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Autore: Tsuki_94    28/03/2010    2 recensioni
Un Sasuke Uchiha "costretto" ad andare in vacanza con tutti gli altri compagni ninja... una vacanza che però si rivelerà essere l'occasione di scoprire il suo amore per... Naruto!!! Sasuke in versione cinica e sarcastica, Naruto tenerissimo e kawaii!!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho voglia di scrivere questa sasunaru… ne sto leggendo un bel po’ e inoltre mi sto fissando con i cosplay di questo pairing… quindi ho deciso di dar sfogo a questa ossessione ^_____^

 

 

 

 

 

KONOHA’S NINJA ON HOLIDAY by Sasuke Uchiha

 

Era una giornata afosa. Davvero incandescente. A mezzogiorno, proprio quando il sole era alto nel cielo, al culmine del suo splendore e soprattutto calore, io ero ancora a letto, mezzo accecato dalla luce. Sdraiato a pancia in giù, sudato su tutta la schiena e con indosso solo i boxer, il braccio destro mi ciondolava giù dal materasso e nonostante il caldo opprimente non volevo tirarmi su.

Dal piano di sotto, sentivo un rumore di pentolame che cozzava e due voci che ciarlavano, impedendomi così di restare in quel dormiveglia. Spazientito, mi decisi ad alzarmi e mi diressi al bagno. Avevo davvero un aspetto terrificante… i miei capelli erano sparati disordinatamente a destra e a manca, tutto il corpo era una fabbrica di rifiuti organici appiccicosi e i miei occhi due caverne, O_____O. Aprii la doccia e mi lavai sotto l’acqua gelida. Aaaaawww… che sensazione di freschezza, finalmente… U____u. Asciugandomi passai di nuovo di fronte allo specchio… gocce d’acqua mi scivolavano sul collo, gocciolando dai capelli bagnati che ora stavano appiattiti in giù… osservai il mio fisico… uhm, niente male… quei mesi di palestra erano serviti a qualcosa… . Assecondando il mio improvviso narcisismo, restai ad ammirarmi ancora un  po’, *O*.

Uscii dal bagno e tornai in camera per mettere addosso qualcosa di pulito. Aprii la porta e vidi china sul mio letto a tirare su le lenzuola leggere Sakura Haruno. Ragazza dai capelli rosa, slanciata e in un certo senso attraente ma spesso noiosa e soprattutto… piena di forza sovrumana… ereditata sicuramente dall’Hokage: Tsunade-sama, donna anche lei niente male, anche se i suoi cinquant’anni ce li ha tutti… . Tornando a Sakura, che da sempre mi sbava dietro, appena mi vide resto a bocca aperta, letteralmente spalancata: °A° una roba del genere… . Seguii il suo sguardo verde smeraldo fino ad arrivare a me stesso, esattamente sui miei pettorali e poi sull’asciugamano legato in vita. Capii subito i suoi pensieri… e sospirai. Lei tentò di dire qualcosa.

 

“S-Sasuke… i-io… i-io…”

 

Poi cominciò a mormorare qualcosa sconnessamente, così che mi confuse ancora di più le idee. Lanciandomi un’ultima occhiata corse fuori nel corridoio e scese al piano di sotto urlando la sua solita intraducibile esclamazione: shannarooooooooo!!! =_____=’’’

Indossati un paio di calzoncini bianchi e una maglietta blu con disegnato sulla schiena un ventaglio rosso e bianco, simbolo del mio clan, mi spazzolai i capelli modellandoli come al solito sparati all’indietro. Sì, Sakura in fondo faceva bene a sbavarmi dietro… U___U.

Sceso al piano terra mi diressi in cucina. E come immaginavo, non c’era solo Sakura ma anche Naruto Uzumaki, dobe di prima categoria ma anche mio migliore amico. Ultimamente mi ritrovavo a fissarlo spesso: i miei occhi passavano dai suoi capelli, ai suoi occhi azzurri come il cielo estivo, al suo corpo atletico coperto dalla solita tuta arancione con la spirale rossa. Forse pensavo che, in confronto a lui, io avevo più stile, non mi ricordo… ma mi perdevo davvero a fissarlo, cosa per nulla normale.

 

“Buongiorno, Sasuke-kun!” mi salutò allegro seduto al posto dove si sedeva quando veniva a trovarmi.

“Ciao, dobe…”

 

Sakura era ai fornelli a preparare delle frittelle, visibilmente rossa in viso e di sicuro non per il caldo. Naruto era sorridente come sempre… anzi, più del solito… particolare alquanto preoccupante.

 

“Che hai da essere così allegro?” gli chiesi mentre Sakura ci serviva le frittelle.

“Eheheh, stanotte ho fatto un sogno…”

 

Ah beh, se era per un sogno non c’era di che preoccuparsi… probabilmente aveva sognato di riuscire a perfezionare il suo sexy no jutsu o di mangiare tutto il ramen di questo mondo ormai in rovina e decadenza… cominciai a tagliare la mia frittella ricoperta di sciroppo d’acero, mentre Naruto, con la stessa euforia, spremeva il contenitore della crema di cioccolato sulla sua colazione (o per lui era merenda? O pranzo? Non ne ho idea… =___=’’’). Mentre mangiavo quella che per me era la colazione, nonostante l’ora, Naruto riprese a parlare. Da notare che aveva la bocca piena e alcuni pezzi di frittella venivano sputacchiati qua e là.

 

“Ho sciogniato che ciù, ciù e iu” e indicò a turno me, Sakura e sé stesso “annavamo al mae ascieme a tutti i nostci amisci!”

 

Un pezzo di frittella arrivò a pochi centimetri dal mio piatto. Mi trattenni dal saltargli addosso per accoltellarlo e trassi un respiro profondo, U___U*.

 

“Naruto… inghiotti e ripeti… non abbiamo capito niente… cerca di comportarti da normale essere umano e non da bestia… neanche fossi posseduto in questo momento dal Kyuubi…” gli dissi.

 

Quello deglutì il boccone enorme che si era infilato in bocca e ripeté.

 

“Ho sognato che tu, Sakura e io andavamo al mare assieme a tutti i nostri amici!”

