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Autore: rei__    04/04/2010    3 recensioni
la mente vaga..ed è a quel punto che capisci quanto sei fortunata ad aver vicino certe persone..
Genere: Generale, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo ancora bene il giorno in cui per la per la prima volta incontrai G..

Lo ricordo come fosse ieri..

Era estate e c’era un caldo bestiale, controvoglia ero uscita fuori nella “stradella” la piccola strada di campagna dove c’è la vecchia casa di villeggiatura di mia nonna dove passo l’estate.. è chiamata così dai ragazzini che vi stanno in quel periodo dell’anno e che escono puntualmente a giocare.

P un’altra ragazza mi aveva convinto a uscire nonostante il caldo e la noia che mi circondava..

Chissà forse era stata più la noia che P  a convincermi..

Fatto sta che uscii,e con indifferenza seguii la mia “amica”, fino ad andare a chiamare gli altri ragazzi.

Fu allora che la incontrai.

Era una ragazzina come tante, vestita con pantaloncini corti e una maglietta maschile decisamente troppo grande per lei, degli occhiali, i capelli gonfi..

La trovai interessante,

ho sempre avuto la mania di squadrare le persone..o forse sono state le brutte esperienze a farmela venire..

notai subito che a differenza mia, che avevo decisamente l’aria scocciata, lei sorrideva sicura e raggiante..era sinceramente contenta di uscire fuori a giocare.

Ecco..

Il primo incontro, un stretta di mano fugace e due nomi

Chiunque avrebbe scommesso che saremmo state “nemiche” a pelle, troppo diverse, troppo in contrasto..

Lo credevo anch’io..ansi peggio ero convinta che avrebbe suscitato in me solo indifferenza..

Dall’altronde ero io che mi allontanavo dalle persone, le mie così dette amiche mi avevano già tirato troppe pugnalatte alle spalle e io non avevo intenzione di dare ad altri la stessa possibilità.

Poi una mattina ci ritrovammo a passeggiare nella strada sotto il sole estivo, tutto era luccicante, perfino l’asfalto, ero uscita di casa proprio per ammirare quel gioco di colori..

 Forse fu il caldo, forse la voglia di smetterla di stare sola

Fatto sta che mi invitò ad andare da lei ed io acconsentii.

Fu quel giorno che iniziò la magia..il gioco che ci portammo dietro per molto tempo.

Non ricordo come ci venne in mente, ma iniziammo a creare storie

Racconti su racconti, favole su favole, copioni su copioni

Perché eravamo noi stesse a “recitare” ciò che inventavamo..fu il gioco più bello a cui abbia mai giocato.

Quel giorno iniziai a considerare G un’amica

Più avanti divenne qualcosa di più..

Divenne una confidente.

I giorni passarono e presto con la fine dell’estate venne anche quella che credevo essere la fine del gioco.

Non fu così.

In un giorno freddo almeno quanto era caldo quello in cui ci siamo incontrate

G  mi chiamò invitandomi a casa sua per la domenica.

Così il “nostro gioco” divenne il gioco della domenica, e più passava il tempo più mi accorgevo di aspettare con sempre più ansia il fine settimana, per me era un giorno per sentirmi in pace con me stessa per essere me stessa.

Passarono gli anni e solo ora mia accorgo che mentre crescevano i nostri personaggi crescevamo e cresciamo un po’ anche noi.

E adesso si avvicina un'altra estate..e ancora una volta ci siamo dette che sarà l’ultima per giocare..forse e vero o forse no..

Perché smettere? Se è una cosa che ci fa stare bene? Perché smettere se ci permette di evadere dalla realtà e creare un mondo nostro? Perché smettere se ci fa essere noi stesse senza maschere?

Si perché a volte penso che è proprio mentre recito che smetto di fingere.

E ora riguardando indietro a quel giorno d’estate mi accordo che lassù qualcuno deve volermi davvero bene perché è stato realizzato il mio più grande sogno..

Avere una sorellina.

Chissà forse questa sarà davvero l’ultima estate dei giochi..e per quanto mi renda infelice ciò, alzo gli occhi al cielo e ringrazio, ringrazio con tutta me stessa

perchè se c’è una cosa che mi è rimasta da questa esperienza è proprio lei..

La mia gioia, consolatrice, complice, la mia spalla su cui piangere, la persona su cui contare sempre

La mia

Nee-chan, little sister, 姐姐, 姉妹, αδελφή, hermana

Sorellina

 

 

NOTE AUTRICE

One-short dedicata a G

(perché nn s’era capito? XD)

Ti voglio bene sorellina <3

  
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