-E’ tutto quanto vero, raccontato in maniera esasperata, i nomi tranne il mio -Milla- sono tutti cambiati rispetto a quelli reali. Buona lettura-

Vi è mai capitato di avere “amici” -cioè gente che non cerchereste mai e che, se la vedete per strada, piuttosto che salutarla vi buttate sotto una macchina- che si ostinano a credere di essere apprezzati da voi e dal vostro gruppo?

*

Me ne sto con le mie quattro migliori amiche -Maria, Felicita, Anna e Sonia- a progettare un uscita pomeridiana domani, in cui andremo a fare shopping. Ora siamo a scuola, durante l’intervallo, e parliamo appoggiate alla finestra dei negozi in cui vorremmo andare.

Non ci pare vero che non è ancora arrivata Elaisa ad autoinvitarsi come fa sempre nelle nostre uscite, autoinviti che noi prontamente decliniamo facendo finta di voler annullare l’uscita con scuse molto credibili - “Mi va a fuoco il gatto”, “Dovrò fare da baby-sitter al figlio del cugino del migliore amico del fratello del mio vicino di casa” o tutto ciò che ci viene in mente-, quando questa si avvicina con i suoi trabordanti 180 chili di grazia elefantesca.

“Addio, Mondo crudele” penso io con un sospiro.

-Ehi ragazze-. Uh, come inizio non è affatto promettente. -Che ne direste se domani vengo anche io?-.

Rispondo con un grugnito alquanto neutro, che vorrebbe dire “preferirei farmi svenare a morsi da uno squalo”, che lei interpreta come un sì.

-Oh bene, allora domani dopo scuola-.

E si allontana.

Guardo le mie amiche con sguardo disperato. Abbiamo perso.

Penso alle possibile scuse che potrebbero salvarci in questa situazione annullando un’uscita così in fretta:

Non me ne vengono in mente altre. Mi sa che abbiamo davvero perso.

Scosto lo sguardo e vedo che Elaisa sta invitando anche quell’altra demente di Gelsomina, e, dato che le disgrazie non vengono mai da sole, la cosa non mi sorprende affatto.

Ora siamo proprio al completo, domani potremo girare un film dell’orrore, penso sconsolata.

[-Il famigerato pomeriggio dopo la scuola arriva, puntuale come un boia all’esecuzione.

Io, con le mie amiche e le altre due, andiamo al McDonald a mangiare. Mi sorprende quanto Elaisa e Gelsomina mangino, visto che sono già grasse come due maiali all’ingrasso.

Cioè, ancora un po’ e le tengono qui al Mc come carne da macello. Tanto per la qualità della carne sono azzeccatissime.

Iniziamo a parlare dei ragazzi carini della classe -ben pochi-, ma dopo pochi minuti Elaisa ci interrompe iniziando prontamente a scassare la minchia.

-Ragazze, potremmo parlare d’altro?-.

-No-. Rispondo io dall’alto della mia diplomazia riprendendo a chiacchierare fitto con le ragazze -quelle normali, per intenderci-.

-Volete continuare a parlare di cose così frivole e superficiali?-. Continua a delirare Elaisa. Nemmeno la degno di una risposta. -Allora perché mi avete invitata?-.

-Noi non ti abbiamo invitata-. Le fa loquacemente notare Felicita.

Elaisa la ignora bellamente.

-In realtà, potremmo parlare d’altro, come per esempio di scuola-.

Tutte passiamo da questa faccia-à ò.O a questa-à -.-’’

-E’ molto più istruttivo, e poi, dato che ormai frequentiamo le superiori, non lo trovate anche molto utile?-.

Rendendosi conto che la sua idea non ha riscosso molto successo -quale perspicacia!-, inizia a blaterare sul fatto che lei avrebbe avuto rapporti sessuali e altre cose che non dico perché il rating della storia non me lo consente.

A questo punto le nostre facce sono così-à O.O, ma non ci crede nessuno, detto francamente.

Inizia a dire che lui l’ha tradita, lei pure l’ha tradito, poi si sono rimessi insieme, lei l’ha tradito di nuovo, è rimasta incinta di un altro, ha abortito, è rimasta incinta del suo ragazzo, ha subito un rapimento alieno col quale ha perso il bambino, è rimasta incinta dell’alieno, l’alieno l’ha scaricata schifandola, l’alieno è rimasto incinta, il bambino era del suo tipo, il suo tipo era rimasto incinto e il bambino era della sua migliore amica, la sua migliore amica era rimasta incinta e il bambino era suo, lei era rimasta incinta un’altra volta scoprendo di essere un ermafrodita.

Alla fine di quest’appassionante storiella credibile come la verginità di Cicciolina, la conclusione è che lei sta ancora con questo fantomatico tipo, che per inciso sarebbe anche uno strafigo, alto, muscoloso, biondo, occhi azzurri -e pupilla bianca come i ciechi se si fosse davvero messo con lei!-.

Conclude dicendo -testuale-: -Quando lo vedo, dopo tutti questi tradimenti, non sento più nulla, invece vorrei sentire le farfalle nello stomaco-.

Poi continua a farneticare: -Qualcuno mi direbbe: chi troppo vuole, nulla stringe-

-Qualcun altro ti direbbe: piantala di sparare stronzate-.

Insomma, usciamo da lì che, ancora il pomeriggio non è iniziato e già ne abbiamo tutte le palle piene -palle che non abbiamo-.

-Ma perché questi alieni non si presentano mai al momento giusto a rapire la gente ?-. Brontola Anna.

Elaisa pare offesa. Era ora.

-Ragazze, voi scherzate, ma pensate se mi rapissero davvero: voi che fareste?-.

La risposta di Felicita è ironica: -Mi dispiacerebbe per te-.

La mia non lo è affatto: -Mi dispiacerebbe per i rapitori-.

Ci tengo a dire che, per quanto descritta in maniera esasperata, questa situazione mi è capitata davvero e, tra parentesi, dopo aver mangiato abbiamo fatto finta che una mia amica si sentisse male per mollare lì quelle due e andare tutte a casa di questa mia amica xD.