“Ma davvero? E allora?”

“Allora perché non lo realizziamo? E’ estate, Sasuke! La nonna Tsunade non assegna missioni in questo periodo e comunque siamo in tempo di pace con tutte le altre terre perciò anche i sensei e gli altri shinobi sono in vacanza!” esclamò dando voce alla sua folle idea.

 

Abbassai la testa, fingendo di riflettere e sentii gli occhi di Naruto puntati su di me assieme a quelli di Sakura. Poi risposi con un secco NO.

 

“Oh, Sasu-kun, perché nooo???” si lamentò Naruto.

“Sasuke-kun, perché non vuoi? Per una volta non ha avuto una cattiva idea…” lo assecondò Sakura.

 

Ci riflettei ancora su infilandomi in bocca in modo provocante un pezzo di frittella. Ero stato talmente provocante che Sakura stava per scivolare dalla sedia =____=’’’ e poi…

 

“NO!” ripetei.

“Uffa, Sasukeeeeeeee!!! Sei veramente crudele!!!” si lamentò nuovamente la testa quadra.

 

Quello strazio doveva finire. Non ce la facevo già più… e ora che mi veniva in mente: ma chi diavolo gli aveva chiesto di venire a casa mia???

 

“Naruto… ho un’idea , anzi direi un patto da proporti: chiedi agli altri se vogliono venire… se ci sarà come minimo un numero di cinque disposti a venire, allora andremo tutti insieme… MA” e a quella contraddizione il biondo si fece più attento “dovrà esserci almeno Kakashi-sensei, chiaro? Se gli altri vogliono possono fare venire i loro sensei, ma io ci voglio assolutamente anche Kakashi, mi sono spiegato?” conclusi.

 

Naruto mi squadrò. Sapevo di averlo in pugno. Ora si sarebbe tirato indietro e sarei potuto tornare ai fatti miei come avevo fatto fino a quel momento.

 

“Accetto!”

 

Quasi mi soffocai con l’ultimo pezzo di frittella.

 

“Accetto!” ripeté Naruto sorridendo.

“Bene” risposi io con un sorrisetto divertito, pulendomi dalla frittella ingurgitata male: non ce l’avrebbe mai fatta a convincere cinque degli altri shinobi…

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

 

Maledetta la mia boccaccia. Che un fulmine mi cada in testa, ora. Anzi, no, il fulmine è il mio elemento, potrei facilmente controllarlo… doppia maledizione! Dove mi trovo ora??? Su un pulmino, seduto dalla parte del finestrino vicino a Naruto che chiacchiera con l’allegra brigata che è riuscito a radunare. E oltretutto è anche numerosa. Dietro di noi ci sono Sakura e Ino che giocano a sasso, carta e forbice per contendersi il posto a fianco a me a pranzo, quando saremo giunti all’hotel.

Siamo partiti ad un orario davvero folle: mezzanotte in punto. Uno a mezzanotte esatta sta dormendo beato o si sta guardando dei film horror vietati ai minori (ma a me servono solo per raccogliere spunti su come ammazzare mio fratello Itachi… +___+)… invece mi sono ritrovato Naruto addosso, sul MIO letto, che urlava peggio di una scimmia urlatrice del Burundi =____=’’’

 

“Sasu-kun, dai, è ora di partireeee!!!” diceva saltando sul materasso, in un evidente stato di sovraeccitazione.

“Ma dai, hai capito che ci devi andare in QUEL posto?...” borbottai ancora mezzo addormentato.

“Sasuke, alzati!!! Qui fuori ci sono gli altri che aspettano solo te!!!”

“Gli… altri?” chiesi improvvisamente.

“Sì, sì, sono riuscito a far venire Kakashi-sensei e gli altri ninja di Konoha! Ci sono proprio tutti, anche Mister Sopracciglione col suo team e Gai-sensei!”

 

Mi alzai e mi diressi verso la finestra dove scorsi tutta l’allegra brigata che in questo momento mi sta spaccando i timpani con cori da stadio. Come aveva detto Naruto c’erano proprio tutti: Kiba col suo sacco di pulci Akamaru, Shino e i suoi insetti fastidiosi e Hinata con Kurenai; Shikamaru, Choji con le sue inseparabili patatine e Ino con Asuma; Rock Lee, Ten Ten e Neji con Gai; e assieme a Sakura anche Kakashi e Sai con Yamato.

 

“Dai, fai una valigia e scendi!” mi chiamò Naruto.

 

Mentre la testa quadra scendeva dal resto del gruppo, io, rassegnato, preparai un borsone con costume da bagno, asciugamani, cambi, occorrente per il bagno… e appena sceso venni accolto, direi letteralmente a braccia aperte, da Sakura e Ino che già avevano indetto la loro battaglia. Osservai il resto del gruppo: Nara era mezzo assonnato come al solito, Hinata invece mezza (o forse completamente) svenuta tra le braccia di Kiba subito dopo aver visto Naruto, Rock Lee faceva aerobica assieme al suo maestro (“Ricorda, Rock Lee, bisogna sempre sfruttare i buchi di tempo per allenarsi e mantenersi giovani!” “Sì, Gai-sensei!”) e Kakashi leggeva “Il Paradiso della Pomiciata 2”, mentre Sai immortalava la scena in uno dei suoi disegni preso all’imrpovviso da una irrefrenabile ispirazione... =____=’’

 

“Ah, Sasu-kun, arriverà presto anche l’Ero-sennin e poi dovrebbero arrivare anche Gaara e i suoi fratelli!” mi annunciò Naruto mentre caricava la mia borsa sul pulmino, che ora sta facendo dei sobbalzi pazzeschi (a causa delle buche sulla strada, dice Gai che è alla guida “Ma i buchi non sono importanti per allenarsi?” chiede stupidamente Rock Lee tra un sobbalzo e l’altro).

“Magnifico…” commentai poco convinto.

“Su, amico, ci divertiremo!” e mi diede una pacca sulla spalla, tanto che io gliene avrei voluta dare una ancora più forte.

