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Autore: speranza19    03/04/2010    5 recensioni
Alert!!! La shot è parzialmente basata su una scena della puntata Recon *Sawyer centrica* della sesta stagione. Se non l'avete vista, non leggete! XD Dico solo che il pairing proposto nell'ep mi ha talmente scandalizzata che ci ho pensato io a mettere tutto a posto, cari Darlton! ^^ La shot partecipa all'iniziativa 2010: a Year Together del Collection of Starlight.
Genere: Romantico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Juliet, Sawyer
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Suliet *Sawyer/Juliet*'
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We can get coffee some time

Blind date o, per meglio dire, appuntamento al buio.

Due espressioni che odiavo con tutto il mio cuore.

Miles era il mio partner in polizia, nonché il mio miglior amico, ma quando mi aveva praticamente obbligato ad andare a conoscere questa oscura sua amica lo avrei fatto fuori con la pistola d’ordinanza.

Solo il pensiero di quello che in prigione i farabutti combinano ai poliziotti sbattuti dentro mi aveva trattenuto dal commettere il suo omicidio in centrale.

Qual è il problema Jim? Vuoi morire solo? – aveva detto col solito tatto per convincermi ad uscire con questa benedetta donna del mistero.

E io avevo ceduto, altrimenti mi avrebbe trapanato il cervello fino a rendermelo poltiglia e mandarmi lo stesso catatonico all’appuntamento.

Nonostante mi avesse ripetuto più volte come questa ragazza fosse fatta fisicamente, io non lo ricordavo, dato che la mia mente rifiutava in toto l’idea di questo tête-à-tête.

Infatti, quando arrivai al luogo dell’incontro, un ristorante molto affollato e molto elegante, mi guardai in giro perso nel vuoto della mia dimenticanza.

 A quel punto, nel panico e frustrato, chiamai Miles.

E’ bionda. Ha i capelli lunghi e lisci. Quante bionde dai capelli lunghi e lisci vedi lì? – affermò seccato. In effetti, aveva ragione da vendere ad essere spazientito.

In quell’esatto momento vidi una bionda con capelli lunghi e lisci seduta sola al bar, che sorseggiava un Martini guardandosi in giro.

Trovata- gli risposi. Da lontano sembrava molto bella, dovevo ammetterlo. Forse la serata non sarebbe andata poi così male…

Fai il carino con lei - si raccomandò Miles prima che chiudessi la conversazione.

Scusami, sei Juliet? – le chiesi sfoderando il tono più seducente che avevo.

Si, sono io- replicò mentre ci stringevamo le mani, con un sorriso perfetto che mi colpì davvero. Non mi erano mai piaciute molto le bionde, ero fan accanito delle castane, ma questa Juliet aveva qualcosa di intrigante che mi attirava.

Dopo le solite frasi di circostanza da scambiare in occasioni come quelle, ci andammo a sedere al tavolo prenotato e sfoderai tutta la mia galanteria porgendole la sedia.

Mentre si avvicinava per sedersi, la osservai per bene: aveva un vestito blu corto, con una bella scollatura, e tacchi alti che le slanciavano le gambe. Era davvero splendida.

La serata si prospettava sempre meglio.

Durante la cena, squisita in ogni portata e innaffiata da un ottimo Bordeaux d’annata, chiacchierammo amabilmente del più e del meno, ovvero dei nostri lavori e dei nostri -pochi- hobbies.

Io le raccontai per bene la dura vita del detective del LAPD, ricca di pericoli ma anche di soddisfazioni quando mandavamo in gattabuia i delinquenti, mentre lei si dilungò sulla sua carriera medica.

Juliet era infatti una dottoressa specializzata in chirurgia di emergenza, lavorava al pronto soccorso del San Sebastian e conosceva il padre di Miles perché lo aveva curato quando era stato coinvolto in un incidente d’auto qualche mese prima.

Miles  e la sua ragazza avevano stretto amicizia con lei a furia di andare in ospedale… e così eccola qui, seduta davanti a me, a guardarmi con i suoi grandi occhi azzurri.

Nonostante conducessimo vite differenti, eravamo molto simili nel carattere e nel modo di vedere le cose. In più, avevamo gli stessi gusti musicali; non pensavo che avrei mai potuto trovare una donna che idolatrasse il rock dei Led Zeppelin e dei Deep Purple più di me.

Sì, mi piaceva proprio Juliet.

Avrei dovuto glorificare Miles l’indomani a lavoro, ringraziandolo di cuore per avermi fatto conoscere una donna del genere, affascinante, intelligente e divertente come poche. Mi scocciava farlo, ma se lo meritava.

La serata continuò tra risate, sguardi inequivocabili e interesse reciproco oramai salito alle stelle fino al dolce, una meravigliosa serie di tortini al cioccolato.

