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Autore: Helena89    05/04/2010    7 recensioni
Di cosa profuma l'amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stasera ho avuto un' attacco di ispirazione. Questo è il risultato, nell'attesa di continuare Forgettin you but not the time.
Buona lettura!



C'è profumo di amore. La stanza profuma d'amore.
E di cosa profuma l'amore? Di Billie.
È accanto a me. Si è addormentato da poco. Respira piano, avvolto tra queste lenzuola che sanno ancora di noi. Il suo viso è vicino alla mia spalla. Posso sentire il suo respiro. Mi volto a guardarlo. Sembra un bambino. Un bambino innocente. Cos'è che dice sempre?

Ho perso la mia innocenza anni fa-.

Quando dorme sembra così puro. Non c'è più rabbia, nè ribellione. Sembra completamente in pace con se stesso e con il mondo. Mi abbasso al livello delle sue labbra e lo guardo. E' bellissimo. Io vedo il suo volto bellissimo.
Billie, hei Billie-. 
Sussurro. Non può sentire. E' già nel mondo dei sogni da un pezzo.

Billie? Billie ascoltami, ti prego-. 
Non voglio svegliarlo veramente. È solo uno stupido capriccio di fingere che mentro parlo lui mi senta.

Ricordi? Hai promesso. Non devi farmi soffrire. Io mi sto fidando. Mi fido di te ogni santissima volta. Non deludermi-.

Chiudo gli occhi. Per qualche secondo mi lascio cullare dal suo respiro delicato. Ora esiste solo più il profumo d'amore.
Avevo promesso di non cascarci. Non di nuovo con un'altro. E poi ho conosciuto lui.
Billie. Così incazzato, così ribelle, così imperfetto, così stronzo, così impulsivo.
Un maledetto bastardo. Un demone meraviglioso che sembra nascere da un sogno. Non volevo nemmeno baciarlo.
E invece nel momento in cui ho toccato le sue labbra tutti I pezzi della mia vita sono andati a incastrarsi perfettamente. Lui era il tassello mancante, le sue labbre la fine del puzzle.
Stasera ci ho fatto l'amore.

Mi cullo ancora per qualche secondo nel suo respiro, poi apro gli occhi.
Dici che nessuno di vuole, nessuno ti ama. Dici che sei un rifiuto. Quante cazzate spari Billie?-.

Quando ero una bambina sognavo credevo nelle principesse. Pensavo che un giorno mi sarei innamorata di un cavaliere meraviglioso che mi avrebbe corteggiato con un fiore.
Quasi rido se ci penso.
Volevo un principe. Magari biondo. Alto. Con gli occhi azzurri come il mare.
Ci credevo ciecamente in questa cosa.
Ora rido davvero. Moro. Riccio. Basso, fottutamente basso. Occhi verdi. Non sei il mare, sei una steppa infinita. Un steppa dove corro, e dove mi sento libera.

Lo volevo leale, dolce, accondiscente e romantico.
Billie non è nè leale, nè accondiscente. La sua definizione di romanticismo non somiglia minimamente a quella che si trova sul dizionario.

Colto. Colto mi è sempre piaciuta come parola.
Billie non è colto. La sua cultura è fatta di quello che ha vissuto sulla strada.

Avrei voluto un sacco di cose in un ragazzo. Ma ero piccola. Poi cresci. E crescendo ho capito che il ragazzo che hai non corrisponde mai a quello che vorresti. Ma quello che ho è fottutamente meglio di quello che sognavo.
Continuo a guardarlo. Poso le mie labbra sulle sue.

Lui è entrato così facilmente dentro me, che quasi non me ne sono accorta. È stata una battaglia, una guerra tremenda. Su cosa voleva il cervello e su cosa pretendeva il cuore.
Ma alla fine, è solo una battaglia persa.
Mi sono riempita di munizioni, ho evitato anche solo il pensiero di lui.
E poi che è successo? È successo che questo profumo non si può ignorare.
E che potevo fare io, se non arrendermi dolcemente quando, poche ore prima abbiamo fatto l'amore? Sconfitta miseramente da un sentimento. Annientata, schiacciata.