 

Ed ora eccoci qua su questo pulmino sgangherato. Per fortuna non sono l’unico a non sopportare queste scimmie urlatrici: anche Gaara con i suoi fratelli, Shino e Neji sono innervositi quanto me; Shikamaru ne approfitta per sonnecchiare (e mi chiedo come diamine ci riesca…).

 

“Naruto… si può sapere dove siamo diretti?” chiedo al mio vicino interrompendo l’ennesima canzone.

“Certo! Stiamo andando verso un porto dove c’è una nave che ci porterà in Giappone!”

“Giappone???” esclamo. Così lontano???

“Esatto! Ho sentito che là fanno un ramen buonissimo e le spiagge sono una favola! Gaara e i suoi fratelli ci sono già stati, sai, per la sabbia…”

 

Stupendo… non potrò nemmeno fuggire in caso mi stufassi di questa banda di matti che ora fanno cori, non più da stadio, ma come delle madame…

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

 

Se non altro ora mi trovo in una stanza tranquilla… no, mi correggo, ho Naruto come compagno di stanza… =____=’’’ addio pace. Siamo stati tutti suddivisi nelle stanze di questo albergo a tre stelle (io, un Uchiha, che dorme in hotel a tre stelle?!), più o meno seguendo le appartenenze alle squadre. Di fronte alla nostra stanza (vorrei poter dire mia, ma con Naruto purtroppo non posso avere il lusso di usare questo aggettivo possessivo dato che secondo la sua logica da mente bacata quello che è mio è anche suo) c’è quella di Kakashi-sensei… un luogo di salvezza quando la notte non riuscirò a dormire per il russare della testa quadra. Oppure potrei andarmene da Gaara e stuzzicarlo un po’ così da fare un bel combattimento con lui…

 

“Non è magnifico, Sasuke?”

“Certo, certo…”

 

Naruto era ancora posseduto dalla sovraeccitazione.

 

“Scommetto che ci divertiremo un mondo! E poi, se questo sogno è diventato realtà, anche diventare Hokage di sicuro non sarà un problema!” esclamò tutto contento.

“Io non ci conterei così tanto…” commentai sdraiandomi sul letto.

 

Comodo. E a due piazze?!?! Insomma, ci avevano affibbiato una camera matrimoniale?!?!?!

 

“Tutto bene, ragazzi?” chiese Jiraiya entrando nella camera.

“Certo, Ero-sennin!” disse Naruto.

“Ooooh, ma che bel letto!! Sarebbe l’ideale se avessi ancora qualche possibilità con Tsunade” osservò il sannin facendo sìsì con la testa.

“Perché lei ha mai avuto speranze con la nonna Tsunade??? =_=” obiettò Naruto.

 

La discussione stava inoltrandosi in argomenti che non mi riguardavano. Erano le 5 del pomeriggio e dopo quel viaggio in nave avevo bisogno di starmene a riposare. Afferrai un asciugamano e me lo misi in spalla.

 

“Dove vai, Sasuke-kun?” chiese Naruto, ricordandosi, miracolosamente, della mia presenza.

“In spiaggia, a rilassarmi… voi due continuate pure a parlare di Tsunade-sama…” dissi aprendo la porta.

 

E uscii sentendo quei due baka riprendere il loro discorso ‘altamente istruttivo’.

In spiaggia si stava davvero bene. Non era troppo affollata a quell’ora e mi stessi sul bagnoasciuga così da far bagnare i piedi dall’acqua del mare che avanzava e si ritirava. Avevo chiuso gli occhi da poco che subito avvertii un’ombra coprirmi dal sole.

 

“Sasuke Uchiha… anche tu qui, eh?”

“Gaara…”

 

Il neo-Kazekage si affiancò col suo asciugamano al mio e si distese anche lui. Io ero nel mio costume a pantaloncino, lui tutto vestito. Come si fa a sopportare a quel modo il caldo???

 

“Sei in camera con Naruto, uh?” mi chiese.

“Già…” confermai.

 

Ci fu una pausa di silenzio.

 

“Come ti trovi con lui?” riprese Gaara.

 

Ma cos’era, un terzo grado??? Non è che era una spia di Tsuande-sama per tenermi d’occhio o roba del genere?

 

“Abbastanza bene…” mentii.

 

Gaara mi guardò eloquentemente.

 

“Uhmmm…” disse come per convincermi a dire ciò che pensavo realmente. E ci riuscì.

“Trovo che sia una piattola irritante, è maldestro, imbranato e ingordo” dissi tutto d’un fiato.

 

Gaara rise. Per la prima volta vedevo quel volto di marmo ridere. Prima questo viaggio stupido e ora Gaara che rideva… ma il mondo allora stava davvero impazzendo…

 

“Però è il tuo migliore amico, non è vero?”

 

Ammutolii… già.

 

“Sì…” ammisi.

“E ti piace”

 

Ne ebbi la conferma. La natura era andata decisamente fuori rotta…

 

“Ma che vai dicendo? Mi sa che forse stai finalmente cominciando a dare segni di insofferenza al caldo” ribattei ironicamente.

 

Mi ridistesi sul mio asciugamano e chiusi di nuovo gli occhi. Gaara riprese a parlare e con quelle parole mi lasciò davvero di stucco.

 

“Sai… anche a me piace…”

“C-come?”

“Oh, sì… sai, prima amavo me stesso e tutto il resto non contava ma Naruto mi ha fatto capire che il mondo è pieno di cose da amare… ora voglio bene ai miei fratelli e amo lui…”

“Gaara, tu non stai bene…”

“Mai stato meglio invece… solo che il mio amore per lui è diverso dal tuo… io non voglio che sia ricambiato…”

“Tutti vogliono un amore corrisposto…” dissi. Da quando facevo il filosofo?

“Già, ma non io… in tutta la mia vita non l’ho mai meritato… ma Naruto se lo merita e voglio che abbia il mio… anche se a sua insaputa…”

 

Quelle parole per me non avevano senso. Se si ama qualcuno si spera sempre di essere ricambiati… che razza di ideologia seguiva quel tipo?

 

“Comunque, a mio parere anche tu provi qualcosa per il caro Naruto…” disse.

