-La partenza
In una
dimensione che non si ha conoscenza dall’uomo, si praticano
cose che egli non
immagina nemmeno, cose che nessuno sogna di praticare.
-Bene, molto
bene! Hai fatto un lavoro eccellente Cassandra. Il tuo compito di
esaminare la
dimensione da me scelta è stata fruttuosa. Sei vicina a
l’esame finale e spero
che anche l’anno prossimo ti impegnerai come questo. Sarei
felice di sapere che
al mio posto di sovrana ci fossi tu.
-Non la
deluderò maestà.- disse sempre con il capo chino.
-Puoi andare
adesso, spero che ti divertirai in vacanza.-
-La
ringrazio.-
Detto questo
la ragazza si volse e se ne andò dalla sala del trono.
Dietro ad un
muro intanto una ragazza dai capelli biondo platino osservava la
ragazza
andarsene.
-Beatrice so
che mi stai spiando- disse con un sorrisino
-Oooooooh!
Uffà,
non riesco mai a fartela!- disse con aria imbronciata
-Come sempre
del resto.-
Per tutto il
tragitto parlarono del compito che aveva compiuto Cassandra per la
regina.
-Quindi il
compito che hai svolto è andato come avevi previsto.
-Beh, in
realtà….non proprio come avevo previsto.- disse
un po’ imbarazzata.
-In che
senso, scusa? La regina era soddisfatta.-
-Quando sono
andata in quella dimensione era tutto diverso. Case diverse, modo di
vestire
diverso e anche il modo di governare il villaggio è
diverso.-
-Mi sembra
normale era un’altra dimensione. Eppure tu non mi convinci
del tutto, mi stai
nascondendo qualcosa, lo sento.- disse la bionda in modo sospettoso.
-Ma cosa
dici? Io nasconderti qualcosa? Ci mancherebbe altro.- disse lei
prudente.
-Non me la
dai a bere, tesoro. Qui ti conosco più io che qualsiasi
altra strega, te lo
posso garantire.- disse spingendo con il dito indice la fronte
dell’amica in
modo scherzoso.
-Ahhh. Devi
sapere
che quando sono andata in quella dimensione per me estranea, ho
conosciuto un
ragazzo e…..-
-Cosa odono
le mie orecchie? Hai conosciuto un ragazzo? Cassandra ma lo sai meglio
di me
che non puoi farti vedere in altre dimensioni!- disse allarmata.
-No, cosa
hai capito! Non mi sono fatta vedere ho usato l’incantesimo
dell’invisibilità
come sempre. L’ho conosciuto perché lo seguivo.-
-Capisco, e
allora quale è il problema?-
-Ecco, tutti
in quel villaggio erano felici e solo lui non sembrava mostrare
emozioni di
nessun tipo i suoi occhi erano pieni di tristezza tanto che mi sono
sentita
triste anche io.- disse amareggiata.
In quel
momento le due entrarono nella loro stanza. Si svestirono e indossarono
le loro
camicie da notte e si sederono sui rispettivi letti continuando a
parlare dell’argomento
di prima.
-Ascolta
Cassandra, era carino il ragazzo?- chiese la platinata maliziosa.
-Perché
questa
domanda?- chiese lei titubante.
-Sai prima
quando mi hai parlato di questo ragazzo eri diventata rossa.- disse con
un
sorriso malizioso.
-Beh
era….notevole.-
disse girandosi verso lo specchio per nascondere il rossore.
-Ah no.-
-Cosa fai?!-
Con un gesto
della mano Beatrice fece fluttuare velocemente la spazzola che prima
aveva in
mano Cassandra nelle sue mani facendolo girare verso di lei.
-Lo sapevo,
sei diventata tutta rossa.-
-Restituiscimela.-
-Prima devi
rispondere alla mia domanda, altrimenti i tuoi bellissimi capelli neri
dovranno
aspettare decenni prima di essere pettinati di nuovo.-
-Ok.-
-Voglio la
descrizione completa.- fece lei stendendosi a pancia in giù
sul letto e appoggiando
la testa sulle braccia.
