One Picture For Two
Doujin 2 :
Prima versione
Hime chan
Titolo:Giacca
L'aveva
rifatto, quella testona l'aveva rifatto. Si era di
nuovo messa a disegnare cartine per tutta la notte. Anche se Chopper
gliel’aveva palesemente vietato, dato che stare su una nave tutto il
giorno, rendeva già abbastanza difficile la gravidanza… Tutto quel
mare mosso, non faceva bene alle sue nausee mattutine. Che per fortuna, stavano
diminuendo.
Zoro
odiava vederla così..Sofferente, con il viso
smagrito e stanco.
Ma ogni
volta Nami, diceva che era necessario e che era felice lo stesso, perché
di lì a qualche mese avrebbero avuto quello che Zoro chiamava ancora
“fagiolino”.
Fortunatamente
comunque, ci pensava lui ogni volta a portarla a dormire.
Solo
che stava diventando un bel problema, dato che si stava allargando come un
dolce che lievita in forno. Non si faceva problemi lui, a farlo sapere alla sua
compagna, tanto lei incredibilmente, non ne restava offesa o che
altro…Anzi, ogni volta si accarezzava la pancia dolcemente, perdendosi in
chissà quali pensieri.
E poi
Zoro, le diceva sempre che c’era più materiale da amare, e che con
qualche chiletto in più, stava da Dio.
Nami
stava sdraiata sulla sua scrivania, aveva la forma del bracciale sulla guancia,
e i capelli sul viso. Le mani erano un cuscino e le gambe stavano rilassate, i
piedi erano scalzi.
Niente, non aveva nemmeno uno sciallino
quell'incosciente.
Vabbeh dai, anche stanotte Zoro avrebbe fatto da portantino. La
prese delicatamente dalla sedia e se la prese fra le braccia. Ormai la pancia
di Nami, era più che evidente.
La fece
sdraiare sul letto e con qualche mossa acrobatica, era riuscito ad infilarla
dietro le coperte.
-Mmmm...-Nami mugugnò, appena Zoro la
posò sul letto.
Ops. Si era svegliata.
-Mi
sono di nuovo addormentata…-Disse Nami piano, senza aprire gli occhi.
-Al
solito, tesoro. Non devi stare su fino a quest’ora a lavorare, lo sai.-Lui premuroso e paziente, le rimboccò le coperte.
-Scusa…-
Zoro la
guardò intenerito, le carezzò i capelli un paio di volte e si
sedette su letto vicino a lei.
-Non
vieni a dormire?-Gli chiese Nami, accortasi che lui non accennava a sdraiarsi.
-No,
devo allenarmi, lo sai.-
-Mmm…-Allungò una mano, fino a prendergli un
orecchino, per poi passare a carezzargli la guancia scolpita.-Non
riesco a dormire, se non ci sei. Ti aspetterò!-
-Mmh, preferirei che tu riposassi…-Il
ragazzo si guardò intorno, alla ricerca di una soluzione. Avrebbe potuto
saltare un allenamento si, ma quella sera aveva
bisogno di fare pesi su pesi, per poter pensare con raziocinio a quello che
sarebbe diventato fra qualche mese. Un padre.
-Facciamo
così…-Zoro si alzò, andando a
prendere una sua giacca che aveva intravisto dall’armadio aperto.-Ti metto la mia giacca sopra, così sembrerà
che io sia qui.-
La mise
sopra Nami.
-Che
cosa stupida. Ti stai rammollendo.-
-Lo so.-
Nami
inspirò a fondo l’odore del suo Zoro, la sua giacca ne era
impregnata.
-Va
bene lo stesso…Mmm…-
SI
rigirò sul fianco destro, chiudendo gli occhi.
-Io
sarò qui fra poco…-Zoro si
abbassò su di lei, baciandole la testa e carezzandole i
capelli.-Dormi…-
Seconda versione
Rolo-chan
Titolo: mai abbastanza
Avvolte era difficile capirla…
Solo chi si metteva di impegno entrava in quel cervellino
calcolatore e carpiva dati a sufficienza per elaborare i segnali che lanciava.
Questo avveniva a chi, come un novizio, la conosceva…ma per chi ormai
conosce i propri polli, era chiaro come il sole che era ubriaca fradicia e
nonostante questo, la voglia di bere non cessava.
Sollevava allegra il boccale in quella taverna, osannano tra
poco Bacco e intimando il cameriere di fare un altro giro.
-Non vi sembra che stia esagerando?-Domandò Usop un po’ intimorito dal comportamento casinista
della navigatrice.
-Dici?-Notò felice Rufy-A me sembra uguale…-
-Passerottino dolce…-Sanji si alzò da tavola e con un sorriso da ebete,
si avvicinò alla rossa mentre ingurgitava vino direttamente dalla
bottiglia.-Io credo che tu abbia bevuto abbastanza per
stasera….-Un occhiata omicida si posò su di lui non appena ebbe
detto la parola “ abbastanza…”.
