Autore:
Nemeryal
Titolo:
Affetto
Fandom:
Star
Trek TOS
Ambientazione:
Pre
TOS – Casa di Sarek e Lady Amanda
Personaggi:
Spock
– Lady Amanda
Avvertimenti: OneShot
Musica:
//
Ringraziamenti:
a
tutti coloro che continuano e seguire i miei scleri su EFP!
Note: Scrivere su Star Trek
ha lo strano effetto di tranquillizzarmi. Non so come, ma è estremamente
calmante..
Dedica:
A Silentsky e Pimplemi_chan. Grazie,
grazie davvero. Soprattutto per la giornata di oggi! XD
Da come sentì sbattere la porta, Lady
Amanda capì subito che qualcosa non andava.
Uscì in fretta dalla cucina, posando
le dita sullo stipite della porta, le sopracciglia aggrottate nel vedere il suo
piccolo Spock percorrere a passi decisi il tratto di corridoio che li separava.
-Spock, cosa succede..?- provò a
chiedergli, ma non ricevette alcuna risposta.
Il bambino,anzi, si limitò a superarla
senza nemmeno voltarsi, la schiena rigida e la sacca che gli sbatteva
ritmicamente contro il fianco, creando freddi giochi di luce sulla tunica nera.
-Spock!- lo chiamò allora, quasi
correndo verso la camera dove il figlio si era rifugiato.
Si fermò sulla soglia e tamburellò con
le nocche contro lo stipite della porta, per far notare a Spock la sua presenza,
anche se era a conoscenza del fatto che il piccolo sapesse benissimo che lei
fosse lì, dietro di lui, in attesa di consolarlo con quei suoi modi tipicamente
umani.
Il bambino le dava le spalle,
rigidamente seduto sul bordo del letto, la sacca scura abbandonata ai piedi e
il viso rivolto alla finestra, da dove si potevano osservare le rosse alture di
Vulcano stagliarsi contro il cielo scarlatto. Il suo fedele Sehlat era
accucciato poco distante e i grandi occhi acquosi sembravano fissarlo con pena,
quasi con tristezza.
Sebbene non avesse ricevuto una
risposta, Lady Amanda entrò comunque nella camera e si sedette dietro al
figlio, posando le mani in grembo e voltando il viso nella sua direzione.
-Spock, cosa c’è?- domandò dolcemente -Qualcosa
non va?-
-Madre- la voce del figlio, nonostante
i tentativi di mantenerla fredda e distaccata, tremava, come un ramo sottile
scosso da un vento prepotente -Voi
umani siete soliti provare più o meno affetto a seconda delle persone con cui
venite a rapportarvi-
-Sì- rispose semplicemente Amanda,
sebbene quella del figlio non fosse una domanda, ma un’affermazione -Noi umani siamo soliti fare questo-
-Madre- cominciò di nuovo il piccolo e
le parole, per un istante, incespicarono sulle sue labbra, incerte se uscire
oppure rimanere tenacemente aggrappate alla sua voce, racchiuse nel suo animo
di bambino -Per chi provi più affetto, allora? Per me o per l’altro tuo figlio?-
Amanda sgranò gli occhi per la
sorpresa.
-Spock! Tesoro, io non ho un altro figlio!
Tu sei il mio unico..-
Il piccolo scosse la testa con
decisione.
-No, madre- disse -Tu hai anche un
bambino umano..-
La donna capì e chiuse gli occhi, sconfitta, mentre
sentiva le lacrime minacciare la sua compostezza di moglie di ambasciatore di
Vulcano.
Quando riaprì le palpebre, Spock si
era voltato verso di lei e la stava fissando coi grandi occhi scuri colmi di
dolore.
-Per chi provi più affetto, madre? Per
il Vulcaniano o per l’Umano?- la voce era spezzata, incrinata.
Era così indifeso..
Amanda poteva vedere in ogni lacrima
tenacemente trattenuta fra le ciglia tutti gli insulti e le prese in giro dei
compagni di Spock; poteva sentirne i commenti velenosi e pieni di cattiveria
solo osservando le sopracciglia nere abbassarsi sempre di più, creando una ruga
dolorosa sulla piccola fronte; poteva essere colpita dal loro odio solo
fissando lo sguardo sulla linea dura delle labbra sottili.
Prese un respiro profondo, cercando di
controllare il tono di voce, per poi abbracciare il bambino con tutta la
dolcezza e la tenerezza che una madre può dimostrare per il proprio figlio.
-Io non provo affetto né per l’uno, né
per l’altro- gli sussurrò all’orecchio e percepì la piccola schiena
irrigidirsi, le spalle cominciare a tremare -Io amo entrambi, perché tu sei mio
figlio e tutti e due, Umano e Vulcaniano, sono parte di te.
-Non mi importa cosa dicono le altre
persone. Non posso scegliere una parte di te per cui provare più affetto,
semplicemente perché ti amo troppo per farlo.
-Piccolo mio, non sei un essere diviso
a metà. Hai dentro di te molto più di un freddo Vulcaniano e molto più di un emotivo
Essere Umano.
-Sei mio figlio Spock. Il mio piccolo tesoro
Vulcaniano dai sentimenti umani. Il mio prezioso piccolo Umano dalla logica
vulcaniana-
Continuò ad abbracciarlo stretto e,
sebbene le braccia di Spock fossero abbandonate lungo i fianchi, sapeva che suo
figlio la stava silenziosamente ricambiando con la stessa intensità.