“Smettila di sparare fesserie…”

“Se ora dici così, presto te ne renderai conto tu stesso… per come la penso io, tu saresti il più adatto per lui… e io sarei felice di vederlo assieme a te…”

 

Gaara si alzò e fece ritorno all’hotel. Bah, quella vacanza stava facendo impazzire tutti…

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

 

“Cosa vogliamo fare, oggi?” chiese Naruto mentre il giorno dopo facevamo colazione tutti insieme alla nostra tavolata.

“Andiamo in spiaggia a divertirci un po’!” propose Sakura.

“Che seccatura…” mormorò Shikamaru.

“E dai, Shika Shake, devi avere un po’ più di spirito giovanile!” esclamò Rock Lee.

Tutti:”SHIKA SHAKE???”

“Sì… perché devo averlo solo io un soprannome stupido?” obiettò Lee.

“Anche Naruto ce l’ha…U___U” intervenne Ino. Sante parole.

“Giusto! Vero, testa quadra?” confermò Kiba.

“TT_____TT siete tutti crudeli…” piagnucolò Naruto.

 

Da quando quel viaggio era cominciato mi era stato sempre vicino in ogni momento della giornata, quasi non gli bastasse che fossimo compagni di stanza. Però, al contrario del solito, la sua compagnia non mi dava fastidio… lo dicevo io che la natura stava prendendo un brutto giro…

Comunque, in spiaggia le ragazze organizzarono un torneo di beach volley con squadre da tre o quattro. Ovviamente perciò giocai con Naruto, Sakura e Kakashi-sensei e ogni tanto davamo il cambio a Yamato e Sai. Sakura  e Ino continuavano ad essere in competizione per farsi notare da me… sbagliando così ad ogni ricezione e attacco. Naruto invece, contro ogni aspettativa, se la cavò egregiamente facendo passaggi e ricevendo palloni con classe e tecnica… magari fosse stato così bravo anche all’accademia… =_____=’’’ però mi colpì molto questo suo lato atletico e mi sorpresi quando mi accorsi di essermi soffermato a fissarlo a lungo… che diamine mi succedeva??? Da quando ammiravo Naruto???

Dopo il torneo, ci fu chi fece il bagno e chi restò a prendere il sole. Io, personalmente, volevo farmi una bella tintarella, se non intera almeno parziale (dato che ci tengo alla mia privacy… U___u). Invece tutto ad un tratto mi sentii dell’acqua gelida e salata cadermi addosso. E chi poteva essere stato se non quel dobe biondo?!

 

“Ahahah, Sasu-kun!!! Vieni a prendermi!!!”

 

Incredibilmente mi misi a rincorrerlo per la spiaggia fino a che lui non si tuffò nel mare lasciandomi bloccato a riva.

 

“Sasuke!!! Dai, vieni, non avrai mica paura dell’acqua!” mi urlava la testa quadra ad una distanza di una decina di metri.

 

Non è che io abbia paura dell’acqua… e solo che… non la sopporto, ecco… almeno non così… fare la doccia mi piace ma l’acqua allo stato ‘naturale’ mi terrorizzava… forse perché…

 

SASUKE RICORDA

“Mamma, mamma!! Guarda! Ho trovato un granchio!”

“Attento, Sasuke, ti potrebbe pizzicare”

In quel momento il bambino con il granchio in mano sentii qualcosa sfiorargli la gamba. Terrorizzato si voltò ma non c’era nessuno. La cosa lo sfiorò ancora. Per lo spavento, Sasuke cadde all’indietro, in acqua, perdendo di mano il granchio che, stizzito, lo pizzicò proprio sulla gamba sfiorata da quella che era una alga.

“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhh!!! Mammaaaaaaaaaaaaaaaaa, qualcosa mi ha fatto maleeeeeeeeeeeeee!!!”

“Sasuke!”

Il bambino si fece curare dalla madre ma da quella volta non aveva più avuto il coraggio di metter piede in mare.

FINE RICORDO

 

“Allora, Sasu-kun, ti decidi o no???” il dobe mi continuava a chiamare.

“Torno a prendere il sole…” gli dissi e me ne tornai sul mio asciugamano.

“Brutti ricordi?” mi chiese Kakashi-sensei quando mi sdraiai a pancia in giù.

“Lasciamo perdere…” borbottai.

 

Lui rise e tornò alla lettura del “Paradiso della Pomiciata 2”.

Tutti gli altri si stavano divertendo un mondo, io invece mi sentivo inquieto. Non ero riuscito a seguire Naruto in mare… chissà cosa aveva pensato di me. Pensando al diavolo arrivarono anche le corna, infatti Naruto mi raggiunse al mio asciugamano, bagnato fradicio dopo la lunga nuotata.

 

“Aaaaah, che bella sensazione! Sasu-kun, come mai non sei entrato? L’acqua era magnifica, l’hai sentito prima no?” ridacchiò accennando al suo scherzetto.

“Sì ma… non mi andava…” mormorai voltando la testa dall’altra parte.

“Ehi, c’è qualcosa che non va, amico?” mi chiese Naruto.

“Va tutto benissimo”

“Io non credo… per caso mi tieni nascosto qualcosa?” insisté.

“Ecco… io… no… cioè… sì, ma… io… non sono entrato in acqua perché… ho avuto… una brutta esperienza da piccolo… e da allora…”

“Davvero? Scusami allora se ti ho fatto tornare in mente brutti ricordi! Mi dispiace!” si scusò subito Naruto.

“Ehi! Non… non mi prendi in giro?”

“Perché dovrei? Tutti hanno una paura, io per esempio ho paura che non venga mai più prodotto il ramen! Per me sarebbe una catastrofe!” mi rispose con un sorrisone.

 

Sempre il solito mangione… però questo mi tirò su di morale… ora però mi sorgeva un altro pensiero: perché mi preoccupavo di ciò che avrebbe pensato Naruto di me? In fondo, io sono sempre stato superiore a lui… ecco, forse non volevo che mi superasse… no, la verità è che tenevo alla sua opinione e che ormai lui era molto importante per me… stavo perdendo la ragione =___=

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

 

La seconda sera, uscii assieme a Naruto, Sakura e Sai per andare a visitare il lido. Camminammo sul lungomare stipato di bancarelle che vendevano un sacco di cianfrusaglie inutili.

