Ricordo quando a quel tempo non vi era emozione che trapelava dal nostro silenzio rumoroso fatto di gesti non percettibili.

Ricordo quando un minimo sbaglio portò alla rottura di quel filo che con un leggero tocco ci univa.

Ed ora, mentre abbandono quei ricordi felici, guardo il triste presente, e sento parole che dicono il falso.

Dicono che vi è errore nel mio amore per te...

Che vi è confusione in questo corpo che senza te è ormai morto e senz’anima.

Ma non vi è verità in esse, non è realtà ciò che dicono è solo egoismo trasformato in subdole e false parole che non hanno alcuna connessione con ciò che urla il mio cuore.

Non creder mai a quelle voci lontane e martellanti, credi al cuor mio che ancora in mano tua batte e che sempre del tuo tocco e del tuo calore avrà bisogno.

Rimani al mio fianco, ed insieme riusciremo a zittire le voci della menzogna che con naturalezza accompagnano l’omofobia.