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Autore: Kessi    29/03/2010    2 recensioni
Solo in quel momento si accorse di quanto fosse imbarazzante e strana quella situazione. Certo, lei e Oliver passavano molto tempo insieme, ovviamente, lavoravano per la maggior parte del tempo … Ma questo tipo di situazione era del tutto nuova.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Chloe Sullivan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Happy Birthday

 

 

Il sole splendeva alto nel cielo di Metropolis, e tutto sembrava presagire una giornata tranquilla, senza mostri da fermare o assassini di cui occuparsi. Ma quello era un giorno fin troppo monotono, quasi ordinario.
Chloe sbuffò, aggiustandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio destro. Era il giorno del suo compleanno e non aveva nessuno di davvero importante con cui condividerlo. Il suo migliore amico, Clark, era in giro a salvare il mondo, sua cugina Lois era fuori città per uno scoop e la ragazza era sola … Almeno, apparentemente sola.
Prese il regalo che le aveva portato Clark e lo scartò: era l’ultimo palmare uscito sul mercato, il migliore. Sorrise. Il ragazzo conosceva molto bene i suoi gusti.
Sua cugina Lois, invece, le aveva preso un vestito all’ “ultima moda”, come lo aveva definito lei.
Si alzò dal divano, posò la tazza di caffè sul tavolo e andò a farsi una doccia veloce, per rinfrescarsi.
Usò il suo bagno schiuma preferito, associato a shampoo e balsamo e venne avvolta dai ricordi, anzi dall’unico ricordo che da tempo la tormentava: Jimmy.
Gli mancava davvero molto, gli mancava la sua dolcezza, il suo farla sentire amata in ogni occasione … Gli mancava immensamente e avrebbe fatto di tutto per poterlo rivedere un’ultima volta, per ricordargli quanto lo amava. Non avevano avuto tempo a sufficienza per dimostrarselo e ormai era troppo tardi.
 Sospirò, poi uscì dal box e si avvolse nel suo accappatoio bianco, dopodiché  si pettinò i capelli accuratamente, in modo da togliersi tutti i nodi.
Venne distratta dallo squillare del suo palmare. Aveva ricevuto un nuovo messaggio. Sul display c’era scritto Oliver Queen. Il testo diceva Sto venendo a casa tua.
La ragazza si agitò: non amava le visite a sorpresa. Corse in bagno e si asciugò i capelli al meglio, dopodiché indossò una camicetta rossa e un paio di jeans freschi.
Qualche minuto dopo, suonarono al campanello. Aprì la porta e si ritrovò davanti il miliardario Oliver Queen. Gli sorrise in modo ambiguo.
“Ciao, Chloe” la salutò.
“Ciao. Prego, entra pure”.
Il ragazzo si guardò attorno, benché non ne avesse realmente bisogno. Conosceva la casa di Chloe, ci era stato altre volte. Ovviamente, tutto era in ordine, tranne per qualche foglio sparso sulla scrivania.
“Ho pensato di venirti a trovare, non ti dispiace, vero?”
“No, non così tanto” ironizzò la ragazza “Allora Oliver, cosa ti porta fin qui? Di che hai bisogno?”.
Oliver ridacchiò “Di niente, in realtà. Sono venuto per farti gli auguri. È il tuo compleanno, no?” chiese. Ovviamente, era una domanda inutile. Oliver sapeva esattamente che era il giorno del compleanno di Chloe, come poteva non sapere la data di nascita della ragazza di cui si era innamorato?
“Oh” rispose Chloe sorpresa “Beh grazie. Non credevo che te lo fossi ricordato”. Gli sorrise. “Allora, calma piatta a Metropolis?”.
“Già. Il lavoro grosso lo sta sbrigando Clark.” Si giustificò il biondo. “Ti  ho portato questa” disse indicando una torta.
“Grazie!” esclamò la ragazza “Chi l’ha preparata?”
“Veramente l’ho fatta io” ammise Oliver “Almeno, ci ho provato. Ti avverto che non so come sia venuta”.
“Quindi sono una specie di cavia?”
“Sì, diciamo di sì”. Rise. Il modo in cui scherzava con Chloe, era la cosa che più amava di tutto. Era così spontaneo, così semplice …
“Beh, correrò il rischio. Non capita tutti i giorni di assaggiare una torta preparata dal miliardario Oliver Queen! È da prima pagina!” ironizzò felice.
“Lo prendo come un complimento” disse mentre si sedette a tavola.
La ragazza tagliò due fette di torta, poi si sedette di fronte a Oliver. Solo in quel momento si accorse di quanto fosse imbarazzante e strana quella situazione. Certo, lei e Oliver passavano molto tempo insieme, ovviamente, lavoravano per la maggior parte del tempo … Ma questo tipo di situazione era del tutto nuova.
