Lacrime...di gioia

Erano passati sette anni dal viaggio per cercare le sfere, ormai Pan era una bellissima ragazza di sedici anni.

In quel momento, mentre era a casa sua a leggere un libro, il suo cellulare squillò.

“Pronto?”

“Ciao, Pan!”

“Ciao, Bra!!! Come va?”

“Io tutto bene tu?”

“Anche per me tutto bene. Come mai hai chiamato?”

“Hai presente Bob?”

“....quello bello? *__*”

“Sì! Non ci crederai... mi ha chiesto di te!”

“O.O...di ME?”

“Vuole vederti sabato sera! Non è fantastico Pan?”

“Alla faccia se lo è!”

“Sì Pan...ma non avrai intenzione di andarci vestita con quegli orrendi jeans, con quelle schifose bandane eccetera, vero?”

“Cos' hanno che non va le mie bandane?!”

“Praticamente tutto! Facciamo così: vieni a casa mia alle quattro, andiamo a fare un po' di shopping selvaggio! Ciao ciao!”

Pan rimase a fissare il cellulare...sospirò, ma poi sorrise.

Aveva molti corteggiatori, sì....ma quello lì era il ragazzo più fico della scuola! Non ci poteva credere...

Arrivò l' ora dell' appuntamento, Pan suonò alla porta della grande casa Brief.

“Oh, ciao Pan! Come mai da queste parti?”

Ad aprirle la porta arrivò Trunks, che le regalò uno dei suoi sorrisi più belli.

“Ciao, Trunks! Bra mi ha invitato qui per...questioni da donne!”, rispose allegramente lei. Stranamente, il suo battito cardiaco era accelerato...

“Lei è di sopra. Però! Sei cresciuta piccola Pan!”, commentò il saiyan osservandola.

“Non sono piccola, come te lo devo dire?!”, rispose la mora un pò arrabbiata.

“Beh per me sarai sempre la piccola Pan però! E poi, almeno da piccola eri più educata! Mi salutavi sempre dandomi un bacio sulla guancia...”, disse lui fingendosi un pò offeso porgendole la guancia sorridendo lievemente, divertito.

Pan sorrise. Già, quando era assolutamente stracotta di lui...

“Uff, quanto rompi! Non sei cambiato di una virgola...”, commentò sorridendo dandogli un piccolo bacio su una guancia.

“Ora vai piccola. Bra si starà già innervosendo...”, disse Trunks.

“Ok...ma non sono piccola!”, ripose lei sorridendo.

“Certo che no...ciao!”, fece ironicamente lui.

Trunks uscì fuori ridendo, mentre Pan scuoteva la testa divertita.

“Pan! Finalmente! Ma...”, disse la turchina per poi scoppiare a ridere.

“Beh?! Cosa c' è?”, domandò l' amica.

“Ah ah ah ah ah! Sei tutta rossa Pan!”, rispose Bra senza smettere di ridere.

Pan si guardò allo specchio ed arrossì ancora di più. Era vero!

“Su, comunque ora andiamo! Ehi... Non è che è mio fratello che ti fa questo effetto?”, domandò maliziosa la turchina.

“Ma che dici Bra! Certo che no...”, ripose imbarazzata Pan.

“Ah ah ah ah ah sì guarda ci credo...sei un' innamorata cronica, dì la verità!”

“Uff ma che ci posso fare io se tuo fratello è così dannatamente bello?!”

“Uuuuuh, ora non esageriamo! Per me Bob è meglio...”

“Dici così solo perché non è tuo fratello...”

“Pan vuoi sì o no uscire con Bob? Allora non pensare a mio fratello e goditi la vita!”

Le due amiche uscirono fuori ridendo.

Più tardi, di sera, le due erano ancora per negozi e stavano passeggiando per una stradina deserta finite le compere.

“Ehi, voi due, ci tenete proprio a farvi violentare vero?”

Bra e Pan si girarono e videro dietro di loro Goten e Trunks.

“Oh, grazie al cielo siete voi! Mi hai fatto proprio spaventare Goten”, commentò Bra arrabbiata ma sollevata al tempo stesso.

“Modestamente...”, fece Goten ironicamente.

“Ciao zio...come sempre il numero uno nell' arte del rompere le scatole nei momenti meno opportunei eh?”, disse Pan seccata.

“Quanto rompi Pan! Mi stai proprio sulle pall...”

Uno scaffellotto colpì Goten proprio dietro la nuca.

“Ahia Trunks! Ma che ho detto?!”, protestò il mezzo saiyan.