 

“Wow! Che belloooooooo!!! Sasu-kun, vieni a vedereeeeeeee!!!” gridò Naruto che si era soffermato di fronte una bancarella.

 

Mi allontanai da Sakura e Sai e raggiunsi Naruto.

 

“Guarda, guarda!” ripeteva Naruto.

 

Guardai cosa indicava il suo dito e vidi il motivo di tanta euforia: un semplicissimo, banalissimo, inutilissimo portachiavi a forma di ranocchia di color verde pistacchio, con una faccia da ebete cucita se non altro in modo accurato. Naruto tirò fuori da non so dove (non riesco a capire come riesca a nascondere certe cose in quella sua tuta arancione) il suo portamonete, anch’esso ranocchioso, e ci dette un’occhiata all’interno, riemergendone poi con espressione avvilita.

 

“Non ho più un soldooooooooo!!!” iniziò a frignare.

 

Io, in queste situazioni normalmente cerco di sistemare il problema, ma ora avrei solo voluto scappare (cosa che tra l’altro non faccio MAI). Mi portai una mano in faccia imbarazzato mentre lui strillava e si agitava davanti al banco.

 

“Uffaaaaaaaa, io lo voglio, lo voglio, lo voglio!!! >_______<” strepitava.

“E va bene, te lo compro io!”

 

Naruto si zittì. E mi fissò. Odio quando mi fissa in quel modo. E soprattutto odio quello che fa sempre dopo. Mi abbracciò come un orsacchiotto.

 

“Grazieeeeeeeeeeeeeeeee Sasukeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!” mi urlò nell’orecchio mentre mi stringeva.

 

Comprato quel portachiavi, Naruto continuò ad avere il sorriso sulle labbra per tutta la nostra passeggiata, anche dopo che Sakura lo scaraventò a cento metri più in là, indignata che lui mi avesse potuto abbracciare senza che io avessi fatto una piega.

 

“Entriamo in quel locale?” propose Sai indicando un piccolo pub all’angolo del lungomare.

“Come mai ci inviti a prendere qualcosa da bere? >____>” chiese Naruto non proprio convinto.

“Per conversare e conoscere meglio le persone bisogna invitarle a bere qualcosa in compagnia… almeno, questo l’ho letto su un libro U____U” rispose Sai.

“Buona idea, Sai, avevo giusto sete!” esclamò Sakura allegramente. “Dai, Sasuke, andiamo!” disse poi prendendomi a braccetto e trascinandomi.

 

Sakura mi stette appiccicata tutto il tempo al pub (probabilmente per vendicarsi e recuperare quello che aveva fatto Naruto alla bancarella del fantomatico portachiavi…). La cameriera venne a prenderci le ordinazioni.

 

“Sasuke??? O____O”

 

Alzai lo sguardo. Oh no. No, no, no, no, no… tutto ma non…

 

“Karin!” la salutò Naruto con la mano.

“Tu cosa ci fai qui, piccolo scarafaggio biondo?” esclamò irritata Karin.

“Semmai cosa ci fai tu qui! Da quando hai cominciato a lavorare come una persona normale?” ribatté Sakura.

 

Si capì subito che anche con Karin Sakura non andava d’accordo. Dopotutto con Karin non ci andava d’accordo nemmeno Suigetsu. E mentre le due cominciarono la loro sfilza di insulti, consumando il loro intero repertorio, comparve dal nulla proprio Suigetsu.

 

“Karin, a quel tavolo stanno aspettando te!” chiamò la rossa.

 

E poi vide anche me. Dannazione.

 

“Sasuke-kun, quanto tempo, eh?”

“Eh…=____=’’ ” riuscii solo a dire.

“Oh, vado subito da quei clienti appena ho finito qui, tesoro!” rispose Karin al richiamo di Suigetsu.

 

TESORO??? Dovetti averlo esclamato ad alta voce senza che me ne accorgessi perché i due mi risposero.

 

“Già, dopo le nostre varie vicende, ci siamo resi conto di essere fatti l’uno per l’altra *O*” spiegò Karin guardandolo dolcemente (e detto alla Uchiha: mielosamente).

“Sì, devo dire che ho capito di essere stato un vero stupido… così, resici conto di questo nostro amore, abbiamo deciso di abbandonare la carriera da ninja e di venire a lavorare in Giappone ^___^” concluse Suigetsu con un sorriso che mostrava i suoi denti aguzzi.

“Inoltre il pub va a gonfie vele perché alle ragazze piace molto il mio Succhan, mentre io piaccio ai ragazzi” continuò Karin.

“Già, ma se solo qualcuno osa toccarti o provarci con te, lo faccio a fette! Conservo ancora la spada del grande Zabuza apposta” affermò Suigetsu.

 

Amore? Tutto quel miele? Karin e Suigetsu? SUCCHAN??? Questa non era una vacanza al mare, ma all’Inferno!!

I due intanto si allontanarono scambiandosi effusioni più melense delle loro parole e poco dopo arrivò un altro cameriere (per fortuna) a portarci le nostre bibite. Tutta quella pazzia di cui il mondo ora sembrava impregnato mi fece ordinare più di una birra e anche due whisky mescolati con del rum (TANTO per esagerare… TANTO peggio di così…). E mi ubriacai. La prima volta che mi sbronzavo. Percepii all’improvviso una pace interiore che non avevo mai provato… vedevo tutto doppio e barcollavo come se fossi stato sulle montagne russe in pieno inverno con la pioggia battente ma nonostante questo non mi dava fastidio sentire Sakura afferrarmi per un braccio e nemmeno la voce di Sai che diceva di aver letto qualcosa su come far smaltire la sbronza ad un amico. L’unica cosa che sentivo veramente, che continuavo a vedere e sentire chiaramente era Naruto che mi sorreggeva con un mio braccio attorno alle sue spalle.

 

“N-Naruto…”

“Sasuke, adesso torniamo in hotel, vedrai che ti sentirai meglio dopo una dormita!” mi diceva all’orecchio in un sussurro così dolce che mi convinse.

