Eccomi qui con una nuova fan
fiction a più capitoli su Bleach u.u Questa volta è Yaoi, un genere che
mi piace particolarmente, se trattato nella maniera giusta^^ E' da
questa estate che tutto questo è in porto, tra la pianificazione della
trama (perchè sarò anche una ZozzaH come dice la raxilia-sama ma se le
cose vanno fatte devono essere fatte bene u.u) la creazione di un nuovo
personaggio che, assieme ad un'altro maniaco pervertito di nostra
conoscenza, farà sì che la coppia trattata in questa fiction posso
finalmente smuoversi e fare quello
che deve fare *sguardo
da pervertita* Nel prologo qui sotto c'è una parte di presentazione del
personaggio e spero che possa indurvi a chiedervi qualcosa sul
personaggio ed a incuriosirvi su questa mia storia^^ Molte cose
verranno dette dal secondo capitolo in avanti e quindi dovrete
pazientare per sapere cosa accadrà u.u le zozzerie vere e proprie
probabilmente ci saranno verso la fine del secondo capitolo ma non
sapendo su quanto possa sbilanciarmi lascerò per un po' su rating
arancione. mossia descrizione senza eccedere. Nel caso modificherò.
Volevo dire che questa fan
fiction è didicata ad un forum di matte pervertite (di cui faccio
parte) *cuoricini volanti* il Bleach
yaoi forum e dove ci sono tante, tantissime amanti di Bleach in
generale ma soprattutto della coppia GrimmIchi XD Perchè loro due
rullanno e, senza un aiutino d apoarte di noi fangherliste non
potrebbero mai arrivare ad una conclusione, per così dire *faccia da
pervertita
ogni capitolo avrà una canzone di apertura che caratterizzerà l'ambientazione di ogni capitolo u.u la fan fiction prende il nome da una canzone che ho ascoltato per la prima volta l'estate scorsa ed è una theme di katekyo Hitman reborn. Vi avverto che inserirò il link della canzone, se per caso desiderate sentire la theme che ha creato l'atmosfera^^ spero di farvi un bel piacere^^
Ora vi lascio con il prologo, buona lettura a tutte^^
mangagirlfan Alias MewIly
†No
Control †
(Theme:
“Shizuka Na Yoru Ni” - Rie Tanaka)
Ricordo
davvero poco dei miei genitori. Ero troppo piccola e forse non volevo
nemmeno
rendermi realmente conto di ciò che mi accadeva attorno quando li
persi. Non ho
vissuto male, alla fine non sono mai stata sola.
Il
destino ha voluto darmi una
mano, dopotutto.
C’era
lei e mi bastava, poco importava se ormai non avevo più una madre ed un
padre
come tutti gli altri bambini. Per me erano solo ombre. Ricordi che si
facevano
ogni giorno sempre più sbiaditi. Al contrario di lei.
Per me
mia nonna era tutto. Mi ha cresciuta. Mi
ha resa la
persona che sono. Mi ha fatto capire cosa significa vivere. Mi ha
insegnato a
non perdere mai la fiducia. In me stessa e nel mondo, nonostante alle
volte
questo voglia schiacciarti sotto il suo peso.
Dodici
anni vissuti assieme. Accanto ad una donna che mi ha amato più di
chiunque
altro, perché sangue del suo sangue. Perché figlia di sua figlia.
In me
vedeva il riflesso di chi
ormai non c’era più. Un riflesso da proteggere, da rendere forte e
vivo. In
grado di trasformarsi in realtà e di reggersi da solo sulle proprie
gambe.
Poi
le cose sono cambiate. Tanto. Lei non è più accanto a me. E nonostante
lo
desideri con tutta me stessa, questa situazione non potrà mai cambiare.
Non posso
alterare il corso degli
eventi.
E
le cose sono mutate ancora, in una maniera o nell’altra.
Il mondo
continua a girare ed io
non posso permettermi di perdere un singolo, misero giro di tale
eterna, folle
corsa.
Da
quando sono finita in questa famiglia ho deciso di fare una cosa.
Aiutarla a
modo mio. Il che implica un cambiamento. Un pesante cambiamento.
Perché, da
quel che posso ricordare, io non sono mai stata una persona tranquilla,
in
grado di sostenere qualcuno. Di ascoltare soprattutto. Me lo ripeteva
sempre
anche lei, nonna Chiyo, ridendo.
Ed ora
che non c’è più, non posso
fare a meno di pensare quanto sia terribilmente vero.
Questa
mia nuova famiglia ha bisogno di rimanere serena. Ed io non posso
certamente
permettermi di creare loro problemi.
Non
voglio essere un peso.
La
nonna diceva per scherzare che io ero solo una combina guai, una vera
calamità
naturale, ma ogni giorno che passo tra queste mura, continuo a
riflettere su
quelle parole. Sul fatto che fossero dannatamente veritiere.
Quanti
grattacapi le ho procurato a
causa della mia testardaggine. Piccolo difetto di famiglia.
L’unica
cosa che posso fare ora è cercare di non mettermi nei guai e
comportarmi bene.
Ora che
sono loro due la mia
famiglia non posso concedermi un solo misero, stupido errore.
Non
pretendo di essere una figlia ed una sorella modello, questo no. Solo
una cosa
voglio tentare di fare.
Rendermi
utile. E dimostrare che
alla fine non sono così stupida come tutti pensano... e sentirmi
definitivamente parte di una famiglia.
Una
famiglia che non voglio assolutamente perdere. Perché loro sono la mia
ulteriore opportunità, concessami da un destino forse un po’ troppo
magnanimo.
E che
ringrazio ogni giorno di
avermi permesso di non sentirmi più così miseramente sola...