Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |      
Autore: katia87    10/08/2005    1 recensioni
è la prima fic che pubblico. Siate clementi e mandate qualche commento!!
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mao
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La luce del sole, illuminava il viso di una bella ragazza, che con gli occhi chiusi, dormiva supina sul letto a baldacchino ricoperto da un lenzuolo rosso. Si svegliò di soprassalto sentendo il suono della sveglia che aveva regolato la sera prima per svegliarsi in tempo.

I suoi bellissimi capelli rosa le cadevano fin giù le spalle ed emanavano riflessi biondi come se avesse i colpi di sole.

Sospirò e scese dal letto. La sera prima Druxs l'aveva chiamata dicendole che il capo la voleva vedere.

Sperò soltanto che non l'avesse chiamata per lavoro anche se i soldi le servivano.

Si avvicinò alla scrivania bianca affianco alla porta e da un cassetto prese una scatolina nera sigillata con un fiocco rosso sangue.

La aprì e si trovò davanti il suo bey: Galux.

Non l' aveva più toccato dall'ultima missione che aveva dovuto compiere.

Non voleva commettere gli stessi sbagli, ma come poteva andare avanti senza soldi?

Era inutile pensarci, tanto non aveva mai trovato una soluzione al problema e non l'avrebbe trovata di certo ora.

Era meglio evitare di rimpiangere il passato e vivere la vita giorno per giorno.

Prese dall'armadio un jeans a tre quarti e un top rosso con delle sfumature nere.

Si vestì e legò i capelli nella sua solita coda di cavallo con un elastico rosso.

Mao era seduta su una poltrona dal colore verdastro che aveva visto parecchie volte e non certo in belle situazioni.

Aspettava da più di un ora e Druxs non era ancora venuto a chiamarla.

Si guardò in torno.

Quell'edificio era davvero gigantesco. Non se lo ricordava così.

Borkon l'aveva fatto certamente ristrutturare; Come odiava quell'uomo!

Si credeva di essere chissà chi quando invece era solo un vecchio pazzo avaro ed allupato.

I suoi pensieri furono interrotti dal rumore della porta che si apriva.

Druxs era arrivato.

Lo guardò attentamente. Era cambiato dall'ultima volta che l'aveva visto.

Aveva lunghi capelli biondi portati all'indietro con della gelatina e il suo viso pallido era ricoperto da diverse cicatrici che erano probabilmente dovute ad un coltello.

Borkon doveva aver messo in pericolo molte volte la vita del biondo che naturalmente doveva obbedire per non morire.

< Mao, da quant'è che non ci vediamo? > le chiese il biondo non cambiando minimamente espressione. Era cambiato. Quando l'aveva visto per la prima volta era rimasta colpita dalla sua allegria anche perchè dopo essere entrata in contatto con Borkon aveva perso la spensieratezza che la distingueva dalle altre ragazzine della sua età.

Lui l'aveva aiutata a capire che, vale la pena vivere la vita, anche se a volte è piena di sofferenze, e che si deve saper sorridere anche quando si è tristi.

< 9 mesi. > rispose lei con un sorriso che venne ricambiato da lui anche se forzatamente.

< Bene. Seguimi. > si girò ed iniziò a camminare per un corridoio che sembrava non finire mai.

Erano arrivati. Pochi secondi prima Druxs l'aveva lasciata di fronte a quella porta dove avrebbe incontrato di nuovo l'uomo che aveva rovinato la vita a lei e alla sua famiglia.

Bussò e se lo ritrovò davanti.

Brutto e malvagio come nessun'altra persona sulla terra. Si accarezzava i baffi bianchi mentre la sua faccia si deformava in un ghigno idiota.

< Da quant'è che non ci vediamo gattina? > chiese in modo morboso il vecchio.

< Non credo che tu mi abbia chiamato qui solo per fare una bella chiacchierata ,quindi arriva subito al dunque. Non ho tempo da perdere io. > rispose lei con apparente calma. Non doveva lasciarsi intimidire o lui ne avrebbe approfittato.

< Vedo che non sei cambiata di una sola virgola, eh? > disse Borkon leccandosi le labbra. Le passò davanti e Mao pensò per un istante che se ne volesse andare. Ma non era così. Era solo andato a chiudere la porta che era rimasta aperta dopo l'ingresso della ragazza.

Mao continuava a tenere lo sguardo alto e quando vide che il vecchio la stava invitando a sedersi rispose a malo modo.

< Te lo ripeto per l' ultima volta! Non ho tempo da perdere io! > la bleider stava iniziando a stancarsi. Aveva sempre odiato rimanere da sola in una stanza con Borkon e non vedeva l'ora di poter tornare a casa. Almeno lì avrebbe potuto essere se stessa.

Il viso di Borkon si scurì d' improvviso.

< Ti avverto ragazzina! A scherzare con il fuoco ci si brucia! > l' uomo sbattè la mano sulla scrivania di legno da dove caddero diverse carte.

La ragazza fece una smorfia di paura ed indietreggiò di qualche passo. Aveva sbagliato. Si era dimostrata debole e naturalmente questo non sfuggì all'uomo che compiaciuto riacquistò il suo ghigno perfido.

< Bene. Comunque, ti accontenterò. Questa volta non dovrai uccidere nessuno. Dovrai solo rubare i bit-power ai campioni del mondo: i BladeBreakers.>

  
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: katia87