 

Mi feci trascinare fino in camera nostra e Naruto mi fece distendere sul letto che avremmo dovuto condividere. Il mio corpo fremeva, scosso dalla fibrillazione che l’alcol mi stava trasmettendo. Vidi Naruto in contorni sfocati che si dirigeva in bagno e tornava con un panno bagnato che mi posò in fronte. Aveva un’espressione davvero preoccupata. Però in quel momento non me ne resi veramente conto. Quando vidi quell’espressione così deliziosa sul suo viso, preoccupata per me, non riuscii a fare a meno di impedire al biondo di allontanarsi dal letto.

 

“Sasuke, devo andare a chiedere a Kakashi-sensei se per domani noi possiamo restare qui in hotel… devi smaltire un po’ tutto quello che hai bevuto” mi disse Naruto.

 

Lo avevo afferrato per una manica e lo guardavo implorante. Non mi ero mai sentito così vulnerabile. Naruto si riavvicinò al letto e si sedette sul bordo. Mi girò il panno bagnato dall’altro lato sulla fronte e poi prese a guardarmi con la stessa espressione impensierita. La vulnerabilità che provavo venne subito rimpiazzata da una voglia. Una voglia davvero impellente che però allo stesso tempo non volevo soddisfare. Nonostante tutto l’alcol che vagava nel mio corpo, riuscivo a capire che quello che desideravo così all’improvviso era una cosa che non avevo mai voluto prima. Volevo Naruto. E non nel senso che volevo la sua compagnia. Volevo che fosse mio… che diventassimo una cosa sola… insomma, avete capito! Mi alzai lentamente a sedere.

 

“Sasuke, no! Devi stare sdraiato…” mi disse premuroso Naruto.

 

Ma questo peggiorò solo la situazione. Gli misi le mani sulle spalle e lo fissai negli occhi. Chissà che brutta visione ebbe di me… . le mani poi scivolarono sul suo collo mentre il mio viso si avvicinava al suo. Sul quello di Naruto vidi comparire un’espressione stavolta di sorpresa mista a panico. Ma io, ubriaco com’ero, non mi rendevo nemmeno conto di quello che stavo facendo. Alla fine lo baciai. E con molta passione. Una passione esagerata… ma d’altronde ero ubriaco. La mia lingua uscì piano cercando di farsi strada sulla bocca di Naruto, segno evidente che volevo approfondire. Naruto non sapeva quale sarebbe stata la cosa migliore ma mi assecondò e socchiuse le labbra. Riuscii così a fare il primo passo. Ma volevo di più. Cominciai a tirar giù la cerniera della sua tuta. Sentii la sua mano passare sulla mia… sì, ce la stavo per fare… ma… ma… . Contro ogni mia aspettativa e pensiero che avevo in quel momento, Naruto con quella mano mi bloccò. Interruppe il bacio e tornammo a guardarci.

 

“Dai, Naruto… ho voglia…” gli dissi con una nota di lamentela nella voce.

“No, Sasuke… non stai bene, sei ubriaco… devi dormire… per piacere…”

“Ma anche tu vuoi…”

 

Ho già maledetto la mia boccaccia, vero?

 

“Sì, Sasuke, ma… non ora, non in questo modo… voglio che tu ne sia consapevole…” mi rispose.

“Ma ne sono consapevole ora! Dai, Naruto, non farti pregare…” ribattei cercando di riprendere a tirar giù la cerniera.

“NO”

 

Naruto disse quel monosillabo negativo in modo fermo e duro. A quel punto mi fermai. Ci scrutammo ancora negli occhi, poi io mi sdraiai di nuovo e mi voltai dall’altra parte.

 

“Vado da Kakashi-sensei… buonanotte Sasuke” mi avvertì Naruto e sentii la porta aprirsi e chiudersi poco prima che anche i miei occhi si chiudessero.

 

Dannato alcol…

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

 

La mattina dopo mi svegliai che era quasi ora di pranzo. Il sole entrava dalla finestra che qualcuno aveva lasciato aperta, così da far entrare un po’ di quella poca brezza che spirava là fuori. Ma crepavo di caldo lo stesso: per forza, ero tutto vestito! A questo proposito, mi venne da ripensare alla notte precedente… porcaccia la miseria!!! Avevo baciato Naruto!!! Non una persona qualsiasi, ma NARUTO!! Cioè, NARUTO UZUMAKI, il mio migliore amico! Per di più maschio! Va bene che ero ubriaco però c’è un limite a tutto… ma forse sono io che sono anormale e quindi non ho limiti nemmeno in queste cose… . Mi sforzai di ricordare se fosse successo qualcos’altro di strano e mi venne in mente la richiesta imbarazzante che gli avevo fatto. O______O. Non ero semplicemente ubriaco, ero proprio andato in pallone! Però… ero vestito… quindi non era successo niente, non avevamo fatto nulla… meno male. O forse no. Anzi sì. No. Sì. Mi stava scoppiando il cervello! Se io avevo baciato Naruto significava che avevo… quella ‘tendenza’… ma lui? Non avva fatto niente perché non voleva approfittarsene oppure perché era un essere normale al contrario di me?

Con questi pensieri assurdi e completamente anomali per una persona sana di mente, quasi non mi accorsi che entrò proprio l’oggetto di quei pensieri nella stanza con un vassoio pieno di roba da mangiare.

 

“Naruto!” esclamai. E subito mi venne un dolore lancinante alla testa.

“Buongiorno Sasuke! Mettiti seduto appoggiato al cuscino così non ti viene mal di testa… ho portato della roba per farti fare pranzo… e… ehm, eheh… ho mangiucchiato delle patatine… sai, avevo anche io un certo languorino ^____^’’ ” mi salutò lui.

 

Mi posò il vassoio sulle gambe e si sedette a fianco a me dalla sua parte di letto.

 

“Sono contento che sei riuscito a dormire ^___^ dopo quella bevuta pensavo che avresti passato una notte d’inferno, ma per fortuna sembri reagire bene” disse sorridendo.

