Titolo: Egg or Chicken

Serie: Hime-chan no ribbon

Rating: PG

Genre: General

Character: Daichi Kobayashi, Himeko Nonohara

Pairing: DaichixHimeko (friendship)

Conteggio Parole: 413

Disclaimers: I personaggi di Hime-chan no ribbon appartengono a Mugumi Mizasawa.
Flashfic è scritta per la Challenge Caccia alle uova@FW.it

.Egg or Chicken.

La questione era la stessa che affliggeva un po’ tutta l’umanità (o così gli piaceva credere): era nato prima l’uovo o la gallina?

Daichi era seduto in cima alle scale, le solite, quelle che portavano sul tetto della scuola e che, per lo più, dovevano rimanere inagibili agli studenti per i motivi più inutili e svariati.

Rifletteva.

Lontano dal vociare dei compagni, dal chiacchiericcio delle ragazze del suo fan club e, perché no, anche –soprattutto!- dalle grinfie di Hibino.

Ai piedi aveva ancora i pattini e le loro rotelle scivolavano avanti e indietro sulla superficie dei gradini. Non era stato molto intelligente da parte sua salire le scale fino a lì con quei cosi ai piedi, ma pur di fuggire dall’ennesima strigliata del professore avrebbe imparato anche a volare.

Sorrise tra sé, senza una ragione apparente, solo al pensiero che lui forse non avrebbe mai saputo volare (se non con la fantasia, quando sognava di crescere e girare  il mondo o quando programmava i suoi viaggi), mentre Nonohara, al contrario, avrebbe potuto fare tutto. Non perché dalla sua potesse contare sull’aiuto di Erika e della sua magia, ma perché era lei, perché Himeko Nonohara possedeva dentro di sé una forza che andava oltre al potere magico del suo fiocco.

Ecco qua, lo aveva fatto di nuovo.

Aveva ricominciato a pensare a quella ragazzina, al suo visetto infantile, al suo sorriso biricchino e al suo carattere da maschiaccio.

E si ritornava alla questione principale che, ovviamente, aveva a che fare con lei.

«E quando mai.» sbuffò, senza esserne realmente seccato.

Ormai era qualcosa di cui aveva fatto l’abitudine: la presenza di Nonohara; sempre, ovunque, anche quando fisicamente non gli era accanto. In compenso se ne stava tra i suoi pensieri con l’aria impertinente che Daichi aveva imparato ad adorare.

Non c’era nessun implicazione sentimentale tra loro, ma era innegabile che, pian piano, l’uno era diventato dipendente dall’altra.

Era questo che alle volte si chiedeva: chi dipendeva da chi?

Sospirò, scuotendo il capo, proprio mentre la testolina bionda di Himeko spuntava dai piedi delle scale ed il suo sguardo nocciola si illuminava di infantile complicità, portando istintivamente Daichi a risponderle con un sorriso.

«Eccoti qui!» annunciò scanzonato, per poi scattare in piedi sul pianerottolo, in equilibrio sui pattini a rotelle «Forza, racconta, quale sarà la tua prossima magia?»

Massì! Uova, galline, dipendenze, ci si poteva anche fare una frittata per quel che lo riguardava, bastava che Nonohara continuasse a trasformare le sue giornate in un’avventura.

.THE END.