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Autore: soarez    31/03/2010    7 recensioni
Fu mentre Jane le strinse lievemente la mano che se ne rese conto: c’era qualcosa che mancava fisicamente. il titolo non c'entra niente con la fic
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pensieri di una bambola'
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Consigli per la lettura: quando comparirà questo simbolo (*) leggete ascoltando The book of love di Peter Gabriel.

 

 

 

 

-Cho ha un discreto successo con le donne-.

-Non posso che darti ragione-

Patrick Jane e Teresa Lisbon, seduti al tavolo del pub, stavano osservando Kimball Cho che, tornando con le ordinazioni che avevano fatto, era intento a svincolarsi dall’ennesima ragazza che gli si era avvinghiata addosso,

Dovettero riconoscere che lo faceva anche con una certa classe.

Teresa si voltò verso Elise, seduta al suo fianco.

-Ma non sei gelosa?-

-Di una persona come Kimball che parla con un numero di parole definito al giorno? No, sono abbastanza sicura che non le sprecherebbe per niente- rise la mora con i capelli corti.

Jane sorrise.

-È un bravo ragazzo, non farà mai nulla che ti possa ferire. E se per caso succedesse, ne soffrirebbe tantissimo-.

Lisbon lo guardò sorpresa.

-Sei una donna fortunata, Elise; tendenzialmente le coppie a cui Jane rivolge la parola sono destinate a lasciarsi entro pochi giorni.

Ma dopo aver sentito una cosa del genere da parte sua, sono pronta a scommettere che arriverete molto lontano-.

-Allora ne sono onorata, Patrick-

Jane sbuffò.

-Sei crudele, Lisbon; mi fai fare la parte del mostro senza cuore-.

Le due donne risero di gusto.

-Ecco qui- Cho posò i bicchieri sul tavolo –spero che non steste parlando male di me-.

-Beh- cominciò Teresa –non stavamo parlando male…-.

-Andiamo a ballare, Lisbon- l’interruppe velocemente il consulente, prendendola per un braccio e trascinandola via.

-I tuoi amici sono strani ma simpatici, Kimball- sorrise Elise.

-Già-

-Certo che Patrick e Teresa stanno bene assieme-.

-Ma se ti ho detto che sono solo colleghi-.

-Dettagli. Sono comunque molto belli-

-Mai quanto te-

-Adulatore-

 

 

 *

-Si può sapere perché mi hai trascinato via in quel modo?- chiese Lisbon.

Stavano ballando in un angolo della pista; il centro era troppo affollato per i loro gusti.

Jane, il braccio destro attorno alla sua vita, e l’altro sollevato a tenerle la mano, alzò le spalle.

-È stata la prima cosa che mi è venuta in mente per impedirti di parlare troppo-.

Teresa lo guardò sorpresa.

-Non vuoi che sappia che hai parlato bene di lui?-.

-Ho una reputazione da difendere-

-Jane! Ma allora anche tu hai un cuore. Tu ci vuoi bene- disse, tutta allegra la mora.

-Ora non esagerare- borbottò lui, lievemente imbarazzato –pensa a ballare-.

-L’hai sempre fatto: quando le cose cominciano a farsi “pericolose” e non vuoi rispondere, cambi discorso- sbuffò la donna –ma questa sera non ho voglia di discutere- aggiunse, posando la testa sulla spalla di Patrick.

Lo sentì sorridere.

Teresa ripensò alla prima volta che ballarono assieme, alla fine di un caso.

Le venne in mente che, anche allora, non ci fu il minimo imbarazzo a rimanere così vicini.

Non ci aveva fatto caso, all’epoca, ma a ripensarci, si rese conto che era stato molto naturale per entrambi.

Naturale e molto semplice. Ecco come avrebbe definito tutto quello.

“Anche se…c’è qualcosa di strano”

Aveva una strana sensazione da quella mattina; non riusciva a capire bene, ma le sembrava che mancasse qualcosa.