 

Non accennò minimamente a quello che avevo fatto. Il che forse era un bene ma io sentivo di doverne parlare. Insomma, non era una cosa normale, ci eravamo baciati! Dovevo sistemare la faccenda e il prima possibile. Tentai di parlare.

 

“Naruto… senti…”

 

Ma, ovviamente, venni interrotto da Rock Lee che entrò in stanza col suo modo di fare travolgente (i cardini della porta stavano per cedere).

 

“Sasuke-san, come va? Passata la sbornia? Sakura-san mi ha raccontato tutto quanto! Sai, anche io quando bevo alcolici divento matto, non mi reggo in piedi e faccio male a tutti e…”

 

Parlava e parlava… mi faceva solo aumentare il dolore alla testa. Naruto, per una volta, sembrò capire cosa provavo, così mandò via Rock Lee che intanto continuava a parlare, più con sé stesso che con noi…

 

“Dicevi, Sasuke?” mi chiese Naruto tornando a sedere.

“Ah, sì, dicevo… ecco…”

 

La porta si riaprì di nuovo e, mentre io mi rodevo il fegato per la rabbia, Kiba e Hinata erano venuti ad invitare Naruto ad andare con loro alle terme dell’hotel.

 

“Mi dispiace ragazzi, devo restare con Sasuke” rispose indicandomi nel letto come se fossi un malato di lebbra o tubercolosi che necessità di assistenza 24 ore su 24.

 

Finalmente tornammo soli. E sputai il rospo (termine adatto dato che quando Naruto usa il jutsu del richiamo compare un rospo enorme… =___=’’).

 

“Naruto, ieri ci siamo baciati. So che ero ubriaco fradicio però… volevo chiederti scusa se ti ha dato fastidio, non succederà più… mi dispiace moltissimo”

 

Non avrei dovuto mettere quel ‘se’ per il fastidio… io volevo che Naruto dimenticasse la cosa perché gli aveva fatto schifo, non che se la ricordasse.

 

“A dire la verità, penso che baci molto bene…” mormorò Naruto arrossendo un po’.

“C-cosa?”

“Sì, dai, hai capito… non mi ha dato alcun fastidio e… anzi… mi ha reso… felice… è vero che eri ubriaco ma secondo me l’avresti fatto… prima o poi…”

“E chi te lo assicura?” ribattei cercando di fare il duro e di non voler ammettere l’evidenza.

“Ora lo rifaresti?” mi chiesi quindi Naruto.

 

Lo guardai. Ora che mi faceva riflettere con calma… sì. Sì, volevo rifarlo. Era palese a lui eppure io non volevo accettarlo. Naruto mi piaceva, altrimenti non mi sarei mai perso a fissarlo, non mi sarebbe mai importato della sua opinione, non sarei riuscito a condividere una camera con un letto matrimoniale con lui… .

Per tutta risposta alla sua domanda, mi rimisi seduto, così che ci trovammo l’uno di fronte all’altro. Dal suo volto non traspariva il minimo senso di paura o di imbarazzo. Semplicemente aspettava e basta. Così feci finire la sua attesa. Ci unimmo in un altro splendido bacio, che però fu lui ad approfondire. Lentamente mi spinse in giù per farmi sdraiare di nuovo e continuammo a baciarci.

 

“M-mi piaci… Naruto” gli sussurrai nell’orecchio.

“Attendevo da molto che me lo dicessi… tu mi sei sempre piaciuto… io… ti ho sempre amato…” mi rispose lui timidamente.

“Perché, allora, non ti sei mai rivelato?”

“Temevo che… mi avresti respinto…”

“Il solito dobe…”

 

E ci ribaciammo.

 

“Sai… tu piaci anche a Gaara” confessai.

“Che cosa? Davvero?” si stupì Naruto.

“Non te ne eri mai accorto?? O___o”

“No XD”

“=____=’’ ”

“Ma quando te l’ha detto?” mi chiese tornando serio.

“Quando tu eri rimasto qui in camera con Jiraiya-sama, io l’ho incontrato in spiaggia e lì mi ha fatto una specie di psicoanalisi… direi inoltre azzeccata” risposi con un mezzo sorriso.

“Ma perché non me l’ha detto?”

“Di certo non per il tuo motivo… non ti ha detto nulla perché non vuole essere ricambiato… dice che tu tra i due sei quello che si merita di essere amato perciò preferisce amarti da lontano e restarti amico… ma sarà felice se tu… ecco… se tu sarai con me…” spiegai.

“Lo farò allora… sia perché lo voglio sia per farlo felice”

“Lo diciamo agli altri?” domandai.

“Per forza… altrimenti se vorremo fare qualcosa dovremo sempre farlo di nascosto…”

“Però sarebbe più eccitante così” commentai.

“Ahahah, ma immagina Sakura che faccia farebbe se lo venisse a scoprire così male!” rise Naruto.

 

Eravamo sdraiati uno sopra l’altro e conversavamo come se quel nostro amore fosse stata la cosa più normale di questo mondo. Quando dicevo che il mondo era impazzito dicevo proprio il vero… .

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

 

La nostra vacanza si concluse due settimane dopo. Io e Naruto avevamo deciso di dire la verità agli altri quando saremmo tornati a Konoha, così da informare anche Tsunade-sama. Anche se Naruto aveva insistito per parlare con Gaara prima del ritorno.

 

“Gaara, sei qui?” Naruto socchiuse la porta della camera dei tuoi fratelli Sabaku.

“Naruto…” esclamò stupito il rosso.

 

Io ero rimasto fuori dalla porta. Naruto mi aveva costretto ad accompagnarlo… . Intanto sentii un’altra voce che riconobbi essere di Kankuro.

 

“Che ci fai qui, Uzumaki? Credevamo fossi in spiaggia a divertirti con Jiraiya-sama a guardare le donne in bikini e topless”

 

Per un attimo intravidi Naruto sbavare a quei pensieri e, inaspettatamente, sentii crescermi dentro una gelosia enorme. Solo io dovevo far parte delle sue fantasie! Almeno, mi venne da pensare quello.

