Erano appena passate le 14. Era pieno luglio e fuori, per il caldo,
non si poteva respirare. I 4 Bladebreakers erano tutti impegnati ad evitare il
caldo: Takao dormiva sul suo futon, Max si stava facendo il suo terzo bagno,
Rei cercava di meditare e Kai si rilassava all’ombra di un albero.
Improvvisamente, il suono del campanello della porta distrae Rei dalla sua
meditazione e si portò pesantemente all’ingresso.
Aprendo la porta si trovò di fronte Prof. Kappa sudato e
appiccicaticcio ed una raggiante Hilary
“Ciao Rei!” le disse euforica “Siete tutti pronti? Dobbiamo andare
subito all’aeroporto. Ci accompagnerà il padre del Prof. Su svelti!”
Rei era troppo debole per starla a sentire “Perché non ci andate tu
e il Prof. da soli? Qua siamo tutti privi di forze per colpa del caldo…”
“Se per questo anche io sono debole….penso che rimarrò qui con gli
altri…” disse il Prof. Kappa cominciando ed entrare in casa Kinomiya.
Hilary si stava innervosendo “Eh no! Prof. Sali in macchina! E
anche tu Rei! Agli altri ci penso io!” disse decisa la brunetta e filò subito
in giardino, dove trovò Kai.
“Kai alzati dobbiamo andare!” disse con voce alta la ragazza.
Il russo alzò lo sguardo, la vide e si rimise e sonnecchiare.
“KAI ALZATI!” urlò Hilary arrabbiata. Kai vedendo la rabbia fluire
negli occhi cioccolato della giapponese, si convinse e andò anch’esso in
macchina.
Nel frattempo, Max era uscito dalla vasca e già stava meglio. Poi
sentì dei pesanti passi che salivano le scale. Si affacciò alla porta e vide
una Hilary furiosa che avanzava prepotentemente e urlava
“Max! Vestiti e sali immediatamente in macchina, dobbiamo andare!”
gli ordinò la giapponese mentre si stava dirigendo alle camere da letto.
L’americano si vestì velocemente e scese le scale . Entrando in macchina vide i
volti stanchi e sudati di Rei e del Prof.
“Ragazzi che avete fatto?” chiese
I due ragazzi risposero con un sospiro e Max li guardò sconcertato.
Hilary entrò in camera di Takao con forza, per cercare di svegliare
il giapponese, ma non ottenne risultati. Allora si avvicinò all’orecchio del
ragazzo e gli urlò “SVEGLIATI DORMIGLIONE!!! DOBBIAMO ANDARE!!!”
Il ragazzo balzò dal futon, spaventato. Si stropicciò gli occhi e
si girò intorno, fin quando non vide le iridi rabbiose di Hilary
“Hilary si può sapere perché urli? Mi hai svegliato…” disse il
giapponese.
“Era il mio intento! Dobbiamo andare velocemente all’aeroporto,
siamo già in ritardo!” gli rispose la bruna. Takao era completamente sveglio e
rammentò l’appuntamento che aveva di lì a poco.
Si vestì e raggiunse i compagni alla macchina seguito da Hilary e
finalmente partirono per raggiungere l’aeroporto.
Con gran sollievo di tutti, l’aeroporto era provvisto di aria
condizionata. I ragazzi si ripresero dal calore e aspettavano l’arrivo di una
persona all’imbarco A17.
“Siamo sicuri che sia questa l’uscita?” domandò Max.
“Al tabellone c’era scritto che l’aereo dall’Inghilterra aveva
questa uscita….Aspettiamo e vediamo…” rispose Hilary.
Dopo qualche minuto di attesa, la porta dell’imbarco si aprì e vi
cominciò ad uscire la gente.
Rei balzò in piedi “Ragazzi, ci siamo!” disse ad alta voce
“Preparate i muscoli!” scherzò.
La gente nel frattempo cominciava a ridursi e per ultima uscì una
ragazza dai lunghi capelli color cioccolato.
I ragazzi le corsero incontro
“EVI!!” gridarono in coro e la ragazza sorrise.
Hilary si buttò tra le braccia della ragazza “Evi che bello
riaverti qui!”
“Grazie!” disse dolce la ragazza.
“Hilary lasciacene un pezzetto anche a noi!” disse Takao staccando
Hilary dalla ragazza.
“Ben arrivata, Evi. Fatto buon viaggio?” disse il giapponese
abbracciandola.
“Si grazie. Anche se comincio a sentirne gli effetti” ammise la
castana che poi si girò a Rei.
“Fratellone! Come stai?” disse Evi al ragazzo abbracciandolo.
“Bene! Ti trovo in ottima forma, sorellina! Sei sempre bellissima!”
disse il cinese.
“Zitto! Non vale, sei di parte” scherzò la ragazza staccandosi dal
fratello.
“Max! Prof.! Kai! State bene?” chiese Evi ai ragazzi.
“Bene, grazie!” disse imbarazzato l’occhialuto.
“I’m very well, baby!” cantilenò Max.
Kai si limitò a guardarla.
“Meno male! Bene ragazzi! Lì ci sono 3 valige pronte per voi!” disse
Evi proseguendo verso l’uscita a braccetto con Hilary.
I ragazzi guardarono le imponenti valige di Evi. Kai prese la più
grande e seguì le ragazze silenziosamente seguito dal Prof. Kappa. Rei, Max e
Takao guardarono le restanti 2 valige.
“Io propongo che Rei porti la più grande delle 2 essendo il
fratello, mentre io e Max portiamo insieme l’altra.” disse Takao.
“Concordo. La maggioranza vince Rei!” disse Max prendendo la
valigia insieme a Takao e seguendo gli altri verso l’uscita.
“Ragazzi non vale!” disse Rei a fatica mentre prendeva l’altra
valigia.