Chloe assaggiò il primo boccone di torta, quando sul suo viso si disegnò un’espressione di disapprovazione. “Oliver, lasciatelo dire, non sei portato a fare il cuoco” gli disse la ragazza, mentre cercò di ingoiare quel piccolo pezzo.
Il ragazzo allora decise di assaggiarne anche lui un pezzo, ma rimpianse di averlo fatto. Era acida, e pesante.
“Hai ragione, Chloe” rispose ridendo, poi si alzò per posare i piattini nel lavandino.
“Ma comunque Oliver, apprezzo il gesto. È stato molto carino da parte tua. Però … Pensa a fare il supereroe e non a fare il pasticciere”.
I due scoppiarono in una risata fragorosa. Dopo si guardarono negli occhi. Oliver osservò attentamente gli occhi svegli e curiosi di Chloe, mentre la ragazza si perse ad osservare gli occhi del giovane, che in quel momento brillavano di ilarità. Il silenzio regnò sovrano in quell’istante, e l’elettricità che si era creata era palpabile.
Oliver si avvicinò lentamente al viso della ragazza, che abbassò gli occhi. Valutò l’opzione di allontanarsi, poiché non era ancora pronta, non dopo tutto quello che era accaduto.
Il giovane la colse di sorpresa e la baciò. Chloe era indecisa se ricambiare o meno, ma poi guardò Oliver. Il modo in cui la baciava, la spinse automaticamente a contraccambiare quel bacio inaspettato.
Si sentivano solo i loro respiri, Oliver riuscì a sentire il profumo di vaniglia dello shampoo che aveva usato Chloe quella mattina e sorrise. Dolcemente si staccò da lei.
Lo guardò negli occhi e abbozzò un sorriso.
“Chloe io …” cercò di dire il ragazzo.
“Grazie” rispose la ragazza, sorridendogli.
“Beh, se vuoi, posso fare molto di più” scherzò Oliver, guardandola negli occhi.
La bionda sbuffò, alzando gli occhi al cielo. “Stupido!” lo rimproverò scherzosamente.
“Preparati. Ti porto fuori”.
“Che cosa?!” urlò Chloe.
“Hai capito bene. È il tuo compleanno e non voglio vederti marcire qui dentro, per cui prenditi una giacca e usciamo.”.
“E chi te lo dice che io abbia voglia di uscire?” gli chiese sfidandolo.
Oliver si avvicinò a lei pericolosamente “So essere molto convincente, signorina Sullivan”. Era così vicino a lei, che Chloe riusciva a sentire il lieve profumo del suo dopobarba. La ragazza, sentiva che il suo cuore stava andando ad un ritmo decisamente elevato, così si allontanò.
“Devo considerarlo un appuntamento?”
“Se vuoi sì”.
La ragazza sospirò, poi corse a prendere una giacca e una sciarpa, che si infilò velocemente, poi ritornò da Oliver, che la aspettava sorridente.
“Possiamo andare?” le chiese divertito.
Lei annuì. Prese le chiavi di casa e insieme lasciarono l’appartamento, immergendosi nelle strade di Metropolis.
Ad un certo punto, Oliver afferrò deciso la mano di Chloe. La ragazza rimase stupita da quel gesto ma non protestò. “Andiamo?” chiese Oliver.
“Sì”. Poi il ragazzo si chinò per baciarle i capelli ed insieme, si incamminarono per arrivare a destinazione.
Chloe sentì nel profondo del suo cuore rinascere la speranza e l’amore che finora aveva provato solo per Jimmy e sorrise. Forse da quel momento in poi non sarebbe più stata sola.
Si alzò sulle punte dei piedi, in modo da arrivare all’altezza del viso di Oliver e lo baciò.
Fu un bacio dolce, senza la minima traccia di desiderio.
Quando si staccò dal ragazzo, gli sorrise.
“Ehi lasciatelo dire Chloe, ci sai fare!” ironizzò il miliardario.
Chloe rise, poi lo spintonò “Su smettila. Andiamo”.
“Ah Chloe, dimenticavo una cosa.”disse Oliver cercando qualcosa nella tasca della sua giacca.
Tirò fuori una scatolina blu, che sembrava urlare costosa.
La porse a Chloe, che con mani tremolanti aprì la piccola scatola, rivelandone così il contenuto.
Era una collana d’argento, a cui era appesa un cuore.
“E questa che cos’è?”
“Una collana” rispose semplicemente.
“Non dovevi”.
Ollie si fermò e guardò Chloe, sorridendole “Tu sei la ragazza che ha rapito il mio cuore, Chloe Sullivan”.
Poi Oliver si avvicinò alla bionda per baciarle la fronte  e le sussurrò “Buon compleanno”.

 

 

Fine

  
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