Titolo: L'uovo da cui nascono i sorrisi

Serie: Angelic Layer

Rating: PG

Genre: General

Character: Ichirou Mihara, Shuko Suzuhara, Oujirou Mihara

Pairing: //

Conteggio Parole: 481

Disclaimers: I personaggi di Angelic Layer appartengono alle Clamp.
Flashfic è scritta per la Challenge Caccia alle uova@FW.it

.L'uovo da cui nascono i sorrisi.

Un uovo.

Non si trattava d’altro.

Un uovo non più grande del petto di un bambino -perché potessero stringerlo tra le braccia e tenerlo contro il cuore- da cui nasceva la vita.

In piedi, davanti alla figura olografica del progetto, Ichirou Mihara sorrideva soddisfatto. Braccia incrociate al petto, al di sopra del sempre presente camice bianco, e calcoli matematici e fisici che fluttuavano intorno ai grafici in 3D riflessi nel vetro degli occhiali da vista.

Annuiva di volta in volta, guardando le immagini ruotare su loro stesse e poi venire sostituite da altre immagini; in tutte era presente un logo comune, uno scarabocchio bizzarro ed infantile che aveva disegnato una volta Shuko su uno dei tanti bloc-notes che usualmente riempiva di schizzi, idee, pensieri – i più rivolti alla sua piccola Misaki.

C’era anche la donna nella stanza, seduta alla sua sedia a rotelle, con le mani in grembo e gli occhi lucidi d’emozione. Sorrideva davanti alla rappresentazione olografica di un uovo che si schiudeva, lasciando sgorgare cascate di bit trasformati in liquido amniotico e rivelando un corpicino al suo interno.

Una bambola.

Un Angel.

«Che ne dici, Shuko-chan?»

La voce del futuro creatore di Angelic Layer rimbombò nella stanza, tra il ronzio delle apparecchiature all’avanguardia tutte dedicate al progresso nel campo dei giocattoli.

Shuko portò una mano bianca e sottile alle labbra tremanti.

«E’ perfino meglio di come l’avevo immaginato.» pronunciò in un tono soffice. Materno.

«Icchan, Icchan, cos’è?»

Era stato un bambino a parlare.

Inginocchiato compostamente al centro della piastra per la proiezione, osservava affascinato le immagini che prendevano vita intorno a lui, danzando come spiriti verdi e blu. Mantenendo il contegno di un piccolo principe, la sua manina si era alzata verso la figura più vicina e l’aveva sfiorata, attraversando col dito un visetto minuscolo, due occhi ancora chiusi e capelli corti che fluttuavano nell’aria.

«Sembra una persona.» pigolò anche, con un tono infantile, ma non meno serio di quello di un adulto «E’ un nuovo giocattolo?»

Ichirou sorrise.

«E’ molto più di un giocattolo, Oujirou-chan.» annunciò senza nascondere l’orgoglio «E’ un Compagno di giochi.»

Annuì a se stesso.

Presto, quello che era solo un progetto sarebbe entrato in commercio e tutti i bambini ne avrebbero voluto uno. Non era una questione di business, quello lo lasciava volentieri agli sponsor, in cambio, più dei soldi, del riconoscimento o anche della gloria, gli bastava vedere il sorriso e la meraviglia accendersi sui visetti paffuti dei bambini.

Quella era la sua ricompensa.

«Oujirou-chan.» chiamò.

Il bambino lo guardò per un attimo, soffermandosi sull’espressione sorniona che il fratello maggiore aveva assunto e capì al volo; si alzò e, con il portamento di un nobile, lo raggiunse, mettendoglisi al fianco con aria solenne.

Si scambiarono uno sguardo d’intesa e annuirono contemporaneamente.

«Bene!» esclamò Ichirou, allargando le braccia e stringendo una manina del piccolo.

«E’ il momento di festeggiare con la Danza del polpo!»

.THE END.