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Autore: Schwarzweis    06/04/2010    3 recensioni
Questa è una raccolta di FlashFictions e Drabble ispirate da sole parole che saranno i nomi dei capitoli.
Aneddoti folli, seri, divertenti, tristi, filosofici e quant'altro: un metodo comodo per esercitarmi a scrivere e per farvi provare qualcosa.
Dedicata a questa magnifica coppia. Cercherò da ora in poi di aggiornare più spesso.
#42: Sightseeing - [...] Il Sig. Trafalgar Law non aveva mai avuto il piacere di vedere la personalissima nave del Sig. Eustass Kidd. E mai ne aveva sentito il bisogno, specie dopo essersi goduto l'espressione di Kidd mentre guardava esterrefatto il suo alquanto personalissimo sottomarino pirata.
Ma il Sig. Trafalgar Law stava per essere portato di peso - proprio come un sacco di patate, in spalla - sul suo bastimento, fingendo anche una ribellione tanto per non sembrare troppo d'accordo sulla cosa. [...]
Pair: Kidd / Law
Genere: Generale, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Supernova, Trafalgar Law
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Law inarcò la schiena sotto di lui con la sua solita - e magnifica - snodabilità, conficcando le unghie nella schiena di Kidd e stringendo i denti facendo una strana faccia. Kidd la trovò una strana faccia, almeno, ma non ci fece caso più di due secondi perchè tornò a baciarlo mentre i suoi capelli sfioravano le guance del chirurgo per l'ennesima volta.
Circa un minuto più tardi Kidd si ritrovò a gemere e a lamentarsi... per il dolore.
”Smettila di tirare, cazzo!“ esclamò, cercando di liberarsi dalla stretta di Law.
”E' colpa dei tuoi fottutissimi capelli, sono fastidiosi.“
”Sei tu quello fastidioso, Trafalgar. Finiscila di tirarli!“

**

Questo mi è successo poche ore fa, e adesso sono inchiodato ad una sedia senza le mie braccia - staccate e legate, messe in un angolino del bagno tanto per 'prudenza' dopo uno scontro all'ultimo sangue a base di cuscini e spadate - perchè quello stronzetto ha deciso di diventare un parrucchiere anzichè un pirata.
Temo per i miei capelli, io amo i miei capelli, non posso far tagliare i miei capelli ad un pazzo del genere.
Avrei potuto legarli, perchè quel coglione deve scegliere sempre la via più cretina e dolorosa per me?

”Non li farò tanto corti,“ dice Law con le forbici in mano con l'aria di un chirurgo che deve strappar via un rene a qualcuno. Per nulla confortante. ”insomma, dovranno coprire almeno un po' quella faccia.“

Sghignazza mentre guarda lo specchio per vedere la mia espressione irritata e maggiormente occupata da capelli rossi ancora bagnati fradici. Merito di uno stramaledettissimo lavaggio completo di shampoo, anche se devo ammettere che è stato piacevole.

”Crepa. Appena posso non sai cosa ti faccio, Trafalgar.“ minaccio subito dopo, senza alcun risultato.

Law mette mano ad una ciocca rossa a caso, tagliando qua e là, e, cazzo, ho paura di diventare un pelatone. Giuro sulla vita di mia madre - la mia vita no di certo, per carità - che lo fotto a morte se combina casini con la mia testa.
No, non mi ha legato anche le gambe, ma se mi muovo ancora quel demente finisce per rasarmi sul serio.

”Vediamo...“

Sento le sue dita decise sulla mia testa ispezionare ogni capello e cosa lì presente, in quello che potrei chiamare massaggio, oppure il tastare del dottore che ti deve operare.
Chiamatemi masochista, ma voglio proprio vedere che razza di danni farà, tanto volevo cambiare taglio da un po'. (Questa, ragazzi, è auto convinzione.)
E ingoio la saliva con un certo groppo in gola nel vedere i miei poveri ciuffi rossi decapitati sul pavimento: credo che se succedesse a Killer avrebbe bisogno di sei mesi di terapia intensiva da uno psichiatra.

”Law. Li stai tagliando troppo.“ faccio per muovermi ma Law mi blocca con una mano sul capo.

”No, taci. Ho quasi finito! Non costringermi a tagliarti nuovamente la testa.“ minaccia spazientito lui, insomma, i capelli sono i miei, non c'è bisogno di scaldarsi tanto, idiota. Non dovrebbe essere piuttosto il contrario?

E mi lancia un'occhiataccia, perchè ho pensato ad alta voce. Di nuovo. Quando succede a letto di solito sono dolori.
Quindi rimango a guardare mentre prende il phon insieme al pettine, iniziando a conciarmi la testa in una maniera che non vi dico. Insomma, io non sono un fissato, no di certo,

”Cazzo! Fai più attenzione! Sono delicati!“

non lo sono, visto? E' lui che fa pena come acconciatore.
Ah, l'ho fatto un'altra volta.

”Vuoi stare zitto, una volta per tutte, Kidd?“ mi chiede gentilmente, sbattendomi una spazzola sul muso, ”Ho finito, guardati, ora sembri addirittura meno stupido!“ e batte le mani una volta sola esaltato per il proprio lavoro, mentre mi fa girare verso lo specchio dove riesco a vedere la vena sulla mia fronte pulsare di disapprovazione.

Poi mi rendo conto.

Non sono affatto male. Mi piace, hanno qualcosa di aggressivo.
Quindi, Law non fa poi così pena come pensavo...

”Ridammi le braccia.“

”Cosa? Non ti piacciono?“ dice Law con un tono tra il sorpreso e il rattristato.

”Devo fotterti a morte. Sono un uomo di parola, tu non fare domande.“







  
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