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Autore: LaMicheCoria    03/04/2010    4 recensioni
[Star Trek pre TOS]-Madre- cominciò di nuovo il piccolo e le parole, per un istante, incespicarono sulle sue labbra, incerte se uscire oppure rimanere tenacemente aggrappate alla sua voce, racchiuse nel suo animo di bambino -Per chi provi più affetto, allora? Per me o per l’altro tuo figlio?-Amanda sgranò gli occhi per la sorpresa. -Spock! Tesoro, io non ho un altro figlio! Tu sei il mio unico..- Il piccolo scosse la testa con decisione. -No, madre- disse -Tu hai anche un bambino Umano..- Spock. Cinque anni. Metà Umano. Metà Vulcaniano. E un amore che teme essere rivolto solo ad una sua parte...
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amanda, Spock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Un'Infanzia a Metà'
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Autore: Nemeryal
Titolo: Affetto
Fandom: Star Trek TOS
Ambientazione: Pre TOS – Casa di Sarek e Lady Amanda
Personaggi: Spock – Lady Amanda
Avvertimenti: OneShot
Musica: //
Ringraziamenti: a tutti coloro che continuano e seguire i miei scleri su EFP!
Note: Scrivere su Star Trek ha lo strano effetto di tranquillizzarmi. Non so come, ma è estremamente calmante..
Dedica: A Silentsky e Pimplemi_chan. Grazie, grazie davvero. Soprattutto per la giornata di oggi! XD

Affetto 


Da come sentì sbattere la porta, Lady Amanda capì subito che qualcosa non andava.
Uscì in fretta dalla cucina, posando le dita sullo stipite della porta, le sopracciglia aggrottate nel vedere il suo piccolo Spock percorrere a passi decisi il tratto di corridoio che li separava.
-Spock, cosa succede..?- provò a chiedergli, ma non ricevette alcuna risposta.
Il bambino,anzi, si limitò a superarla senza nemmeno voltarsi, la schiena rigida e la sacca che gli sbatteva ritmicamente contro il fianco, creando freddi giochi di luce sulla tunica nera.
-Spock!- lo chiamò allora, quasi correndo verso la camera dove il figlio si era rifugiato.
Si fermò sulla soglia e tamburellò con le nocche contro lo stipite della porta, per far notare a Spock la sua presenza, anche se era a conoscenza del fatto che il piccolo sapesse benissimo che lei fosse lì, dietro di lui, in attesa di consolarlo con quei suoi modi tipicamente umani.
Il bambino le dava le spalle, rigidamente seduto sul bordo del letto, la sacca scura abbandonata ai piedi e il viso rivolto alla finestra, da dove si potevano osservare le rosse alture di Vulcano stagliarsi contro il cielo scarlatto. Il suo fedele Sehlat era accucciato poco distante e i grandi occhi acquosi sembravano fissarlo con pena, quasi con tristezza.
Sebbene non avesse ricevuto una risposta, Lady Amanda entrò comunque nella camera e si sedette dietro al figlio, posando le mani in grembo e voltando il viso nella sua direzione.
-Spock, cosa c’è?- domandò dolcemente -Qualcosa non va?-
-Madre- la voce del figlio, nonostante i tentativi di mantenerla fredda e distaccata, tremava, come un ramo sottile scosso da un vento prepotente -Voi umani siete soliti provare più o meno affetto a seconda delle persone con cui venite a rapportarvi-
-Sì- rispose semplicemente Amanda, sebbene quella del figlio non fosse una domanda, ma un’affermazione -Noi umani siamo soliti fare questo-
-Madre- cominciò di nuovo il piccolo e le parole, per un istante, incespicarono sulle sue labbra, incerte se uscire oppure rimanere tenacemente aggrappate alla sua voce, racchiuse nel suo animo di bambino -Per chi provi più affetto, allora? Per me o per l’altro tuo figlio?-
Amanda sgranò gli occhi per la sorpresa.
-Spock! Tesoro, io non ho un altro figlio! Tu sei il mio unico..-
Il piccolo scosse la testa con decisione.
-No, madre- disse -Tu hai anche un bambino umano..-
La donna  capì e chiuse gli occhi, sconfitta, mentre sentiva le lacrime minacciare la sua compostezza di moglie di ambasciatore di Vulcano.
Quando riaprì le palpebre, Spock si era voltato verso di lei e la stava fissando coi grandi occhi scuri colmi di dolore.
-Per chi provi più affetto, madre? Per il Vulcaniano o per l’Umano?- la voce era spezzata, incrinata.
Era così indifeso..
Amanda poteva vedere in ogni lacrima tenacemente trattenuta fra le ciglia tutti gli insulti e le prese in giro dei compagni di Spock; poteva sentirne i commenti velenosi e pieni di cattiveria solo osservando le sopracciglia nere abbassarsi sempre di più, creando una ruga dolorosa sulla piccola fronte; poteva essere colpita dal loro odio solo fissando lo sguardo sulla linea dura delle labbra sottili.
Prese un respiro profondo, cercando di controllare il tono di voce, per poi abbracciare il bambino con tutta la dolcezza e la tenerezza che una madre può dimostrare per il proprio figlio.
-Io non provo affetto né per l’uno, né per l’altro- gli sussurrò all’orecchio e percepì la piccola schiena irrigidirsi, le spalle cominciare a tremare -Io amo entrambi, perché tu sei mio figlio e tutti e due, Umano e Vulcaniano, sono parte di te.
-Non mi importa cosa dicono le altre persone. Non posso scegliere una parte di te per cui provare più affetto, semplicemente perché ti amo troppo per farlo.
-Piccolo mio, non sei un essere diviso a metà. Hai dentro di te molto più di un freddo Vulcaniano e molto più di un emotivo Essere Umano.
-Sei mio figlio Spock. Il mio piccolo tesoro Vulcaniano dai sentimenti umani. Il mio prezioso piccolo Umano dalla logica vulcaniana-
Continuò ad abbracciarlo stretto e, sebbene le braccia di Spock fossero abbandonate lungo i fianchi, sapeva che suo figlio la stava silenziosamente ricambiando con la stessa intensità.

   
 
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