Cercherò di essere breve nelle spiegazioni, ma abbastanza chiara!!!

Il tutto nasce da una bellissima OS di artemide82 che trovate qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=437687

Seguita successivamente con successo da un'altra OS di princes_of_the_univers che troverete qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=446079

E "conclusa" brillantemente da un'ennesima OS di Blue_moon che trovate qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=450089

Il fatto è che ognuno di noi mentre legge una storia, cerca di immaginarsi la sua trama, il suo finale, il suo "e se...".

Questo è quello che ho immaginato io prima di arrivare alla fine, quello che secondo me sarebbe dovuto succedere dopo "Hurricane" e "Alibi"... ribadisco, PER ME!

Grazie a Sara, Monica e Nicole :-)

Come al solito, tutto quello che è scritto qui non esiste e i personaggi non mi appartengono!

++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Sono passati sei mesi.

Sei lunghissimi mesi da quel giorno, da quando ho indossato quel finto abito bianco e sono entrata a far parte di quella famiglia, la mia famiglia adesso, dell’alta società.

Ho realizzato il sogno di tutti, di tutti tranne che il mio.

Ricordo ancora i crampi allo stomaco che avevo quel giorno e, non per l’ansia da matrimonio, ma per la tua presenza lì, la mia droga eccitante e mio lenitivo allo stesso tempo, continuare a vederti e non poterti toccare, baciare, accarezzare… e sapere di non poterlo fare mai più.

Quel giorno ha segnato il nostro addio ufficiale.

Non sono riuscita a tirarmi indietro dalle decisioni degli altri e tu non sei riuscito a strapparmici via.

Al momento del sì ti avevo di fronte, dietro il mio sposo, di cui tu sei stato testimone, nonché migliore amico e ripetutamente suo traditore.

Forse ti aspettavi un mio ripensamento, ma non ce l’ho fatta, come non ce l’ho mai fatta a dirti di no, a dire di no a te e me e a tutto quello che c’è stato tra di noi.

Ho visto i tuoi bellissimi occhi spegnersi, attraverso quel mio piccolo monosillabo poco convinto, ho visto spezzarsi qualcosa in quel momento, che non potrà mai più essere ricucito e, nonostante tutto tu non hai smesso di fissarmi un solo istante.

Quando il prete ha chiesto se qualcuno avesse qualcosa in contrario al matrimonio, sono stata io a fissarti speranzosa, pregavo dentro di me che una scheggia di follia ti colpisse e che mi portassi via da lì, senza badare a niente e a nessuno, ma imperterrito mi hai fissato e sei rimasto immobile, senza dire una sola parola.

Non hai avuto il coraggio che speravo, che forse era lo stesso che non ho avuto io e in cui speravi tu.

Quando ti sei avvicinato dopo la cerimonia, così pericolosamente vicino e mi hai sussurrato -Auguri amore mio- seguito da un bacio a fior di labbra, avevo il cuore che mi batteva all’impazzata, ho dovuto usare tutta la mia razionalità e anche di più, per non tirarti a me e baciarti affamata, e forse è stato in quel momento che ho capito che con quel gesto, hai voluto mettere definitivamente la parola “FINE” a noi.

Ma ci sarà mai una fine?

Me lo sto chiedendo ormai da tempo, non ci siamo più visti dal matrimonio, e tutte le volte che rischiavamo di incontrarci ho studiato ogni mia mossa per evitare di vederti, un solo piccolo incontro, uno sguardo di troppo, mi avrebbe fatta ricadere di nuovo nel baratro, sui quali bordi mi sto reggendo in equilibrio da ormai troppo tempo.

Da quella mattina, in cui in quella stanza piccola e fredda, dalle pareti azzurrine poco rassicuranti, l’uomo in camice bianco ha oltrepassato la porta e mi ha annunciato -Congratulazioni Signora! Lei aspetta un bambino!-

Già, congratulazioni, spero solo che non nasca con gli occhi azzurri del padre.