 

“No, no” rispose Naruto ripresosi da quell’illusione che non avevo di certo creato io col mio sharingan “in verità volevo parlare con Gaara… in privato…” spiegò.

 

Sentii che Gaara aveva sbattuto contro un mobile per la sorpresa. Forse gli era passato per la testa che Naruto stesse per dichiararsi… un po’ compativo il giovane Kazekage…

 

“Come volete vi lascio soli!” acconsentì Kankuro e preso un asciugamano uscì fuori.

 

Ci squadrammo. Luiera in costume, diretto in spiaggia, mentre io ero ancora vestito.

 

“Ho già capito cosa è successo… mi auguro solo che Gaara la prenda bene…” disse Kankuro.

 

Da dentro si sentiva la voce di Naruto che aveva preso a parlare con Gaara.

 

“Senti, Gaara… io e Sasuke… ecco, beh… ci amiamo… lo abbiamo scoperto da poco… però… Sasuke mi ha detto che tu… tu mi ami… io non voglio farti soffrire, ti prego, non soffrire a causa mia!”

“Io non ne soffro, Naruto…”

“Come?”

“No… anzi, ho detto a Sasuke che sarei stato contento di vedervi insieme… di vedere te felice… io ti amo ma preferisco che sia l’unico a provare queste cose e che tu non mi devi ricambiare… Sasuke in ogni caso saprà renderti più felice di me…”

“Gaara… io però…”

“Non ti sentire incolpa, Naruto…”

 

Le loro voci si spensero per trenta secondi. Lo sapevo. Ma andava bene così. Potevo concederglielo a Gaara. In fondo non ne avrebbe avuta mai più occasione di baciarlo… perché io non lo avrei mai lasciato andare ora che lo avevo trovato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oh no, non è finita qui. L’autrice non ha messo quella insulsa cornicetta perché c’è ancora qualcosa che devo dire.

Quella fu la vacanza più bella che io abbia mai vissuto. In fondo, assieme a quella gabbia di matti mi ero divertito. Avevamo passato molte giornate allegre insieme.

Tornati a Konoha riferimmo la situazione prima all’Hokage. Tsunade-sama fu indulgente con me e Naruto e ci concesse la sua approvazione. Poi toccò ai nostri amici e compagni. Vennero informati tutti ma decidemmo di lasciare per ultima Sakura, dato che era la nostra compagna di squadra e migliore amica.

Tutti gli altri team ormai sapevano e non avevano nulla in contrario. Anche Kakashi-sensei approvava.

 

“lo sospettavo che prima o poi sarebbe successo” ci disse “anche il libro lo dice” e il libro non era più “Il paradiso della Pomiciata 2” ma “Yaoi Friends” (nuova uscita di Jiraiya, non ancora in vendita ma Kakashi ne ebbe una copia omaggio come anticipo dal sannin).

 

Quando riferimmo la cosa anche a Sakura era una giornata di agosto. Il sole era sempre caldissimo ma noi sudavamo freddo per la tensione. Io e Naruto eravamo andati a casa di Sakura, dicendole che dovevamo parlarle faccia a faccia. Mi sa che lei aveva pensato che io finalmente volessi mettermi con lei e che Naruto volesse dirle che si arrendeva e la cedeva a me, perché si presentò sulla porta per accoglierci con uno dei suoi vestiti migliori. Poi ci fece accomodare in cucina attorno al tavolo e ci offrì da bere. Cominciai io a parlare.

 

“Sakura… tu sei nostra compagna da tanto tempo…”

“Già” confermò Naruto “e quindi devi sapere anche tu quello che gli altri hanno già saputo”

 

Male. Per colpa di Naruto il mio inizio era stato rovinato. Ci sto assieme ma mi viene lo stesso voglia di picchiarlo a sangue.

 

“Come lo sanno già tutti? Perché?” chiese Sakura sospettosa.

“Perché tu sei… più importante e quindi era meglio se lo sapevi per ultima” giustificò Naruto.

 

No, non andava bene.

 

“Allora, coraggio, sputate il rospo” disse.

 

Di nuovo quel modo di dire decisamente adeguato per Naruto e non per me. E fu questa la nostra rovina. Perché fu proprio Naruto a sparare in quattro e quattr’otto la cruda verità.

 

“Io e Sasuke ci amiamo!” disse col suo solito sorrisone che però ora non era il momento di sfoderare.

“…………….”

“Sakura?” chiedemmo in coro io e Naruto.

 

Sakura era diventata bianca in viso. Provai a scrollarla ma non ebbe reazioni.

 

“Comunque volevamo che tu lo sapessi dopo gli altri perché sei la nostra migliore amica e pensavamo che ci avresti capiti subito!” riprese Naruto.

 

Ma sarebbe stato più corretto dire che solo lui l’aveva pensato. Io volevo dirglielo per ultima perché sapevo che la sua sarebbe stata la reazione peggiore. Non ebbi il tempo di agguantare Naruto per il collo per strangolarlo che Sakura cadde dalla sedia e svenne.

 

“Oh dannazione!” imprecai.

 

Naruto si sporse dal tavolo verso l’altra parte per osservare Sakura a terra.

 

“Pensi che si riprenderà?” chiese innocente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco… ora è finita. Sappiate solo che io e Naruto siamo felici. Così come aveva detto Gaara, siamo riusciti a renderci felici reciprocamente e proseguiremo nella nostra carriera di ninja della Foglia accompagnati dal nostro amore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Che bella, mi piace ^________^ questo carattere cinico che ho impresso a sasuke mi fa troppo scassare XDXDXDXD spero che vi sia piaciuta! Caspita, è una one-shot ma è lunghissima O____o non avrò esagerato? È solo che era una storia che poteva essere resa solo così e non in più capitoli, xkè l’avevo pensata in modo molto semplice, non mi andava di farla approfondita. Anke xkè scnd me è già profonda di suo… cioè, l’amore tra sasuke e naruto è profondo xkè sn legati da sempre quindi… direi che sn soddisfatta ^_______^ commentate pleaaaaaaaase e non perdetevi le mie prossime ff (one-shot e non!) kisuuuuuuuuuuu a tuttiiiiiiiii!!!! By Luna The Moonlight

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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