POST SCRIPTUM PARTE 1
PENSIERI
VAGANTI
LACRIME Una piccola goccia scende sul mio viso, percorre
le mie gote arrossate e si posa dolcemente sulle mie labbra lasciandomi quel
gusto salato … sono le lacrime. Sono quelle che quando siamo felici per
qualcosa di inaspettato incominciano a salirci agli
occhi e bagnano un largo felice sorriso. Sono quelle che quando siamo tristi ci bagnano il
viso e disinfettano le ferite più nascoste. Sono quelle che quando siamo arrabbiati ci rigano
il viso mentre le nostre labbra sono schiuse in un digrigno. Sono quelle che quando stiamo male scendono
incessanti aumentando solo maggiormente il dolore che c’è in noi. Sono quelle che quando cerchi di trattenerle, ti
fanno stare male ancora di più … quelle che per quanto ti sforzi ti fanno
inghiottire il vuoto … quelle che ti fanno digrignare i denti … quelle che ti
fanno irrigidire il viso … quelle che non ti fanno mostrare quel che provi …
quelle che quando sei solo butti fuori incessantemente … quelle che sono più
amare di quello che credevi. E’ in quel momento capiamo … non è necessario
trattenersi, no! Buttiamo fuori tutto quello che abbiamo
rabbia, dolore, felicità, tristezza … tutto! Senza vergogna … senza paura …
perché questo è il dono più grande che abbiamo … perché questo è il potere
più grande che abbiamo … che mostra la nostra umanità e la nostra forza di
riconoscere la realtà, così com’è. |
SENZA LIBERTA’ DI SCELTA Un senso di freddo mi attraversa il corpo. La
paura cresce e i miei occhi si guardano intorno, per cercare di osservare il
più possibile tutto ciò che mi circonda. Poi un rumore sordo … e il mio corpo
si accascia a terra. A me non è stata data la libertà di scegliere … di
scegliere di morire oggi, in una candida mattina di marzo. Quando accendiamo la televisione e ci soffermiamo
sui telegiornali che ci propongono i fatti di cronaca del giorno, noi li
ascoltiamo come sottofondo senza mai soffermarci veramente su ciò che viene detto. Non saprei dire quante persone ogni giorno perdono
la vita contro la loro volontà … ma di certo so che
sono sempre troppe. Un colpo di pistola, una botta in testa,
un’accoltellata … per uccidere una persona esistono
molti modi … per farla vivere troppo pochi. Io ragazza spensierata e felice, programmo la mia
vita piena di sogni e desideri e un giorno senza motivo, tu … uomo
sconosciuto arrivi e mi privi di questa possibilità.
Perché? Qui non si tratta di persone, che per i motivi più
disparati si prende un rasoio e si taglia le vene … si tratta di me! Uccisa
senza averlo chiesto! Perché? Perché?
Perché? Volevo andare all’università, desideravo diventare
un attrice famosa, sognavo di girare il mondo,
pensavo di sposarmi e crearmi una famiglia … già pensavo! Perché ora per
colpa di una persona che non conosco nemmeno questa
possibilità mi è stata tolta! Non nego che prima o poi
chiunque debba morire, ma almeno speravo di essermela vissuta questa vita …
andandomene senza il rimorso di non aver fatto delle cose. E
invece no! Non mi è permesso! Ma poi da chi? Eh!?
Chi è che me lo impedisce? Una persona che non ho mai visto in vita mia
oppure, peggio, la persona di cui mi fidavo di più. Spero almeno in una vendetta, spero almeno che il
dolore chi io ho dovuto soffrire gli torni indietro duplicato. Da qua su,
scruto e noto quello che si sta facendo per me. Mi sento gratificata, fino a
quando un giorno affacciandomi dalla mia finestra celeste … lo vedo. Seduto
in un ristò, mentre sorseggia una tazza di caffè. E’ questa la massima
punizione che è stata data all’uomo che mi ha strappato ogni speranza? Che mi ha ucciso senza libertà di scelta? |