Sorrido.

È la sconfitta migliore della mia vita. Mi fido, mi fido ciecamente.
Mi rendo conto dell'enormità di quello che mi porto dentro. Porto una mano sulla sua spalla.

Billie, hei Billie! Billie devo parlarti!-.
Lo scuoto. Ci mette qualche secondo a svegliarsi. Sbatte le palpebre lentamente. Il suo sguardo è confuso. Alza gli occhi al soffitto, poi lo sposta su di me. Mi fissa interrogativo.

Eh? Che c'è?-.

Mi guarda. E ancora una volta mi perdo nel suo sguardo. E ancora una volta non ritrovo la strada. Rimango zitta, come un ebete.
Mi sorride. Sembra ancora così innocente, anche se non lo sa.

Dormi Adrienne-.
Sotto il mio sguardo allibito si posa di nuovo sul cuscino. Tempo qualche istante e il suo viso si rilassa.
Dorme.

Sei un'idiota Billie!-, sbotto arrabbiata.
Lo fisso. È bello cazzo, è troppo bello. Non voglio desistere, ma mi scioglie. Tempo qualche minuto e sono di nuovo accoccolata a lui.

Billie- sussurro.
So che non mi sente.

Billie, ti dico solo più una cosa. Poi giuro che sto zitta, ok?-.
Lo scrollo leggermente.

Billie...- la voce mi si spezza.
Chiudo gli occhi. È l'odore dell'amore che mi da una forza.

Billie c'è una cosa che non sai, che non ti ho mai detto-.

Riapro gli occhi. Lo fisso. Tremo. Come una bambina. Non sono mai stata così spoglia. Mi sento così vulnerabile, così fragile. Cosa diceva già Freud?
Non siamo mai così privi di difese come nel momento in cui amiamo.
E io mi sento come un soldato senza armi davanti a una guerra.
Come una farfalla sotto un diluvio, come una conchiglia in balia delle onde.

Billie...-. Mai il suo nome è stato bello come ora.
Ho solo bisogno di questo. Il suo nome e il profumo dell'amore.
Faccio un grosso respiro.


Billie, ti amo-.



Vent' anni dopo.

Adrienne dorme da almeno un'ora. Billie è appoggiato alla testata del letto, e la guarda.
Sorride.

Adie, Adie?-.
Lei mugugna. Ha il sonno leggerissimo.

Adie!-. Billie non è mai stato paziente quanto lei.
Adrienne apre gli occhi. Fissa il marito e sbatte le palpebre.

Che c'è?-
Ti amo-.

Sorride. Dio, quanto ama quella donna solo lui lo sa.
Anche io-.
E con il sorriso sulle labbra si riaddormenta.

Billie la guarda. Adrienne non lo sa, e forse non vuole nemmeno farglielo sapere. Ma lui adora svegliarla per riperterle che l'ama.
D'altronde anche lei ha fatto così.
Adrienne non sa nemmeno questo, ma vent'anni prima, dopo la loro prima volta e dopo che lei l'ha svegliato, lui non ha mai ripreso sonno.
Adrienne non sa che quello sguardo innocente l'ha avuto non perchè sognava, ma perchè il profumo d'amore lo sentiva anche lui.
Adrienne non sa che Billie ha sentito il suo ti amo.

Ma Adrienne una cosa la può ricordare, e dopo vent'anni ancora non se l'è spiegata. Dopo il suo ti amo Billie ha sorriso. E se Adrienne l'ha interpretato con un segno del destino, Billie sa la verità.
Quella notte Billie ha trovato un posto nel mondo. E svegliare Adrienne solo per sussurrargli il suo amore è un ripago. Un ripago a quella donna che ha portato profumo nella sua vita.

Ma questo Adrienne non lo sa, e forse, non lo saprà mai.

  
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