Poi, lo sguardo di Juliet cadde sull’orologio che aveva al polso sottile e che non aveva mai sfiorato per tutte le ore che eravamo stati assieme.

Oh Dio James, è davvero tardi. Domani ho anche il primo turno in pronto soccorso- esclamò allarmata. Il tempo era davvero volato via, dannazione. Ed io che volevo ancora parlarle e conoscerla meglio…

Sarà meglio che chiami un taxi- aggiunse con tono impensierito.

No, ma quale taxi. Ti accompagno io. O non ti fidi del detective Ford? – dichiarai con enfasi. Non volevo lasciarmi sfuggire l’occasione di portarla a casa io stesso, non lo avrei fatto per niente al mondo.

E così, da bravo agente di polizia quale ero, la scortai fino al palazzo dove abitava, aprendole anche la portella della macchina. Non avevo mai usato tutte queste carinerie nei confronti di una donna, ma con lei mi veniva spontaneo essere premuroso.

Ti ringrazio davvero James, sei stato gentile a scortarmi fino a casa. Ho vissuto l’ebbrezza di salire sulla macchina di un vero poliziotto stasera, grazie mille- disse ridendo mentre ci avviavamo al portone. Avevo notato che quando sorrideva le uscivano due fossette carinissime sui lati della bocca e mi misi a fissargliele come uno stupido alla prima cotta.

Per fortuna riuscii a riprendermi mentre Juliet apriva l’uscio con le chiavi.

E’ stata una serata bellissima. Sei un uomo fantastico e molto divertente- si complimentò dolce con me, appoggiata allo stipite, giocherellando col mazzo.

Oh, è solo perché mi hai visto una volta sola biondina. Aspetta di conoscermi meglio per cambiare idea- scherzai.

In realtà ero imbarazzato da morire e non sapevo come chiederle di uscire di nuovo con me; tra l’altro le avevo già affibbiato un soprannome, segno che lei mi interessava davvero.

Allora che ne dici se ci vediamo un’altra volta? Magari questo venerdì, io sono libera- propose lei.

Era anche intraprendente; un altro punto a suo favore, decisamente.

Certo, sono libero anche io venerdì. Cosa ti va di fare?- le sorrisi. Era una bugia bella e buona, il mio giorno libero era il martedì e il venerdì era quello di Miles, ma qualcosa mi diceva che lui mi avrebbe ceduto questo venerdì senza discutere…

Possiamo prenderci un caffè qualche volta. Facciamo alla romana- rispose facendomi l’occhiolino, visto che la cena l’avevo interamente offerta io.

Oh si biondina, tutto quello che vuoi, formulò la mia mente come pensiero, ma per fortuna riuscii a trattenermi dal dirglielo.

Venerdì alle cinque da Starbucks sulla Central Avenue?- suggerii speranzoso.

Perfetto. Ci vediamo venerdì allora. Buonanotte James - sussurrò prima di baciarmi sulla guancia e sparire veloce dietro il portone, senza nemmeno avere il tempo di ricambiare il saluto.

Buonanotte Juliet - dissi come un ebete al suo portone chiuso.

Eh sì, la conoscevo da meno di quattro ore ed ero decisamente già cotto di lei.

***

1.087 paroline Suliet. Ah, da quanto volevo scrivere questa shot! *_*
L'idea mi è venuta vedendo quella puntata brutta brutta brutta che è stata Recon *mi dispiace, ma di quella puntata salvo pochissimo, tra cui Jim poliziotto che è geniale LOL* e, specialmente, il pairing più osceno della storia di Lost: James plus Charlotte.
Darlton, non me lo dovevate fare!!! Y_Y
Tutti quanti si aspettavano Juliet a quell'appuntamento più il famoso caffè alla fine eheh! Ed ecco che intervengo io a porre tutto nella giusta *Suliet* ottica.
La shot partecipa all'iniziativa "2010: a year togheter", indetto dal Fanfiction Contest ~ { Collection of Starlight since 01.06.08 } ed è basata sul prompt 205. Frasi di circostanza. Ringrazio dal più profondo il Cos per avermi fatto scrivere questa storia di cui sono davvero fiera *_*. 

Ps: James imbarazzatissimo che poi si mette a dare la buonanotte al portone = LOLLOSISSIMO!!! XD

Ps del Ps: ho infilato anche i Led Zeppelin e i Deep Purple nella storia, in questo periodo sono in fissa bestiale con loro *_*.

Shot dedicata, ovviamente, alle mie cucciole Lostiane, senza cui questo telefilm non sarebbe lo stesso per me: Stefy, Là, Any, Giuly, Mapina e la Sibel, che è un tesoro!

  
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