli altri saranno certamente più lunghi. Poi? Oh si, Lasciatemi un commentino, almeno per sapere cosa ne pensate. E’ una storia tutta da scrivere quindi, se avete consigli o idee, sarà felice di leggerli e perché no, magari inserirli nella trama!
Adesso vi lascio, che è meglio e… Buona Lettura!

 


 

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-Cap 1-

 

La Lepre Marzolina osservava con un tic nervoso all’occhio destro tutta la scena e, detto fra noi, cominciava a esserne davvero infastidita. Aveva una mezza idea, idea che si andava completando con il passare dei secondi, di lanciare la tazzina di tè in testa al Cappellaio per farlo rinsavire. Quest’ultimo se ne stava con aria interessata, (interessata si, pazzesco lo so) osservando e ascoltando lo Stregatto che farfugliava qualcosa su l’andare Su.
Il Leprotto afferrò la tazzina.
-Ma certo Cappellaio, con questa formula potrete andare di là-, assentì lo Stregatto.
Marzolino alzò il braccio con la tazzina.
-Ne siamo certi, Gatto? Non è che mi fai finire nel covo di qualche troll con il moccolo al naso?-
-Cappellaio, fidati di me. Che anno sarà, pressappoco di là?-
Pressappoco?! Pressappoco?!! La Lepre prese un gran sospiro e impugnò ben bene la tazzina. Poi parve pensarci e con l’altra zampa prese anche il cucchiaio.
-Non so … 2000?-
-Facciamo 2010, gli anni in più non sono mai un male, anche per-…-
Lo Stregatto fece appena in tempo a vederseli arrivare addosso, ma non abbastanza veloce da svanire. –Leprotto, dico, ma sei impazzito?-
-Si si si … è impazzito!- rise il Cappellaio saltando sulla sedia. Ma il Leprotto,contro ogni sua natura, non rideva.
-Cappellaio non puoi andare da Alice-
Il Cappellaio si aggiustò il cappello sulla testa passando lo sguardo dal Gatto alla Lepre. Lo Stregatto sorrise maliziosamente volteggiando in aria.
-Noto una certa gelosia, Leprotto Marzolino … -
-Oh certo, io sarei geloso! Tu mandi il Cappellaio non so dove e qui discutiamo sulla mia non-ancora-appurata-gelosia?- Balzò sul tavolo muovendo il naso con fare isterico. –Vedete di finirla o la prossima cosa a volare in aria sarà la teiera, e non assicuro che finisca solo in testa al Gattaccio-; guardò il Cappellaio, che non muoveva un muscolo.
Marzolino sapeva che se era arrivato a questo punto, il punto da mettere la testa apposto praticamente, doveva sentire veramente molto la mancanza di Alice. Erano ormai sei mesi che aspettava e con lui, tutto il Regno. Ovviamente lo Stregatto se ne era venuto fuori con una formula magica capace di farlo tranquillamente viaggiare nel mondo sopra le Meraviglie, aveva solo bisogno di una data.
Facciamo 2010, gli anni in più non sono mai un male… Ah, cose da imbranati folgorati! E poi era contro natura, contro la Storia! E la Logica-Non-Logica? Si andiamo, loro erano quelli suonati che prendevano il tè sedici volte al giorno, che ridevano a crepapelle per ogni sciocchezza e si lanciavano addosso le cose senza motivo.
Ma quello … quello, che lo Stregatto arrivasse a tanto, era il colmo!
-Fate quello che volete, io me ne tiro fuori. Divertitevi pure, ma quando vi ritroverete nei guai, fate conto che io non esista.- Saltò giù dal tavolo e, deciso, rincasò.
Il Cappellaio lo seguì con lo sguardo. –Forse Stregatto, il Leprotto ha ragione-
-Ragione? Vuoi o non vuoi rivedere Alice?-
-Certo che lo voglio, ma forse questo non è il modo giusto. Forse-…-
-Mio caro amico-, il Gatto volteggiò vicino al Cappellaio –non c’è niente di male a provare. E poi siamo onesti: cosa mai potrebbe succederti di male?-
Il Cappellaio scoppiò in una energica risata battendo i piedi a terra e tenendosi la pancia per il tanto ridere. Quasi gli lacrimavano gli occhi.
Dentro casa sua il Leprotto scosse la testa dietro il vetro della finestra. Non sapeva cosa, ma sentiva che qualcosa sicuramente sarebbe andato storto.
Facciamo 2010, gli anni in più non sono mai un male.
 
 

  
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