01/04/2010
1 recensioniPensieri
Piove fuori.
Probabilmente un tempo avrai ironicamente detto “Sai che novità!”. Ma allora sarei stata a Forks, la città di mio padre, la città della mia adolescenza, la città dove tutto è iniziato.
Ma ora non siamo a Forks.
Non più, ormai. Forse fra una ventina d’anni faremo il nostro ritorno, come nuovi studenti della Forks High School.
Chissà se si chiamerà ancora così; ma quella cittadina non ha mai auto una grande fantasia quindi sì, credo che il suo nome non cambierà.
Torneremo ed i ricordi affioreranno. Forse, come miei compagni, ci saranno i figli di Angela e Ben, magari pure quelli di Jessica: chissà se avrà sposato Mike...
E io cercherò in loro tracce del mio passato, tracce della mia giovinezza, tracce di ciò ho lasciato alle spalle. Passeggerò per il cimitero e cercherò i loro volti, i loro sorrisi. Ricorderò che anch’io, se non fosse successo tutto quello che era successo, mi sarei trovata là.
Sospiro, passandomi una mano fra i capelli, chiudendo gli occhi.
Gli anni sono passati, quasi lentamente per noi vampiri.
Abbiamo viaggiato, abbiamo visitato Paesi stranieri.
Ci sono delle volte che mi sento egoista per quello che ho.
Certe volte, invece, mi chiedo cosa sarebbe successo se non avessi mai incontrato Edward.
Dubbi, tormenti... rimpianti?
Non lo so. Non rimpiango la scelta che ho fatto, quella di seguire Edward per l’eternità, amarlo e vivere con e per lui. No, affatto.
Solo... nonostante io non mi sia mai sentita una persona importante, necessaria quasi, seppur poche c’erano delle persone legate a me; persone che mi volevano bene, che mi amavano pure loro.
I miei genitori, ad esempio.
Un tuono fuori...
Non ho un cuore che batte, ma il dolore sordo che provo al loro pensiero è reale.
E fa male.
Riapro gli occhi ed osservo la finestra dal letto su cui sono sdraiata: le gocce scivolano lente sul vetro, ed io immagino che esso altro non sia la rappresentazione delle mie guance.
Che la pioggia non sia altro che la rappresentazione delle mie lacrime.
Un tempo la odiavo.
Ora... ora mi ritrovo a guardarla con invidia o come un’amica, a seconda del mio umore.
Non avevo mai pensato che potesse far riflettere – o vaneggiare.
Non c’è coerenza nei miei pensieri, non c’è nessun senso.
Chi ha detto che i vampiri sono indistruttibili?
Hanno pure loro emozioni, violente o meno che siano, e ci convivono eternamente.
Può essere una gioia, tutto ciò.
Può essere una fatica, anche.
Sorrido lievemente, pensando a quanto sono nostalgica in questo momento.
Profonda, quasi.
Io, Bella Swan, profonda.
Ma per favore.
Semplicemente sono un essere vivente, sebbene non abbia più un battito cardiaco ed abbia bisogno di sangue altrui per esistere.
Mi accoccolo meglio contro le braccia che mi avvolgono e rimango lì, a fissare la pioggia.
Ed a pensare.
***
Note: piove fuori *me sospira* ed ora devo uscire per andare a lavoro.
Uff.
Vabbè, shot vagamente nonsense, triste e malinconica, lievemente introspettiva (non si era capito, vero?).
Volutamente non ho approfondito determinati argomenti, li ho solo accennati, come un filo di pensieri troppo lungo per essere esaminato completamente (che cavolo di frase ho scritto?). Perché sono tutti momenti che avverranno, dopo BD, solo che magari non ci si pensa poi molto.
Ma siccome oggi sono malinconica – ripeto: piove – io ci ho pensato.
Grazie a chiunque leggerà e commenterà!
Un bacione
Anthea