IL SOGNO DI CELINE

 

Questo racconto è tratto da uno dei film che più mi hanno segnata e

con mi identifico di più, cioè PRIMA DELL’ALBA:

non avendo ancora visto il seguito PRIMA DEL TRAMONTO ,

di cui mi è stato detto molto bene,

potrebbero esserci delle contraddizioni con esso,

perciò spero che mi scuserete e che vi piacerà comunque. By Silvì.

 

Si dice spesso che quando si è giovani ci si crede immortali e che il tempo non passi mai,

beh credo che sia vero: dentro di me, avevo creduto veramente che quell’unica giornata con Jesse

non avrebbe mai avuto fine, perciò fui d’accordo su tutto, anche sul non scambiarci i numeri o gli indirizzi,

sul non rivederci, anche se poi su quest’ultima cosa cambiammo idea entrambi,ma, ma..

Alla fine non si è presentato al nostro nuovo incontro: è stata tutta un’illusione quel giorno magico?

Forse si: la città di Vienna, quel poeta del fiume, le nostre chiacchiere che parevano così sincere,

le più sincere chiacchierate che abbia mai avuto in vita mai.

Eppure ti ho creduto, ho creduto davvero che saresti venuto 6 mesi dopo:

hai avuto forse paura di rovinare il sogno con la quotidianità?

Perché era questa la cosa che ti spaventava di più, lo so: me lo dicesti quel giorno,

quando ti parlai di mia nonna e del suo amore platonico.

 

“E io ti dico che è stata fortunata: se lo avesse conosciuto davvero,

forse lui l’avrebbe delusa oppure lei avrebbe deluso lei.

Invece così ha vissuto l’illusione di un sogno”

 

E’ questo che sono per te Jesse? L’illusione di un sogno?O forse lo sei tu per me?

Chissà forse se ti avessi detto di no, se non fossi scesa da quel treno

a quest’ora non sarei qui a pensarti..forse..quanto sono bugiarda:

probabilmente ti avrei seguito anche in capo al mondo anche solo dopo quell’unica chiacchierata sul treno.

Forse era questo che dovevano fare: andare insieme in capo al mondo,

dimenticare le nostre vite prima di conoscerci, e avremmo continuato a parlare e fare l’amore.

Chi l’avrebbe detto che mi sarei innamorata di un americano?

E per di più di un americano che non sa il francese..

 

“Io ci ho provato, ti giuro che ti ho provato, ma appena arrivato alla cassa..”

 

Oh lo so che ci hai provato Jesse, lo so: tu non sei un americano come tutti gli altri, sei Jesse.

Eppure sono certa che ci vedremo di nuovo lo sai?

Magari non a Vienna, come avevano deciso, ma sono certa che ci rivedremo.

Mi pare già di sentirti rimproverarmi affettuosamente

 

“ Sei la solita sognatrice Celine”

 

Beh lascio volentieri a te la parte del cinico pessimista, anche se non ti si addice:

preferisco pensarti come il ragazzo, che non ha saputo resistere all’impulso di baciarmi,

sopra la ruota panoramica di Vienna, una sera di quasi dieci anni fa, mentre il sole tramontava.

 

Mi auguro che quando ci rivedremo tu abbia smesso di vivere solo per vendetta verso i tuoi genitori,

ma che tu abbia iniziato a vivere veramente, come quel giorno.

Perché forse tu non lo sai, ma solo quel giorno, io e te, siamo stati veramente vivi.