“E porta rispetto a tua nipote”, disse Trunks in tono severo ma sorridendo, per poi fare l' occhiolino a Pan che arrossì.

“Che avete comprato di bello?”, domandò il lillà.

“Oh, giusto qualche vestitino”, rispose Bra.

“Qualche? A me sembrano centinaia!”, osservò il Son stupito.

“Sono fatti tuoi zio?”

“Ma Pan, non puoi proprio evitare di farmi arrabbiare eh?”

“Suppongo di no...e poi sei tu che mi irriti!”

“Per me invece Goten ha ragione, Pan”, disse improvvisamente Bra, che nutriva un certo interesse per il Son...

“Ma da che parte stai?!”, domandò sbalordita la mezza saiyan.

“Vedi, Bra è una persona intelligente! Non come te...”, commentò Goten guardando Bra colpito improvvisamente da una sua “insolita” bellezza fino a quel momento invisibile ai suoi occhi...

“Chissà da chi ho preso...tu hai qualche idea zio?”

“Beh, magari da mio padre...”

“Ah ah ah mooolto divertente, quello che è certo è che tu sei più stupido del nonno...”

“Su, basta litigare! Che ne dite se ci andiamo a mangiare una pizza?”, propose Trunks.

“Sì!”, fecero all' unisono Pan e Goten.

“No, Pan, noi no”, disse invece Bra.

“E perché?”, domandò il fratello che voleva stare con Pan, nonostante non lo ammettesse facilmente...

“Domani Pan ha un appuntamento, Trunks, e con quel bonazzo di Bob! Dobbiamo andare a casa a fare le prove per il trucco...”, spiegò la turchina mentre Pan diventava rossa.

“Ma Bra... lo sai meglio di me che Bob è un tipo poco raccomandabile! Vuoi un consiglio Pan? Non andarci.”, commentò il lillà.

“Oh no, Pan ci andrà invece! E se tu sei geloso non mi interessa...”, rispose Bra per l' amica.

“Bra? Ma stai bene? Io non permetterò che Pan sia violentata da quello!”, disse il mezzo saiyan mentre Goten e Pan seguivano, un po' preoccupati, l' evolversi della litigata.

“Pronto? Ci siamo anche noi! Non potete litigare dopo?”, chiese il Son improvvisamente, seccato.

“No. Non c' è niente da litigare. Pan ci andrà e basta, è una bella ragazza e se ha degli ammiratori tu non puoi farci niente fratellone. Mettiti l' anima in pace...”, disse la turchina prendendo sottobraccio l' amica e allontanandosi con lei prima che la saiyan potesse obiettare.

“Ma è proprio perché è bella che mi preoccupo! Pan, non andarci...!”, gli gridò dietro lui. Ma Bra tranquillizzò Pan con la banale scusa “Trunks si preoccupa sempre inutilmente...vedrai, domani sarà il giorno più bello della tua vita!”, e Pan le diede retta...

La sera dopo, non appena Pan uscì dalla sua camera, Videl per poco non svenne...la figlia indossava una minigonna di jeans veramente cortissima, e sopra una maglietta scollatissima nera con una manica lunga e l' altra prorpio inesistente, un paio di stivali neri con un tacco vertiginoso, i capelli lasciati sciolti tutti mossi...truccata a meraviglia...non sembrava neppure lei!

Senza contare che era estate, perciò non avrebbe avuto niente a coprirla...

“Ehm...io esco...”, fece Pan che già intravedeva una litigata...

“Ma dove vai vestita così signorina?”, domandò subito la madre.

“...Vado...ehm...vado ad un concorso di bellezza con Bra!”, inventò la mezza saiyan.

“Ah che bello, mia figlia Miss Satan City! Sì mi piace! Ok vai tesoro su e attenta al trucco!”, raccomandò Videl...Gohan intanto aveva perso i sensi...

“Sì mamma stai tranquilla! Dai un bacio a papà da parte mia poi...ciao ciao!”, salutò Pan per poi uscire tutta contenta da casa.

Arrivò nel luogo dell' appuntamento...era tutto buio...non si sentiva tranquilla...

Sentì delle risate, e poi il resto fu tutto molto veloce...

                                                   ***

“Devo andare”, pensò Trunks prendendo il cellulare. Sentiva che stava accadendo qualcosa di brutto a Pan...

“Fratellone, sei geloso di Pan? E lasciala stare...”, disse Bra vedendolo, conosceva troppo bene il fratello.