-E’ un
ragazzo davvero molto bello. Ha un fisico stupendo ed è
molto più alto di me.
Il suo viso è così bello, ha i capelli rossi e
forse anche morbidi, e poi sulla
fronte aveva uno strano simbolo ma, non so cosa significa. La cosa che
mi ha
colpito di più sono gli occhi, erano verdi acqua marina,
erano così belli, così
profondi……- disse lei sognante.
-Perché
mi
fissi in quel modo soddisfatto?- chiese riprendendosi dal suo stato
“adesso-sto-sognando”.
-Ti fisso in
modo compiaciuto mia cara.- disse la bionda.
-E
perché mai?-
-Perché
mi
sembri felice. Era da un po’ che non vedevo quel sorriso che
hai adesso.-
-Lo sai
anche tu che ho avuto molto da fare e mi sembra naturale che mi
sentissi un po’
giù perché non riuscivo ad avere del tempo
libero.-
-E’ mi
sembra naturale, tu vuoi diventare la prossima regina del clan Obscura,
che è
la stessa cosa che voglio anche io.-
-Ma
nonostante tutto noi siamo comunque amiche.- disse Cassandra con un
sorriso.
-E lo saremo
per sempre.- rispose la bionda al sorriso.
Le due
ragazze si abbracciarono in segno della loro amicizia. Erano amiche da
molto
tempo e litigavano molto raramente. Restarono amiche anche quando
vennero a
conoscenza che erano state scelte come successori al trono delle
streghe di
Obscura.
Si erano
promesse che chiunque fosse diventata regina sarebbe rimasta amica
dell’altra.
-Coraggio,
siediti davanti allo specchio che ti spazzolo un i capelli.- disse la
bionda.
-Va bene.-
Per le
streghe di Obscura i capelli lunghi erano una cosa essenziale. Non
erano
capelli comuni, avevano una crescita molto veloce. In un mese
crescevano di
70cm.
Potevano
arrivare
a chilometri di lunghezza. Dovevano essere molto lunghi
perché per il loro
stile di combattimento servivano dei capelli lunghissimi.
Grazie ad un
incantesimo però potevano tenere i capelli a una lunghezza
normale e usarli
solo se c’è ne fosse stato il bisogno.
La lunghezza
dei capelli di Cassandra era fino alle cosce ed erano neri come il
petrolio,
mentre Beatrice li teneva fino alla schiena.
Gli occhi di
Cassandra erano di un castano intenso mentre quelli di Beatrice erano
azzurri
come il cielo.
-Non
smetterò mai di dirti che i tuoi capelli sono meravigliosi
Cassy.- disse Bea
mentre continuava a spazzolarle i capelli.
- Anche i
tuoi sono belli Bea.-
-A me
sembrano degli spaghetti.-
-Ma non
è
vero.-
-Mmmm…
se lo
dici tu. Ora è meglio se andiamo a dormire. Non vedo
l’ora di partire andremo
nella stessa dimensione dell’anno scorso. Immagina io, tu e
la spiaggia e poi
la notte a ballare e andare a divertirci e….-
-Ok, ok ho
capito. Ora andiamo a dormire.-
Era ormai
tardi e tutti stavano dormendo, eccetto una persona che si girava e
rigirava
nelle coperte.
“Uffà,
non
riesco a dormire. Continuo a pensare quel viso, quegli occhi
così tristi. Non so
nemmeno il suo nome, tutti continuavano a chiamarlo Kazekage ma non
penso sia
il suo vero nome, forse lo chiamavano così perché
è qualcuno di molto
importante, forse di un certo ceto sociale. Ma che cosa sto facendo?!
Non devo
pensarci, devo solo dormire adesso e poi non penso che lo
incontrerò mai
più……purtroppo.
Meglio dormire.”
Il giorno
dopo le ragazze prepararono le valigie con gli abiti degli esseri umani
e si diressero
fuori dal palazzo di Obscura.
