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Autore: Niere    24/03/2010    1 recensioni
Si possono amare due persone contemporaneamente? Io non lo credevo possibile, ma mi è successo. Se il cuore è diviso tra due ragazzi completamente diversi, anche l'amore nei loro confronti è differente.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Laura, questa sera hai in mente qualcosa da fare?”. Clara era davanti alla sua scrivania e come sempre stava dando la caccia ai suoi occhiali da vista. Decisi di darle una mano, senza lenti non vedeva molto.

“Penso che me ne starò a casa a guardare il dvd che mi ha prestato Brian. Sai, quel film con Johnny Depp che interpreta lo scrittore solitario, appena divorziato dalla moglie.. “.

“Non ce l’ho presente. Credevo che anche questa sera passavi da lui.”. Trovai gli occhiali sotto una pila di moduli.

Le sorrisi trionfante, poi le risposi: “No, questa sera viene a trovarlo suo fratello. Hanno deciso di portare Matteo al cinema, serata tra uomini.”.

Brian era il mio vicino di casa. Aveva ventisette anni ed era rimasto solo con suo figlio Matteo dopo la morte della moglie. Si era trasferito nel nostro palazzo due anni prima e inizialmente non lo trovavo molto simpatico. Poi, quasi per caso, attirai l’attenzione di suo figlio, cosa che trovavo fantastica, visto che era un bambino adorabile. Con il passare del tempo, io e Brian eravamo diventati amici e quasi tutti i giorni andavo a casa sua per aiutarlo con Matteo. Clara era la mia migliore amica, ma non riusciva a comprendere perché passassi tanto tempo con loro.

Come sempre, riprese il suo solito, vecchio discorso: “Come va con Brian? Si è deciso a provarci con te?”.

“Dai, smettila… Lo sai che tipo di legame c’è tra noi. Solo amici.”

“Questa storia io non la bevo, altrimenti non ti prenderesti cura di Matteo come se fosse una specie di tuo nipotino o roba del genere. E guarda che con gli occhiali vedo benissimo, mi sono accorta di quanto sia carino…”.

“Lo aiuto solamente perché stravedo per quel ragazzino, mi ci sono affezionata veramente. E poi te l’ho già detto che non voglio impelagarmi in storie assurde: lui ha otto anni in più di me, è stato sposato… Non è il proprio il caso…”.

“Ho una proposta da farti: lascia perdere il film con Johnny Depp e vieni con me a cena a casa di Roberto. Se ci sei anche tu forse evito di litigare con Fabio. Ti ho già detto che lo trovo insopportabile?”.

Io e Fabio eravamo stati compagni di classe. Qualche anno prima avevo un debole per lui, ma avevo deciso di lasciar perdere perché non amava impegnarsi seriamente con una ragazza. Clara non sapeva nulla di quello che avevo provato per lui, altrimenti avrebbe tentato di fare il cupido della situazione per l’ennesima volta.

“Esagerata, addirittura insopportabile! Io lo trovo simpatico… E ricordati che è il migliore amico del tuo ragazzo…

“E’ un ritardatario cronico, passa da una ragazza all’altra e credo di non stargli molto a genio… Allora, vieni anche tu? Ti prego, ti prego…”.

“Magari la prossima volta… Oggi mi sento proprio a pezzi, ho voglia di sdraiarmi sul divano e non pensare a niente.”. Presi la mia borsa e uscimmo dall’ufficio. Anche quella giornata era finita e stava per iniziare il finesettimana.

Fuori dal cortile, c’erano Roberto e Fabio che aspettavano Clara. Lei corse incontro al suo ragazzo, io rimasi indietro, cercando di sorridere, anche se non ci riuscivo. Fabio era anche più carino del solito: aveva i capelli leggermente più lunghi, tirati all’indietro, lasciando scoperta la fronte e i suoi magnifici occhi castani. Senza il frangettone sembrava più grande, più maturo. Sorrise appena e disse: “Laura, è da un po’ che non ci vediamo, eh?”

Quel sorriso mi provocò la stessa reazione di pochi anni prima, il battito cardiaco accellerò  notevolmente e sentivo il volto bollente, probabilmente dovevo essere arrossita alla grande. Sempre la solita stupida. Ricollegai il cervello e risposi: “Già, non ci vediamo dal giorno della maturità… Accidenti, è passato già un anno…”.

Fortunatamente Roberto interruppe la nostra conversazione, dicendo: “Laura, questa sera sei dei nostri?”. Era un ragazzo molto simpatico, forse a volte parlava troppo, ma era sempre di buon umore e riusciva a contagiarti con la sua allegria. Lui e Clara erano totalmente opposti, ma si completavano a vicenda.

Clara rispose per me: “No, amore, non sono riuscita a convincerla, ma mi ha promesso che la prossima volta non si tirerà indietro.”

Roberto si voltò verso Fabio e gli dette una pacca sulla spalla: “Mi dispiace amico mio, ma oggi farai da terzo incomodo…”.

Fabio rispose: “Basta che voi due non iniziate a bisticciare come al solito. Sembrate cane e gatto. Siete due matti…

Aveva terribilmente ragione, passavano tanto tempo a stuzzicarsi a vicenda, a volte sembravano due bambini dispettosi. Non avrei mai immaginato che tra di loro potesse funzionare, ero pronta a scommettere che si sarebbero lasciati dopo poche settimane, invece avevano appena festeggiato il loro primo anno.

Guardai l’orologio: non volevo fare tardi, avevo promesso a mia sorella Valeria di accompagnarla al centro commerciale per comprare un cd. Era meglio non farla aspettare, aveva un bel caratteraccio: “Ragazzi, io vado. Clara, ci sentiamo domani?”.

Ok…Ciao!”.

Stavo per andarmene, quando Fabio aggiunse: “Adesso non sparire. Ci è voluto un anno per rivederti, cerchiamo di restare in contatto.” Mi fece mezzo sorriso e si passò una mano tra i capelli.

Gli sorrisi a mia volta e risposi: “Allora dobbiamo organizzarci tutti insieme. Magari ci mangiamo una pizza… Così proviamo quella pizzeria del centro Il Pozzo dei Desideri…”. Era da circa un mese che morivo dalla voglia di andare in quel locale, doveva essere bellissimo.

Mi avviai alla macchina pensando a Fabio. Perché era così carino? Senza alcun dubbio sapeva il fascino che aveva sulle ragazze e se ne approfittava molto.

Laura, ci vuole tanto autocontrollo. Ce l’hai fatta per cinque anni e sopravviverai anche ora. Non ti lascerai abbindolare facilmente da Fabio. E’ molto carino ma inaccessibile. Sarà meglio ricordarlo la prossima volta.

Speravo veramente di poter affidarmi al mio autocontrollo, non volevo provare nessun tipo di interesse per  Fabio, non avrebbe portato nulla di positivo.

 

 

 

  
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