Aveva anche passato alcune ore a cercare di capire cosa potesse essere, ma poi ci aveva rinunciato, pressata da problemi più urgenti.

Solo in quel momento di calma e tranquillità le tornò in mente che c’era un piccolo particolare che non quadrava.

“Ma cosa?”

Fu mentre Jane le strinse lievemente la mano che se ne rese conto: c’era qualcosa che mancava fisicamente.

Alzò la testa, girandola per osservare le loro mani unite.

-Jane- bisbigliò strozzata –la…la fede-

-Credevo non te ne saresti mai accorta- mormorò Patrick senza guardarla negli occhi.

Si era tolto la fede.

Continuarono a ballare per forza d’inerzia, seguendo la musica senza sentirla.

-Ma, Jane…-

-Lisbon,io ho amato davvero mia moglie e mia figlia. Sinceramente, follemente. Probabilmente continuerò ad amarle per il resto della mia vita.

Mi sono sempre colpevolizzato per la loro morte, ed è una cosa giusta.

Ma è anche giusto che possa tornare a vivere davvero- era serio, ma manteneva sempre un piccolo, timido sorriso sulle labbra.

Lei lo guardò stupita. Quasi si dimenticò di respirare.

-Perciò- alzò lo sguardo, fissandola –perciò, Lisbon…Teresa; non posso prometterti che sarai l’unica donna nel mio cuore, ma posso assicurarti che finché vorrai stare al mio fianco, m’impegnerò per amarti ogni giorno sempre di più. Vuoi?-

Teresa cercava disperatamente le parole.

Cosa avrebbe dovuto dire? Cosa avrebbe dovuto fare? Non riusciva a staccare gli occhi dai suoi; le era impossibile smettere di guardare quelle iridi azzurre, così calde, in quel momento.

-S-si- riuscì a balbettare, alla fine.

Patrick sorrise di gioia, prendendole delicatamente il volto tra le mani.

-Fai di me un uomo felice-

E con la musica che andava scemando, il loro bacio sembrò eterno come il dolce accordo di un violino.

 

 

 

 

 

 

 

Oh. Mio. Dio. No no no no…. Io non posso aver scritto una cosa del genere o_o.

Giusto per farvelo sapere: ho cominciato a scriverla questa mattina, martedì 30 marzo 2010 alle 9.45, e ho finito di scriverla alle 23.45. Tredici ore per scrivere due pagine!!!

Non chiedetemi più una cosa del genere per almeno due settimane =_=

Sono diventata isterica e stavo per cadere in depressione per cercare di scriverla.

Othello ve lo potrà confermare.

 

Sasita: se fossi la regista, Lisbon non sarebbe comunque incinta, perché io odio i bambini, Van Pelt mi sta antipatica, a Rigsby metterei un fiocco rosso intorno al collo, Cho non avrebbe scampo, e con Red John ci farei delle interessanti chiacchierate.

Sacerdotessa praticante XD mi piace.

 

Hikary: il titolo devo dire che mi è venuto il lampo di genio…per me è più complicato trovare il titolo che scrivere fan fiction ^_^

 

Allanon9: meno male che sembra leggera e frizzante come il vento di primavera, perché l’ho scritta in treno, con l’aria pesante e afosa di una giungla. Ribadisco:Cyrano è assolutamente Meraviglioso! L’ottava meraviglia.

 

Evelyn_cla: le tue faccine mi fanno morire XD oddio, non credevo che le mie fossero fan fiction da portare addirittura alle amiche O_O sono lusingata O///O

 

Cifri: no, ti prego, iper romantiche e super mielose no, che poi mi viene il diabete=_=

 

Othello: scimmia, per fortuna che c’eri tu per questa one-shot. Ti voglio bene,scimmia

 

Ringrazio Cifri e Sasita per aver messo Patrick de Bergerac tra le preferite, e Evelyn_cla e othello per avermi messo tra gli autori preferiti. (inchino)

 

Alla prossima

Soarez

   
 
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