-Bene Bea
sei pronta?-
-Si possiamo
incominciare.-
Le due
streghe levarono verso l’alto le mani e dissero in coro.
-PRONAMU!-
Nel cielo si
manifestò una specie di buco nero che le alzò da
terra inghiottendole nel buco.
Viaggiarono
per qualche minuto finché alla fine del tunnel in cui aveva
viaggiato si
intravide una luce bianca.
-Cassy!-
-Sto bene.-
-Siamo
arrivate, stammi vicina!-
Quando
arrivarono
alla luce atterrarono in un giardino.
Era la loro
casa per le vacanze. L’acquistarono qualche anno fa.
Era una
bella casa con un giardino enorme pieno di fiori e con degli alberi di
melo. Sul
retro della casa c’era uno spazio per gli ospiti con dei
divanetti coperti da
un bel gazebo pieni di fiori blu e bianchi.
Vicino alla
casetta c’era anche un barbecue.
Invece nella
parte anteriore della casa c’era un bel cancello in ferro
battuto nero.
-Entriamo
Bea?-
-Si, certo! Sono
così contenta di essere di nuovo qui. Pensa, tre mesi di
vacanze! Finalmente un
po’ di pace.-
-Sono
assolutamente d’accordo con te. Che ne dici di infilarci nel
costume e andare
in spiaggia e prendere un il sole?- chiese Cassy entusiasta.
-Ma le
valige….-
-Quello
possiamo disfarle anche domani, infondo, abbiamo tre mesi di tempo per
farlo
heheh!- disse sorridendo all’amica.
-Va bene, mi
hai convinta. Andiamo a cambiarci.-
-Che bello
il mare-
-E anche i
nostri costumi non sono male.- disse la platinata.
Bea
indossava un bikini arancione con dei fiori viola ricamati sulla parte
inferiore del costume, con degli occhiali da sole e un cappello di
paglia con
un fiocco arancione intorno.
Mentre Cassy
indossava un bikini viola semplice con un pareo nero annodato ai
fianchi. Al collo
aveva una lunga catenina con un gufo. Lo portava sempre con se
perché era
contro il malocchio.
-Mettiamoci
qui, mi sembra un buon punto per prendere il sole.-
-Ok Bea.-
Stesero i
teli da mare sulla spiaggia e incominciarono a spalmarsi la crema per
abbronzarsi su tutto il corpo.
Passò
una
mezz’ora e Cassy pensava ancora a quello strano ragazzo ma ad
interrompere i
suoi pensieri ci pensò Bea.
-Ehi Cassy?-
-Mh?-
-E da quando
abbiamo incominciato a prendere il sole che non hai aperto bocca. Stai
forse
pensando ancora a quel ragazzo?- chiese con tono malizioso la bionda.
-Perché
pensi
che io ci stia pensando?- cercò di nascondere il rossore.
-Ascolta lo
so che stai cercando di arrossire e anche se c’è
il sole non ci riesci
affatto.-
Improvvisamente
sulla testa di Cassy piombò un pallone sulla.
-Ahia! Ma chi
è stato?!- si alzò dal suo telo e vide
avvicinarsi un ragazzo alto con gli
occhi azzurri e i capelli biondi.
-Scusami,
non l’abbiamo fatto apposta.-
-Non importa
ma la prossima volta state più attenti.-
-Grazie,
ciao.-
Cassy stava
per sedersi ma il suo sguardo venne catturato da qualcuno.
Inaspettatamente
incomincio a sudare freddo e cadde seduta sul telo.
-Cassy cosa
ti succede?-
-Bea
qu….quello….e….il
ra….ragazzo che era…..nella
di…..dime….nsione che ti ho raccontato!- disse
tutto d’un fiato.
-Cosa?!-
Nota
dell’autrice:
spero di
avervi incuriosite almeno un po’, è la prima volta
che scrivo una storia da
pubblicare e non so se mi è venuta bene, vorrei dei pareri e
magari anche
qualche consiglio. Grazie ^^