Gioco
peccaminoso.
Infondo è solo un gioco…no, Sebastian?
Un
gioco iniziato sei anni fa, una partita con in palio la tua anima.
Un’anima
già persa, già condannata a venir divorata.
Sette peccati capitali.
Sai
di aver recitato la tua parte a dovere.
L’hai
percepito da quello sguardo cremisi, tentazione irresistibile.
E li
hai letti, uno a uno, nelle sue pupille feline.
Avarizia.
Quei baci
sulle tue piccole labbra dal sapore di cioccolata, quella fondente, che cela la
sua dolcezza.
Sentivi
che ne pretendeva altri, ancora, di più.
Percepivi
la sua lingua esperta – quante miliaia
di persone aveva baciato? – avvolgere la tua, rubandole l’innocenza.
Quella
che avevi preservato apposta.
Gola.
Apposta,
per fartela divorare.
Lo sentivi,
affamato, degustare attraverso quei baci pezzi della tua anima.
Percepivi
come li carezzava, li bramava, li possedeva.
Quei pezzi
del suo premio, che gelosamente custodivi, che mantenevi come piaceva a lui.
E lui
li pretendeva.
Lussuria.
Come
pretendeva il tuo corpo.
Se ne
appropriava, riservandoti nient’altro che passione.
Quel fuoco
che, lento, ti distruggeva
sporcandoti ancora.
Era come
gettare vernice nera su un muro già scuro.
Invidia.
Un morso
sul cuore, e tu gli tiri i capelli con violenza.
Ti
rivolge un’occhiata reverenzialmente beffarda.
Non
può fare a meno, Sebastian, di volere la tua anima.
E invidia quel cuore che la custodisce
gelosamente.
Ira.
“Ora
puoi andare, Sebastian”lo congedi, saziata la tua fame.
Vedi le
sue pupille ferine tingersi del colore del sangue.
Le hai
già viste altre volte, ma non così.
Sta volta
fanno paura.
“Bocchan?”e
la voce, calma come sempre, ti sembra un sibilo minaccioso.
Superbia.
“Ho…ho
detto che puoi andare!”ripeti, e maledici la tua natura umana, che non può
impedirsi di provare paura.
L’occhiata
superiore che ti rivolge il tuo
maggiordomo ti fa capire che nonostante
tutto quel tremore era percepibile a miglia di distanza.
E anche
che, volente o nolente, il vincitore
della partita è già deciso.
“Yes,
My Lord”e non sarai tu, Ciel.
Accidia.
Il
resto della notte la passi sveglio, ovviamente.
Ogni
volta che chiudi gli occhi, li vedi.
Vedi le
iridi di Sebastian, le vedi e ti sembrano quelle della morte.
Ma il
tuo maggiordomo entra, impeccabile come sempre.
E sul
suo volto, nessuna emozione.
I peccati capitali.
Ma infondo
domani notte li ripeterete ancora…
Perché è solo un gioco.