-NON è
-è mia!-Protestò biascicando le parole e
protendendosi verso di lui.
-Dammene un goccio-Sorrise bonariamente attaccandosi alla
bottiglia. Indispettita per non essere stata ascoltata, si issò sopra le
sue gambe e nemmeno il tempo di ingurgitare il poco liquido che gli
scaraventò via dalle mani la bottiglia infrangendosi così per
terra.
Sbarrò gli occhi Zoro e non solo lui, ma anche il
resto del locale attirato dal rumore, nel vedere poi Nami attaccarsi alle sue
labbra e succhiare avidamente quel che era riuscito a incanalare in bocca.
Quando si staccò da lui, in un sensuale gesto, si
asciugò le labbra leccandosele gustata, lo spadaccino al contrario era
rimasto a bocca aperta per la sorpresa, lo sguardo a fissare la navigatrice e
le sopracciglia leggermente contratte.
Il silenzio generale inibiva ogni sua possibile domanda o
azione.
-è buono…-Ridacchiò Nami puntando le mani
sul petto di Zoro e distanziandosi da lui. Osservò la tavola con gia i piatti vuoti e puntò lo sguardo su una bella brocchetta contenente il sakè che lo spadaccino
aveva ordinato. Lo prese con una mano stappandolo con i denti e lo
riavvicinò alle labbra di Zoro.
-Apri-Gli ordinò languida e Zoro, ripreso il controllo
di se, gliela strappò di mano passandola a Brook li
accanto a lui.-Stronzo!-Protestò lei agitandosi come una matta non
appena si sentì caricata in spalla.
-Direi che la tua bevuta termina qua strega!-Cominciò
a muovere i primi passi verso la porta.
-Dove vai!-Sanji scattò in
piedi e andò in difesa della sua amata.
-Non lo vedi l’ orologio?-Con
lo sguardo gli indicò il quadrante appeso alla parete.
-E allora?-Segnava a malapena le 11.
-Le mocciose a quest’ora
vanno a letto…-Gli lanciò un occhiata e subito capì
l’ antifonia…
-Tieni-Si levò
di dosso la sua inseparabile giacca e la sistemò sopra le spalle di Nami
che per tutto il tempo, non aveva fatto altro che ricoprire di insulti e pugni
lo spadaccino.-Non voglio che si ammali-
Con enorme difficoltà, aveva raggiunto finalmente il
porto.
Si era fermato un paio di volte a far vomitare Nami per il
lungo ballonzolare a testa in giu e infine, l’
aveva accomodata sulle sue spalle, nella stessa identica posa di alabasta.
Un giorno di questi, appena ne avrebbe avuto l’ occasione, l’ avrebbe lasciata la suo destino
e cioè, a delirare in un qualche locale e a farsi una fama internazione
di alcolista…
Ma ovviamente, erano solo supposizioni…
Salì sul ponte e si diresse con passo sostenuto, al
dormitorio femminile. Aprendo la porta, l’ odore
di mandarini fu subito riconoscibile, anche se quella sera, l’ odore
della proprietaria era mischiato a qualche bibita rendendolo più
difficile da percepire.
Voltando appena la testa, per ordinarle di scendere, si
accorse che quel piccolo demonio, si era assopito.
Sospirante e imprecante al tempo stesso, aprì il letto
e la fece distendere fino a coprirla interamente. Abbandonò sul letto la
giacca di Sanji rimboccandogli le coperte e fissandola assorto, nel
ripensare a quell’ assurda serata e a quelle
labbra così gustose, si sorprese nel sentirla mormorare nel sonno.
-Non…non è mai
…abbastanza…-Bisbigliò non si sa a chi di preciso e Zoro a
quelle parole, non potè fare a meno di sorridere
intenerito.
-La
prossima volta mocciosa-Scese dal letto e si posizionò sulla sedia di
fronte a lei-Ti lascerò fare tutto…perché anche
io…non ne avrò mai abbastanza…-
-.-.-.-
Ringraziamo chi ha commentato questa raccoltina…
Pian pianino andremmo avanti!
Grazie!
Pubblicità…
Yeee! Vi piace Bones!?
Il telefilm? Siii! Quello!
Ovviamente non poteva scampare alla tortura hime-roloiniana…
Per cui…l’ abbiamo trasformato in parodia…
Ovviamente non è serio …è una specie di dialogo passato su msn…
Ma chissà se un giorno non si trasforma in fic normale…
Bha, per chi si vuol fare 4 risate…
Lo trova nel nostro forum…
Sezione discussione ^_^
Alla prossima ^^