“Ma lasciala stare un cazzo, diamine! E' bellissima, sai quanti ragazzi possono essere attratti da una come lei?! Io non riesco a stare tranquillo, devo sapere come sta!”, disse preoccupatissimo lui. Non riusciva proprio a stare calmo...

“E vai pure Trunks...ma...”

“...Ma?”

“Ti prego, non illudere Pan... ha già sofferto tanto...”

“Bra...non è solo affetto stavolta...stavolta è amore...”

La turchina sorrise, abbracciò il fratello e poi lo lasciò andare via.

“Buona fortuna”, gli sussurrò quando era ormai lontano.

                                                   ***

Trunks arrivò appena in tempo per vedere un braccialetto di Pan a terra. Era arrivato tardi.

“Maledizione, Pan!”, gridò il saiyan cercandola. Ma di lei non c' era traccia...

                                                            ***

Bra era rimasta sola in camera sua, fissava il cielo silenziosa e si chiedeva se, mai nella sua vita, avesse trovato qualcuno che l' amasse veramente... Si rendeva conto solo ora di cosa voleva dire “amare per davvero”...non era solo chiedere un appuntamento, uscire insieme, dirsi “Ti Amo”...era voler dare persino la prorpia vita per quella persona, per la persona che si ama, e volerla amare fino alla fine dei tempi...

“Bra...”

Una voce la distrasse... Si girò e incontrò Goten.

“Oh! Goten! Che ci fai qui?”, chiese stupita la saiyan.

“Ti cercavo...”, rispose lui un pò rosso in viso.

“Mi cercavi?”, fece un pò stupita la turchina.

“Sì...devo dirti una cosa importante...”, rispose lui.

“Che cosa?”, domandò ancora Bra che stava morendo dalla curiosità.

Goten si avvicinò a lei e le prese il viso fra le mani, poi la baciò con passione. Le loro labbra si unirono in un dolce bacio...

e Bra sentì qualcosa nel suo cuore...

Aveva trovato, finalmente, la persona che l' avrebbe amata per l' eternità.

                                                  ***

Nel frattempo Trunks era riuscito ad infiltrarsi in un appartamento, dove l' aura di Pan, seppur molto debole, si riusciva a percepire maggiormente.

La vide, a terra, la schiena contro il muro. Piangeva...

Le arrivò davanti.

“Pan”, sussurrò, terribilmente triste per il suo ritardo.

La ragazza alzò il viso e lo vide.

“...T...Trunks...”, sussurrò, asciugandosi le lacrime stupita.

“Che ti è successo?”, domandò lui carezzandole una guancia.

Gli occhi le tornarono lucidi, alla saiyan.

“Pan...non era solo, Bob?”, chiese il lillà, intuendo quanto era successo.

Lei non resistette più e scoppiò in lacrime.

“Mi hanno legata...mi hanno baciata dappertutto...mi hanno toccata ovunque...”, mormorò fra i singhiozzi.

Trunks la prese in braccio come faceva quando era piccola, lei nascose il viso nel suo petto...sembrava fossero tornati al tempo della ricerca delle sfere...

“Oh, Pan...ma perché non sono arrivato in tempo...”, sussurrò, quasi stesse parlando fra sè e sè, Trunks...

“Potrai mai perdonarmi, piccola mia?”, domandò lui.

Lei non rispose, ma fece un piccolo cenno con la testa, Trunks sapeva perfettamente cosa questo volesse dire: “Tu non hai fatto niente, anzi sei stato tanto dolce.”

La cullò un pò fra le sue braccia, intanto lei si calmò e smise di piangere.

“Angelo mio...non sai quanto mi dispiace...”, le sussurrò lui baciandole la fronte. Si aspettò una sua reazione improvvisa, credette che l' avrebbe mandato al diavolo, pensava che gli avesse detto che anche lui ora si stava comportando come quelli, ma invece lei chiuse gli occhi e sussurrò: “Come farei senza di te Trunks...”

Allora lui non potè più trattenersi e la baciò dolcemente.

“Ti amo”, le disse prima di baciarla di nuovo, poi la guardò attendendo una sua frase, nonostante quel bacio avesse dimostrato che anche lei lo amava.

“C' è bisogno che te lo dica, Trunks? Ti amo anche io...”, disse dolcemente, poi le loro labbra si incontrarono di nuovo.

                                                      ****

In quanto a Bob e i suoi amici, beh lascio alla vostra immaginazione quello che Trunks fece loro... XD

                                                   FINE